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Concorso “Autori Italiani 2013”: si apre il ‘Sipario’

sipario

Cerimonia di premiazione del Concorso “Autori Italiani” Edizione 2013 promosso da Sipario, ‘Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron, Centro Attori di Milano. Al concorso dedicato al critico e drammaturgo Terron, hanno partecipato autori con testi inediti e a tema libero, per le categorie: monologhi; opere a due personaggi; opere a tre o più personaggi.  La Commissione di lettura è stata presieduta da Mario Mattia Giorgetti, direttore della Rivista Sipario, ed è stata composta da un critico teatrale, un regista di teatro, un attore, un drammaturgo. La proclamazione dei vincitori (primo, secondo e terzo classificato per ogni sezione, più segnalazioni speciali) avverrà lunedì 9 dicembre 2013 alle ore 17 presso ‘AtaHotel The Big’ di Milano (via De Cristoforis 6). Consegneranno i numerosi premi  Ferruccio Soleri, Franca Nuti, Vito Molinari, Luigi Lunari e altri importanti personaggi dello spettacolo.

Questi i gli Autori vincitori del 2013:
Marco Filatori, Elio Forcella, Francesca Camponero, Elisabetta Rosadi (Sez. Monologhi)
 Fabio Sìcari, Arnolfo Petri, Alida Casagrande, Giacomo Sartori (Sez. “Due personaggi”)
–  Emilia Ricotti, Augusto Bianchi Rizzi, Sabrina Grappeggia Bernard, Anna Martinenghi ((Sez. “Tre o più personaggi”)

I testi dei vincitori di ogni sezione potranno essere letti sul mensile “Sipario” e sul Portale Sipario.it, saranno inoltre oggetto di letture pubbliche affidate ad attori professionisti. L’ingresso alla premiazione è aperta al pubblico, previa prenotazione al numero 02.653270 o via email: a segreteria@sipario.it. Seguirà un buffet di cibo e riviste offerto a tutti i partecipanti.

 

PAROLE A SEGNO: un’emozionante primo incontro…

10Il  21 aprile 2013 presso la Galleria L’Angolo di Civitanova Marche all’interno della Rassegna Arte da Passeggi

si è svolto il primo evento degli incontri Pa

role a Segno – Raccolti di vite di Sabrina Lupacchini e Roberta Fonsato (RoSaVIda Produzioni).

Questa volta i testi che hanno preso vita dalla voce recitante di Roberta e dai segni di Sabrina sono state le poesie di Angela Martini Tessitore, poetessa di raffinata e sottile trama. Il clima sempre intimo, che si respira in questi incontri domenicali alla Galleria, hanno accompagnato l’emozione dei presenti. Parole che segnano la riflessione, il fermarsi di fronte alla velocità consueta delle macchine e dei passanti che s’intravedono aldilà delle vetrine. La magia e la profondità dei pensieri di Angela ci hanno quasi svegliato come da un torpore, la sua presenza è stata percepibile in ogni silenzio, in ogni respiro. L’iniziativa continuerà con prossimi scritti inediti di altre Vite.

Un grazie a tutti i presenti, a Natalia che ci ha aperto le porte, ad Angela che ci ha ispirato…e ai prossimi che verranno. (RoSaVida Produzioni)

“Scrivo dunque sono”. Reading poetico letterario (29 marzo 2013)

1-c5b25adf73Affermare la propria esistenza, in un mondo dove le persone che vivono ai margini si muovono invisibili tra le strade della nostra città. Questo è lo spirito che ha dato impulso a  “Scrivo dunque sono” il reading poetico letterario realizzato al Centro Polifunzionale “Train de Vie” di Pescara che avrà luogo per la prima volta nelle Marche, venerdi 29 marzo alle ore 18,00, presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’associazione On The Road Onlus e la fondazione Carisap di Ascoli Piceno nell’ambito del progetto PartecipAttivi.

L’evento è l’occasione per proporre a tutta la cittadinanza gli elaborati più significativi frutto dei laboratori di scrittura creativa promossi nell’ambito del progetto “Violence in Transit” e realizzati al Centro Polifunzionale “Train de Vie” di Pescara. Da diversi anni “Train de Vie” presente nella zona circostante alla stazione ferroviaria di Pescara si occupa di marginalità e nello specifico di persone senza dimora, donne vittime di tratta e in particolare giovani coinvolti in fenomeni di violenza legati a spaccio di droga, prostituzione, devianza urbana.

