Category: Esperienze

Arte e cultura aiutano le persone con danni cerebrali a “riacquistare l’autonomia”

La cooperativa Nomos ha portato un gruppo di pazienti in visita al Museo delle Illusioni di Firenze: “Anche la cultura è utile per riacquistare l’autonomia”

L’arte in aiuto delle persone con grave cerebrolesione acquisita (Gca). Nei giorni scorsi un gruppo di pazienti affetti da Gca seguito dalla cooperativa Nomos ha visitato il Museo delle Illusioni di Firenze, tra giochi di luce, illusioni ottiche, indovinelli, opere da toccare ed esperimenti da fare. La visita fa parte delle attività dei laboratori realizzati dalla cooperativa con il contributo della Fondazione Cr Firenze e insieme all’Associazione Traumi Cranici Toscani per i pazienti con grave cerebrolesione acquisita, con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di alcuni diritti come il diritto alla autonomia, intesa non solo come il raggiungimento del maggior livello di indipendenza consentito dalla malattia ma anche come capacità di autodeterminazione nelle scelte, il diritto all’inserimento nella famiglia e nella comunità, e il diritto al lavoro, come strumento di autorealizzazione e di promozione della propria autonomia e dignità personale.

Si tratta di laboratori occupazionali, luoghi in cui viene svolta un’attività produttiva specifica e sono volti al reinserimento sociale e lavorativo dei destinatari. I laboratori di Nomos attivi ad oggi sono due: uno a San Giovanni Valdarno l’altro a Grosseto. 

“Il laboratorio è progettato per aiutare i pazienti a riabilitare le loro capacità motorie, cognitive e di comunicazione, nonché ad apprendere nuove abilità” spiega il presidente di Nomos Francesco Manneschi.  “La visita al Museo delle Illusioni è stata un’importante occasione per promuovere l’autonomia, fare un’ attività ricreativa, uscire da una routine quotidiana e far incontrare i partecipanti ai gruppi. E’ stata un’esperienza divertente e coinvolgente. Vogliamo ringraziare tutto lo staff del museo per aver reso questa esperienza possibile e per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nella relazione con i nostri ragazzi”.

La Cooperativa Sociale Nomos opera dal 2010 in tutta la provincia di Firenze, sviluppando modelli innovativi di presa in carico ed erogazione di servizi socio-assistenziali, per anziani e disabili, in risposta alle necessità delle famiglie, ricercando un sistema pratico ed intelligente in grado di mantenere e ristabilire un adeguato livello di benessere e armonia tra i membri.

Ucraina CreAttiva, “L’arte dell’inclusione”: evento finale del progetto

Evento organizzato presso lo Spazio 5 di Roma da Ucraina CreAttiva, un’associazione nata con lo scopo di favorire lo scambio interculturale e l’integrazione dei rifugiati ucraini in Italia attraverso la cultura, l’arte e attività creative. L’appuntamento, in programma per venerdì 27 ottobre alle ore 16.00, sarà l’occasione per presentare la mission dell’associazione e i risultati del progetto “L’arte dell’inclusione”. Nato dalla volontà di fornire nuovi strumenti d’espressione per le persone in fuga dalla guerra attraverso l’arte, la musica, lo spettacolo e le attività creative, il progetto ha coinvolto oltre 50 partecipanti in laboratori di pittura e sessioni di disegno all’aria aperta, passeggiate archeologiche e gite culturali nella città di Roma per promuovere la conoscenza del territorio attraverso la scoperta dei luoghi d’arte. Interverranno Viktoriya Shevchenko (Presidente Ucraina Creattiva), UNHCR e INTERSOS. I rifugiati partecipanti Oksana Tiutiunyk e Alona Medzata e gli artisti Svitlana Pasirska e Ivan Karas porteranno le loro testimonianze e racconteranno le loro storie. Ucraina CreAttiva è un’associazione sostenuta da PartecipAzione, il programma di UNHCR e Intersos che promuove l’integrazione delle associazioni di rifugiati.

