In occasione della giornata internazionale della donna, giovedì 9 marzo alle ore 21:15, presso l’Ospitale Casa delle associazioni, a Grottammare alta, sarà proiettata ARTEMISIA – PASSIONE ESTREMA di Agnès Merlet, un’opera del 1998 che racconta la vita, le brucianti passioni e i tormenti di un mito della storia dell’arte e delle donne. Artemisia Gentileschi, figlia d’arte del pittore Orazio Gentileschi, (interpretata da una giovanissima Valentina Cervi) è stata una delle prime donne ad affermare il proprio talento in un mondo di uomini, la prima a essere ammessa a un’Accademia, una figura complessa e di riferimento per l’intera pittura del Seicento.
“Essendo una donna, non le è concesso di dipingere nudi femminili o maschili, ma la ragazza, animata da tanta buona volontà, non si arrende e decide di dipingere ugualmente osservando il suo corpo e quello del giovane Fulvio, un pescatore innamorato di lei e ben disposto a farle da modello. Un giorno Artemisia fa la conoscenza di Agostino Tassi, giunto a Roma per eseguire, in collaborazione con suo padre, una serie di affreschi a tema religioso. La ragazza, ottiene dal padre la possibilità di prendere lezioni da Agostino, ma durante una di queste lezioni, l’uomo seduce Artemisia. Quando il padre viene a conoscenza del fatto, accusa l’uomo di aver abusato e violentato la figlia e Tassi messo alle stretta confessa e viene condannato dal tribunale a due anni di reclusione. Artemisia, che intanto si è innamorata dell’artista, non perdona al padre l’atteggiamento nei suoi confronti e decide, di conseguenza di lasciare Roma per recarsi a Firenze dove inizia la sua attività di pittrice. Una straordinaria figura di donna e artista che con la sua determinazione è riuscita ad affermare il suo talento in un contesto maschilista profondamente ostile”.
Ingresso gratuito con tessera-abbonamento F.I.C. 2022-2023 (euro 10) sottoscrivibile nella sede di Blow Up adiacente la sala proiezioni o presso la libreria “Nave Cervo” in via Volturno a San Benedetto del Tronto.
Il giorno 18 febbraio alle ore 17.00, si inaugura presso Arte Borgo Gallery, “DIMENTICATO A MEMORIA” mostra personale di Antonio Carbone. L’esposizione, propone una serie di opere appositamente realizzate, presentate dal Prof. Robertomaria Siena, docente emerito dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Il titolo della mostra, volutamente scelto dall’artista, è tratto dal libro di Vincenzo Agnietti “Quello che ho fatto, pensato, ascoltato l’ho dimenticato a memoria”. Dimenticate a memoria sono tutte le esperienze più significative della vita che riemergono da un processo ancestrale, occulto, criptico e da ciò che abbiamo assimilato culturalmente, emotivamente nel nostro pensiero più profondo e costituisce parte della nostra identità.
Con il lockdown la memoria è stata l’ispirazione che ha guidato l’artista sull’idea tempo-memoria-oblio e sulla fragilità dell’esistenza di fronte ad accadimenti rimossi, perché il passato è presente. Sono memorie, dal personale al collettivo, che hanno segnato una generazione, omaggi a grandi poeti , artisti attuali, eventi tragici collettivi, paesaggi onirici che riflettono il senso di una indefinita attesa, orizzonti resi fluidi dalle trasformazioni epocali che viviamo, colonne di fumo.
Un abisso di racconti muti, immersi e schiacciati in un eterno presente “ossessiva concentrazione sull’oggi, peste del nostro tempo” (Salvatore Settis), viviamo fluttuanti in un processo di sottrazione di memoria che determina un nostro IO senza orizzonti . Una memoria che vive di passato e si proietta nel futuro costruendo la curva dell’oblio. Una decostruzione e decontestualizzazione dell’immagine, per una introspezione intrisa di silenzio. Sono icone che richiamano la vita ed alla vita ritornano attivando una riflessione sulla nostra epoca, sulle sue virtù, le sue storture.
In mostra una serie di lavori, aggregati in composizioni/installazioni. Lavori realizzati su acetati, con una personale tecnica e pratica sperimentale definita del de-frottage, assemblati in sovrapposizioni con il principio della trasparenza e della opacità; opere, a volte, corredate di oggetti: spugne, cera, sassi. Alcuni lavori sono tridimensionali ed appaiono come dei piccoli palcoscenici dove la cornice non è un supporto estetico all’opera bensì elemento proprio del quadro che traccia una finestra, una soglia, un dentro ed un fuori dell’opera. Sono immagini espressione di una metafora tra visibile ed invisibile. Tra realtà ed oblio.
