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“La satira naviga…” contest online per fumettisti sulla migrazione nel Mediterraneo

Vignetta di Mario-Airaghi---Euronaufraghi

Vignetta di Mario-Airaghi—Euronaufraghi

“La satira naviga… con la marea nel Mediterraneo” è il nome del contest online dedicato al tema dei flussi migratori e rivolto a illustratori e fumettisti, professionisti e non, provenienti da tutta Europa e dai Paesi del Mediterraneo, nato dalla collaborazione tra #IF2016 e l’Associazione culturale “Brain Cult”. Per partecipare, basta collegarsi alla pagina Facebook ‘La satira naviga’ e inviare un documento valido d’identità. L’iniziativa è inserita tra gli appuntamenti della nuova edizione di Internet Festival, in programma a Pisa dal 6 al 9 ottobre 2016. La partecipazione scade lunedì 19 settembre

Fonte: Redattore Sociale

COME IL TITANIC. Diario a fumetti sull’Europa che affonda

imageQuattro fumettisti entrano nella sala prove di un teatro per incontrare un regista e quaranta attori provenienti da paesi diversi: Afghanistan, Belgio, Camerun, Cina, Costa d’Avorio, Ghana, Iran, Italia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Russia, Sierra Leone, Siria, Somalia. Stanno preparando uno spettacolo che parla della crisi che affligge i nostri tempi, usando la tragedia del Titanic come metafora di partenza. Si siedono in un angolo e si mettono a disegnare. L’idea è quella di raccontare tramite brevi testi, video-interviste, fotografie e illustrazioni, le tematiche del progetto. È l’incontro tra queste due arti, questa contaminazione, che ha reso possibile la realizzazione della pubblicazione “Come il Titanic. Diario a fumetti di un affondamento” (collana Il Girovago, ed. Nuova S1 2014, pagine 94, 12 euro), in cui gli autori, gli Expris Comics, ossia Innai Marini, Federo Trofo, Antonella Selva e Francesco Lopez Visicchio, raccontano per immagini, gli spunti e le riflessioni nate sul palco.

Lo spettacolo interattivo realizzato dalla Compagnia dei Rifugiati–Cantieri Meticci, gruppo multietnico nato all’interno del Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena (Bo) si intitola “Il violino del Titanic, ovvero non c’è mai posto sulle scialuppe per tutti”. Il regista Pietro Floridia, ispirandosi al poema “La fine del Titanic” di Hans Magnus Enzensberger, invita gli spettatori a prendere posto sul famoso transatlantico, mischiandoli agli attori provenienti da tutto il mondo. Rifugiati politici, studenti, migranti, pensionati, professori, disoccupati, allievi di teatro e bambini: tutti insieme sul palco per ragionare di una “Europa che affonda” in una crisi che non è solo economica, ma anche culturale e sociale.

Dopo mesi di cronache settimanali, on line sul blog del Girovago, gli Expris Comics danno alla luce tre storie tra fumetto e illustrazione “che parlano di zattere, affondamenti, sommersi e salvati, rubando qua e là immagini, storie e volti agli interpreti dello spettacolo”. Da questi sguardi, dalle cronache della compagnia dalle suggestione dei disegnatori, ma soprattutto da un’interazione umana, interculturale e artistica, nasce poi il libro. A bordo del celebre transatlantico i partecipanti vivono da dentro “le azioni, le dinamiche, le domande scaturite dall’agonia e dall’affondamento di una società. Qual è l’iceberg che ha colpito il nostro mondo e quale contributo possono dare i nuovi cittadini nell’impedire il naufragio? Quale ruolo possono giocare l’arte e la cultura in questi nostri tempi di crisi?”. Il viaggio, o meglio “gli occhi del viaggiatore” vengono invitati ad analizzare la situazione, uno scambio di punti di vista, che può mettere in discussione “schemi mentali”. Mescolare fumetti e teatro è stata un’idea vincente, rivela Lorenzo Cimmino, ideatore de “Il Girovago”, progetto editoriale varato ufficialmente nel giugno 2012, “gli Expris Comics, hanno passato mesi assistendo alle prove, seduti per terra, in un angolo, con blocchi di appunti e matite”. Ma chi si salva e chi è sommerso e a quale prezzo ci si salva? “Il confronto diretto e il dialogo sono l’unica via di uscita per combattere l’affondamento culturale, scrive Cimmino, non per trovare risposte, ma per cercare nuove domande”. Il libro che leggerete, conclude, “nasce dentro sale prove polverose e troppo piccole, dove ogni settimana accadono piccoli miracoli di interazione sociale”. (slup)

Fonte: Redattore sociale