Category: Convegni e Seminari

EFFETTO MICHELANGELO – Primo evento nazionale della rete “Cultura è Salute”

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d’umore.
Dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali.
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie.
Perché sei un essere speciale.
Ed io, avrò cura di te.
(Franco Battiato – La cura – 1997)

L’arte come contesto e strumento dell’azione di cura di sé e degli altri. Un dialogo tra cultura e scienza ospitato nella maestosa architettura del più antico ospedale d’Europa. Un incontro-workshop con 110 fondazioni, associazioni, strutture sanitarie, università e con professionisti che da anni studiano le relazioni tra cultura, scienza e medicina, sperimentando pratiche artistiche e culturali per la salute e il benessere delle persone. Un susseguirsi di performance per dare vita ed emozioni ai fondamenti scientifici del binomio cultura e salute. Con la partecipazione, tra gli altri, di Maria Grazia Calandrone, Tony Canto, Elisa Ridolfi, Têtes de Bois, Mario Tozzi e con letture dal libro “Come D’Aria” di Ada d’Adamo.

L’arte che stimola partecipazione conferma uno straordinario potere benefico. Il titolo stesso dell’evento si riferisce a una pratica riabilitativa. L’osservazione di opere d’arte tramite sistemi di realtà virtuale ha portato al miglioramento della coordinazione motoria nei pazienti che avevano sofferto di ictus. Muovendo un joystick come fosse un pennello, il soggetto interagisce con una superficie sensibile in cui appare un’opera d’arte. “Effetto Michelangelo”, è questo il nome scelto dai ricercatori perché la ricostruzione virtuale della Creazione di Adamo della Cappella Sistina del Buonarroti è stata l’opera che ha attivato, durante la sperimentazione, la stimolazione dei neuroni specchio in modo più significativo. 

La Rete “Cultura è Salute” (110 strutture aderenti), nell’ambito dell’Associazione Club Medici, promuove la formazione professionale e la cura delle persone attraverso lo scambio di esperienze artistiche applicate, ritenendo che la cultura sia efficace per prevenire malattie del corpo e della mente, per favorire salute e benessere, per allungare la prospettiva di vita. L’evento è organizzato in collaborazione con la ASL ROMA 1 e il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria.

Vincenzo Pezzuti, Presidente dell’Associazione Club Medici, sottolinea: “Effetto Michelangelo è una sfida per l’Associazione Club Medici: questo evento, ricco di contenuti, ambisce a dare concretezza e nuova forza ad una affermazione, Cultura è Salute che, lungi dall’essere una mera locuzione, o anche una buona intenzione, è un progetto reale che marcia ogni giorno sulle gambe di tanti protagonisti in carne ed ossa, per i quali seguiteremo a spenderci per valorizzarne l’attività, la passione, la creatività”. 

Fabrizio Consorti, Presidente del Comitato Scientifico di Cultura è Salute ricorda come il suo impegno di docente universitario sia sempre stato “quello di rendere complementari e contaminare le competenze tecnico-professionali e quelle umanistiche della professione medica: interpretare l’atto chirurgico come un dialogo col corpo del paziente, presentare a studentesse e studenti la persona umana intera, corpo, mente, spirito, storia vissuta. Ciò è possibile solo integrando Scienza, Storia e Bellezza, mondi artificiosamente e catastroficamente separati”. 

Qualche esemplificazione di “profilassi specialistica” per la difesa del benessere psicofisico? Cinque minuti di poesia al giorno. Ma anche mezz’ora di musica, di canto o di ballo (raccomandato per i disturbi dell’equilibrio). Oppure una pausa quotidiana di cura della bellezza interiore per l’armonia psichica, qualche pagina di filosofia per addolcire l’invecchiamento, alcuni esercizi quotidiani di sorriso per la prevenzione delle patologie dentali. Nel caso, un corso di danza del ventre per partorienti o una lettura di favole ancestrali per la socialità di mamme e bambini o una buona dose di medicina narrativa per la cura dei disturbi oculari o un film antidepressivo appositamente selezionato per una migliore salute mentale. Fortemente raccomandate esposizioni di pittura e fotografia per la cura dei tessuti. E per il sollievo e la condivisione dei problemi oncologici? Corsi di canto, teatro, scultura e fotografia, diari digitali narrativi, animazione sociale, racconti autobiografici come veri e propri setting terapeutici. Inoltre, visite a musei e siti archeologici per le patologie neurologiche degenerative, installazioni e arti visive per i pazienti in dialisi e per quelli sottoposti a trapianto, sketch comici per la sindrome di Asperger, giardinaggio e cura del verde per i malati di Alzheimer. Senza dimenticare gli ospedali e i Centri di Salute Mentale: spazi espositivi, letture (anche con il “Gratta e Leggi”), Yoga, Pilates, Dancewell, Drum Circles.

