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“La satira naviga…” contest online per fumettisti sulla migrazione nel Mediterraneo

Vignetta di Mario-Airaghi---Euronaufraghi

Vignetta di Mario-Airaghi—Euronaufraghi

“La satira naviga… con la marea nel Mediterraneo” è il nome del contest online dedicato al tema dei flussi migratori e rivolto a illustratori e fumettisti, professionisti e non, provenienti da tutta Europa e dai Paesi del Mediterraneo, nato dalla collaborazione tra #IF2016 e l’Associazione culturale “Brain Cult”. Per partecipare, basta collegarsi alla pagina Facebook ‘La satira naviga’ e inviare un documento valido d’identità. L’iniziativa è inserita tra gli appuntamenti della nuova edizione di Internet Festival, in programma a Pisa dal 6 al 9 ottobre 2016. La partecipazione scade lunedì 19 settembre

Fonte: Redattore Sociale

“Agli occhi dei futuri migranti” l’arte ricorda le stragi del Mediterraneo

524724Per le vittime di Lampedusa nel 2014 l’associazione Cantiere Nuovo, progetto culturale ed artistico di Nico Malvaldi e Luca Serasini  realizza e pubblica la breve graphic novel “Con queste mani” di  Serasini e Walid Mokni, in poche tavole, attraverso il linguaggio immediato dell’arte, lo sguardo poetico e amaro della vicenda. L’auspicio  degli autori? Che il breve racconto “arrivi agli occhi dei futuri migranti”. Alcune di queste vignette sono state usate dal regista Dagmawi Yimer per il video “Ascmat -Nomi: Lampedusa 3 ottobre 2013” presentato in anteprima a Verona il 2 novembre 2014. Cantiere Nuovo, mira a costituire un supporto pratico e logistico per chi vuole “fare”, è uno spazio creativo dove l’arte diviene punto d’incontro per condividere ed ispirare “per imparare ad essere ispirati”. Obiettivo del gruppo è quello di “incidere in maniera significativa nel tessuto culturale attraverso la realizzazione di eventi espositivi e performativi, corsi e workshop” e “avvicinare la comunità al mondo delle arti contemporanee, della cultura e dei valori sociali”.  

Benvenuti in “Viamediterraneo366”, condominio di esperienze diverse. In occasione del 2° anniversario della strage di Lampedusa, l’associazione lancia la sua nuova sfida pubblicando oggi il blog Viamediterraneo366. “Vi porterà a leggere le ingiustizie dovute alle guerre e alle migrazioni, in modo diverso dalle fotografie e dalle notizie di cronaca, attraverso il punto di vista di chi, con l’arte, le esprime con l’emozione, la rabbia e la speranza. Magari, dico, magari, scrive Luca Serasini, a quelle persone che non hanno molto chiaro tutto questo mondo, che non hanno ancora un’idea ben chiara di cosa succede intorno a noi tutti e solo perché queste tragedie non accadono dietro il nostro quartiere non vuol dire che non siano comunque vicine. I sentimenti di dolore e di vicinanza non sono certo inversamente proporzionali alla distanza, per chi li ha, per chi ha umanità e comprensione dell’altro…”. Immagino il blog come un condominio di esperienze diverse, non poteva quindi non abitare in “via Mediterraneo”. Il civico, il “366”, vuole ricordare il numero delle vittime del naufragio. Mi è, questo evento, molto caro, perché come ‘artista’, diciamo così, mi ha risuonato nell’animo”. (slup)

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Fonte: Redattore sociale

HAPPY HAND. La violenza illustrata nel festival che auspica il lieto fine

Festival la violenza illustrata locandina-page-001“Happy hand”

“Mani felici di incontrarsi per auspicare il lieto finale che ogni donna dovrebbe avere il diritto di scegliere per sé”.

“Happy hand” è il titolo della nona edizione del Festival “La violenza illustrata” (6 novembre/6 dicembre 2014, Bologna e provincia). L’evento promosso dalla Casa delle donne per non subire violenza, è uno spazio per parlare di violenza sulle donne, discriminazione, abuso e sessismo “senza mostrare corpi scomposti, sangue o immagini che feriscono, ancora una volta, il corpo delle donne”.

Un appuntamento a cui partecipa anche l’Università di Bologna, coinvolgendo il suo Centro studi sul Genere e l’educazione. Il Festival parla di accoglienza e lo fa anche grazie al contributo dell’illustratrice Daniela Tieni che “ha saputo rappresentare questo concetto che passa attraverso il riconoscimento, l’affermazione di sé, la valorizzazione del proprio vissuto e delle storie di vita che ruotano attorno alla Casa delle donne”.

Partito il 6 novembre con Vittime del silenzio, spettacolo di danza al Teatro Comunale di Bologna, il Festival raccoglie tante voci, proponendo ancora una volta una grande offerta culturale. Sei i convegni di approfondiranno: l’accoglienza in ambito sanitario; l’applicazione delle misure legali; i diritti; i linguaggi; le esperienze e l’attivismo maschile; il femminicidio.