Category: ANNO IV 2014

“DRIPPED”: gocce di animazione rendono omaggio a Jackson Pollock

Schermata“Dripped” è un omaggio illustrato, dedicato ai pittori, alla creatività, all’arte. Un tributo soprattutto al pittore statunitense Jackson Pollock, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell’Espressionismo astratto nonché rappresentante emblematico dell’action painting.

“Manhattan, primi anni del 1950, Jack, un appassionato d’arte, visita musei tutto il giorno. Consumato dal desiderio di assorbire l’ispirazione dei suoi artisti preferiti, ruba i loro dipinti e … li mangia! Trovandosi da solo nel suo appartamento dopo aver consumato ogni dipinto rubato ancora affamato … Jack cerca la sua ispirazione… ottenendo risultati inaspettati! Un omaggio gioioso, un corto animato stravagante e divertente. Pollock e la sua nota tecnica del “dripping” che consistente nel far gocciolare il colore su una tela posta in orizzontale, determinando la colatura del colore con gesti rituali e coreografici. Le opere di Pollock si presentano come un caotico intreccio di linee e macchie colorate, dove all’apparenza, non regna nessuna organizzazione razionale…. Il film ‘ gocciolato ‘ di Leo Verrier , è un corto d’animazione stravagante e divertente, raffigurante Pollock  all’inizio del suo periodo ‘a goccia ‘ . Prodotto da: ChezEddy.com. Diretto da: Léo Verrier leoverrier.com. Musiche originali di: Pablo Pico soundcloud.com/pablopico/sets/dripped. (slup)

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Ad Urbania vi aspettano due giorni con “i teatri della diversità”

Teatro: nei luoghi del disagio valorizzando la diversità

Il 13 e 14 dicembre 2014 ad Urbania (Pesaro-Urbino) avrà luogo la quindicesima edizione del Convegno internazionale su I teatri delle diversità promosso dall’omonima rivista fondata da Emilio Pozzi e Vito Minoia nel 1996.

L’ iniziativa, a cura del Teatro Aenigma – Centro Internazionale di Produzione e Ricerca all’ Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, con il Patrocinio dell’Ateneo Feltresco, promuove eventi artistici e riflessioni approfondite su diversi aspetti del Teatro di Interazione Sociale.

teatroCarcere, risoluzione dei conflitti, burn out, il teatro declinato in questi contesti può avere un ruolo importantissimo e diventare a sua volta una forma nuova di teatro. E’ questa ricerca che ad Urbania ogni anno viene presentata al pubblico come punte di iceberg di realtà molto diffuse nel mondo ma poco conosciute a livello di massa. Il Teatro Aenigma ha invitato per il 13 e il 14 dicembre docenti, registi, attori e operatori internazionali che lavorano artisticamente nei luoghi del disagio valorizzando la diversità. Nelle due giornate si alterneranno momenti di spettacolo e di riflessione su esperienze artistiche e pedagogiche

Al Convegno, sono affiancate varie iniziative nel territorio come un laboratorio teatrale ad Urbino condotto da Francesco Gigliotti sulla figura del migrante a partire dal personaggio kafkiano Karl Rossmann protagonista del romanzo Amerika. L’incontro all’Istituto Comprensivo della Rovere di Urbania a cura della Compagnia Teatro Neon di Catania a coinvolgere una classe della scuola che da diversi anni segue le attività del convegno nel racconto di un esperienza di teatro integrato e altre iniziative del XVIII Festival Ombre, tracce, evanescenze, in particolare lo spettacolo Dies della Compagnia Stalker Teatro di Torino sabato 13 alle 21.30 al Teatro Bramante preceduta dalla testimonianza sottoforma di narrazione teatrale Teatro Partecipato di Mimmo Sorrentino, attore e regista, alla sala Volponi alle 18.00 e la performance La lotteria del sogno del gruppo internazionale Hidden Theatre / Teatro di Nascosto con la regia Annet Henneman a chiudere il Convegno, domenica 14 nella sala Volponi alle 11.30.

Il Convegno è anche l’occasione per il Coordinamento Nazionale di Teatro in carcere organismo fondato proprio a Urbania quattro anni fa e che oggi annovera al suo interno 44 compagnie da 14 Regioni italiane, di confrontarsi su esperienze fatte e nuovi progetti.

