Category: MUSICOTERAPIA e MUSICA NEL SOCIALE

Libri – La musica che cura

Le cure musicali

Applicazioni musicoterapiche in ambito psichiatrico

Il volume, a cura del Dott. Manarolo, si avvale della collaborazione di numerosi professionisti italiani in ambito musicoterapico e si articola in tre diverse sezioni (età evolutiva, adulti, anziani) ognuna delle quali ospita contributi teorici, metodologici ed esperienziali.

L’intervento musicoterapico, inserito con successo nei percorsi terapeutico-riabilitativi delle diverse realtà impegnate nella tutela della salute pubblica e della cura del disagio psichico, viene qui analizzato in tutta la sua complessità: dall’ambito del disagio adolescenziale al disturbo autistico, dalla schizofrenia ai disturbi del comportamento alimentare, dal trattamento non farmacologico della demenza senile alla riabilitazione geriatrica in un percorso che evidenzia il valore di questo approccio e la positiva sinergia con i tradizionali processi di cura.

Indice

Prefazione pp. 11-12 Manarolo Gerardo
Presentazione pp. 13-16  Ferrannini Luigi
Introduzione: curare a regola d’arte, processi biologici, processi creativi, processi terapeutici pp. 17-28  Boccalon Roberto
Parte Prima – Età evolutiva
Cap. 1 Forme musicali e vita mentale in adolescenza pp. 31-41  Ricciotti Andrea
Cap. 2 Musicoterapia e autismo infantile: il ruolo della Joint attention pp. 42-65  Guzzoni Antonella
Cap. 3 Musicoterapia e disturbi neuropsichici dell’adolescenza: riflessioni e proposte pp. 66-74  Demaestri Ferruccio
Cap. 4 Anche oggi ci siamo incontrati. Musica, narrazione, realtà pp. 75-86  Ciampi Paolo
Cap. 5 Il contrattempo autistico pp. 87-92  Ferrari Giovanna
Cap. 6 Musicoterapia e casi impossibili: le opportunità create da una certa modalità di ascolto musicale pp. 93-101 Cavalieri Andrea ; Ciampi Paolo
Cap. 7 Musicoterapia in acqua pp. 102-107  Barbieri Manola
Cap. 8 La coppia terapeutica nella prassi musicoterapica con soggetti disabili psicofisici pp. 108-111  Bertoni Maria Virginia
Cap. 9 Possibilità di recupero neurofunzionale attraverso la musicoterapia pp. 112-115 Dozzo Bruna ; Vaia Mauro ; Zoccolan Luca
Cap. 10 Sintonizzarsi con la grave disabilità pp. 115-119  Antoniotti Guido
Cap. 11 L’intervento musicoterapico nei centri diurni e nelle comunità residenziali per persone diversamente abili pp. 120-125  Vizzano Gianni
Cap. 12 La musicoterapia in un contesto multidisciplinare pp. 126-130  Alchieri Alberto
Cap. 13 L’intervento musicoterapico in ambito residenziale e scolastico: contesti, priorità e obiettivi a confronto pp. 131-134 Peddis Mauro ; Tamagnone Lorenzo
Parte Seconda – Adulti
Cap. 1 L’approccio musicoterapico nella psichiatria degli adulti pp. 137-145  Manarolo Gerardo
Cap. 2 La musicoterapia nei disturbi psichiatrici pp. 146-159 Agrimi Emilia ; Gamba Laura ; Poli Roberto
Cap. 3 L’abito che fa il monaco: il processo terapeutico riabilitativo di una suora di clausura in Comunità Psichiatrica pp. 159-169 Cassano Giacomo; Carnovale Monica
Cap. 4 Processi mentali: dalla frammentazione alla ricomposizione pp.170-186  Gheltrito Anna Maria
Cap. 5 Musicoterapia e riabilitazione cognitiva nella schizofrenia: uno studio controllato pp. 187-198  Caneva Paolo Alberto; Ceccato Enrico; Lamonaca Dario
Cap. 6 Forme aperte, forme chiuse: un’esperienza di musicoterapia di gruppo pp. 199-205  Bolelli Roberto
Cap. 7 Schizoaffettività e musicoterapia. L’esperienza della stabilità pp.206-209  Neri Simona
Cap. 8 Un concerto di storie pp. 210-213 Cornara Silvia
Cap. 9 Il suono dentro. Un percorso di musicoterapia di gruppo in un Centro Diurno Psichiatrico pp. 214-219  Santonocito Maria
Cap. 10 La musicoterapia presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura pp. 220-223  Sarcinella Antonio