Il programma

16:00 – 16:30  BENVENUTO E PRESENTAZIONI

·       Viktoriya Shevchenko (Presidente Ucraina CreAttiva)

·       INTERSOS

·       UNHCR

16:30 – 18:00  PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “L’ARTE DELL’INCLUSIONE”

·       Inaugurazione mostra

con Zhanna Stankovych(fotografa)

·       Testimonianze dei partecipanti e degli artisti

·       Presentazione del libro “Come nasce una Pysanka”

 conSvitlana Pasirska (artista e formatrice del progetto)

18:00 – 19:00 RINFRESCO

19:00 – 19:30 CONCERTO DELLA VIOLINISTA OKSANA TIUTIUNYK E READING DI POESIE D’AUTORE CON ALONA MEDZA

19:30 – 20:00 CONCLUSIONI E RINGRAZIAMENTI

“SENTIRE LA DANZA”. Crowdfunding per rendere accessibile a persone cieche e ipovedenti la sua ultima produzione coreografica BRAVE

Nel mese di settembre Città di Ebla ha attivato una campagna di crowdfunding dal titolo (audio)BRAVE: sentire la danza sulla piattaforma Ideaginger.it. L’obiettivo è quello di rendere accessibile a persone cieche e ipovedenti la sua ultima produzione coreografica BRAVEdi e con Paola Bianchi e Valentina Bravetti, attraverso la creazione dell’audiodescrizione poetica dello spettacolo interpretata dal vivo dall’attrice Carolina Cangini.

La campagna ha coinvolto più di 170 sostenitori e ha raggiunto il suo primo e importante traguardo: la realizzazione della prima replica audiodescritta di BRAVE a Roma in dicembre, all’interno della programmazione di Teatri di Vetro – Festival delle arti sceniche contemporanee. Il calore delle tante persone che hanno sostenuto e accolto il progetto in questo mese, dona alla compagnia l’entusiasmo per un nuovo obiettivo: raccogliere altri 5.000 euro portare l’audiodescrizione nelle altre città d’Italia in cui BRAVE farà tappa nel 2024!

Oggi avrà inizio il countdown, ovvero gli ultimi giorni fino al 15 ottobre per sostenere questo innovativo progetto che rappresenta un’azione concreta verso una maggiore accessibilità alla danza dal vivo, per una comunità sempre più ampia.

Il desiderio di portare un contributo concreto in questo ambito nasce da un’esperienza e una pratica dirette. Lo spettacolo BRAVE, prodotto da Città di Ebla / Festival Ipercorpo in coproduzione con PinDoc, vede infatti in scena Paola Bianchicoreografa e danzatrice, e Valentina Bravettidanzatrice disabile dal 2014, anno in cui ha contratto una rara sindrome neurologica paraneoplastica che da allora l’ha tenuta lontano dalla scena. Valentina è una danzatrice e performer professionista e nel 2007 fu interprete di alcune performance di Paola – la loro conoscenza risale infatti a circa venti anni fa. Valentina ora non cammina più e anche i piccoli gesti quotidiani sono una montagna da scalare ogni volta, eppure il suo corpo in scena è potente e limpido.

In questi quattro anni di lavoro che hanno preceduto il debutto di BRAVE, la compagnia si è inevitabilmente scontrata con le difficoltà riguardanti l’accessibilità alle attività di spettacolo di artiste e artisti con disabilità, così come si è interrogata sull’accessibilità agli spettacoli di danza da parte di spettatrici e spettatori con disabilità. La ricerca coreografica di Paola Bianchi, che indaga la relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture, ha tracciato la linea d’azione, e sarà proprio Paola in concerto con Carolina Cangini a creare l’audiodescrizione.

Il 29 giugno BRAVE ha debuttato in prima nazionale a Castiglioncello, all’interno di Inequilibrio Festival, ed è ora in tournée in varie città d’Italia. Dopo la prima replica audiodescritta a Roma in dicembre, oggi la campagna si pone dunque come obiettivo quello di portare questo innovativo progetto di accessibilità in più città possibili nel 2024!

Per donare è sufficiente andare sulla piattaforma Ideaginger.it, cercare la campagna (audio)BRAVE: sentire la danza e sostenere il progetto scegliendo tra molteplici ricompense pensate per approfondire il processo produttivo dello spettacolo e della sua audiodescrizione.