Si tratta naturalmente di esempi divulgativi tratti da studi scientifici ed esperienze professionali che coinvolgono anche i medici e il personale sanitario in prima persona, spesso sottoposti a burnout, stress e condizioni di continua allerta. Le discipline culturali vanno considerate come “mediatori di conoscenza” in grado di far dialogare due mondi poco abituati all’interscambio: la scienza e l’arte. Nella convinzione che il linguaggio di quest’ultima sia efficace per la lettura delle complessità, per la ricerca introspettiva e la comprensione delle dinamiche emotive. Perché al centro della formazione medica non ci siano solo conoscenze, ma anche empatia ed emozioni.

Così, per ribadire nella pratica la centralità di questi concetti e per fornire un quadro complessivo delle singole esperienze terapeutiche, “Cultura è Salute” organizza un evento nazionale che si articolerà in due giornate di convegni, laboratori e spettacoli. L’appuntamento è fissato per il 19 e 20 gennaio 2024 alle Corsie Sistine del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia, recentemente restaurate e inaugurate dal Presidente della Repubblica. Nel corso della manifestazione si alterneranno lectio magistralis, dibattiti, workshop, scambi di esperienze, proiezioni, esposizioni, letture. Tra gli artisti partecipanti: Maria Grazia Calandrone, Tony Canto, Elisa Ridolfi, Têtes de Bois, Mario Tozzi. Sono previste letture dal libro Premio Strega “Come D’Aria” di Ada d’Adamo. 

Il Comitato Scientifico di Cultura è Salute è composto da:

  • Fabrizio Consorti. Dip.to di Chirurgia Generale, Università La Sapienza di Roma e past-president della SiPEM 
  • Madel Crasta. Esperta di reti culturali, docente, membro del Consiglio superiore per i Beni culturali e paesaggistici del Ministero della Cultura
  • Vincenza Ferrara. Esperta di alta qualificazione – Professore Universitario M-Ped/03 Corso di Laurea in scienze infermieristiche e ostetriche “A” –Università La Sapienza di Roma
  • Massimo Papi. Dermatologo. Organizza da anni la manifestazione “Dermart – Dermatologia tra Scienza e Arte”
  • Andrea Satta. Pediatra, musicista, poeta e scrittore
  • Federico Russo. Psichiatra DSM Asl Roma 1, Direttore Scientifico Lo Spiraglio Filmfestival della salute mentale

Informazioni e iscrizioni: effettomichelangelo@culturaesalute.it 375 5185957 – 345 5557204

www.culturaesalute.itwww.lavocedeimedici.itwww.clubmedici.it/news

“Gas – Generare arte sociale”. Settimana di incontri e idee

genera arte locandina

Far circolare idee e condividere per cambiare, mettendoci anima. E’, in sintesi, l’obiettivo primo delle conversazioni che si svolgono ogni sera al teatro San Carlino a Villa Borghese nell’ambito di “Gas – Generare arte sociale. L’arte e la cultura al servizio del sociale”, una settimana di iniziative promosse da “Oltre le parole onlus” e “Dire fare cambiare” e legate al progetto Erasmus Plus Restore. Questo scambio di idee, circolarità di buone pratiche e riflessioni – che si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Cnr, Inps, Unar, ambasciate di Spagna e del Portogallo e ha come media partner Redattore Sociale – ha visto la prima serata, quella del 14 settembre, dedicata al tema “Un ponte per (buone pratiche per le città)”.

