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Parole a Segno: in giro per l’Italia a raccogliere storie. Una ‘spremitura’ di vite

PAROLE A SEGNO-Raccolti di vite

Insieme al blog RoSaVida (rosavida.altervista.org) promuoviamo e diffondiamo il progetto “Parole a Segno. Raccolti di vite”

Senza titolo-1Che cos’è?

Si tratta di una raccolta di scritti editi e inediti di gente poco conosciuta. Di donne e uomini che, in viaggio, in cucina, nella camera da letto o in una panchina ecc… hanno raccolto pensieri, scritto lettere e messaggi d’amore, lasciato testamenti di sogni. Obiettivo principale: condividere in giro per il mondo, la voce di tante piccole e poco conosciute storie, che fanno anche loro  come ognuno di noi  parte della Storia

L’idea è di portale in scena in piccoli teatri, case accoglienti, piazze di paesi e aperte terrazze. Praticamente, in tutti quei luoghi aperti a un pubblico desideroso di ascoltare parole, veri e propri teatri sociali…  Compatibilmente alle possibilità, si cercherà di portare in scena nei paesi di origine, gli scritti raccolti…perché spesso non si conosce i moti d’animo del proprio vicino di casa e a volte neanche della persona con cui si è condivisa la ‘stessa vita’….

Una volta raccolti gli scritti cosa succederà?
L’idea è semplice: dopo aver selezionato alcuni testi, si cercheranno situazioni adatte per la performance teatrale che avrà per tutti lo stesso format: un’attrice leggerà gli scritti e  una illustratrice eseguirà  un’estemporanea di schizzi. Le lettere, le poesie, le storie, saranno pertanto recitate e al contempo disegnate, le tavole in bianco e nero, originali e uniche, nate nel tempo reale della parola evocata, svelata e condivisa, rimarranno come testimonianza dell’avvenuto incontro. Si ipotizza anche la raccolta dell’intero viaggio in un e-book o in un blog specifico.

Volete partecipare?
Mandate i vostri scritti, qualsiasi essi siano..commenti su un tovagliolo, sms raccolti nel tempo, lettere su carta di qualche parente o vostre….a: redazione@artesociale.it o alle mail delle curatrici del progetto sa.lupacchini@gmail.com; robertafonsato@asia.com

“Parole a Segno-Raccolti di vite”: di voce in voce, per tornare a parlare e ad ascoltar racconti di nonni, zii, fratelli o nostri. Una vera e propria spremitura di vite… (s.lup)

Vi aspettiamo….

©sasette

A Milano Territorizzontali: dipinto murale, corale, sociale

Territorizzontali: 32 metri di collettività

Sulla facciata esterna dell’Armenia Films, uno dei primi teatri di posa italiani, aperto nel 1911 dalla Società Anonima Milano Films, la più importante casa cinematografica lombarda attiva dal 1909 alla vigilia degli anni ’30, è stato realizzato Territorizzontali, un dipinto murale di 32 metri, progettato da 119 abitanti (di ogni età e provenienza) del quartiere Bovisa  e realizzato dal collettivo F84, un gruppo di sei giovani artisti under 25 laureati alla NABA. Il muro di cinta in stato di abbandono e degrado su cui è stato creato il dipinto ha un’importante valenza storica.

Il progetto è stato sovvenzionato dalla cooperativa “Bovisa90 – La casa ecologica” e patrocinato dal Consiglio di Zona9 del Comune di Milano. Per la presentazione del progetto che avverrà venerdì 30 novembre alle ore 14.30, verrà letta una riflessione scritta appositamente per l’evento dal noto regista Ermanno Olmi.

“Un processo creativo orizzontale e partecipativo” così il collettivo definisce il progetto, in cui il contributo degli abitanti del quartiere è diventato parte integrante del percorso. L’opera collettiva “rappresenta il quartiere del passato e del presente: il fascio luminoso dei proiettori d’inizio secolo proietta desideri, memoria e identità creativa del quartiere di oggi”. Mentre i lavori hanno preso il via il 17 giugno 2011: il collettivo F84 ha allestito un tavolo di lavoro in via Maffucci a Milano, invitando i passanti a partecipare alla creazione del bozzetto di un murale per il quartiere, mettendo a loro disposizione vari materiali grafici e un archivio di immagini storiche legate al territorio di Bovisa e alla storia del cinema milanese. L’operazione è stata ripetuta domenica 19 giugno 2011 presso piazza Alfieri a Milano, riscontrando una numerosa partecipazione.