“Cosa significa portare la danza là dove per suo statuto non può arrivare? Dove l’atto del guardare non è possibile? Sentire (dal greco antico akouō, ἀκούωὀσφραίνομαι) significa percepire attraverso la pelle. Come molti studiosi e studiose ripetono da anni e come è stato dimostrato da alcuni studi ed esperimenti di neuroscienza, la danza non viene capita ma compresa, ovvero presa con sé, portata dentro il proprio corpo. Il movimento di chi danza entra nel corpo di chi guarda portandolo a sentire le tensioni del corpo danzante, la sua fatica, la sua fluidità. Emozioni corporee, muscolari. Nella creazione dell’audiodescrizione, lavoreremo dunque su una “traduzione” che generi emozioni corporee e che conduca chi ascolta a un’incorporazione del movimento”. Paola Bianchi e Carolina Cangini

Nocentre con “Random Lands” di Adriano La Licata per la Giornata mondiale del sordo

Il 23 settembre, in occasione della Giornata mondiale del sordo, ripartono a Palermo le attività di Nocentre con Random Lands di Adriano La Licata. Il tema scelto dall’ENS è “Un mondo dove le persone sorde possano usare la propria lingua dei segni ovunque” e Nocentre ripensa alla cultura e all’arte contemporanea in una chiave più accessibile invitando a partecipare gratuitamente all’evento presentato in LIS (lingua dei segni). Protagonista di ‘Random Lands’ sarà l’artista e fotografo siciliano Adriano La Licata insieme al pubblico che, attraverso un gioco di ruolo, prenderà parte in prima persona al processo creativo. Random Lands prende vita tra strade e angoli suggestivi di Palermo coinvolgendo il pubblico attivamente con l’obiettivo di rielaborare insieme ai partecipanti il concetto di mostra d’arte.

Come un vero e proprio percorso all’interno del processo creativo, il pubblico incontrerà l’artista nello studio di Via Chiavettieri 29, dove verranno spiegati e definiti tutti i ruoli che i partecipanti saranno tenuti a scegliere di volta in volta tra quelli previsti: l’artista, il curatore, l’allestitore, il fotografo, il pubblico. L’artista condurrà quindi i partecipanti per le strade di Palermo, lungo un percorso in più tappe, nel corso del quale ciascuno dovrà svolgere il suo ruolo contribuendo a mettere a punto un’esposizione artistica temporanea in ciascuno dei luoghi in cui si farà tappa.

Partecipazione: gratuita e fino a un massimo di 15 persone previa iscrizione con modulo; per info e prenotazioni contattare palermo@ens.it.
L’attività sarà online su www.nocentre.org

Prosa, musica, danza e teatro.  Le Stagioni 2023/2024 dei Teatri di Pistoia

Venerdì 15 settembre, dalle ore 18.00, al Funaro i Teatri di Pistoia invitano i cittadini e il pubblico a una speciale presentazione delle Stagioni 2023/2024: il gioco collettivo forse più famoso che ci sia (che resterà una sorpresa fino all’ultimo) sarà la cornice dentro cui il direttore artistico Saverio Barsanti (prosa) e i responsabili artistici Lisa Cantini (danza, “La Via del Funaro”), Daniele Giorgi (direttore musicale), Francesca Giaconi (teatro ragazzi), introdurranno le Stagioni e Massimiliano Barbini e Massimo Caselli la proposta formativa, con i laboratori al Funaro e i corsi della Scuola di Musica e Danza Mabellini. Un gioco accessibile a tutti (e con in palio biglietti e carnet per gli spettacoli), che si aprirà con i saluti di Gianfranco Gagliardi (Direttore Generale ATP Teatri di Pistoia), Anna Maria Celesti (Vicesindaco di Pistoia), Matteo Carradori (Direttore generale Fondazione Caript) e si chiuderà con un brindisi collettivo (l’ingresso è gratuito e possibile fino a esaurimento posti). La giornata segna anche l’apertura della vendita dei nuovi abbonamenti e dei biglietti per lo spettacolo di anteprima “Blu infinito” e per gli eventi speciali, “La Milonga del Fútbol”, “Qualche estate fa”.