Cap. 11 L’intervento musicoterapico in ambito psichiatrico: invio al trattamento, sintomatologia e strategie riabilitative pp. 224-231  Navone Stefano
Cap. 12 Mai dire mai live: musicoterapia per l’integrazione sociale pp. 232-235  Ligorio Margherita
Cap. 13 Un suono per sentirsi pp. 236-239 Pinato Daniele ; Degli Stefani Mario
Cap. 14 Musicoterapia di gruppo e disturbi del comportamento alimentare pp. 240-245  Giacopello Paolo
Cap. 15 La cultura e la risposta all’ascolto musicale. Le immagini come garanti metapsichici pp. 246-253 Del Puente Giovanni ; Guida Silvia ;Manarolo Gerardo
Cap. 16 Musicoterapia cognitivo-comportamentale di gruppo pp. 254-257  Maccabruni Alberto
Cap. 17 La composizione facilitata di canzoni nella riabilitazione psichiatrica pp. 258-265  Caneva Paolo Alberto
Cap. 18 Il coro come esperienza di socializzazione pp.266-269  Gibelli Alicia Isabella
Cap. 19 L’incanto del canto: un laboratorio musicale in un Centro di Salute Mentale pp. 270-273 Roveran Cristina ; Degli Stefani Mario ;Guadagnini Manuela
Cap. 20 La musica che accompagna. Il caso clinico di un paziente psichiatrico in riabilitazione post-traumatica pp. 274-281 Meschini Rita ; Leonardi Elisabetta
Cap. 21 La musica è la mia vita. Musicoterapia individuale con un uomo colpito da trauma neurologico pp. 282-285  Guadagnini Manuela
Cap. 22 Aiutare chi aiuta: musicoterapia e prevenzione del burnout pp. 286-290  D’Erba Giuseppe ; Quinzi Raul
Parte Terza – Anziani
Cap. 1 La cura che passa attraverso la ricerca di vie di comunicazione alternative: le terapie non farmacologiche della demenza pp. 293-297  Gentile Simona
Cap. 2 La musicoterapia presso la Fondazione Sospiro: evoluzione, sviluppi scientifici e riflessioni pp. 298-305  Raglio Alfredo
Cap. 3 La persona la centro dell’ascolto: esperienze di musicoterapia recettiva nel trattamento del paziente psicogeriatrico pp. 306-315 Bonanomi Claudio ; Gerosa Maria Cristina ; Puggioni Maria Antonietta
Cap. 4 Il valore della musica: esperienze e riflessioni sull’applicazione della musicoterapia nella demenza pp. 316-321  Ragni Silvia
Cap. 5 Se ci sei batti un colpo. Musicoterapia con i malati di Alzheimer in struttura geriatrica pp. 322-327  Bellavigna Roberto
Cap. 6 Musicoterapia e attività motoria nella riabilitazione geriatrica pp. 328-333 Barbera Cristina; Bozzolo Davide ;Drovandi Anna Maria; Mocci Lisa
Cap. 7 L’incapsulamento sonoro: forme di ritiro autistico sonoro in un caso di demenza senile pp. 334-337 Gatta Mariaconcetta; Giuliano Viviana;Inzerillo Florenza; La Galia Giuseppina
Cap. 8 Musicoterapia e demenza: un approccio non farmacologico pp. 338-342 Bonomini Cinzia; Custureri Romina; Ferrazzo Daniele; Nolasco Ilaria
Strutture che ospitano e promuovono gli interventi musicoterapici descritti nel volume

PROFILI SONORI. Richiami musicali di troppe solitudini…

Voce sonora di molte solitarie storie…

Il magazine ARTe SOCIALE e la Rivista Musicoterapia.Anziani.eu insieme per promuovere il Progetto “Profili sonori”. Cerchiamo voci da musicare, stereotipie da accogliere e da riascoltare, musica nel sociale

Nascita di un’idea
Nei centri geriatrici e ospedalieri, nelle case o strutture residenziali, nei luoghi della disabilità tra rumori e silenzi ingombranti vivono voci, cullano la solitudine di chi non può altresì comunicare, parole che si ripetono, comunicazioni sonore, momenti musicali di ricerca.  Posture, aggressività fìsica e verbale, irrequietezza, impossibilità di stare fermi, ritiro sociale, apatia, stereotipie verbali e gestuali che ritroviamo con una certa frequenza nei deliri cronici, nella schizofrenia, nelle demenze, nell’autismo e in certe malattie neurologiche. Sono rumori e suoni spesso indecifrabili, inadatti alla quotidianità, incomprensibili, a volte irritanti ma appartenenti all’espressione delle persone, fossero anche la sola e l’ultima capacità comunicativa loro rimasta.

