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LO SPETTACOLO…Antidoto al disagio

Lo spettacolo…fuori di sé

SACD_locandina_5-12-2013-DEF-ridLa cultura dello spettacolo come antidoto contro il disagio. A Roma dal 13 al 15 dicembre 2013 si terrà la prima edizione de “Lo Spettacolo fuori di sé – Festival delle Eccellenze nel Sociale” un originale festival multidisciplinare che intende promuovere tutte le forme di teatro, musica, danza, cinema ed in generale di spettacolo, utilizzate per combattere il disagio nei più diversi contesti (psichici, fisici, sociali…), dalle carceri alle comunità, agli ospedali, alle dimensioni della disabilità, dell’emarginazione, del malessere.

L’iniziativa presentata venerdì 6 dicembre alle ore 11 alla Camera dei Deputati (Sala del Refettorio) è ospitata all’interno dell’ospedale San Camillo Forlanini e rientra in un progetto di ricerca e promozione culturale sviluppato dall’IsICult (Istituto italiano per l’industria culturale) con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) e Società italiana autori editori (Siae). 

Oltre ad una serie di eccellenze ‘spettacolari’ due i convegni proposti:  “La cultura per combattere il disagio” il primo e  l’incontro di una ventina di direttori artistici di festival e rassegne, che in tutta Italia, affrontano le tematiche del disagio da differenti punti di vista (disabilità, disagio psichico, carceri, ospedali…).

La ricerca è finalizzata a tracciare una prima “mappatura” delle attività che utilizzano lo spettacolo (inteso come arti del teatro, della musica, della danza, della cinematografia, della crossmedialità, clownterapia, arti circensi terapeutiche), quale strumento di prevenzione e contrasto del disagio. L’obiettivo? Stimolare un dialogo tra istituzioni, imprese, artisti ed operatori impegnati nell’ideazione e produzione di contenuti artistici e culturali prestando, naturalmente, particolare attenzione all’inclusione sociale. A ciò si aggiunge, inoltre, la possibilità di stimolare nuovi strumenti normativi adeguati.

Informazioni
– IsICult tel 06.94538382 info@isicult.it
– Chiara Crupi (direzione organizzativa) 338 20 06 735
– Filippo Oriani (ricerca e documentazione) 327 69 34 452
– Artinconnessione (ufficio stampa): Valeria Ranieri 393 02 55 428, Vera Michela Suprani 328 30 19 925

Concorso “Autori Italiani 2013”: si apre il ‘Sipario’

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Cerimonia di premiazione del Concorso “Autori Italiani” Edizione 2013 promosso da Sipario, ‘Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron, Centro Attori di Milano. Al concorso dedicato al critico e drammaturgo Terron, hanno partecipato autori con testi inediti e a tema libero, per le categorie: monologhi; opere a due personaggi; opere a tre o più personaggi.  La Commissione di lettura è stata presieduta da Mario Mattia Giorgetti, direttore della Rivista Sipario, ed è stata composta da un critico teatrale, un regista di teatro, un attore, un drammaturgo. La proclamazione dei vincitori (primo, secondo e terzo classificato per ogni sezione, più segnalazioni speciali) avverrà lunedì 9 dicembre 2013 alle ore 17 presso ‘AtaHotel The Big’ di Milano (via De Cristoforis 6). Consegneranno i numerosi premi  Ferruccio Soleri, Franca Nuti, Vito Molinari, Luigi Lunari e altri importanti personaggi dello spettacolo.

Questi i gli Autori vincitori del 2013:
Marco Filatori, Elio Forcella, Francesca Camponero, Elisabetta Rosadi (Sez. Monologhi)
 Fabio Sìcari, Arnolfo Petri, Alida Casagrande, Giacomo Sartori (Sez. “Due personaggi”)
–  Emilia Ricotti, Augusto Bianchi Rizzi, Sabrina Grappeggia Bernard, Anna Martinenghi ((Sez. “Tre o più personaggi”)

I testi dei vincitori di ogni sezione potranno essere letti sul mensile “Sipario” e sul Portale Sipario.it, saranno inoltre oggetto di letture pubbliche affidate ad attori professionisti. L’ingresso alla premiazione è aperta al pubblico, previa prenotazione al numero 02.653270 o via email: a segreteria@sipario.it. Seguirà un buffet di cibo e riviste offerto a tutti i partecipanti.

 

TRACCE DI NARCOTICO SENTIRE: i bisogni umani raccontati sul palco

I BISOGNI UMANI…CI RENDONO VULNERABILI

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Il 25 novembre 2013 ha debuttato a Volvera (To) presso il Teatro Cascina Bossatis, GRIDO Recital, andato in scena in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Lo spettacolo racconta il ‘grido’ di una donna, le sue illusioni e disincanti, le malinconie e i desideri più intimi, sentimenti che riconducono alla vulnerabilità dell’essere umano condizionato e legato ai propri bisogni o “bi..Sogni”. Un grido che non è più solo al femminile ma appartiene a una moltitudine di voci perché  “i bisogni ci rendono vulnerabili…bisogni incontrollabili, necessari, che non ascoltano la ragione”,  ”siamo vulnerabili illusioni, specchi del nostro dentro” come recita la voce sul palco. L’idea iniziale del progetto (produzioneRoSaVida) è stata quella di raccogliere delle poesie scritte negli anni che attraversano il vivere umano, l’amore, l’incapacità, la speranza, la bellezza e la crudeltà dei sentimenti, la persistente e caparbia volontà di amare, e di accompagnare alle parole quei segni che rappresentano, attraverso una illustrazione, l’universo delle “cose non dette” contenute dentro…

