Dal 3 al 14 giugno, si terrà a Roma il progetto artistico-performativo Contaminiamoci d’Arte, ideato dalle artiste Teresa e Rossana Coratella e sostenuto da UniDir-Credito.
Contaminiamoci d’Arte è un’iniziativa artistica aperta che si rivolge a tutti. L’opera d’arte, infatti, si propone come un’installazione e si fonde con la città per creare una visione contemporanea e condivisa.
L’obiettivo delle due artiste è quello di contrastare l’immobilismo artistico-culturale dovuto alla lunga chiusura forzata degli spazi museali, e non solo, a causa dell’emergenza sanitaria. Una nuova forma di concepire l’arte quindi, libera e in grado di liberare. Per questo, verranno affissi in tutta la città dei manifesti con i versi poetici di Rossana Coratella e i colori delle tele di Teresa Coratella, per regalare speranza e sogno al territorio romano: arte eterna per la Città Eterna. Un linguaggio artistico, dunque, che diventa espiazione e guarigione, anima e pensiero. Il mezzo e il fine di un 2021, quale anno di rinascita e riscatto.
Dove uno spazio dell’arte resta chiuso, ne nasce un altro non convenzionale, sempre aperto all’arte che non si ferma, che rimane sempre e comunque di tutti.
Tiziano Coco, Coordinatore Nazionale di UniDir-Credito BNL ci ha tenuto a spiegare quanto sia importante sostenere il mondo della cultura duramente colpito dalla pandemia, inviando un messaggio di vicinanza e solidarietà: “Le banche sono custodi non solo del risparmio ma anche del genio creativo, promotori e fondatori di un vero e proprio patrimonio culturale”.
L’iniziativa è patrocinata dal Municipio Centro Storico di Roma con la partecipazione di: Sabrina Alfonsi (Presidente del Municipio Centro Storico di Roma); Claudia Santaloce (Presidente della Commissione Politiche Sociali, Politiche dell’lmmigrazione, Emergenza Abitativa, Salute, Sport e Diritti della Persona del Municipio Centro Storico di Roma); Maurizio Arena (Presidente Unidir – Credito); Tiziano Coco (Coordinatore Nazionale di UniDir-Credito BNL).
“Per un attore è la condizione dalla quale cominciare per creare un personaggio, una sorta di tela bianca sulla quale tratteggiare le caratteristiche fisiche per il ruolo che si andrà a interpretare; ciascuno di noi nella vita ha un proprio “personaggio” determinato dal nostro modo di stare nello spazio: come camminiamo, come ci sediamo, come interagiamo con gli oggetti, come gesticoliamo etc, raccontano molto di noi e della nostra storia fisica ed emotiva. Questo vale anche per i nostri personaggi per i quali dobbiamo costruire una fisicità su misura, che racconti la loro storia e per farlo abbiamo bisogno di passare attraverso una fase “neutra”, una condizione di libertà fisica e mentale, a partire dalla quale tutto è possibile”.
“Lo stato neutro”, il nuovo corso (online) di Kabukista Teatro. La parola Kabuki è formata dagli ideogrammi: 歌 ka (canto), 舞 bu (danza), 伎 ki (abilità) che corrispondono anche all’equivalente fonetico del verbo “essere fuori dall’ordinario”. Kabukista si occupa di ricerca teatrale e sperimentazione attraverso proprie produzioni e il lavoro di formazione con i laboratori.
Il corso (9 e 10 novembre) sarà condotto da Silvia Zacchini, attraverso esercizi mutuati da varie discipline – dalla tecnica Alexander al metodo Feldenkrais, da Laban alle discipline orientali – ha lo scopo di aiutare l’attore a trovare il proprio stato neutro dal quale partire per iniziare a creare. La proposta prevede moduli strutturati in 4 incontri ciascuno, che tratteranno aspetti indispensabili al training dell’attore; ogni modulo può essere fruito anche indipendentemente dagli altri; i posti sono limitati in modo da formare gruppi poco numerosi e consentire quindi un lavoro più attento alle esigenze e alle peculiarità di ciascun partecipante.
“Quello proposto – spiegano – non è un corso di ginnastica posturale o di yoga ma un seminario di training teatrale, quindi tutto il lavoro fatto durante gli incontri è finalizzato al mestiere dell’attore”.