Per iscriversi al convegno, per il programma esteso e info sugli spettacoli si rimanda al sito

RESIDENZE ARTISTICHE internazionali a Roma

La sede del Reale Istituto Neerlandese a Roma

La sede del Reale Istituto Neerlandese a Roma

Molti istituti stranieri con sede a Roma offrono la possibilità agli artisti di risiedere nella capitale per un determinato periodo di tempo al fine di approfondire e arricchire il proprio percorso di ricerca confrontandosi con un patrimonio di assoluto valore storico-artistico. Questa importante tradizione portata avanti ancora oggi, nasce grazie all’assegnazione di un premio statale conferito in molti Paesi Europei e negli Stati Uniti d’America. Fondato in Francia nel 1666 nei tempi di Luigi XIV, il Prix de Rome vanta una ricca e lunga storia e perpetua nel presente il suo ruolo fondamentale per la promozione delle arti.

Nel tempo alcuni aspetti e caratteristiche del premio hanno subito cambiamenti riguardo a criteri, partecipanti e un adattamento alle esigenze della contemporaneità artistica e ai diversi sviluppi nazionali e internazionali, tuttavia il Prix de Rome rimane uno dei riconoscimenti più prestigiosi e ambiti dagli artisti contemporanei, che eleggono Roma meta imprescindibile di studio e lavoro. Nel 2013 i Paesi Bassi hanno reintrodotto la tradizione del Prix de Rome per permettere ai propri artisti di studiare e lavorare nella capitale per un periodo di tre mesi, e celebrano quest’anno anche l’anniversario di dieci anni di residenze artistiche olandesi a Roma presso l’American Academy e Villa Massimo, riconfermando così la volontà, condivisa dalle altre nazioni, di mantenere nella città una presenza importante di artisti e architetti.

Il contributo degli artisti in residenza a Roma nel passato e nel presente, le sfide per l’arte contemporanea e il ruolo degli istituti stranieri nella capitale, sono solo alcuni dei temi centrali di un convegno dal titolo Residenze artistiche internazionali a Roma – Confronto sulla storia e  sull’attualità del Prix de Rome, che si svolgerà martedì 16 dicembre presso la biblioteca del Reale Istituto Neerlandese a Roma, in via Omero 10.

L’appuntamento, ideato e curato dall’artista e studiosa Krien Clevis, frutto di un lavoro di ricerca sull’importanza e sul rapporto degli artisti stranieri con la città eterna, è organizzato dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Reale Istituto Neerlandese a Roma e dal Mondriaan Fund di Amsterdam, con il patrocinio di Roma Capitale.

“BEAUTY AND THE BEAST” la mostra natalizia di RvB Arts

unnamed‘Accessible Art’ ha inaugurato a Roma in via delle Zoccolette e in via Giulia “Beauty and the Beast” una mostra collettiva natalizia con le opere di: Cornelia Badelita, Lorenzo Bruschini, Lucianella Cafagna, Alessandra Carloni, Laura Fo, Valeria Luccioni, Giovanna Noia, Nicola Pucci, Vera Rossi, Monica Sarandrea, Nicoletta Signorelli, Luca Zarattini, con la partecipazione straordinaria del maestro Aldo Turchiaro e le poesie di Márcia Theóphilo. La mostra resterà aperta fino a sabato 10 gennaio (domenica e lunedì chiuso).

“La mostra natalizia di RvB Arts quest’anno prende come spunto la famosa fiaba Beauty and the Beast (La Bella e la Bestia). I tredici artisti coinvolti si confrontano liberamente con il tema, alcuni con un’interpretazione esplicita rivolta alla fiaba, altri in senso metaforico, concentrandosi sul concetto della dualità. Anche se in gradi e rapporti diversi, il racconto in sé contrappone l’effimero, il raffinato, il delicato con il suo inevitabile complemento: l’eterno, il brutale, il temibile. La Bestia è tale ma attrae la più candida creatura in una tensione che esaspera e allo stesso tempo coinvolge per la sua portata apparentemente irrazionale… Per l’occasione sarà presente un’opera dell’artista e maestro d’accademia Aldo Turchiaro. Protagonista della scena artistica romana fin dagli anni ’50, a contatto con Renato Guttuso (di cui fu allievo e collaboratore), i suoi lavori sono incentrati sulla compresenza di uomo e animale. Ad accompagnare le opere ci saranno i testi di Márcia Theóphilo, poetessa di origine brasiliana che ha scritto una nuova poesia appositamente per Beauty and the Beast”.