In occasione del centenario della nascita di Rocco Scotellaro, Antonio Carbone gli rende omaggio attraverso la lettura di alcune poesie del “poeta contadino” che saranno recitate da Rocco Ditella attore-regista teatrale, e dalla scrittrice Paola Zu.
INFO:
Antonio Carbone DIMENTICATO A MEMORIA A cura di Anna Isopo Testo Robertomaria Siena Promossa da Arte Borgo Gallery Inaugurazione sabato 18 febbraio 2023 ore 17.00 Fino al 2 marzo 2023 Orari: dal martedì al sabato 11.00 – 19.00
Con ABABO Art Week, l’Accademia di Belle Arti di Bologna si apre nuovamente al pubblico in occasione della settimana dell’arte bolognese e lancia un programma che include la seconda edizione del fortunato ciclo di talk con artiste e artisti protagonisti di ART CITY Bologna, la mostra EX5, quinto capitolo della ricognizione sugli artisti diplomati all’Accademia, il progetto partecipativo POSTCARDS FROM IRAN e l’annuale appuntamento con la Giornata di Studio sul restauro del Contemporaneo, mentre le opere delle studentesse e degli studenti troveranno spazio ad Arte Fiera in uno stand dedicato.
Dall’1 al 5 febbraio, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone una nuova edizione di ABABO Art Week, il calendario di appuntamenti sviluppato in collaborazione con ART CITY Bologna, programma istituzionale di mostre e iniziative speciali coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea del Settore Musei Civici Bologna, in concomitanza con Arte Fiera.
ARTalk CITY. Incontri in accademia con gli artisti del main program
Dopo il grande successo di pubblico della scorsa edizione, torna il ciclo di incontri ARTalk CITY, coordinato da Maria Rita Bentini, con un programma di cinque appuntamenti con gli artisti del Main program di ART CITY Bologna 2023, previsti dal 1 al 5 febbraio in Aula Magna.
Yuri Ancarani, Roberto Fassone, Eva Marisaldi, Lucy+Jorge Orta si racconteranno in prima persona a partire dal progetto artistico concepito per ART CITY Bologna 2023, in dialogo con curatori e docenti. Il quinto appuntamento di ARTalk CITY sarà dedicato alla figura di Patrick Procktor, scomparso nel 2003, raccontato dal curatoreTommaso Pasquali. I video promo degli incontri sono stati realizzati da Veronica Santi, in collaborazione con studentesse e studenti del Corso di Linguaggi del Cinema e dell’Audiovisivo dell’Accademia di Bologna
1 febbraio, ore 10.30: Eva Marisaldi dialoga con Leonardo Ragano e Carmen Lorenzetti
2 febbraio, ore 10.30: Lucy + Jorge Orta dialogano con Cristina Francucci, Tatiana Basso e Maria Rita Bentini
3 febbraio, ore 10.30: Tommaso Pasquali dialoga con Ian Massey e Luca Caccioni sull’opera di Patrick Procktor
4 febbraio, ore 10.30: Yuri Ancarani dialoga con Lorenzo Balbi e Marinella Paderni
5 febbraio, ore 10.30: Roberto Fassone dialoga con Federico Bomba di Sineglossa e Guido Molinari
EX5
La quinta edizione del progetto espositivo EX, a cura di Carmen Lorenzetti, promosso da Accademia di Belle Arti di Bologna in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Ravenna, mira a riportare all’attenzione del pubblico storia e memoria dei due istituti attraverso le opere di artisti formatisi al loro interno e oggi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. La collettiva, ospitata nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna, include opere di sei artisti accomunati dal punto di vista generazionale ma anche dalla pratica della pittura: Giovanni Blanco (1980), Jacopo Casadei (1982), Rudy Cremonini (1981), Domenico Grenci (1981), Enrico Minguzzi (1981) e Nicola Samorì (1977). La mostra, che inaugura sabato 4 febbraio alle ore 18 (con orario prolungato fino alle 24 in occasione della ART CITY White Night)e che proseguirà fino al 12 marzo 2023, è accompagnata da un catalogo e da tre workshop con gli artisti. Il 4 febbraio e il 5 febbraio, il pubblico potrà usufruire di un servizio di mediazione culturale realizzato da studentesse e studenti del Dipartimento di Comunicazione e didattica dell’arte.
