Category: Disabilità

“Il fidacolo” l’Ultima Cena interpretata dai ragazzi con disabilità firmata FidARTE

di Sabrina Lupacchini

“Mi chiamo Marco e sono di Milano. Sono un attore di teatro (è il mio meraviglioso ‘hobby’ da 24 anni) soprattutto teatro di improvvisazione, e nei mesi del primo lockdown in casa, ho iniziato a travestirmi, a ‘entrare’ in alcuni dipinti  famosi”. Marco Fida (FidARTE) si racconta così alle pagine di Artesociale presentando una serie di scatti artistici in cui immortala la rivisitazione creativa di famose opere d’arte. “Ho iniziato facendo un primo travestimento, quello di Frida Khalo, giocando col mio cognome ‘Fida’ – prosegue -, e da lì in poi non mi sono più fermato, per mia somma gioia e per la disperazione invece di mia moglie, visto che amo soprattutto interpretare dipinti con soggetti femminili e per questo uso i suoi vestiti”.

Tutto è nato quindi un anno fa durante il fermo dovuto all’emergenza sanitaria “quando ho iniziato per scherzo a riprodurre un quadro e da lì in poi non mi sono più fermato perché devo dire che la cosa è piaciuta molto. Ovviamente a me in primis”.

Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo rivisto da FidARTE

I suoi lavori non sono fotomontaggi ma dei veri e propri travestimenti. L’artista ad oggi, ha “realizzato” 17 dipinti, il 17° “Il Cenacolo”, ispirato all’opera di Leonardo Da Vinci, nota anche come l’Ultima Cena, ha visto protagonisti un gruppo di ragazzi con disabilità della Fondazione Aquilone, realtà presente da anni nel quartiere Bruzzano (zona nord-ovest di Milano). 

“Il travestimento è una delle parti più belle nella preparazione di un’opera – continua – . Ai ragazzi della Aquilone sono arrivato tramite il mio carissimo amico Marco, un ragazzo con la Sindrome di Down che frequenta la Fondazione. Tramite lui mi sono messo in contatto con due sue educatrici alle quali ho fatto vedere i quadri che avevo fatto, e gli ho proposto di fare il “Cenacolo Vinciano” con i ragazzi.

Alessandra, Denise, Sharon, Tiziana, Ananda, Andrea, Marco Cannavó, Marco Lionello Casati, Michele e Shair e le educatrici Debora e Laura “hanno accettato subito con grande entusiasmo. Così lo abbiamo realizzato. I ragazzi sono stati meravigliosi e si sono divertiti tantissimo, soprattutto nel momento in cui hanno indossato le parrucche e gli abiti per il dipinto. E anche le due educatrici hanno preso parte alla realizzazione. Sono gli ultimi due apostoli sulla destra (alla sx di Gesù)”.

I ragazzi della Fondazione Aquilone interpretano l'”Ultima Cena” – FidARTE

Chiedendo perdono al sommo Leonardo, Fida pubblica sulla sua pagina Fb “Il Fidacolo”. “Un’opera interpretata interamente da loro – ci tiene a sottolineare -. Io questa volta ho fatto la parte del ‘pittore’. I ragazzi sono stati felicissimi di realizzarlo e, bravissimi, nell’interpretare ognuno, il proprio personaggio. Ci siamo divertiti da morire”.

“Credo che la pittura come tantissime altre forme di arte sia un linguaggio universale, che abbatte tutte le barriere. Mi ero ripromesso di non condividere con nessuno la realizzazione di una mia ‘opera’ tranne che con un gruppo di ragazzi speciali. Quindi il progetto (se così possiamo chiamarlo) è nato per caso. Era solo dentro la mia testa. Forse perché anche se nella vita faccio tutt’altro, ho il diploma di educatore, il sociale, come il teatro, sono il mio mondo. E riuscire a coniugare le due cose beh è il massimo della vita!”, conclude.

Al via “ColoRadio”, il podcast radiofonico che annulla i limiti della disabilità

Nell’era del boom dei podcast, ascoltati nell’ultimo anno da oltre 12 milioni di persone in Italia, anche l’Istituto Serafico di Assisi ha deciso di crearne uno tutto suo, che è sicuramente più speciale degli altri: si tratta di coloRadio, uno spazio dove le diversità scompaiono, i limiti si annullano e le personalità emergono, valicando le barriere della disabilità. Il ricco programma fatto di musica, notizie, riflessioni, curiosità e rubriche tematiche – dove a farla da protagonisti saranno proprio i ragazzi del Serafico – è disponibile online su: https://www.spreaker.com/user/coloradio.serafico

“La realizzazione di un podcast radiofonico condotto da bambini e ragazzi con disabilità rappresenta un progetto educativo ambizioso – spiega una nota del Serafico -, che nasce non solo dalla volontà di ampliare le attività dei propri e consolidati laboratori di musica e teatro, ma che si configura altresì come una nuova finestra sul mondo, capace di restituire agli ospiti dell’Istituto importanti opportunità di partecipazione sociale, penalizzate da questo drammatico anno di pandemia. L’esperienza del laboratorio radiofonico ha infatti permesso ai ragazzi di mettersi alla prova giocando a fare i dj e ha generato in loro numerosi effetti positivi, soprattutto in termini di apprendimento, socializzazione ed inclusione. Ma coloRadio è anche un nuovo modo per entrare al Seraficoe ascoltare la voce dei suoi bambini e ragazzi, degli operatori, delle famiglie e di tutta la sua comunità.

