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“Di.segno in.forma” – I lavori dei bambini della Scuola Primaria Miani di Rovigo (3B)

L’Associazione culturale Zona Franca, nell’ambito del progetto “ZonaFest2016” ha istituito il Concorso artistico “Di.segno in.forma” dedicato a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, sul tema “Il coraggio è dentro di noi”. Pubblichiamo le opere realizzate dai bambini della SCUOLA PRIMARIA 3B “MIANI” di Rovigo che hanno completato la forma di cuore creata dalle artiste: Lavinia Longhetto e Greta Tonello.

TOMMASO

TOMMASO

EDOARDO

EDOARDO

PIETRO

PIETRO

MASSIMILIANO

MASSIMILIANO

KAROL

KAROL

FRANCESCA

FRANCESCA

MATTEO

MATTEO

MATTIA

MATTIA

ANITA

ANITA

LORENZO

LORENZO

 

ALBERTO

ALBERTO

LORENZO

LORENZO

CATERINA

CATERINA

ENRICO

ENRICO

KAROL

KAROL

ELEONORA

ELEONORA

LIVIA

LIVIA

GIORGIA

GIORGIA

VITTORIA

VITTORIA

GABRIELE

GABRIELE

SOFIA

SOFIA

“SilencioVIVO” artiste dall’America Latina – XVI Biennale Donna

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Susana Khabbaz e le Donne di Luce

Susana Khabbaz è una pittrice poliedrica dalla raffinata sensibilità e dal tratto originale.Vive tra l’Europa e gli Stati Uniti e ha vissuto in molti paesi, attraversando più e più volte l’Atlantico, l’interazionalità è la “sua casa”.

IMG_2296Susana è pittrice delle sue visioni di vita che sono il perchè della sua esistenza, del messaggio di luce che libera attraverso ogni sua opera. I suoi quadri sono l’espressione della sua sensibilità verso la bellezza implicita tanto nell’estetico come nel destrutturato, nel simmetrico come nell’irregolare e della fusione tra la scrittura, le immagini e i colori, di anime che danzano per la vita cercando – senza saperlo – di far parte delle sue opere e incontrarsi in esse, in un senso di armonia che apporta luce all’oscurità.

In esclusiva per ARTeSOCIALE la sua intervista, in occasione della recente mostra a Madrid, dal titolo “Mujeres de Luz” (Donne di Luce), in attesa che presto porti le sue “Donne” di nuovo in Italia.

Miss. Khabbaz lei è un’artista internazionale, con all’attivo mostre in Europa e negli USA, come definirebbe la sua arte? Cosa “muove la sua mano”?
Lo definisco come qualcosa di universale, senza limiti, senza frontiere…dedicato a tutti gli abitanti di questa Terra e anche agli abitanti di altri universi paralleli. Quello che muove la mia mano è una forza che prima ha mosso il mio cuore

IMG_2305-2Nelle sue ultime collezioni appare un personaggio, la protagonista “Amy”, ci vuole parlare di lei?
Effettivamente Amy è il personaggio centrale delle mie ultime collezioni…attraverso di Lei, posso esprimere sentimenti, pensieri..emozioni. Potrei definire Amy come un angelo con ali invisibili che ci fa visita qua sulla Terra e che vuole portare luce a tutti i cuori che tocca.

L’arte ha un ruolo sociale? In che modo può contribuire a diffondere un messaggio concreto?
Per me …la società è come una grande catena. La sua qualità dipende da ogni anello. Penso che per arrivare alla società prima di tutto bisogna arrivare alle cellule che lo compongono, ad ogni singolo anello, ad ogni essere, ad ogni cuore.

Cosa significa per lei essere artista?
Una responsabilità enorme…un regalo…un ponte tra molte persone

Recentemente ha inaugurato a Madrid un’ esposizione, cosa ci dice a riguardo?
Si, abbiamo inaugurato il Giorno Internazionale della Donna, è ovviamente Amy è stata la protagonista. Il titolo di questa esposizione è: “Donne di Luce”

Lei viaggia molto e vive a cavallo tra l’Europa e gli USA, come si vive l’arte nei due diversi contesti? Quali differenze sostanziali ci sono secondo lei?
Non saprei rispondere bene a questa domanda, perchè io mi concentro in ciò che sta nel profondo, non nelle forme. Per me i cuori non hanno nazionalità. La geografia è una misura dei nostri pensieri. Suppongo che le differenze sostanziali siano a livello di forma.