POSTCARDS FROM IRAN
In segno di solidarietà con le coraggiose azioni di protesta contro la repressione messa in atto dall’attuale regime iraniano, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone l’installazione POSTCARDS FROM IRAN,ideata dal collettivo di studentesse e artiste iraniane Bumblebees e realizzata con il supporto della Consulta studentescae in collaborazione con Gianluca Costantini, con l’intento di raccontare il presente di un paese meraviglioso con una storia millenaria, da cui arrivano racconti di abusi, diritti e dignità calpestati. Oltre ottocento cartoline, ricevute da iraniane e iraniani residenti in patria e all’estero, compongono una grande opera collettiva dove le testimonianze dolorose sono intervallate da racconti di speranza di un popolo che con l’arma dell’arte reclama la libertà che gli è stata negata.
Sabato 4 febbraio dalle ore 19 (con repliche ogni 30 minuti, ultimo ingresso alle ore 23),in occasione dell’ART CITY White Night, l’Aula Magna ospiterà l’evento performativo In the Name of Them.
POSTCARDS from Iran è parte di RiparAzioni – rielaborare ad arte, progetto ideato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna per il PON METRO 14 – 20 finanziato dal FSE nell’ambito della risposta dell’Unione alla pandemia di COVID-19.
ABABO @ ARTE FIERA
Anche quest’anno, l’Accademia di Belle Arti di Bologna sarà presente all’interno di Arte Fiera con uno stand dedicato alle opere di studentesse e studenti, a cura di Maura Pozzati (Padiglione 26 / Stand B74). Il progetto, dal titolo ABABO Gallery, ospita le opere di sei studentesse e studenti dei Bienni di specializzazione in Pittura Arti Visive (Donato Di Schiena e Wu Jilan), Scultura (Francesco Bendini), Fotografia (Rosa Brianda), Decorazione per l’architettura (Ilaria Pulcini), Grafica d’arte (Francesca Bonifazi). Lo spazio espositivo, brulicante di segni e di colori, diventa una sorta di compendio delle differenti pratiche artistiche che si sperimentano nei laboratori multidisciplinari dell’Accademia. Il Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’arte partecipa con un contributo importante nel raccontare al pubblico le opere selezionate.
VIII giornata di Studio sul Contemporaneo
Il cemento come espressione artistica e le malte adesive di supporto. Le ragioni del restauro
Venerdì 3 febbraio, in concomitanza con le giornate di ART CITY Bologna e Arte Fiera, l’Accademia di Belle Arti di Bologna organizza, in collaborazione con IGIIC (Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation), la tradizionale giornata di Studiosul Contemporaneo, giunta quest’anno all’ottava edizione. L’appuntamento, quest’anno dedicato al cemento come espressione artistica e alle malte adesive di supporto, si svolgerà negli spazi dell’Accademia e vedrà confrontarsi curatori, restauratori, artisti ed esperti di tecnologie attinenti al settore.
Per maggiori informazioni, visitare il sito www.igiic.org.
Un tendone circense per rinascere! Così si annuncia l’ultimo appuntamento del Festival MARAVEE CIRCUS, con lo spettacolo “CONTORSIONISMI. Arlecchino al Circo per Fame e per Amore”, in prima giovedì 29 settembre alle ore 21.00, e in replica venerdì 30 settembre alle 17.30, sempre nel tendone del Circo Armando Orfei a Pordenone (Viale Treviso, parcheggio Fiera). Dopo gli esplosivi e rocamboleschi spettacoli estivi nei tre splendidi castelli di Susans, Gemona e Colloredo, il Festival riporta il circo al Circo con un’iniezione drammaturgica e attoriale diretta e interpretata dall’autrice regista e attrice Claudia Contin Arlecchino. Per inscenare in Maravee Circus un’altra nuova fiaba, che nella gioiosa convivenza delle diversità si fa foriera di un messaggio sociale ora più che mai necessario, ossia lo stimolo a gestire l’imprevisto e a reinventarsi il quotidiano.