RvB Arts è una galleria romana che promuove l’Accessible Art. Scova talenti emergenti e organizza mostre ed eventi con lo scopo di far conoscere l’arte contemporanea in maniera divertente ed informale, rendendola anche ‘abbordabile’ da un punto di vista economico.
Antiquariato Valligiano è una nota galleria romana che dal 1982, nella rinomata via Giulia, propone antiquariato italiano delle regioni alpine e non solo, tra cui mobili di ogni tipo e oggetti allegri e raffinati.
Curatrice e organizzazione: Michele von Büren di RvB Arts, Via delle Zoccolette 28

Per ulteriori informazioni e appuntamenti: Tel. 06.6869505  – info@rvbarts.com

INSOLITO VIAGGIO dentro gli atelier di artisti torinesi

27251-toFino al 12 dicembre 2014 a Torino presso l’Archivio di Stato di via Piave 21, sarà possibile visitare la mostra “Viaggio nei luoghi dell’arte”, un insolito viaggio fatto negli studi di alcuni artisti presenti sul territorio torinese, pensato per tutti coloro che hanno voglia di conoscere questi atelier.
In mostra si potranno vedere 10 video-­documentari girati in altrettanti studi difficilmente accessibili a persone con disabilità; qui gli artisti (Luisa Albert, Laura Ambrosi, Maura Banfo, Silvia Beccaria, Alberto Castelli, Claudio Cravero, Matilde Domestico, Carlo Galfione, Carlo Gloria, Paolo Jins) racconteranno il luogo dove quotidianamente creano le loro opere, svelando cosa questo rappresenti e qual è il rapporto intimo che li lega alle loro creazioni e alla pratica artistica.

Per rendere i filmati fruibili a tutti, questi sono stati tradotti nel linguaggio dei segni (Lis) e sottotitolati. Il viaggio proseguirà con l’esposizione di alcune esperienze sensoriali fatte in altri sei luoghi dell’arte che, dal 10 al 14 novembre, hanno aperto le loro porte a persone con disabilità differenti organizzando attività didattiche.
Tali workshop sono poi stati raccolti in video tradotti in LIS e sottotitolati. Stefano Giorgi ha invitato i partecipanti a rielaborare famose opere pittoriche animandole poi con la sua camera magica. In mostra sarà possibile vedere gli acetati dipinti a tempera dai partecipanti (otto opere), utilizzati per l’animazione artistica, e il filmato con l’intero processo creativo prodotto al gruppo.

Un altro filmato illustrerà la performance teatrale, olfattiva e degustativa, proposta da Chiara Vallini e i Cuochivolanti dal titolo “Gli ingredienti dell’arte” in cui i partecipanti sono stati invitati a prendere parte a un suggestivo banchetto animato in cui gli ingredienti scelti, divenuti protagonisti di una storia, finivano per combinarsi nel piatto di ognuno ispirando storie diverse e originali. Le dieci stampe a secco realizzate durante il laboratorio “Emozioni in rilievo” di Piera Luisolo sono invece il risultato del workshop tattile condotto dall’artista nel suo studio dove i partecipanti si sono cimentati nella realizzazione di matrici che potessero esprimere le loro emozioni, sentimenti, gioie e paure attraverso l’accostamento di forme diverse.

Oltre alle stampe verranno esposte anche le matrici che potranno essere toccate e quindi essere fruite anche da persone non vedenti. Sempre al tatto è stato dedicato il laboratorio di Danila Ghigliano “Conosci e ritrai”. L’artista ha invitato i partecipanti a soffermarsi sui propri tratti del volto per poi riprodurli tridimensionalmente. Le piccole teste prodotte (venticinque) durante questo workshop potranno non solo essere ammirate in mostra, ma anche toccate per indagarne le forme e le differenti superfici. Le dodici tempere rappresentanti paesaggi diversi sono invece quanto realizzato durante il workshop “Musica visione ipnotica” condotto da Ernesto Morales nel suo studio. Dopo un momento di meditazione attraverso l’ascolto della musica, l’artista ha invitato i partecipanti a riprodurre due paesaggi differenti: uno conosciuto e realizzato a monocromo con l’aggiunta del bianco, l’altro immaginario e in policromia.
Un altro video racconta il laboratorio “Essere paesaggio”, condotto da Orietta Brombin al PAV Parco d’Arte Vivente. Attraverso la visione e la degustazione multisensoriale dei prodotti coltivati nel parco del museo, ogni partecipante è divenuto parte di quel paesaggio ed è stato invitato a trasporre graficamente la propria porzione di natura. I disegni saranno esposti in mostra e riprodotti anche in rilievo per renderli maggiormente fruibili. Segno tangibile di questo progetto sarà la realizzazione di una mappa tattile della sala ipogea che ospiterà la mostra e che resterà permanentemente in uso all’Archivio di Stato per aiutare le persone non vedenti a orientarsi nello spazio. Video e didascalie delle opere utilizzeranno un font ad alta leggibilità e saranno tradotti anche in braille.