Obiettivo
Il progetto intende rendere in musica questi solitari mondi, tradurli in suoni che raccontano. Un incontro artistico fatto di note e corde vocali per portare a movimento quel che sembra essere fisso, dare senso a quel che all’apparenza “non appare”.

Partecipare, condividere, comunicare
Chiediamo il vostro contributo per raccogliere questo piccolo archivio di tracce audio contenenti: voci, suoni e rumori del quotidiano vivere di tanti nostri amici, familiari, pazienti, conoscenti. Inviare il file audio in formato mp3 (max 25 gb) via mail a roberto.bellavigna@gmail.com o sa.lupacchini@gmail.com. Compila e allega la Scheda descrittiva di riferimento. Il materiale sarà utilizzato per la produzione di un cd audio e per l’allestimento di spettacoli itineranti di promozione sociale. Gli autori delle registrazioni selezionate saranno menzionati nei credit del cd per il loro  contributo offerto e potranno partecipare gratuitamente ad un seminario di formazione “La musica della vita” (data e luogo da concordare) promosso dalla rivista Musicoterapia Anziani.eu

>>>Scarica la SCHEDA DESCRITTIVAper l’invio dei tuoi AUDIO in MP3

Privati, enti, associazioni che intendono contribuire, patrocinare, compartecipare a questa nostra iniziativa, sono invitati a compilare la scheda reperibile sui nostri siti.

>>>Scarica la SCHEDA DESCRITTIVA di collaborazione per SOSTENERE IL PROGETTO

Fasi del Progetto – Diario di bordo
–          Redazione  pubblicazione e diffusione sul web
–          Raccolta materiali e selezione
–          Composizione creativa
–          Realizzazione Cd Audio
–          Spettacolo  itinerante con musiche dal vivo, immagini  storie…..

Per info: ARTe SOCIALE.it e Musicoterapia Anziani.eu

 

Potete sostenere il progetto attraverso il sitoProduzioni Dal Basso clicca per collegarti alla scheda – Nuove comunità economiche

La musica della vita

Seminari di MUSICOTERAPIA ANZIANI DISABILITA’

Calendario giornate di studio

I seminari vogliono essere un approfondimento intensivo sulla tematica Musicoterapia Anziani, Musica con Alzheimer, Parkinson, Musica come accompagnamento al termine della vita, Musica come attività in struttura in collaborazione con il settore dell’animazione, della fisioterapia con il lavoro degli operatori, in raccordo e collaborazione con i famigliari degli anziani. Questi percorsi formativi sono particolarmente indicati per musicisti, operatori del sociale, medici, infermieri, fisioterapisti, coordinatori di struttura, psicologi, studenti di scuole di musicoterapia di nazionalità italiana o straniera. Non vi sono limiti d’età. Non è richiesta una competenza musicale specifica di base. Gli incontri alterneranno attività laboratoriali ad attività didattiche frontali che in ogni modo saranno condotte con esemplificazioni video.

Al termine del corso verrà consegnato attestato di partecipazione.

I seminari per essere confermati devono avere almeno 7-8 iscritti. Nel caso si raggiungesse un numero di iscritti superiore al numero consentito (numero max iscritti differente nei vari appuntamenti) verranno programmate più date di incontri da concordare con la segreteria del corso.

