“Make art not war” l’appello dell’arte contro le armi

Sarà inaugurata a Casa Museo Spazio Tadini di Milano il 3 maggio 2018 alle 18,30 “Make art not war”  di Fabio Ferrone Viola (classe 1966). La mostra curata da Paola Valori è presentata dall’Associazione Michele Valori con il sostegno di Generali Italia.

L’iniziativa, “provocatoria fin dal titolo, dopo la trasformazione dei rifiuti urbani in opere d’arte nella recente esposizione romana “CRASH” al Vittoriano, prende ora spunto dal famoso slogan pacifista anni ’60. “Make art not war” è il nuovo disperato appello dell’artista contro le armi”. Una selezione di una trentina di opere “realizzate con vere e proprie armi originali: maschere antigas, cannoni, missili, bombe a mano, taniche militari di benzina, con immagini sacre e messaggi che non solo costituiscono la cifra stilistica dell’artista, ma diventano in questo contesto testimonianze dal forte valore storico”.

“Impegno sociale e partecipazione del pubblico”, sono  le premesse con cui l’artista  sbarca nei suggestivi spazi della Casa Museo Spazio TadiniDa sempre impegnato a denunciare l’incuria e l’inquinamento ambientale, Ferrone Viola “non poteva restare indifferente anche di fronte ai temi della guerra, trovando nell’arte ancora una volta riflessione critica e azione di denuncia”Partendo dalle opere esposte “si avvieranno dibattiti e confronti con lo scopo di far riflettere sugli orrori della guerra e sul valore della pace, cercando di portare le nuove generazioni oltre l’odio e la violenza, coinvolgendole intorno al valore forte dell’arte e della cultura come strumenti di riflessione e cambiamento”.

La mostra resterà visitabile fino al 3 giugno 2018. Un catalogo documenterà la mostra con testi di Massimo Sgroi, Chiara Canali e Paola Valori.

 

(sabrina Lupcchini/slup)

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