Per il primo trimestre il programma sarà il seguente:
1 modulo (dal 12 e 13 ottobre): IL RESPIRO 2 modulo (dal 9 e 10 novembre): STATO NEUTRO 3 modulo (dal 7 dicembre): MONOLOGO
Dove: Meet Quando: classe 1, ogni lunedì / classe 2, ogni martedì Orario: 20.45-22.15 Costo: 35 euro per quattro incontri (+tessera associativa) Per informazioni: info@kabukista.it, telefono e whatsapp: 345 07 33 779 Instagram, Facebook, WordPress e Twitter.
“IL TEATRO VIVE E PULSA ANCHE CON POCHI SPETTATORI. ORA AIUTATECI A FARE TEATRO E A FAR LAVORARE GLI ARTISTI ANCHE NELL’EMERGENZA”
Dal palco della XVI edizione del Festival dell’Eccellenza Femminile, parte un appello collettivo per lo spettacolo dal vivo lanciato da attrici, artiste, giornaliste, performer, drammaturghe e scrittrici, dietro maschere e distanziamenti. In arrivo nuove proposte articolate dal gruppo di lavoro del festival. Dal 16 al 24 ottobre a Genova e Sestri Levante si stanno incontrando oltre 40 artisti che, dal Teatro Ivo Chiesa, da Palazzo Ducale, dal Museo dell’Attore di Genova e dall’ex Convento dell’Annunziata a Sestri Levante, danno vita a una kermesse di eventi per confrontarsi dal punto di vista del FATTORE D, sulla ricostruzione e “il rinascimento” dell’Arte e del Teatro nello stato di emergenza. Presenti, in 9 giorni, dietro maschere e distanziamenti, tanti protagonisti della cultura contemporanea che stanno sostenendo ilfestival, insieme alle associazioni che collaborano quest’anno:
Uno sforzo immenso e una immensa solidarietà intorno al Festival da artisti e spettatori ha reso possibile spettacoli teatrali con grandi attrici e artiste della scena contemporanea, in luoghi bellissimi e con spettatori contingentati.
In questi giorni sono stati e saranno in scena al Museo dell’Attore 4 spettacoli con 4 straordinarie protagoniste: ANIME SCALZE – Maram Al Masri tra parole e musica, con Sara Bertelà (18 ottobre), I Testamenti di Margaret Atwood con Viola Graziosi (20 ottobre), Venere e altri disastri con e di Duska Bisconti, Memorie di una maitresse americana di Nell Kimball con Gaia Aprea. Con una platea contingentata di 15 spettatori, liste di attesa e overbooking quotidiano.
“Questa è la realtà delle Arti Performative” – dichiara Consuelo Barilari – “La realtà degli artisti e del pubblico, legati a doppio filo, dietro maschere e distanziamenti, dal desiderio di emozionarsi insieme attraverso l’anima, insieme e solidali come mai. Per chi oggi fa spettacolo e eventi dal vivo, il Teatro e le Arti performative pulsano e infiammano più di sempre. Se in questo momento, di cui non conosciamo la durata, non possono esistere i grandi numeri di spettatori, le Istituzioni devono sostenere il Teatro e l’Arte dal vivo per i piccoli numeri, immaginando la moltiplicazione degli eventi sui territori della tecnologia digitale, nella ripetizione, nella moltiplicazione sui social. Gli stati devono investire sul Teatro e l’Arte che nasce in questo periodo, perché la qualità è maggiore, nasce dalla coesione e dalla solidarietà di artisti straordinari in una comunità che si chiama emergenza mondiale e che ora gli stati e i governi devono aiutare.È una sfida che abbiamo accettato, proprio per dimostrare che, grazie all’adesione di donne, artisti, artiste, giornalisti e critici, ospiti illustri dall’Italia e dall’estero, si può fare équipe, rivendicare l’importanza di essere fisicamente insieme, e da un piccolo palco lanciare in diretta streaming un appello alla mobilitazione. In questo momento di crisi, il nostro festival vuole essere una nuova finestra per la rete in movimento di tutti gli operatori del teatro. È questo l’obiettivo che vogliamo onorare con l’impegno per i Premi Ipazia alla Nuova Drammaturgia e alle Performing Arts, con il livello degli artisti presenti e con la condivisione della nostra mission da parte degli ospiti di spessore mondiale coinvolti in questa edizione, da Zehra Dogan a Ilaria Capua e Carmen Lasorella.”
