Category: Giovani

Festival Music Week concorso per cantautori, cantanti, solisti e gruppi musicali

fmw1Ancora pochi giorni per iscriversi al concorso musicale Festival Music Week organizzato dall’associazione Giovani Menti con il contributo del Comune di Vico Equense.  Entro giovedì 30 aprile 2015, cantautori, cantanti, solisti e gruppi musicali possono iscriversi, gratuitamente, al concorso per entrare tra i dieci finalisti che si esibiranno nella staffetta musicale che si terrà a luglio. Tutte le iscrizioni dovranno pervenire tramite e-mail a concorso@festivalmusicweek.com seguendo le informazioni contenute nel sito www.festivalmusicweek.com. Farà fede la data di spedizione dell’iscrizione. Il vincitore porterà a casa un premio di mille euro in denaro più produzione e distribuzione digitale di tre brani. Presidente di giuria sarà Andrea Rodini.

“Homeward Bound-Sulla strada di casa” un film con i ragazzi dell’Hotel House

Nella periferia sud di Porto Recanati (Mc) c’è un enorme ed isolato condominio in cui convivono quotidianamente oltre 2000 persone provenienti da 40 paesi diversi. È l’Hotel House, grattacielo di 17 piani e di circa 500 appartamenti ad ingresso unico. In questo edificio più del 90% della popolazione residente è di nazionalità straniera, 400 sono i minori.Al suo interno vive un quinto della popolazione del comune maceratese. Conosciuto principalmente per le attività illegali, per le situazioni di violenza e degrado sociale segnalate dalla cronaca “vero e proprio limbo dove è racchiuso un mondo intero”, il palazzo “manifesta segni di una crisi sociale e umana profonda, dovuti alla condizione di abbandono del luogo e dei suoi abitanti”. Negli ultimi anni, sempre più degradato da un punto di vista strutturale “fin quasi all’inagibilità” è stato soggetto, insieme alle persone che vi abitano, a stereotipi e pregiudizi di ogni genere, realtà di rilevo nel panorama europeo, ha attirato l’attenzione su di sé suscitando più volte clamore. Ma l’Hotel House è anche un interessantespazio sociale, “emana una vitalità e varietà di risorse endogene che attendono solo di essere attivate”. La pensa così Giorgio Cingolani, antropologo e regista, che, motivato dalle storie contenute in questo agglomerato multiculturale, microcosmo di esistenze, ha avviato un percorso cinematografico indirizzato agli adolescenti che vivono all’interno della struttura. Un progetto sociale e sperimentale che dopo un anno di incontri e lavoro ha portato alla realizzazione del film “Homeward Bound-Sulla strada di casa”.

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La frammentata ricerca di identità e il “continuo migrare”. Il laboratorio di cinema è stato reso possibile grazie a operatori video, fonici, operatori droni, docenti universitari ecc, che da novembre del 2013 fino al 30 maggio 2014, hanno lavorato gratuitamente al percorso formativo. Oltre ai ragazzi dell’Hotel House, sono stati coinvolti altri giovani italiani e straneri, che, sotto la guida dei professionisti, hanno affinato competenze cinematografiche ed elaborato una serie di racconti legati intimamente alle loro esperienze personali. Le narrazioni nate nel laboratorio hanno dato vita alla trama del film. Nella pellicola, gli adolescenti Naven, Zak, Yasin, Anta, Ferdaus, Shah Zib, Alamin e gli altri coetanei, tra realtà e finzione, rappresentano il loro mondo, raccontano se stessi, confidano i propri pensieri, gli ideali, parlano della difficile e frammentata ricerca di una “identità”. Le vicende, narrate nell’arco di un giorno, si intrecciano senza incrociarsi e il grattacielo spiega il regista “fa da sfondo alle storie, le condiziona e le porta fino alle più drammatiche conseguenze. Le amicizie si perdono nel tempo e nello spazio dell’Hotel House, che sembra estraneo, indifferente. Alla fine di questo giorno uno dei protagonistilascerà casa e amici per partire con la famiglia alla volta di un nuovo paese e cominciare una nuova vita. Una vita che è un continuo migrare”.

l lungometraggio, si legge nella presentazione “è un’opportunità per costruire un prodotto da lanciare sul mercato e dare un’occasione ai ragazzi di proporsi e raccontarsi in una forma artistica loro congeniale” ma soprattutto il fine è quello di farne oggetto di promozione sociale a sostegno di un “cambiamento significativo”. Per i costi di post-produzione e per distribuire la pellicola a livello internazionale è stata lanciata unacampagna di crowfunding,  la specificità di questa raccolta fondi, spiegano i promotori, è che una percentuale (almeno il 30%) delle donazioni ricevute “sarà devoluta alla risoluzione di emergenze strutturali del grattacielo che riguardano la sicurezza e la qualità della vita delle persone in un contesto che ormai appare in stato di avanzato degrado e di pericolo igienico sanitario rilevante”. In più il ricavato sarà condiviso anche con i ragazzi protagonisti del film. (slup)

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ROMART 2015, biennale internazionale di arte e cultura

romeLa città di Roma ospita circa 1000 artisti provenienti da ogni parte del mondo che, in ben 17 mila mq dei padiglioni della Fiera Roma, daranno vita a quello che è destinato a diventare un evento da ricordare: pittura, scultura, grafica, fotografia, video e digital art, performance, e tante altre espressioni artistiche, risultato di una attenta selezione da parte del Comitato scientifico, faranno mostra di sé concorrendo all’assegnazione di 25 premi assegnati da tre diverse giurie.