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PROGRAMMA EVENTI

Roma – Dal 14 al 20 settembre una settimana dedicata al Teatro e all’arte sociale

G.A.S. (Generare Arte Sociale), la presentazione del primo progetto Europeo Restore dedicato al riconoscimento della figura dell’operatore di teatro sociale e in chiusura il convegno nazionale dedicato agli operatori di teatro sociale

Una settimana dedicata agli operatori e alle operatrici di teatro sociale, figure che aspettano da anni un riconoscimento nazionale e internazionale. Sono tre gli appuntamenti di questa settimana interamente dedicata al teatro sociale.

1. G.A.S. (Generare arte Sociale) -L’Arte e la Cultura al servizio del Sociale

Con il patrocinio di Regione Lazio, C.N.R., I.N.P.S., U.N.A.R., Ambasciate di Spagna e del PortogalloMediapartner: Redattore Sociale.

Dialoghi tra associazioni, istituzioni, professionisti

14 – 18 settembre ore 18.30 Teatro San Carlino (Villa Borghese) – ingresso gratuito

Programma degli incontri:

14 settembre ore 18.00: Un ponte per (buone pratiche per le città)

Ospiti: Scuola Capitale Sociale, Anziani partecipanti al progetto dal Palco al Parco, altre a sorpresa.

15 settembre ore 18.00 Voci di donne (l’arte come strumento di mediazione socioculturale

Ospiti: Angela Iantosca (scrittrice e giornalista), Gilberto Scaramuzzo (docente UniRoma Tre)  Silvia Vallerani (M.A.S.C. ETS.), Elisa Ercoli (Differenza Donna).

16 settembre ore 18.00: Detenzione e rieducazione

Ospiti: Laura Andreini Salerno, (Ass. La Ribalta -Centro Studi Enrico Maria Salerno), Gabriella Stramaccioni (Garante Detenuti Roma), Tiziana Bergamaschi (regista Teatro Utile)

17 settembre ore 18.00 Bambini e giovani (nuove generazioni con nuovi problemi)

Ospiti: Nunzia Bartolomei (Vicepres. Ordine Assistenti Sociali) Fabrizio Molina (Associazione  Nessun Luogo è lontano),  Delegazione Comunità S. Patrignano

18 settembre ore 18.00 Diversi da chi? 

Ospiti: Elisabetta Proietti (giornalista Redattore Sociale), Nino Pizza (Regista Compagnia “Non Tanto Precisi,) Daniela Alleruzzo (Ass. L’Arte nel Cuore), Suzana Slatovic  e Simone Di Pascasio (Teatro Buffo), Giovanni Sansone (Dirett. Resp.Contact CenterIntegrato SuperAbile INAIL), Antonella Patete  (Coord. rivista SuperAbile INAIL)

Interverrano in tutte le giornate i partner europei del progetto Erasmus Plus RESTORE:         

Magenta Consultoria (Spagna), Pele (Portogallo), Smashing Times (Irlanda), Pro Soc Drustvo (Slovenia ), Teatr Grodzky  (Polonia)

2. Presentazione del progetto Europeo Restore, REcognition of the Social Theatre Operator as a professional to tackle the Risk of social Exclusion

17 settembre ore 12, Sala Stampa Camera dei Deputati

Intervengono:

Pascal La Delfa, presidente dell’associazione “Oltre le parole onlus”, capofila del progetto Restore

On. Federico Mollicone – Fondatore intergruppo parlamentare cultura e arte nazionale 

Dott. Paolo Ciani Regione Lazio – Vicepresidente VII Commissione sanità e politiche sociali

Sergio Escobar – Direttore teatrale, accademico e dirigente pubblico

La presentazione si potrà seguire in diretta dal sito della Camera (il link sarà pubblicato nelle pagine ufficiali di Restore, Oltre le Parole onlus, Dire Fare Cambiare).

3. Convegno per operatori di teatro sociale

Il convegno si svolgerà il 19 e 20 settembre con workshop, tavoli di lavoro tematici e di confronto, approfondimenti e ospiti nazionali e internazionali.