II dipinto murale – illuminato da due grandi fasci luminosi emessi da antichi cineproiettori – sarà inaugurato il 30 novembre – al Parco Armenia Films. Entrata via Baldinucci 29, Milano (h. 14.30).

Sentire il mondo con le dita…

Sono cieco dalla nascita, io non volevo fare l’artista, volevo solo conoscere il mondo in cui vivevo”. 

Esref Argaman nato nel 1953 è un pittore cieco (vittima di una mutazione genetica che lo ha privato della vista) di origine turca,  disegna sentendo le cose,  per riuscire a percepirle con la mente accarezza le forme del mondo. Usa il tatto, è così che capisce gli oggetti,  poi li trasforma in linee su una tavola da disegno tattile, realizzando i contorni con lo stucco che permette alle sue mani di percepire facilmente le linee del disegno.

Non usa pennelli, dipinge con le dita “sarebbe impossibile sentire la vernice sulle setole”.  Sentire il mondo con le dita ha annullato completamente la sua cecità: “nella mia mente vedo come chiunque altro” dichiara Armagan. Applica gli oli con le dita, un solo colore alla volta, poi aspetta due o tre giorni che asciughino prima di passare alla tonalità successiva. È riuscito a sviluppare un sesto senso che gli permette di dipingere, in modo straordinario tutto ciò che tocca con le mani, il risultato finale? Un’opera che anche i vedenti possono riconoscere. I suoi lavori sono stati esposti in Turchia, in Olanda e nella Repubblica Ceca.  (s.lup.)

Il sito di Esref Armagan: www.armagan.com

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=a-GAqlGGzgI[/youtube]

W l’Arte: la parola ai più piccoli

...art attack in garage!...

“Io dell’Arte ho bisogno, perché è bella, fantasiosa e non ti lascia mai. Lì puoi esprimere le tue emozioni e le tue opinioni quando vuoi. L’Arte mi piace, ma devi metterci la tua anima e la tua volontà. Nei momenti in cui sono triste disegno di più perché mi sfogo. A me più che fare i soliti disegni mi piace arricchirli con cose vere ma ognuno ha il suo giudizio. Io vi dico non fate i disegni tanto per fare, ma metteteci la testa. Solo così diventerà un’opera d’Arte.” Nicole,  10 anni

Dal percorso espressivo alla Mostra

“L’arte del qui ed ora” è una mostra frutto di un percorso di 3 mesi, comprende opere realizzate dagli ospiti del Centro diurno Alzheimer Fondazione Roma. Il Centro Alzheimer, diretto dalla prof.ssa Luisa Bartorelli, sperimenta da tempo la musicoterapia. È la prima volta che propone un’esperienza di arteterapia, inserendo nelle sperimentazioni già in corso con la mediazione artistica, anche l’espressione grafico-pittorica. Tra le strategie non farmacologiche proposte ai pazienti affetti da demenza, la musicoterapia è diffusa ed inizia ad avere diverse evidenze scientifiche sulla validità del suo utilizzo in tale patologia. L’arteterapia invece è ancora poco sperimentata. Questo progetto vuol contribuire a inserire tra le attività di riattivazione una nuova metodologia espressiva che coinvolga oltre agli ospiti, anche le operatrici abituali, che così hanno la possibilità di conoscere nuovi strumenti di lavoro. Il percorso espressivo, condotto dalla psicologa Silvia Ragni del Centro Diurno e dall’arteterapista Loredana Alicino, supportate dalle altre operatrici, ha coinvolto i 24 ospiti che afferiscono al Centro diurno in due turni settimanali di 12 persone. Le tecniche proposte sono di immediata esecuzione, utilizzano gesti semplici, ancora perfettamente padroneggiati dai pazienti, per evitare il confronto con un’abilità posseduta precedentemente e ora compromessa. Permettono di realizzare composizioni raffinate sul piano estetico, e facilitano il passaggio al valore simbolico dell’immagine.
La mostra presenterà 48 opere realizzate al Centro Diurno, selezionate tra le tecniche di Suminagashi, Collage, Colla farina e Monotipo e sarà visitabile durante il periodo festivo dalle 15 alle 17.
Un catalogo delle opere, con la spiegazione delle tecniche e del processo arteterapeutico completa questo percorso che ha coinvolto fortemente pazienti e operatori.

L’ARTE DEL QUI ED ORA – UN PERCORSO DI ARTETERAPIE
Centro Diurno Alzheimer Fondazione Roma

Via A. Poerio 100, Roma
Per informazioni:Centro Diurno Alzheimer 06-58899324
silviaragni62@gmail.com, info@alzheimeruniti.it

Fonte: Nuoveartiterapie