Category: ARTEVISIVA e MEDIART

L’APPETITO E’ UNA SIRENA. Bando per partecipare alla collettiva di Parigi “Mon appétit”

L’ESPACE BEAUREPAIRE

“L’appetito è una sirena. Una parte di mondo ha scordato il suo assillo carnale, l’ha trasformato in un orpello pencolante tra tentazione e rinuncia, estetismo e ascesi. Il cibo, mangiato ma anche assimilato dalla mente, concreto e spirituale perde nel tempo e all’apparenza la sua funzione di necessità, la sua urgenza di condizione vitale. Se le prodezze alimentari non hanno mai smesso di essere simbolo di uno stato né di esercitare il loro fascino, oggi più di sempre certi contrasti si esprimono nella tensione tra la lusinga della privazione e l’orgia bulimica”.

E’ questo l’incipit dell’invito per partecipare al bando per la selezione della collettiva “Mon appétit” curata dall’Adam Accademia di Macerata, che si terrà dal 18 al 26 ottobre presso l’Espace Beaurepaire di Parigi, a cui possono aderire soltanto artisti nati o residenti nelle Marche, oppure che abbiano già esposto in collettive curate o organizzate da Adam Accademia. Ogni artista può aderire con un massimo di 2 opere le quali potranno essere scelte entrambe, oppure una soltanto.

 

VOLTI E GESTI delle bambine “invisibili” nelle foto di Sheila McKinnon

bornMilioni di bambine continuano ad essere invisibili, vivono in condizioni di estrema povertà, sono vittime di discriminazione di genere e disuguaglianza, subiscono abusi sessuali, sfruttate e costrette al lavoro forzato e alla prostituzione, vendute come mogli e schiavizzate. Adolescenti emarginate fin dalla nascita per il solo fatto di essere donne,  giovani a cui non è permesso di scegliere il proprio destino. A loro e ad una condizione che oggi non può e non deve essere accettata è rivolto il progetto artistico e umanitario “Born invisible” ideato dalla fotografa canadese Sheila McKinnon e curato da Victoria Ericks che sarà ospitato da oggi (inaugurazione dalle ore 18), fino al 28 settembre 2014, presso il Museo di Roma in Trastevere, con una selezione di cinquanta scatti e un video di presentazione. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla cultura, creatività e promozione artistica – Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali. Lunedì 12 giugno alle ore 17 presso Gangemi Editore (via Giulia 142) verrà inoltre presentato il libro/catalogo correlato alla mostra, con testi di Maria Giovanna Musso e Victoria Ericks. 

475133Il rumore dei senza voce. Sheila McKinnon ha viaggiato in diversi paesi in via di sviluppo, dal Sud America (Bolivia, Messico, Perù, Argentina), all’Asia (India, Yemen, Vietnam, Nepal, Thailandia) fino all’Africa (Sierra Leone, Zanzibar, Mozambico, Etiopia) per mostrare attraverso il suo obiettivo la realtà vissuta da molte donne, attraverso immagini che “rapiscono emotivamente e ci riportano al dibattito in corso in tutte le società del mondo moderno sui diritti delle ragazze e sul ruolo delle donne, sulla sessualità e sulla parità di genere”.
“Born Invisible” tratta “dell’eredità del silenzio, dell’inaudibile presenza di ragazze e donne senza una voce; anime ed esseri trascurati, i cui destini sono gestiti senza il loro consenso”. La fotografa, utilizzando una tecnica unica nel linguaggio artistico “ha sviluppato il suo lavoro elaborando un processo creativo per cui ogni immagine può essere trasformata per diventare rappresentazione significativa di migliaia di vite”. Un lavoro che oltre a rappresentare per la McKinnon una nuova sfida è soprattutto il suo personale contributo alla causa umanitaria di tante donne perché anche un’immagine “può cambiare le coscienze”. (slup)