Circa 5 mila le opere previste in esposizione in una kermesse dal forte contenuto culturale, un grande evento di risonanza mondiale che mira a promuovere anche i nuovi talenti direttamente sul mercato internazionale. Ogni partecipante dovrà, attraverso la compilazione dell’apposito form proporre la propria candidatura. Il comitato esaminatore valuterà le stesse esprimendo il proprio parere ed eventualmente accettandone la partecipazione. A coloro che supereranno tale selezione verranno date tutte le indicazioni necessarie in merito al contributo di partecipazione da versare, che varierà in merito alla quantità e dimensioni delle opere scelte.

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CORSO VIDEO EDITING e realizzazione di un corto sullo street artist URKA

video flowL’Associazione Culturale BLOW UP e l’Informagiovani in Rete (Grottammare, Ripatransone, Cupra Marittima), con il Patrocinio della Città di Grottammare (Assessorato alla Formazione ai Talenti, Assessorato alle Politiche Giovanili) e della Regione Marche, presentano il laboratorio di video editing condotto da Sandro Bocci (filmaker) e Daniela Croci (film maker e Art Curator a New York), con la realizzazione di un breve video sullo street artist URKA in action a Grottammare. Il laboratorio si svolgerà dal 4 al 20 marzo, ogni mercoledì, giovedì e venerdì sera, presso la sala conferenze e multimediale della Biblioteca-Mediateca Comunale Mario Rivosechi di Grottammare. Oltre alle 18 ore serali di laboratorioi teorico e pratico, vi saranno anche 2 ore di riprese video in esterno giorno, durante la realizzazione di un’opera dello street artist URKA in azione. Il laboratorio ha un costo di 100 € ed è aperto a tutti gli over 14 del territorio. Info ed iscrizioni: sandrobocci@alice.it (348 0136434) e zoe@zoemap.com (349 2457110).

Urka "raccogli la tua munnezza"

Urka “raccogli la tua munnezza”

Sandro Bocci, documentarista e filmaker italiano appassionato di effetti speciali analogici. Nel 2013 ha prodotto e realizzato il suo primo lungometraggio non verbale Meta (3.1 / Km²), girato in solitudine in Islanda nel 2012. Nel corso degli anni ha accumulato esperienza nell’ambito delle riprese macro/micro ed astrofotografia. Nel 2014 è iniziata la pre produzione del lungometraggio Porgrave un film sperimentale che orbita attorno a riflessioni scientifiche e filosofiche sul tempo. Daniela Croci, in arte Zoe Map, è una videomaker italiana, attualmente residente a New York. Ha mosso i primi passi nell’ambiente Hip Hop underground, filmando concerti, eventi e serate: artista a 360° ed appassionata di street art, realizza anche progetti come grafica ed illustratrice. Tra i tanti video realizzati, da sottolineare “Love N Fear” (con la performance prestigiosa di Mr di Maggio), “Outside of the box” e “If there is no struggle, there is no progress”.

RESIDENZE ARTISTICHE internazionali a Roma

La sede del Reale Istituto Neerlandese a Roma

La sede del Reale Istituto Neerlandese a Roma

Molti istituti stranieri con sede a Roma offrono la possibilità agli artisti di risiedere nella capitale per un determinato periodo di tempo al fine di approfondire e arricchire il proprio percorso di ricerca confrontandosi con un patrimonio di assoluto valore storico-artistico. Questa importante tradizione portata avanti ancora oggi, nasce grazie all’assegnazione di un premio statale conferito in molti Paesi Europei e negli Stati Uniti d’America. Fondato in Francia nel 1666 nei tempi di Luigi XIV, il Prix de Rome vanta una ricca e lunga storia e perpetua nel presente il suo ruolo fondamentale per la promozione delle arti.

Nel tempo alcuni aspetti e caratteristiche del premio hanno subito cambiamenti riguardo a criteri, partecipanti e un adattamento alle esigenze della contemporaneità artistica e ai diversi sviluppi nazionali e internazionali, tuttavia il Prix de Rome rimane uno dei riconoscimenti più prestigiosi e ambiti dagli artisti contemporanei, che eleggono Roma meta imprescindibile di studio e lavoro. Nel 2013 i Paesi Bassi hanno reintrodotto la tradizione del Prix de Rome per permettere ai propri artisti di studiare e lavorare nella capitale per un periodo di tre mesi, e celebrano quest’anno anche l’anniversario di dieci anni di residenze artistiche olandesi a Roma presso l’American Academy e Villa Massimo, riconfermando così la volontà, condivisa dalle altre nazioni, di mantenere nella città una presenza importante di artisti e architetti.

Il contributo degli artisti in residenza a Roma nel passato e nel presente, le sfide per l’arte contemporanea e il ruolo degli istituti stranieri nella capitale, sono solo alcuni dei temi centrali di un convegno dal titolo Residenze artistiche internazionali a Roma – Confronto sulla storia e  sull’attualità del Prix de Rome, che si svolgerà martedì 16 dicembre presso la biblioteca del Reale Istituto Neerlandese a Roma, in via Omero 10.

L’appuntamento, ideato e curato dall’artista e studiosa Krien Clevis, frutto di un lavoro di ricerca sull’importanza e sul rapporto degli artisti stranieri con la città eterna, è organizzato dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, Reale Istituto Neerlandese a Roma e dal Mondriaan Fund di Amsterdam, con il patrocinio di Roma Capitale.