L’intero Festival – ideato e diretto da Sabrina Zannier, prodotto dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo e la collaborazione del Comune di Gemona e del Castello di Susans, con il partenariato della Comunità Collinare del Friuli e di diverse realtà artistiche – ha lanciato una sfida in nome della concreta ripartenza culturale, con il cuore rivolto alla gente. “Sfida accolta e cavalcata con entusiasmo dal numerosissimo pubblico – afferma Zannier – che in questa edizione si è allargato alle famiglie, ai bambini e a molti giovani. Speriamo di rivederli tutti anche a Pordenone, perché la fiaba inscenata da Contin Arlecchino con gli artisti del Circo Armando Orfei promette nuovo divertimento e riflessione!” Concepito per il tendone del circo, usufruendo di attrezzature e atmosfera rese disponibili da Armando Orfei, lo spettacolo inscena l’intreccio fra il “mondo delle meraviglie” circensi e il “mondo alla rovescia” di Arlecchino, portando al circo il sapore della Commedia dell’arte. Proponendo un mondo a testa in giù, vede in scena l’autrice-attrice Claudia Contin Arlecchino in una drammaturgia per “numeri” con artisti del mondo coreutico-attoriale-circense, che inscenano danze acrobatiche di personaggi felliniani e chapliniani tra ironia e grottesco. Uno spettacolo che riunisce sotto la stessa tenda (ovvero “tendone”) le memorie e il fascino del circo, del teatro e del cinema muto: discipline affratellate dallo stesso intramontabile immaginario artistico e artigianale che ha contribuito a creare la sensibilità contemporanea verso le meraviglie delle diversità umane.Come si srotola la fiaba di Maravee al Circo Orfei? La drammaturgia di Contin Arlecchino nasce dall’intreccio narrativo dei numeri circensi, per inscenare una nuova esilarante incursione arlecchinesca. In un’atmosfera nostalgica, dall’antico sapore felliniano, la fiaba inizia con un passaggio di ruoli che eleva il clown del circo, Claudio Giannuzzi, ad artista tout court, perché i lavori più pesanti e umili ora sono affidati ad Arlecchino. Tra gag, danze, canti e buffi travestimenti di entrambi, numeri circensi di giocoleria, hula hop, verticalismo, funambolismo, antipodismo…il curioso personaggio della Commedia dell’Arte ne combina di tutti i colori. Munito di fame e di amore, che riversa su tutte le donne del circo, Arlecchino duetta con il clown, ma si fa vivo anche Charlot, per inscenare tra passato e presente un’unica grande famiglia di Maschere del Circo unendo i figli circensi ai figli di Arlecchino.
Foto di Travel on Art – opera Le Lacrime della Giustizia di Collettivo FX al Dumbo di Bologna
Esce il 20 settembre 2022 per Polaris Editore la prima guida alla scoperta dell’arte urbana in Italia oltre 500 opere, 58 destinazioni e 17 regioni per il nuovo turismo on the road. A firmarla sono Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, già fondatrici di Travel on Art. Il titolo? ” Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone“. L’arte urbana diventa un filo che traccia legami tra territori e persone, attraverso graffiti writing, street art, neo-muralismo e opere pubbliche.
Un viaggio durato 6 anni che Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi dal 2016 raccontano su Travel on Art, tra i primi blog italiani a occuparsi di turismo culturale contemporaneo, non è una mappatura, ma una selezione in continua evoluzione di progetti che hanno una rilevanza artistica, sociale, ma soprattutto un potenziale turistico che prende le persone per mano e le accompagna alla scoperta di itinerari meno battuti. Dalle metropoli ai borghi, dalle periferie ai centri storici, questa atipica guida di viaggio conduce i curiosi alla scoperta di numerose destinazioni turistiche che custodiscono autentici capolavori, aperti a tutti (anche agli amici a 4 zampe) senza un biglietto da pagare o orari di chiusura.
“Inquesti 6 anni di ricerca sul campo ci siamo lasciate guidare dalla curiosità” spiegano Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, autrici di Street Art in Italia e già fondatrici di Travel on Art, “che ci ha permesso di scoprire quartieri, borghi e intere aree quasi del tutto sconosciute ai circuiti turistici, altre invece decisamente più conosciute, ma che abbiamo imparato ad osservare con uno sguardo diverso. Con Street Art in Italia vogliamo raccontare il turismo culturale contemporaneo, evitando il mordi e fuggi, invitando ad approfondire i progetti non solo dal punto di vista artistico, ma anche culturale e sociale. Quando si parla di arte negli spazi pubblici infatti, non si può commettere l’errore di scindere l’atto artistico, dal territorio e dalle persone che lo abitano. Per questo, oltre a suggerire e condividere idee di viaggio, per noi è importante che questo libro racconti le persone, oltre ai muri”
“E’ questo il senso dell’arte urbana: un’arte effimera che serve per tracciare legami invisibili, ma al tempo stesso indelebili, con le persone”. Parola di Anna e Anastasia.
Piccolo glossario dell’Arte Urbana: Graffiti writing: consiste principalmente in scritte, realizzate spesso con bombolette spray o marker, del nome del writer o della crew (anche i tag ne fanno parte). Street art: può essere realizzata con bombolette, vernici, pennelli e rulli, è nata come fenomeno illegale come il graffiti writing e ha un aspetto più figurativo Neo muralismo: riguarda la produzione di grandi opere sui muri ed è solitamente realizzato su commissione.
Street Art in Italia edito da Polaris Editor sarà disponibile in tutte le librerie e sui rivenditori online dal 20 settembre 2022 e in pre-order su polariseditore.it.