I testi sono stati scritti da un gruppo eterogeno di utenti del Centro, grazie ai contatti presi e al lavoro di strada svolto dagli operatori del progetto “Violence in Transit”, i ragazzi sono stati avvicinati ed è stato loro proposto di partecipare ad attività di animazione e aggregazione del Centro “Train de Vie”. Il tratto, lo scrivere, è la prova che essi non hanno abbandonato la vita, i legami, la loro storia. È una prova tangibile della loro voglia di esperire nuove relazioni, di comunicare, di sentirsi vivi. Un modo per  sensibilizzare e testimoniare, e per esprimere e portare alla luce risorse e competenze.

Nello specifico l’evento prevede la lettura e la drammatizzazione di alcuni scritti dei partecipanti ai laboratori da parte del regista e attore Lorenzo Marvelli in collaborazione con l’attrice Ida D’Andrea della compagnia Errori di Trasmissione e con l’accompagnamento musicale al piano di Massimiliano Elia.

Scrivo dunque sono
Reading poetico letterario

29 marzo 2013 ore 18:00
presso Libreria Rinascita di Ascoli Piceno
– Ingresso gratuito –

Fonte: On the Road onlus

Parole a Segno: in giro per l’Italia a raccogliere storie. Una ‘spremitura’ di vite

PAROLE A SEGNO-Raccolti di vite

Insieme al blog RoSaVida (rosavida.altervista.org) promuoviamo e diffondiamo il progetto “Parole a Segno. Raccolti di vite”

Senza titolo-1Che cos’è?

Si tratta di una raccolta di scritti editi e inediti di gente poco conosciuta. Di donne e uomini che, in viaggio, in cucina, nella camera da letto o in una panchina ecc… hanno raccolto pensieri, scritto lettere e messaggi d’amore, lasciato testamenti di sogni. Obiettivo principale: condividere in giro per il mondo, la voce di tante piccole e poco conosciute storie, che fanno anche loro  come ognuno di noi  parte della Storia

L’idea è di portale in scena in piccoli teatri, case accoglienti, piazze di paesi e aperte terrazze. Praticamente, in tutti quei luoghi aperti a un pubblico desideroso di ascoltare parole, veri e propri teatri sociali…  Compatibilmente alle possibilità, si cercherà di portare in scena nei paesi di origine, gli scritti raccolti…perché spesso non si conosce i moti d’animo del proprio vicino di casa e a volte neanche della persona con cui si è condivisa la ‘stessa vita’….

Una volta raccolti gli scritti cosa succederà?
L’idea è semplice: dopo aver selezionato alcuni testi, si cercheranno situazioni adatte per la performance teatrale che avrà per tutti lo stesso format: un’attrice leggerà gli scritti e  una illustratrice eseguirà  un’estemporanea di schizzi. Le lettere, le poesie, le storie, saranno pertanto recitate e al contempo disegnate, le tavole in bianco e nero, originali e uniche, nate nel tempo reale della parola evocata, svelata e condivisa, rimarranno come testimonianza dell’avvenuto incontro. Si ipotizza anche la raccolta dell’intero viaggio in un e-book o in un blog specifico.

Volete partecipare?
Mandate i vostri scritti, qualsiasi essi siano..commenti su un tovagliolo, sms raccolti nel tempo, lettere su carta di qualche parente o vostre….a: redazione@artesociale.it o alle mail delle curatrici del progetto sa.lupacchini@gmail.com; robertafonsato@asia.com

“Parole a Segno-Raccolti di vite”: di voce in voce, per tornare a parlare e ad ascoltar racconti di nonni, zii, fratelli o nostri. Una vera e propria spremitura di vite… (s.lup)

Vi aspettiamo….

©sasette

Sagra dell’Arte: chiusura col botto e altro nutrimento

Foto di Andrea del Zozzo

Siete mai stati ad una sagra in cui non si mangia? Ad una sagra che vi lascia a stomaco vuoto, ma che comunque vi nutre? Una sagra il cui piatto tipico non è questa o quella specialità locale, bensì gli ingredienti essenziali di ognuno di noi, lo spirito, la creatività, la passione? Qualcuno di voi forse c’è stato, sabato e domenica scorsi, al porticciolo di Pedaso, e sa di cosa stiamo parlando.