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Come vede il futuro dell’arte?
Lo vedo come una medicina che guarirà molte ferite ancestrali delle nostre anime.

C’è qualche artista che in questo momento la ispira?
Si, ce ne sono molti! Tutti ci nutriamo..a me tutto ispira, le 24 ore del giorno già sono un’ispirazione. Mi piacerebbe condividere con voi un gruppo musicale che sempre mi accompagna quando sto dipingendo, si chiama Yagull, composto da Sasha Markovic e Kana Kamitsubo.

Sono di New York, i miei pennelli si stanno abituando al ritmo della loro musica. (Roberta Fonsato)

I venditori di tè: moglie e marito in viaggio per dare corpo ai loro sogni

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Vijayan e Mohana, marito e moglie, hanno viaggiato in sedici paesi e per buona parte dell’India, inseguendo i loro sogni ed assaporando ogni momento insieme. La loro storia è diventata un film documentario: “Invisible wings”, ali invisibili. Una storia profonda e toccante di due persone che hanno scelto di vivere inseguendo i loro sogni. Vijayan ha 65 anni e vive a Ernakulum in Kerala (India) insieme alla moglie Mohana, che non si era mai mossa da casa prima di sposarlo.

Ma cosa hanno di speciale? Fanno i venditori di tè  in India, il mestiere che si sono scelti, oltre a consentire loro di affrontare le giornate con grande calma e tranquillità, rappresenta un mezzo, non un fine: il mezzo per dare corpo ai sogni e portare gli occhi nel mondo.

Leggi tutto l’articolo su: Il Cambiamento.it

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Grazie alla street art rinasce a Cagliari un’intera area quasi sconosciuta

2Venerdì 13 novembre 2015 si chiuderanno i lavori di “Is Murusu de Santa Teresa”, progetto realizzato dall’associazione Urban Center Cagliari, con la guida artistica del celebre street artist Manu Invisible  e la partnership della fondazione Domus De Luna. Il progetto, finanziato dall’assessorato alla cultura del comune di Cagliari, si è sviluppato in due settimane di lavori e vedrà coinvolti quattro palazzi le cui facciate saranno colorate e abbellite dalle opere di sette artisti: Manu Invisible, il Warpix-Duo, Davide Medda e Kofa dalla Sardegna, Frodeleggenda della street artist milanese, uno degli urban artist italiani più poliedrici e produttivi anche all’estero, e Dzia dal Belgio. Diverse sono state le attività collaterali previste per accompagnare la realizzazione dei murales, tra queste il coinvolgimento degli alunni della scuola media Ugo Foscolo; dei ragazzi di “Codice Segreto” (associazione culturale operante nell’integrazione delle differenti abilità e delle categorie a rischio); dei bambini e degli adolescenti del quartiere di Santa Teresa impegnati nel laboratorio “Il muro che vorrei”. Is Murusu de Santa Teresa” nasce dall’idea di Manu Invisible di andare a realizzare dei murales sulle facciate dei palazzi del quartiere popolare di Santa Teresa, quartiere periferico, sconosciuto anche alla maggior parte degli stessi abitanti del capoluogo sardo. “Santa Teresa vive da anni situazioni di disagio non solo strutturale ma anche sociale” e l’associazione Urban Center Cagliari ha accolto l’idea di Manu Invisible rendendola progetto ampliando “il concetto di arte a motore di crescita sociale e strumento di riqualificazione degli spazi e dei luoghi” e con la collaborazione della fondazione Domus De Luna è riuscita a coinvolgere gli abitanti del rione in un “processo di rinascita stilistica e culturale del quartiere”. L’esperimento nasce sulla falsariga di esperienze già affermate a livello nazionale: Tor Marancia e San Basilio a Roma, Ponticelli a Napoli, i quartieri popolari di Petrosino e Borgo Vecchio in Sicilia ecc. ecc. A breve tutte le opere saranno ultimate e il quartiere di Santa Teresa potrà godere dei nuovi colori e delle imponenti opere realizzate dagli artisti. (sabrina lupacchini/slup)