Una mostra sulla salvaguardia della foresta amazzonica e lo sviluppo di energie alternative

Foto di Pino Ninfa

Foto di Pino Ninfa

I temi della conservazione della foresta amazzonica e della sostenibilità ambientale, visti attraverso gli occhi delle popolazioni autoctone delle province di Tambopata (Puerto Maldonado) e del Manu (Salvaciòn), sono il filo conduttore della mostra “Dal cibo all’energia. Un viaggio in Amazzonia” nuovo progetto fotografico di Pino Ninfa, che sarà esposto alla Fondazione Benetton studi ricerche di Treviso dal 5 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016. Un percorso che “utilizza la potenza evocativa delle immagini per richiamare la società civile alla riflessione sul delicato equilibrio fra natura e agire umano.  

L’esposizione, realizzata con il supporto dell’Unione europea e in collaborazione con Cesvi, ong impegnata in tutto il mondo con progetti di lotta alla povertà e di sviluppo sostenibile,  è formata da ottanta fotografie realizzate tra il 2012 e il 2014 nel bacino amazzonico peruviano e boliviano di Madre de Dios, area ritenuta fondamentale per il futuro della terra. Uno sguardo, quello di Pino Ninfa, documentativo e artistico che “unisce la profondità di indagine di tematiche ambientali ad una visione più assoluta volta a cogliere linee e forme di bellezza, ritraendo la natura come opere plastiche”.

Dal 2011 l’autore ha intrapreso con Cesvi un progetto di documentazione dedicato alla salvaguardia della foresta amazzonica e allo sviluppo di energie alternative attraverso i prodotti della stessa. Simbolo di questo lavoro è la noce amazzonica, frutta secca che cresce solo in alcune zone del Brasile, della Bolivia e Perù: risorsa per le persone che la lavorano e alimento sacro, nato dalla difesa e dal rispetto del territorio naturale e spesso l’unico albero che resiste agli incendi per la deforestazione. La raccolta della noce amazzonica ha permesso alle popolazioni locali l’usufrutto dei terreni e l’avvio di progetti internazionali di agro-forestazione, coltivazione virtuosa dove piante perenni sono integrate alla piantagione di alberi da frutto e da legno per usi industriali.  La sua buccia è inoltre utilizzata come combustibile per l’energia elettrica e ha fatto sorgere alcune centrali fondamentali per il sostegno delle città (come la centrale di Cobija in Bolivia). Il percorso della mostra si propone anche come percorso didattico per scuole, con particolare attenzione ai temi dell’eco-sostenibilità. (sabrina lupacchini/slup)

Fonte: Redattore sociale

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