Parliamo della Sagra dell’arte, un evento unico nel suo genere, innovativo ed essenziale, che ha superato anche le più rosee aspettative. La risposta del pubblico è stata importante a livello di numeri, ma soprattutto a livello di partecipazione e coinvolgimento. Perché una volta varcato il sottopassaggio che conduce al porto dei pescatori di Pedaso, non c’era via di scampo: si poteva solamente lasciarsi coinvolgere dall’atmosfera magica da cui si era attorniati, si poteva solamente dimenticare la fame dello stomaco per saziare quella della mente, non si poteva far altro che corciarsi le maniche e sporcarsi le mani attivamente. 
Ecco cosa è successo: 51 artisti, provenienti da tutta Italia, hanno avuto modo di esporre le loro opere, pittoriche e scultoree, in uno splendido allestimento costruito con i classici tavoli da sagra; due giovani artiste locali, Giulia e Marta Alvear, hanno dipinto in estemporanea sulla parete del porto una gigantografia di tre persone che si nutrono di libri, parole, colori.

Il passante poteva nutrirsi assaporando la mostra oppure gustare dei saporitissimi piatti letterari alla Bottega delle Fandonie. Poteva corciarsi le maniche e produrre notizie di “attualità riciclata” al laboratorio di carta fatta a mano oppure riposarsi nell’area relax e giocare con gli strumenti musicali prodotti da materiali di discarica. Ci si poteva aggirare fra le varie performance di pittura estemporanea, imbattersi in frotte di giocosi “mazzamurelli”del teatri Instabile di Altidona oppure fruire le interessanti proiezioni di video. Ma soprattutto chi veniva alla Sagra dell’arte era invitato a sedersi e a lasciare libera la propria fantasia, esprimendosi liberamente grazie agli ingredienti preparati e serviti dagli chef dell’arte: argilla, colori, pennelli, parole. Insomma due serate in cui l’intero spazio del Porto di Pedaso è stato perfettamente ripempito d’arte, di colore, di musica e soprattutto di passione. A volte l’arte mette in soggezione, allontana il non addetto ai lavori e si arrocca nelle sue torri d’avorio.

Foto di Riccardo Leli

Niente di tutto questo si è verificato alla Sagra dell’arte: il messaggio era che l’arte, la qualità, le capacità espressive sono dentro ognuno di noi e non (solo) nei musei, nei libri di storia o nelle gallerie griffate. Si è riconosciuta la capacità del movimento MAD di tener fede al suo acronimo e di mettere sul piatto movimento, armonia e dinamismo in gran quantità, regalando alla gente due splendide serate di serenità e libertà, riuscendo a trasmettere una percezione limpida di passione. Si perché è proprio la passione il carburante indispensabile di un evento del genere. Le proporzioni dell’evento realizzato lascerebbero pensare ad una spesa economica ingente, invece la Sagra dell’arte è stata organizzata con il minimo dispendio economico immaginabile, grazie alle energie, queste sì preziosissime, dei membri dell’associazione MAD e al supporto della Pro Loco e del comune di Pedaso che hanno messo a disposizione le proprie strutture. Nessun artista figurativo ha pagato per esporre o per avere una postazione per l’estemporanea, nessun musicista o nessuna ballerina ha ricevuto un compenso monetario per la propria performance e nessun “cliente” della sagra è stato costretto a mettere mano al portafoglio! Un festa in cui il denaro era uno dei pochi estranei, in quanto spesso elemento ostile al nutrimento dell’anima e allo sbocciare delle ideee genuine. Non c’era traffico di denaro, ma scambio di emozioni. Un altro mondo rispetto a ciò a cui siamo abituati! Ed è qui che si coglie più nettamente l’elemento provocatorio ed ironico che l’associazione ha voluto proporre: non servono necessariamente soldi per realizzare grandi cose, per fare arte di qualità e per creare sentimenti positivi! Servono le energie umane, l’impegno e il coinvoglimento delle persone. E infatti il successo dell’evento è stato possibile grazie alla sinergia armonica che MAD è riuscita a creare con gli artisti che hanno collaborato, con i commercianti e gli artigiani di Pedaso ed Altidona che hanno contribiuto all’evento donando il proprio mestriere e con il pubblico accorso. Il freddo venticello settembrino non è riuscito ad allontanare la gente, dal calore di queste due serate che sono state come un fuoco capace di far germogliare i semi nascosti dentro alle persone. 
L’associazione MAD ringrazia tutti coloro che hanno avuto parte attiva all’evento, invita chiunque voglia coinvolgersi all’ex biglietteria della stazione di Pedaso, per scoprire le mille altre soprese che ancora riserva questo straordinario gruppo di persone, che mette insieme capacità e competenze diverse, assieme all’umiltà, alla creatività e alla sensibilità sociale e ambientale . (Franecsco Marilungo)

La foto in copertina è di Simonetta Bonanni