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Fonte Redattore sociale 

“Oltre” il concorso a premi per artisti che vogliono indagare la concezione del limite

sur_il_limite_frontDisegnatori studenti e non, illustratori, fumettisti, vignettisti, cartoonist, graphic designer senza limiti di età, italiani e stranieri, siete tutti invitati a partecipare al concorso a premi Oltre, promosso dall’associazione culturale Rule-Hot  di Fano (PU), in collaborazione con  scuola internazionale di Comics, Ars in Fabula, Lucca Comics & Games e Wacom. Il concorso intende favorire e stimolare la ricerca di nuovi codici di rappresentazione grafica della narrazione per immagini. Proponendo forme alternative per la comunicazione di tematiche sociali, il premio intende inoltre affrontare situazioni della vita quotidiane attraverso una visione e una lettura più immediata. I componenti della commissione saranno chiamati a valutare i racconti a fumetti e le illustrazioni che più si contraddistingueranno per originalità e attinenza alla tematica dedicata al concetto di limite. Leggi il bando. Venerdì 6 giugno 2014, data ultima per iscriversi e partecipare.

Fonte: Redattore sociale

MARCHE EXPO D’ARTE. L’arte e i suoi riti, forte aggregante di un territorio

EXPO DI ARTE CONTEMPORANEA – Marche Centro d’Arte inaugura la IV edizione

nonameDomenica 11 maggio alle 17.30 Marche Centro d’Arte inaugura la quarta edizione dell’Expo di arte contemporanea e, convinta che l’arte e i suoi riti possono essere un elemento aggregante sul territorio, si allarga nel territorio e si mette in rete con quattro comuni del Piceno: San Benedetto del Tronto, Cupra Marittima, Monteprandone, Offida. Le mostre per l’edizione del 2014 oltre agli spazi del PalaRiviera di San Benedetto del Tronto saranno ospitate alla Stazione Ferroviaria – ex spogliatoi di Cupra Marittima, a Palazzo Parissi aMonteprandone, presso l’Enoteca Ciù Ciù a Offida. Tutte le mostre apriranno in contemporanea l’11 Maggio alle 17.30 e si concluderanno il 30 giugno 2014.

L’Expo è organizzato con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, con il patrocinio e il sostegno delle Amministrazioni comunali coinvolte e il sostegno della Pro Loco di Cupra Marittima.

A partire da questa edizione inizia poi un progetto che coinvolge le scuole di ogni ordine e grado. L’Associazione Marche Centro d’Arte è nata con l’idea che la cultura e l’arte nello specifico sono l’energia che farà ripartire il nostro paese, per questo crediamo che l’arte e il mondo contemporaneo debbano sempre più essere in grado di comunicare tra loro e che tutto questo passi da un incontro continuo e dinamico con il mondo della formazione, perché le scuole devono essere parte attiva e protagonista della rinascita della nostra terra. Ogni cittadina che si è messa in rete nel progetto dell’Expo avrà una settimana in cui i riflettori saranno puntati su di lei con un ricco programma di manifestazioni che si svolgeranno.

San Benedetto del Tronto ospita l’Expo negli spazi del PalaRiviera (Piazza Aldo Moro, 1). Le sezioni sono tre più un evento speciale:

– Call me Ishmael a cura di Nikla Cingolani – artisti: Giovanni Alfano, Lorenzo Bartolucci, Luca Bidoli, Nicola Caredda, Mandra Cerrone, Klodian Deda, Federico Lombardo, Michele Miele, Sara Munari, Giovanni Presutti, Riccardo Ricci, Gabriele Silvi.

– Vedute, vedere e sentire- Linguaggi dell’arte contemporanea a confronto a cura di Maria Letizia Paiato – artisti: Attinia, Paolo Bini, Giulia Bonora, Matteo Cattabriga, Fabiano De Martin Topranin, Elisa Leonini, Roberto Sala, Silvia Venturi, Rita Vitali Rosati, Zino

– Porcospini vegetali a cura di Cristina Petrelli – artisti: Hernan Chavar, Rocco Dubbini, Francesca Gentili, Elena Giustozzi, Silvia Mariotti, Giorgio Pignotti, Solidea Ruggiero.

L’esposizione del lenzuolo di Maria Angela Capossela e Liviana Davì Evento Speciale

A Cupra Marittima l’Expo è alla Stazione ferroviaria – ex spogliatoi (Piazza della Stazione) con Sublime a cura di Rebecca Delmenico – artisti: Karin Andersen, Giovanni Manunta Pastorello, Niba. Inoltre la Galleria Marconi (c.so Vittorio Emanuele, 7) ospita l’anteprima, che ha aperto il 13 aprile, New vesuvian Landscapes a cura di Stefano Verri – Personale diGigi Cifali.