imageLa scena è minimale, una sedia, dei cappelli e qualche oggetto, sospese a fare da sfondo un fila di scarpe, rigorosamente rosse. L’atmosfera sul palco è rarefatta, sensuale, a tratti cruda e onirica, il Recital è diretto, scritto e interpretato da Roberta Fonsato. Connubio perfetto a questi testi di sapore ermetico è  il segno–animato di Sabrina Lupacchini, le sue illustrazioni proiettate sulla sfondo del palcoscenico attraverso un video, integrano, completano la scena e appaiono come inevitabile risposta grafica alle parole. Raccogliendo i commenti degli spettatori presenti si evince la realtà di “uno spettacolo raffinato e sofisticato”, “forse comprensibile a pochi” ma che può arrivare a molti, perché alla fine  il senso di tutto viene restituito dalle parole conclusive, che toccano il profondo. Due talenti a confronto, l’interpretazione alla ‘Carmelo Bene’ dell’attrice Roberta Fonsato  – ha commentato uno spettatore alla fine dello spettacolo – e la mano pittorica dal segno ‘liberty’ di Sabrina Lupacchini, che evoca anche un Matisse contemporaneo in bianco e nero, ha proseguito l’attento e curioso signore.

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A chiudere la performance la proiezione inedita di “Elisabetta e la giostra”, un corto animato sul tema del femminicidio, frutto sempre dell’unione artistica degli scritti della Fonsato-Lupacchini, che fa parte del format “Strisce a Tratti. Muti per parlare” – corti animati a sfondo sociale una produzione RoSaVida. L’impressione è quella di entrare a teatro con un  torpore narcotico e uscirne scossi, “svegliati” da un ‘Grido’, che ci riporta necessariamente a noi.

Siti di riferimento:
www.rosavida.altervista.org, www.robertafonsato.wix.com/robertafonsato, www.sasette.it  

 

Strisce a Tratti n 6. Elisabetta e la Giostra

C’ERANO UNA VOLTA Elisabetta, Marta, Francesca. Animazioni contro la violenza sulle donne
In Italia, una donna uccisa ogni due giorni..

Un video contro la violenza sulle donne 

fotosaFranca 50 anni, Donika 47, Giuseppina 81, Denise 22, Florentia 19, Adriana 26, Francesca 56, Adela 35 Giuseppina 51, Fabiana 15, Lavinia 18, Tatiana 40, Maria 66, Ilaria 20, Marta 24, Cinzia Agnoletti 51 …

Sono oltre mille le donne uccise dal 2005 al 2013. Quasi 200 solo nel 2013. Il 40% delle donne uccise aveva subito precedenti violenze da “quel partner o dall’ex che poi l’ha uccisa”. Sono in maggioranza italiani sia gli autori (73%) che le vittime delle violenze (63%). Mariti, compagni, ex partner che diventano assassini. Le mura domestiche si rivelano il posto più pericoloso: il 63% dei delitti si sono consumati in casa della vittima, dell’autore o di un familiare. Nel 25% dei casi le donne uccise “erano in procinto di porre fine alla relazione o l’avevano già fatto”. Secondo i dati forniti dalla Polizia di stato riguardanti i reati denunciati in Italia con vittime di sesso femminile nel 2010 quasi 23 milioni di donne hanno dichiarato di avere subito lesioni personali, quasi 7 milioni percosse e 3,5 milioni violenze sessuali.

“Elisabetta e la giostra”, è un video dedicato alla sensibilità, al rispetto, all’Amore… il settimo della serie “Strisce a tratti” Muti’ per parlare. Una storia raccontata a ‘tratti’.  Un’idea RoSaVida (http://rosavida.altervista.org).

[youtube]http://youtu.be/ICyF8BVy_Wo[/youtube]

La Gioconda calva per la campagna Ant

453753L’immagine lascia stupiti per qualche secondo: la Gioconda rappresentata completamente senza capelli, come se si fosse sottoposta alla chemio. Ed e’ l’immagine scelta dalla Fondazione ‘Ant’ Italia Onlus per ‘Un tumore cambia la vita. Non il suo valore’, la nuova campagna di Diaframma Advertising per Ant: appunto un’insolita Gioconda completamente priva di capelli. “É un colpo d’occhio sconcertante- spiegano dall’associazione- Perfetto emblema degli sconvolgimenti che il cancro porta con se’, dell’enormita’ del suo impatto sul vissuto di una persona e del valore inestimabile della posta in gioco. La Monna Lisa cosi’ presentata stravolge l’icona scolpita nella memoria collettiva, mettendola in discussione esattamente come fa un tumore con la storia personale di chi ne e’ colpito. Superato lo stupore iniziale, ci si accorge che l’opera – per quanto diversa da quella cui siamo abituati – non perde nulla del suo valore e della sua unicita’”.

Seguendo il principio dell'”eubiosia” – (dal greco antico, eu/bene-bios/vita) intesa come “vita in dignita’”, la Fondazione Ant assiste chi soffre direttamente nella sua casa, portando il supporto di medici, infermieri e psicologi tra l’affetto dei familiari e il calore dell’ambiente domestico. Diaframma ha scelto di dare rilievo alla missione di ANT sottolineando come, indipendentemente dalle sfide che attendono le persone, il valore della loro vita resti inalterato, cosi’ come il dovere di prendersene cura.

La campagna – cui hanno lavorato, sotto la direzione creativa di Stefano Ginestroni, l’art director Lorenzo Guagni e la copywriter Lisa Cecconi – sara’ pianificata nei prossimi mesi su stampa, affissioni e web.

Fonte: Redattore Sociale