Tag: street art

La banda dei “nonni graffitati” on the road

lata65_5Li abbiamo incontrati quasi tutti, dai nonni che salvano i bilanci famigliari, a quelli attivi nel volontariato, dai “vigili” all’uscita delle scuole in attesa dei bambini, ai nonni al computer, in palestra a teatro, autosufficienti o non, pieni di risorse, fragili, decisamente soli …ma dei “nonni graffitari” ne vogliamo parlare?

Sorridenti, colorati, appassionati e creativi, tutti in strada e con in mano una bomboletta spray. In Portogallo, precisamente a Lisbona c’è una banda di “nonni graffitari” fanno parte di un grande progetto “Lata 65”,  laboratorio di arte urbana, che ha l’obiettivo di realizzare attività artistiche per gli anziani per farli incontrare anche con i più giovani attraverso workshop mirati ad insegnare loro la storia della street art e la sua applicazione tecnica e pratica.

lata5Dietro al progetto ci sono Lara Seixo Rodrigues di WOOL Urban Arts Festival e Fernando Mendes di CoWork Lisboa.

Andare contro uno stile di vita sedentario, apatico, stimolare gli anziani verso una vita intellettivamente attiva. Questo è l’obiettivo principale. Trovare il tempo per divertirsi è fondamentale ad ogni età. Un’esperienza coinvolgente che ha da subito  coinvolto moltissime persone…che ne dite di proporla in Italia? (slup)

 

 

[vimeo]https://vimeo.com/76711510[/vimeo]

Street Art a Roma: quando la strada diventa museo

Schermata 2015-04-29 alle 21.13.04E’ stata presentata ad aprile 2015 dall’Assessore alla cultura e al turismo Giovanna Marinelli, la mappa della street art per visitare Roma in maniera insolita, per guardarla da un altro punto di vista. “Cambia prospettiva. La strada è il tuo nuovo museo” recita lo slogan della neo mappa, una agevole cartolina distribuita in 50mila copie in tutti i punti turistici informativi di Roma. Il percorso turistico include 13 dei 15 municipi della capitale e tocca 30 quartieri, da quelli storici e centrali come Testaccio a quelli periferici come San Basilio e Tor Bella Monaca.

Schermata 2015-04-29 alle 21.14.50Sono circa 150 le strade interessate, oltre 330 le opere realizzate negli anni. Nella mappa sono state inserite le opere principali e le indicazioni dei principali quartieri interessati. La mappatura completa è sul sito www.turismoroma.it.

Roma, capitale dell’archeologia dunque, ma anche dell’arte contemporanea e urbana, al pari delle grandi metropoli mondiali come Londra, Parigi, New York, San Paolo del Brasile. Sicuramente prima città italiana per numero di opere e afflusso di artisti internazionali come Clemens Behr, Herbert Baglione, MOMO, ma anche italiani e soprattutto romani, come Hitnes, Alice Pasquini, Sten Lex, Agostino Iacurci, Jerico.

Alla mappa si affiancheranno vari strumenti di fruizione, come un’App di facile consultazione, una sezione su turismoroma.it che permetterà un aggiornamento costante delle opere, una mappatura sul Google Cultural Institute e un video promozionale girato ad hoc.

Mappa Street Art di Roma – Scarica
Per un approfondimento sulla Street Art romana:

[youtube width=”600″ height=”338″]https://www.youtube.com/watch?v=8VjsrkIKXAw[/youtube]

ERRIADH: il villaggio trasformato in museo a cielo aperto

ELSEED-04-01-site-djerbahoodDjerbahood  è un progetto che ha coinvolto 150 artisti provenienti da trenta diverse nazionalità, insieme per trasformare i muri di Er-Riadh, villaggio sull’isola di Djerba, in Tunisia in un museo a cielo aperto, uno dei più grandi allestimenti di street art al mondo. Il villaggio è diventato uno spazio di espressione culturale grazie ad una idea di Mehdi Ben Cheikh, professionista della street art, che ha già in attivo grandi mostre in spazi destinati alla demolizione o luoghi da rivalorizzare.

 

[youtube width=”600″ height=”338″]https://www.youtube.com/watch?v=zjSmI7gcytk[/youtube]

Street art per colorare le città

Padova sceglie la street art per valorizzare la città. Il progetto, che verrà presentato il 4 aprile alle 11 a palazzo Moroni, vedrà impegnata l’associazione Jeos nella riqualificazione di zone urbane della città attraverso una “writing action” diffusa. Joys, Made, Yama, Axe, Orion, Zagor, questi alcuni dei nomi degli artisti che inizieranno la loro opera il 12 aprile sul plesso di edilizia popolare in Via Fratelli Carraro, in zona Ippodromo, che proseguirà poi in varie realtà abitative dislocate in tutta la città.

Leggi tutto l’articolo su Redattore sociale

Eco graffiti fatti con il muschio

Fonte: Redattore sociale

A volte sono vere e proprie opere d’arte, più spesso semplici atti vandalici. Stiamo parlando dei graffiti: scritte, disegni, dipinti che adornano o imbrattano i muri delle nostre città. Ora, alcuni artisti di strada stanno sperimentando una nuova via, quella dei graffiti “ecologici”. A sostituire l’impiego di bombolette e vernici un elemento completamente naturale, vivo: il muschio.

Ne parla un articolo di Romina Muccio su Architetturaecosostenibile.it. Questa forma di street art è conosciuta come MOSS graffiti. Sono veri e propri murales che hanno il vantaggio di non essere nocivi per l’ambiente, di essere facilmente removibili ed avere una vita limitata nel tempo. “Tale novità – si legge nell’articolo, – ha fatto in modo che il comune graffito vandalico fosse riconvertito in segno creativo diventando, con il tempo, parte integrante del paesaggio urbano”.
Una delle specialiste in MOSS Graffiti è Edina Tokodi, in arte Mosstika, artista ungherese che ha creato una sorta di green guerrilla urbana. “L’artista, – si legge nell’articolo, – rifacendosi alla tecnica dello stencil applicato su diverse superfici, siano esse in legno o cemento, è stata in grado di creare le figure più disparate che attirano i passanti, colpiti e presi dall’accarezzare le soffici superfici verdi” .

I Moss graffiti non sono da intendersi solo ed esclusivamente come gesti creativi, ma sono in grado diriqualificare facciate e rivitalizzare quartieri del tutto edificati, nei quali non trova spazio il verde. E’ quello che fa lo spagnolo  Spy. Con la sua opera Grow (la crescita) è intervenuto sulla parete della biblioteca del Campus de la Bouloie di Besançon, in Francia. Grow è una vite americana intagliata in una forma circolare che cambia colore a seconda della stagione, passando dal verde di primavera al rosso e giallo autunnale fino a perdere le proprie sembianze cromatiche in inverno.

C’è poi chi unisce il muschio alla parola, come Anna Garforth, ideatrice del progetto MOSSenger: scritte, versi poetici, frasi ad effetto intagliate nel muschio ed attaccata con colle naturali sulla superficie dei punti più degradati di Londra.

“La strategia dell’ecograffito è una vera e propria esternazione di una cultura fuori dal comune, che unisce il rispetto per l’ambiente e la volontà di divulgare il proprio estro in forme e messaggi più che legali. Lo scopo preponderante è quello di voler condividere creativamente messaggi che diventano particolarmente efficaci sia perché alla portata di tutti, sia perché in grado di far riflettere e indirizzare a comportamenti più consoni e rispettosi dell’ambiente” – conclude l’articolo.