Si apre subito con un gioco questa nuova Stagione Teatrale pistoiese, che ruoterà attorno anche alle parole gioiacomunità e cura così come dichiara l’immagine che accompagnerà l’anno, creata dall’artista Francesco Chiacchio, convinti che l’atto stesso di concentrarsi sul significato di parole costruttive e ricche determini destini altrettanto ricchi e costruttivi e un presente più appagante. Un viaggio inclusivo per adulti, ragazzi, bambini, come a dire che la comunità non è la somma dei singoli ma un organismo di elementi interconnessi e che un teatro, se vuole svolgere correttamente la sua funzione di servizio pubblico, non deve lasciare indietro nessuno.

Da settembre a maggio 385 giornate di apertura a pubblico e artisti (per prove e residenze), di cui 152 giornate di recite, tra prosa, musica, danza, teatro ragazzi, su 4 palcoscenici a Pistoia: il Teatro Manzoni, il Funaro, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi. Un’attività che non si esaurisce in città ma si estende alla provincia includendo 4 Comuni soci di Associazione Teatrale Pistoiese e altrettante sale: il Teatro Pacini di Pescia, il Teatro Comunale di Lamporecchio, il Teatro Francini di Casalguidi, il Teatro Mascagni di Popiglio. A questi si aggiungono, per le programmazioni estive, a Pistoia Fortezza Santa Barbara e Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli e, a Serravalle Pistoiese, la Rocca di Castruccio Castracani. Un sistema teatrale territoriale, che sposa la prospettiva del decentramento culturale a favore della valorizzazione delle singole comunità.

La prossima Stagione, vede insieme la programmazione, la produzione di spettacoli, la formazione, le residenze artistiche, i progetti e i “servizi” per il territorio, tra cui la Biblioteca del Funaro. 20 saranno gli spettacoli prodotti o coprodotti, che porteranno Pistoia nei teatri di tutta Italia.

74 corsi e laboratori di teatro, musica, danza al Funaro e alla Scuola Mabellini saranno a disposizione di chi, tra 0 e 99 anni avrà voglia di studiare, ponendo magari le basi per una professione futura o semplicemente di imparare e sviluppare la propria creatività, divertendosi. Per i professionisti o aspiranti tali riprenderanno la loro programmazione i workshop al Funaro.

Verranno accolte come sempre compagnie per offrire residenze artistiche, che negli anni hanno contribuito a sviluppare percorsi di grande rilievo, come quello di Sotterraneo, che nel 2023 compie 10 anni di legame con la città (con una serie di iniziative di festeggiamento che verranno annunciate prossimamente) e che, lungo la via, ha visto un successo crescente, portando la compagnia, nel 2022, a vincere il Premio Ubu, come Migliore spettacolo dell’anno per L’Angelo della Storia

Parte anche il focus sui giovani tra i 18 e i 30 anni, che Teatri di Pistoia ha deciso di realizzare inventando “Dream and drama – Teatri di Pistoia under 30”, un progetto a tappe, di cui verranno annunciati i dettagli prossimamente su www.teatridipistoia.it, dove si potranno trovare informazioni anche sulla Carta dello Studente della Toscana e sulla Giovani Card-Teatri di Pistoia, realizzata in collaborazione con UNICOOP Firenze (che garantisce ai giovani sotto i 30 anni l’ingresso a € 8 agli spettacoli e ai concerti). La novità è occasione di rilancio sul mondo giovanile, naturale prosecuzione e in stretto dialogo con il fortunato “A Scuola di Teatro”, il progetto dedicato ai ragazzi in età scolare, che da oltre 20 anni propone spettacoli e laboratori in piena sinergia con docenti e istituti.

Con la prossima Stagione inizierà la partnership con Trenitalia che prevede riduzioni per l’ingresso agli spettacoli per gli abbonati regionali e i possessori di biglietto (nella stessa giornata dello spettacolo) o di badge aziendale per dipendenti e familiari.

Teatri di Pistoia, di cui dallo scorso anno fa parte il Funaro, è un progetto orchestrato da ATP Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, nata nel1984oggi presieduta da Giuseppe Gherpelli e diretta da Gianfranco Gagliardi, di cui sono soci fondatori il Comune di Pistoia e la Fondazione Caript ea cui aderiscono la Provincia di Pistoia e otto ComuniAbetone Cutigliano, Lamporecchio, Montale, Pescia, Pieve a Nievole, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese.

Associazione Teatrale Pistoiese è sostenuta da Ministero della CulturaRegione Toscana e vede il contributo di Far.com e Unicoop Firenze.