Attraverso il podcast sarà possibile ascoltare: coloRadio OnAir, l’appuntamento settimanale ricco di notizie, musica e tante curiosità; Fiabe a colori, la rubrica dedicata all’ascolto delle fiabe più belle; Genitori per sempre, uno spazio pensato per le famiglie, dove potranno esprimere i propri pensieri attraverso lettere, poesie e dediche; Il Serafico risponde, la rubrica in cui il Serafico di Assisi mette a disposizione il suo team di esperti e Le interviste….imPOSSIBILI, la rubrica in cui i ragazzi del Serafico aprono una finestra sul mondo alla scoperta di nuovi amici con cui parlare e confrontarsi.

Disabil-ART: la mostra per la coppa di ciclismo paralimpico

“Combattere ogni forma di discriminazione e di stigma e ribadire il contenuto universale delle arti visive”.  E’ questo l’obiettivo di “Disabil-ART . Interpretazioni e Immagini dell’Arte contemporanea” una mostra dedicata al tema della disabilità in occasione della Coppa del Mondo di ciclismo paralimpico che si terrà dal 7 al 12 maggio nella città di Corridonia (Mc).

“Parlare di disabilità, sensibilizzare al tema attraverso una manifestazione sportiva è una occasione di tale importanza civile a cui la cultura artistica non può rimanere passiva” a tal fine l’Officina delle Arti di Corridonia ha deciso di offrire il suo contributo con l’organizzazione di una esposizione “che raccolga alcuni tra gli artisti più rappresentativi del territorio e non solo, tutti coloro che, opportunamente selezionati, vorranno condividere con la comunità il loro contributo artistico

L’Officina delle Arti di Corridonia

Gli artisti possono partecipare con lavori realizzati nelle diverse tecniche: pitture, sculture, fotografie, installazioni, video, incisioni da far pervenire all’Officina delle Arti di Leonardo Serafini, nei giorni immediatamente precedenti l’inizio della manifestazione, che si inaugurerà venerdì 10 maggio alle 17.30. (slup)

L’Arte di vivere”,  in mostra le opere realizzate da persone con disabilità motoria

Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2018 presso La Stecca 3.0 di Milano si terrà la mostra “L’Arte di vivere”,  esposizione di opere realizzate da persone con disabilità motoria, all’interno dell’Atelier di arteterapia del Centro Polifunzionale “Spazio Vita” – ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda. La mostra è sostenuta dall’Ordine di Malta e patrocinata dal Municipio 9 di Milano.

Sarà l’occasione “per riscoprire la creatività come strumento per entrare in relazione con se stessi e con il mondo esterno, capace di aprire la mente a nuovi punti di vista e possibilità”. I lavori esposti sono testimonianza della bellezza e delle risorse che ognuno di noi ha nascoste dentro di sé.

Scrive la curatrice Valeria Vaccari. “L’Arte di vivere” promuove l’utilizzo dell’arte e dell’arteterapia come esperienze capaci di accrescere la qualità della vita e, grazie all’impatto dei lavori esposti, contrasta anche il pensiero e lo sguardo, limitato e limitante, che troppo spesso si riserva alle persone con disabilità motoria. Durante l’evento i visitatori potranno partecipare alla realizzazione di un’opera collettiva.

Per la Cooperativa Spazio Vita “L’arte di vivere” sarà un’occasione di apertura al territorio, di incontro, conoscenza e relazione con le persone che lo abitano. “

“L’arte di Vivere”
Inaugurazione 30 novembre ore 17:30 – 20:00 con piccolo rinfresco
la mostra prosegue nei giorni 1 e 2 dicembre ore 10:00 – 20:00

 

(sabrina lupacchini/slup)

Teatro “Sergio Goretti”, uno spazio dove le diversità scompaiono

Sabato 1° dicembre l’Istituto Serafico di Assisi inaugura il nuovo Teatro dedicato alla memoria di Monsignor Sergio Goretti e annuncia la partenza dei prossimi laboratori teatrali rivolti a tutti i bambini e ragazzi con disabilità del territorio, con l’obiettivo di promuovere nuove occasioni di inclusione per aiutare gli utenti nella relazione con l’altro, con se stessi e con la propria creatività.

Uno spazio dove le diversità scompaiono, i limiti si annullano e le personalità emergono, valicando le barriere della disabilità. Tutto questo e molto altro sarà il nuovo Teatro “Sergio Goretti” dell’Istituto Serafico di Assisi, che verrà inaugurato sabato 1° dicembre insieme alla nuova Residenza Vendramini. Realizzato grazie al lascito solidale di Mons. Goretti, al quale è dedicato, grazie a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e all’intervento di un donatore privato, il teatro è stato fortemente voluto per offrire a bambini e ragazzi con disabilità un luogo fisico e temporale dove potersi esprimere attivando modalità corporea, mimico-gestuale e verbale sulla base delle abilità proprie di ognuno. Un prezioso ambiente creativo in grado di facilitare la conoscenza ed il confronto relazionale che, attraverso la formula coinvolgente e partecipativa del Teatro Sociale, promuove il benessere della persona con una particolare attenzione rivolta a valorizzare le singole personalità e l’autenticità espressiva.

Da gennaio 2019, il Serafico darà inoltre il via alla nuova stagione dei laboratori teatrali, che saranno aperti a tutti i bambini e ragazzi con disabilità del territorio umbro. L’obiettivo è promuovere nuove occasioni di inclusione per aiutare gli utenti che parteciperanno a rendere armonico il rapporto tra corpo, voce e mente nella relazione con l’altro, con se stessi e con la propria creatività.