Tag: street art

MAUA: il museo a cielo aperto di “arte urbana aumentata”

Fuori dal centro di Milano nasce il  Museo di Arte Urbana Aumentata (MAUA) una galleria a cielo aperto che consta di oltre 50 opere di street art animate con altrettanti contenuti virtuali fruibili attraverso la realtà aumentata. Il MAUA nasce grazie al Bando alle Periferie finanziato dal Comune di Milano, con il quale sono stati selezionati e finanziati, tra oltre 150 proposte pervenute, 14 progetti culturali . Le opere del Museo di arte urbana aumentata “sono state selezionate dagli abitanti dei quartieri, in un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha previsto l’individuazione collettiva e partecipata delle opere e una discussione comune sul loro significato percepito e sul loro valore per le strade della città”.

50 giovani animation designer hanno poi elaborato le immagini durante un workshop di realtà aumentata e prodotto 50 contenuti digitali inediti che oggi animano le opere selezionate.

Le opere del MAUA sono fruibili consultando la mappa, sull’app Bepart o ancora sul catalogo cartaceo in distribuzione gratuita presso BASE Milano.

Il progetto è stato condotto e gestito da un largo partenariato comprendente la cooperativa sociale Bepart (capofila), il centro per la cultura e la creatività BASE Milano, la casa editrice Terre di Mezzo, la scuola di fotografia Bauer, il laboratorio di design PUSH. e la Fondazione Arrigo e Pia Pini.

MAUA – Milano Città Aumentata

Street art: a Milano “Manu Invisible” trasforma in opere d’arte le barriere antiterrorismo

"Navidad" Manu Invisible, Milano-2016

“Navidad” Manu Invisible, Milano-2016

A Milano “per far vivere un Natale più sereno ai cittadini nonostante l’insidia terrorismo”, i blocchi in cemento “new jersey”, ubicati in tutta la città per questioni di sicurezza, sono diventati in pochi giorni opere d’arte che ne arricchiscono il patrimonio artistico.

Le barriere anti terrorismo sono state trasformate grazie alla street art di Manu Invisible.

Madre Natura

Madre Natura

Due le opere realizzate: una in Piazza del Duomo dal titolo “Navidad” che attraverso sfumature cromatiche ha voluto simboleggiare la famiglia dipingendo due renne (madre e figlio). Il secondo intervento è stato sui prefabbricati ubicati in Piazza Fontana e ai piedi del prestigiosissimo Bosco Verticale situato nel Centro Direzionale di Milano nel quartiere Isola.

Hanno aderito all’iniziativa: il writer Frode (ha raffigurato attraverso una visione personale un riccio) e Berto 191 (ha dipinto un paesaggio boschivo e altri artisti).

Grazie alla street art rinasce a Cagliari un’intera area quasi sconosciuta

2Venerdì 13 novembre 2015 si chiuderanno i lavori di “Is Murusu de Santa Teresa”, progetto realizzato dall’associazione Urban Center Cagliari, con la guida artistica del celebre street artist Manu Invisible  e la partnership della fondazione Domus De Luna. Il progetto, finanziato dall’assessorato alla cultura del comune di Cagliari, si è sviluppato in due settimane di lavori e vedrà coinvolti quattro palazzi le cui facciate saranno colorate e abbellite dalle opere di sette artisti: Manu Invisible, il Warpix-Duo, Davide Medda e Kofa dalla Sardegna, Frodeleggenda della street artist milanese, uno degli urban artist italiani più poliedrici e produttivi anche all’estero, e Dzia dal Belgio. Diverse sono state le attività collaterali previste per accompagnare la realizzazione dei murales, tra queste il coinvolgimento degli alunni della scuola media Ugo Foscolo; dei ragazzi di “Codice Segreto” (associazione culturale operante nell’integrazione delle differenti abilità e delle categorie a rischio); dei bambini e degli adolescenti del quartiere di Santa Teresa impegnati nel laboratorio “Il muro che vorrei”. Is Murusu de Santa Teresa” nasce dall’idea di Manu Invisible di andare a realizzare dei murales sulle facciate dei palazzi del quartiere popolare di Santa Teresa, quartiere periferico, sconosciuto anche alla maggior parte degli stessi abitanti del capoluogo sardo. “Santa Teresa vive da anni situazioni di disagio non solo strutturale ma anche sociale” e l’associazione Urban Center Cagliari ha accolto l’idea di Manu Invisible rendendola progetto ampliando “il concetto di arte a motore di crescita sociale e strumento di riqualificazione degli spazi e dei luoghi” e con la collaborazione della fondazione Domus De Luna è riuscita a coinvolgere gli abitanti del rione in un “processo di rinascita stilistica e culturale del quartiere”. L’esperimento nasce sulla falsariga di esperienze già affermate a livello nazionale: Tor Marancia e San Basilio a Roma, Ponticelli a Napoli, i quartieri popolari di Petrosino e Borgo Vecchio in Sicilia ecc. ecc. A breve tutte le opere saranno ultimate e il quartiere di Santa Teresa potrà godere dei nuovi colori e delle imponenti opere realizzate dagli artisti. (sabrina lupacchini/slup)

Vertical Conquests: il cinema d’autore per la prima volta punta sulla Street Art

Foto di Vertical Conquests di Rosa Chiara Scaglione

Foto di Vertical Conquests di Rosa Chiara Scaglione

E’ dall’unione tra la Street Art ed il cinema che nasce Vertical Conquests di Rosa Chiara Scaglione, il primo film documentario tutto italiano con carattere internazionale sull’arte urbana ad arrivare nelle nostre sale cinematografiche, attraverso un viaggio, che inizia dalla strada e finisce nei più grandi musei del mondo, alla scoperta della terza generazione degli Street Artists, svelando il movimento della Street Art nella sua interezza, ovvero un grande movimento globale, sociologico e culturale.

