AISTHESIS – Scoprire l’arte con tutti i sensi quadrimestrale a carattere scientifico è la nuova rivista online del Museo tattile statale Omero che nasce per promuovere e diffondere gli studi e le ricerche sulla percezione sensoriale e l’accessibilità ai beni culturali. Al via la fase sperimentale con il primo numero vocale, consultabile e scaricabile online da alcuni giorni in , e inviato su cd con braille e vocale a non vedenti e ipovedenti e sempre disponibile.
Il progetto prevede la realizzazione di una pubblicazione quadrimestrale plurilingue a carattere scientifico, che raccolga parte del lavoro fin qui svolto e favorisca il dialogo e il confronto tra persone, istituzioni culturali, università, ricercatori e professionisti che operano nell’ambito della percezione sensoriale con i più differenti approcci culturali: dalle neuroscienze alle più avanzate tecnologie informatiche. Lo scopo è recuperare e diffondere, quanto concretamente esiste già in materia di accessibilità all’arte e ai beni culturali e quanto si sta sviluppando a livello internazionale, in particolare nella lettura tattile delle opere d’arte, per cui il Museo Omero è un punto di riferimento avendo maturato da più di 15 anni specifiche metodiche e buone prassi sia teoriche che pratiche.
Nell’articolo di apertura titolato “Perché AISTHESIS”, il presidente del Museo, Aldo Grassini, spiega la filosofia del progetto, soffermandosi sul valore estetico della tattilità -“Le sensazioni tattili sono diverse dalle sensazioni visive, ma ciò che conta è che le une e le altre sono capaci di stimolare l’intelletto ad individuare forme, a scoprire significati, ad evocare esperienze, a produrre emozioni. Tutte le sensazioni sanno produrre un piacere peculiare alla loro natura ed il tatto non fa eccezione… L’arte contemporanea sta scoprendo questa ulteriore dimensione e la multisensorialità rappresenta una nuova sfida che trova cultori sempre più numerosi”. Seguono gli articoli: “La rivoluzione dei sensi nell’era dei media elettronici” di Andrea Socrati; “Percepire, ascoltare ed emozionarsi” di Gabriella Papini. In chiusura: “Le mani modellano il sentimento” di Loreno Sguanci (tra i primi artisti italiani ad aderire al Museo).