Il convegno è aperto (e gratuito, previa registrazione dei partecipanti online) a tutti gli operatori di teatro sociale, docenti, studenti, assistenti sociali, psicologi, educatori e tutte le professioni che possono applicare il “gioco del teatro” nei rispettivi contesti lavorativi.

Trasformazione e Migrazione. A Firenze il congresso mondiale di Storia dell’Arte

Dopo oltre quarant’anni, il Congresso Mondiale di Storia dell’Arte del CIHA (Comité International d’Histoire de l’Art) torna in Italia per svolgersi a Firenze nella settimana dal primo al 6 settembre 2019.

MOTION: Transformation” costituisce la prima parte del 35esimo Congresso Internazionale del CIHA che per la prima volta si terrà in due paesi diversi a distanza di un anno. La seconda parte dal titolo “MOTION: Migrations” avrà luogo infatti a San Paolo delBrasile nel settembre 2020.
Il congresso intende dare avvio a uno straordinario dibattito trans-culturale riguardo a uno dei temi da sempre di maggior rilievo nella cultura globale: il Movimento, declinato su due dei suoi aspetti più importanti, Trasformazione e Migrazione.  Il congresso fiorentino prende avvio da una riflessione rivolta sia al ruolo dell’artista inteso come “colui che agisce e fa”, in quanto dotato della capacità divina di plasmare la materia e di creare forme nuove, sia alla natura dell’oggetto d’arte a sua volta dotato di “anima”.

NOVE LE SESSIONI DI STUDIO

Tra le tematiche trattate nelle nove sessioni di studio, si parlerà della figura dell’artista come figura divina e misticamente ispirata, ma anche degli effetti del tempo sull’opera d’arte e del rapporto di quest’ultima con l’ambiente, del potere delle immagini in relazioni alle religioni, del ruolo esercitato dalle arti nei processi di trasformazione sociale anche in riferimento allo sviluppo tecnologico, fino ad arrivare al “Viaggio” tramite il quale viene favorita la circolazione costante di persone, idee e oggetti

Le Sessioni
1: L’arte come visione
2: L’arte e la materia nel corso del tempo
3: L’arte e la natura
4: L’arte e le religioni
5: L’arte fra disegno e scrittura
6: Iconicità e processo di produzione in architettura
7: Arte, potere e pubblico
8: L’arte, i critici e gli spettatori
9: Voyage

Per informazioni sulle iscrizioni:

35° Congresso internazionale di Storia dell’Arte
Firenze 1-6 Settembre 2019Comitato scientifico del Congresso

(sabrina lupacchini/slup)

“MinD Mad in Design”, tra design e psichiatria

Presso l’Auditorium Camplus Lingotto di Torino sono stati presentati lunedì 13 marzo i sei progetti di design, esito di MinD Mad in Design, un workshop di progettazione che coniuga design e disagio psichico ed esplora in modo inedito i luoghi dell’abitare in relazione alle varie forme della fragilità umana.

L’idea di “pausa”, soggetto della terza edizione, è qui intesa come momento di rigenerazione fisiologica e psicologica, come rito, come spazio individuale e di condivisione, ponendo al centro dell’azione di progetto il rapporto tra il benessere della persona e lo spazio progettato. L’approccio multidisciplinare che unisce design, architettura, psicologia e antropologia si trasforma in una pratica che fa dialogare insieme studenti, pazienti e designer, e questo è la specificità di MinD. “Abbiamo progettato non solo i luoghi della pausa, a partire dalla definizione fisica degli spazi e degli oggetti, ma anche il significato stesso dell’idea di pausa, nelle sue diverse accezioni, come esperienza, come bisogno, come momento di condivisione, scambio e interazione”. Giulia Mezzalama, coordinatore Mind Mad in Design)