Vertical Conquests vuole ampliare la visione più comunemente diffusa tra il pubblico, quella che vede gli Street Artists come dei graffitari che sporcano i muri, raccontando della nuova generazione dopo Banksy, fatta di giovanissimi talenti, molto versatili nella loro arte, dei veri ricercatori, che utilizzano i muri per sperimentare e crescere nel loropercorso artistico.

Questo li porta ad avere non solo milioni di “followers” su internet, ma a finire nei più grandi musei del mondo, a testimonianza che la Street Art non è altro che arte contemporanea a tutti gli effetti. A novembre il documentario, prodotto dalla Stemo Produciton, sarà distribuito nelle sale delle principali città italiane.

Rosa Chiara Scaglione, regista alla sua opera prima, ha voluto dare con “Vertical Conquests” una risposta, un seguito ed un punto di vista ben diverso, al famoso film di Banksy sul tema, “Exit through the gift shop”, ormai già vecchio, perchè la Street Art è un mondo in veloce evoluzione. Per fare questo, oltre ad aver ripreso dieci tra i più giovani ed influenti Street Artist intenazionali al mondo, ha coinvolto nel progetto molte delle persone più di spicco del cinema italiano.

La regista ha così co-sceneggiato l’opera insieme a Heidrun Schleef, considerata una delle più importanti autrici pluri premiate del panorama italiano dell’ultimo decennio, ha scritto sceneggiature del calibro della “La Stanza del Figlio” vincitore a Cannes della Palma d’Oro, il“Caimano” di Moretti e molte altre opere cinematografiche.

Le musiche originali sono del Maestro Pasquale Catalano, autore delle colonne sonore di registi di grande spessore quali Paolo Sorrentino per “L’uomo in più” e “Le conseguenze dell’amore”, di Ferzan Ozpetec nel suo film “Mine Vaganti”, Andrea Caucci maestro del sound design con all’attivo ben oltre cento film firmati dai grandi Maestri del cienema, e tanti altri come il poeta della luce Francisco Gaete Vega con il quale ha condiviso un viaggio di riprese e ricerche durato due anni.

“Vertical Conquests”, che ha iniziato il suo percorso naturalepartecipando ai Festival, inaugurato con la sua presenza in concorso al ‘Terra di Siena International Film Festival’, proseguirà con una distribuzione nelle sale in Italia. L’anteprima cinematografica sara inaugurata con un evento nella prestigiosa Stazione Tiburtina di Roma, grazie alla sinergia con Ferrovie dello Stato e Grandi Stazioni.

Inoltre, Vertical Conquests promuove una campagna di crowdfunding su Indiegogo (http://igg.me/at/verticalconquests), al fine di incentivare la gente ad avvicinarsi alla Street Art per poterne usufruire in maniera diretta a 360 gradi; la campagna è unica nel suo genere perché unisce cinema, collezionismo, arte e svago; offre ai suoi sostenitori opere degli Street Artists diventando per sessanta giorni una “galleria d’arte on-line”; incentiva e promuove un “turismo d’arte e culturale”, con percorsi in bici ideati da Ziguline ed offerti da Pro4Geo, a Roma e Gaeta, con pernotti e visite dei muri e dei musei che collezionano gli Street Artists: come il museo Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, e anche anteprime alla storica Galleria di Street Art Wunderkammern.

Tutto questo permette al pubblico di ripercorrere ed immergersi nelle tappe dei protagonisti del film, alla ricerca delle opere lasciate in giro nelle città frettolosamente di notte o come monumentali testimonianze in importanti festival di Street Art internazionali quali l’Outdoor di Roma e Memorie Urbane di Gaeta. La campagna, e l’opera cinematografica insieme, offrono un esperienza originale ed avvolgente. (r.f.)

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Nella “città incantata” per incontrare i “disegnatori che salveranno il mondo”

civitadibagnoregio2“I disegnatori salveranno il mondo” la pensano così a Civita di Bagnoregio (Viterbo), la città che, da oggi fino a domenica 12 luglio, si trasformerà in un centro di energia creativa, luogo in cui per tre giorni oltre 50 tra animatori, disegnatori, fumettisti, storyboarder, street artist e artisti visivi in genere, incontreranno il pubblico per raccontare i loro lavori, lo stile, le tecniche. Un meeting davvero unico durante il quale gli animatori invaderanno il borgo e i suoi spazi esterni ed interni (con la complicità di alcuni degli abitanti e dei commercianti del luogo). Al festival, che sarà itinerante, è stato dato il simbolico nome “La città incantata. Meeting internazionale dei disegnatori che salvano il mondo” perché, secondo gli organizzatori, “l’arte è in grado di restituirci l’immagine più reale e più bella della realtà” e può salvare il mondo “grazie alla sua forza dirompente e ai messaggi di cui si fa portavoce”.

Alla “città incantata” che ha ispirato ad Hayao Miyazaki l’omonimo capolavoro di animazione (premio Oscar nel 2003), sarà protagonista la bellezza, la vitalità e “il rigore necessario per crearla”. La cura, l’attenzione e l’onestà indispensabili per realizzare ogni opera d’arte “sono gli stessi ingredienti di cui il mondo ha bisogno per essere salvato”. (slup)

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