Fin dagli anni 90 Roberto Bellavigna insegnante e musicista attivo in ambito concertistico lavora stabilmente in equipe all’interno di strutture geriatriche e nei centri con ragazzi disabili con progetti strutturati di musicoterapia. In questi contesti, nel contatto lavorativo settimanale con le varie situazioni, ha maturato un approccio musicale pratico e nel contempo analitico volto a rivalutare la risorsa empatica personale ed emozionale della musica come strumento che promuove obiettivi importanti quali la socializzazione, il recupero e il potenziamento cognitivo, l’attivazione e il supporto del movimento. Molte le collaborazioni formative in varie zone d’Italia sia in ambito progettuale che nel contesto scolastico e sociale. La casa di riposo “Rossi Sidoli” sede storica del lavoro di musicoterapia di Roberto Bellavigna è sede di incontri e di confronto verifica sulla tematica musica anziani che hanno prodotto negli anni Convegni, corsi di formazione e collegamenti con altre esperienze a carattere nazionale ed internazionale sul tema della valutazione in musicoterapia e sull’organizzazione di percorsi terapeutici musicali con anziani e malati di Alzheimer. Attualmente la rivista tematica www.musicoterapia-anziani.eu fondata da Roberto Bellavigna e di cui è direttore editoriale è punto di riferimento documentale e informativo sulla tematica in Italia ed all’estero. l corso vuole essere un approfondimento sull’utilizzo della musica nelle relazioni di aiuto in ambito geriatrico e scolastico nonchè nei centri ove sono ragazzi disabili. Allo Stage possono partecipare musicisti, operatori del sociale, medici, infermieri, fisioterapisti, insegnanti, coordinatori struttura, psicologi, studenti di scuole di musicoterapia di nazionalità italiana o straniera. Non vi sono limiti di età, non è richiesta una specifica competenza musicale specifica di base. Chi vuole portare con sè strumenti musicali personali di proprio gradimento è invitato a farlo.

Per aggiornamenti sulle date e i luoghi
www.musicoterapia-anziani.eu

Musica curativa

Cure palliative ansia ridotta dalla musica nei pazienti affetti da cancro

a cura di 

Sessioni di musicoterapia condotte da terapisti esperti o anche il semplice ascolto della musica offerto dallo staff medico possono portare beneficio ai pazienti affetti da cancro sotto il profilo della riduzione dell’ansia, del dolore, del miglioramento dell’umore e della qualità di vita. Inoltre, la musica può svolgere un piccolo effetto sulla frequenza cardiaca e respiratoria e sulla pressione del sangue, mentre non ci sono prove che porti a un miglioramento degli stati depressivi.

Questi gli esiti di una revisione Cochrane – coordinata da Joke Bradt, capo ricercatore del Dipartimento di terapia con arti creative dell’università di Philadelphia – di 30 trial relativi a 1.891 pazienti oncologici sottoposti a interventi di musicoterapia per migliorare gli outcome psicologici e fisici. Il tipo di musica così come la lunghezza delle sessioni era molto variabile da studio a studio: in 17 casi si è ricorso all’ascolto di musica preregistrata, mentre in 13 trial sono stati utilizzati terapisti esperti che coinvolgevano attivamente il paziente. I risultati nel complesso indicano che, rispetto ai trattamenti standard, la musica riduce considerevolmente l’ansia sulle scale cliniche: più precisamente, di 11,20 unità della scala Stai-S e di 0,61 unità standardizzate di altre scale di misura dell’ansia. Gli effetti positivi si sono avuti con entrambi i metodi e non è possibile determinare se un intervento sia più efficace dell’altro. «Il limite principale di questi studi» commenta Bradt «è che è impossibile condurre la sperimentazione senza che i pazienti sappiano se sono nel gruppo trattato o nei controlli; questo può causare distorsioni nei risultati, soprattutto quando si chiede loro di riportare lo stato d’ansia, la gravità del dolore o un giudizio sulla qualità della vita». Alcuni risultati della revisione, inoltre, derivano da un numero molto limitato di soggetti trattati e non possono dunque essere considerati definitivi.

La musica contro il decadimento cognitivo

Uno studio americano effettuato presso la Northwestern University e pubblicato online sulla rivista Neurobiology of Aging, ha dimostrato come i ritardi nei tempi neurali legati all’età possano essere evitati o compensati con la formazione musicale.

Due i gruppi di persone coinvolti nello studio, uno composto da musicisti giovani e anziani che hanno iniziato la propria formazione musicale all’età di 9 anni e sono stati costantemente impegnati durante la loro vita in attività musicali, e l’altro da “non musicisti” con solo due o tre anni di formazione musicale alle spalle.

I ricercatori hanno misurato la reazione dei neuroni dei partecipanti all’ascolto di un video parlato in ambiente rumoroso rilevando come gli artisti più in là con l’età abbiano un distinto vantaggio in termini di tempi neurali. “Non solo vantano delle prestazioni migliori rispetto ai coetanei non musicisti, ma riescono a codificare gli stimoli sonori tanto velocemente e accuratamente quanto un giovane non musicista”, spiega Nina Kraus,una degli autori della ricerca. I risultati dello studio spiegherebbero il fenomeno delle interminabili carriere delle leggende del rock, ancora in forma e sulla cresta dell’onda anche dopo i 60 anni.

 

Fonte: Centro Maderna