MinD Mad in Design: il Design come strumento di inclusione sociale. Quando il design si confronta con lo spazio della mente umana, quando supera i limiti della presunta normalità, quando è stimolato dalla necessità del benessere a trovare nuove soluzioni e sa cambiare prospettive e punti di vista, allora il design può diventare “cura” e aprire a nuovi percorsi professionali e di riabilitazione. MinD – Mad in Design è un progetto didattico e culturale che affronta, nell’ambito della formazione universitaria e dell’inserimento nel mondo del lavoro, il tema del progetto dei luoghi del disagio mentale. MinD nasce da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto, della psicologa Elena Varini, ed è promosso da Camplus – Fondazione CEUR (Centro Europeo Università e Ricerca) con Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e la collaborazione di istituzioni universitarie e aziende del settore. Articolato in un workshop e una serie di eventi collaterali, MinD sperimenta metodi di lavoro, approcci e soluzioni per un’idea di abitare socialmente inclusivo.
IL WORKSHOP – 
Nella prestigiosa sede del Camplus Lingotto di Torino, collegio universitario di merito della Fondazione CEUR, durante quattro giorni di workshop, dal 9 al 13 marzo 2017, 42 studenti universitari provenienti da tutta Italia (delle discipline Design, Architettura, Psicologia, Antropologia, Scienze dell’educazione e affini), insieme a 12 utenti seguiti dai servizi di salute mentale, si sono trovati per sperimentare nuove soluzioni per un abitare inclusivo. Seguendo un approccio multidisciplinare e olistico, e partendo dai bisogni della residenzialità psichiatrica, sei team di progettazione, guidati da designer professionisti.

MinD offre un’esperienza di formazione fortemente inclusiva e interdisciplinare, e l’occasione di impegnarsi in prima linea, mettendo in gioco le proprie competenze e abilità, nel superamento delle barriere del pregiudizio e dell’indifferenza nei confronti delle persone fragili. Partecipare a MinD significa relazionarsi direttamente con una parte della società emarginata, in una dimensione di scambio e ascolto reciproco, per la costruzione di una società più aperta e paritaria.

Il “Pre-testo” di fare un teatro per ascoltarsi, scoprirsi e incontrarsi con l’altro

 

Cosa avviene prima del testo? Cosa fa l’attore prima di arrivare ad approcciarsi con la stesura di un testo?. Il laboratorio teatrale in 4 Capitoli condotto da Valentino Infuso risponde a queste domande. “Il Pretesto. Come addurre false ragioni per mascherare i veri motivi di un’azione” è il titolo del Capitolo I (Il Fatto e la Circostanza)” dell’esperienza in cui ogni partecipante verrà condotto verso la scoperta di una personale “cassetta degli attrezzi” attoriali, al fine di svelare e sviluppare le proprie capacità espressive.  Allenamento fisico, vocale e sensoriale, improvvisazioni, costruzione del personaggio partendo da sé, “Pretesto” è  inteso come “occasione o modo per altro, fare teatro per ascoltare e scoprire un po’ più se stessi e per rapportarsi in un modo non quotidiano con gli altri, avvicinarsi, attraverso il gioco teatrale, ad una miglior consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni”.  “Pretesto” come tema del laboratorio, inteso nel senso letterale di “falsa ragione che si adduce per mascherare i veri motivi di un’azione. Questo aspetto del lavoro potrà portarci ad una vera e propria scrittura scenica a fine percorso”.

Così descrivono il laboratorio alcuni partecipanti “Un’esperienza che mi ha profondamente toccato e ha mosso delle corde dimenticate e lasciate tacere. Valentino è riuscito a far vibrare queste corde attraverso un’opera di sottile maieutica conducendoci per mano in un sogno liberatorio e terapeutico per l’anima”. E ancora: “Un bellissimo laboratorio in cui prendersi del tempo per ascoltarsi, mettersi in gioco e imparare a dar forma alla propria espressività. Un allenamento psicofisico che insegna a re-stare in stretto contatto con il proprio sé e imparare a ritrovare e percorrere la nostra creatività, spontaneità ed immediatezza.”

Costo: 70 euro + tessera Dulcamarateatro (6 euro)
APERTO A TUTTI (professionisti, allievi e novizi)
Info e iscrizioni
http://www.vmask.it/#!/home
www.teatroinpolvere.it

IL PRETESTO, laboratorio di teatro condotto da Valentino Infuso
Milano 19 marzo 2017
Napoli 25 marzo 2017
Roma 1 e 2 aprile 2017
Livorno 10-11 giugno 2017

 

(sabrina lupacchini/slup)