Le porte di Palazzo Parissi a Monteprandone (Vicolo della Dama, 1) si sono aperte invece per ospitare UOMO E (È) TEMPIO a cura di Loretta Morelli – Retrospettiva di Roberto Cicchinè.

Ad Offida l’Enoteca Ciù Ciù in Piazza del Popolo ospita invece Libellule – Il segno che trasforma a cura di Alessandra Morelli – artisti: Giuseppe Biguzzi, Armando Fanelli, Ping Li, Rita Soccio.

L’Expo di Marche Centro d’Arte già dalle prime edizioni ha mostrato cosa possono offrire artisticamente e culturalmente le Marche, ma soprattutto ha cercato di diventare un polo di attrazione per la creatività a livello nazionale e non solo. Ideato da Cocalo’s Club, Galleria Marconi e PalaRiviera ha sempre cercato di mettere in rete idee, energie, persone. La quarta edizione dell’Expo continua su questa scia: portare l’attenzione su tre piani: quello artistico, attraverso le diverse mostre, quello territoriale, con il coinvolgimento delle amministrazioni che hanno sposato il progetto, e quello scolastico, coinvolgendo le scuole, per trasmettere la passione per l’arte, e riservando inoltre una sala specifica del PalaRiviera ai lavori dei ragazzi.

Maggiori informazioni:
webhttp://mcda.cocalosclub.it/
Facebookhttps://www.facebook.com/marchecentrodarte
Twitter
https://twitter.com/mcdarte

 

L’arte di “Mele, il bambino che dipinge con il corpo

E’ un “luogo della pittura mondiale” quello che ospita, da sabato scorso, i quadri di “Mele”, il bambino di 6 anni che, a causa di una grave disabilità, non può fare nulla da solo, ma dipinge con tutto il corpo per raccontare ciò che non può dire con le parole. Ha inaugurato sabato 26, in presenza di tanti visitatori e critici d’arte, presso la basilica della Santissima Annunziata, la mostra “La vita dipinta di Mele”, che resterà aperta fino all’11 maggio. “Inizialmente, i frati avevano risposto di no, che non si poteva ospitare la mostra di un bambino in quel ‘luogo della pittura mondiale’ – racconta Chiara Paolini, la mamma di Emanuele Campostrini, in arte Mele – Ma quando hanno visto il materiale che ho inviato loro via mail, mi hanno subito richiamata per dire che assolutamente la mostra andava fatta, perché Mele è un maestro dell’arte aniconica”.
Una tela

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Un dipinto di “Mele”

Mele dipinge da quando aveva tre anni. Oggi ne ha sei. “La sua malattia sempre lì, non torna indietro – spiega la mamma – Crisi epilettiche e arresti respiratori ogni giorno, non cammina, non parla, non può fare niente da solo. Però questo talento era lì, aspettava di essere scoperto. Gli abbiamo dato la possibilità di manifestarlo ed è uscito fuori l’artista che era in lui”. Ecco perché, secondo Chiara, “questa mostra non vuole essere un ‘riscatto’ per la famiglia, come qualcuno ha detto. Né un tentativo di riqualificare la persona in base a quello che riesce a fare, come spesso provano a fare giornali e televisioni quando parlano di disabilità. Con Mele- spiega Chiara – è avvenuto esattamente il contrario: gli abbiamo dato valore per quello che era e così è riuscito a dimostrare ciò che sapeva fare”. Le capacità artistiche di Mele, infatti, riconosciute oggi da diversi critici d’arte, sono state scoperte per puro caso. “Il fratello maggiore di Mele aveva 5 anni e le maestre della materna si lamentavano che colorasse male, uscisse dai bordi, non riempisse gli spazi bianchi. Così, un giorno, sono uscita e gli ho comprato tempere e una tela. Poi ho pensato che, avendo due figli, dovessi comprarne due, di tele. E così ho fatto. I bambini hanno dipinto senza vestiti, con i pennelli ma soprattutto con le mani e con tutto il corpo, liberamente. E il quadro di Mele ci è sembrato subito bello”….

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