Far circolare idee e condividere per cambiare, mettendoci anima. E’, in sintesi, l’obiettivo primo delle conversazioni che si svolgono ogni sera al teatro San Carlino a Villa Borghese nell’ambito di “Gas – Generare arte sociale. L’arte e la cultura al servizio del sociale”, una settimana di iniziative promosse da “Oltre le parole onlus” e “Dire fare cambiare” e legate al progetto Erasmus Plus Restore. Questo scambio di idee, circolarità di buone pratiche e riflessioni – che si avvale del patrocinio di Regione Lazio, Cnr, Inps, Unar, ambasciate di Spagna e del Portogallo e ha come media partner Redattore Sociale – ha visto la prima serata, quella del 14 settembre, dedicata al tema “Un ponte per (buone pratiche per le città)”.
Roma – Dal 14 al 20 settembre una settimana dedicata al
Teatro e all’arte sociale
G.A.S. (Generare Arte Sociale), la presentazione del
primo progetto Europeo Restore dedicato al riconoscimento della figura
dell’operatore di teatro sociale e in chiusura il convegno nazionale dedicato
agli operatori di teatro sociale
Una
settimana dedicata agli operatori e alle operatrici di teatro sociale, figure
che aspettano da anni un riconoscimento nazionale e internazionale. Sono
tre gli appuntamenti di questa settimana interamente dedicata al teatro
sociale.
1.
G.A.S. (Generare arte Sociale) -L’Arte e la Cultura al servizio del Sociale
Con il patrocinio di Regione Lazio, C.N.R., I.N.P.S., U.N.A.R., Ambasciate di Spagna e del PortogalloMediapartner: Redattore Sociale.
Dialoghi tra associazioni,
istituzioni, professionisti
14 – 18 settembre ore 18.30
Teatro San Carlino (Villa Borghese) – ingresso gratuito
Programma
degli incontri:
14 settembre ore 18.00: Un
ponte per (buone pratiche per le città)
Ospiti: Scuola Capitale Sociale, Anziani
partecipanti al progetto dal Palco al Parco, altre a sorpresa.
15 settembre ore 18.00 Voci
di donne (l’arte come strumento di mediazione socioculturale
Ospiti: Laura Andreini Salerno,
(Ass. La Ribalta -Centro Studi Enrico Maria Salerno), Gabriella
Stramaccioni (Garante Detenuti Roma), Tiziana Bergamaschi (regista Teatro
Utile)
17 settembre ore 18.00
Bambini e giovani (nuove
generazioni con nuovi problemi)
Ospiti: Nunzia Bartolomei
(Vicepres. Ordine Assistenti Sociali) Fabrizio Molina (Associazione Nessun Luogo è lontano), Delegazione
Comunità S. Patrignano
18 settembre ore 18.00
Diversi da chi?
Ospiti: Elisabetta Proietti
(giornalista Redattore Sociale), Nino Pizza (Regista Compagnia “Non Tanto
Precisi,) Daniela Alleruzzo (Ass. L’Arte nel Cuore), Suzana
Slatovic e Simone Di Pascasio (Teatro Buffo), Giovanni Sansone
(Dirett. Resp.Contact CenterIntegrato SuperAbile INAIL), Antonella Patete (Coord.
rivista SuperAbile INAIL)
Interverrano in tutte le
giornate i partner europei del progetto Erasmus Plus
RESTORE:
Magenta
Consultoria (Spagna), Pele (Portogallo), Smashing Times (Irlanda), Pro Soc
Drustvo (Slovenia ), Teatr Grodzky (Polonia)
2. Presentazione del
progetto Europeo Restore, REcognition of
the Social Theatre Operator as a professional to tackle the Risk of social
Exclusion
17
settembre ore 12, Sala Stampa Camera dei Deputati
Intervengono:
Pascal La Delfa, presidente
dell’associazione “Oltre le parole onlus”, capofila del progetto
Restore
On. Federico Mollicone – Fondatore intergruppo
parlamentare cultura e arte nazionale
Dott. Paolo Ciani Regione Lazio –
Vicepresidente VII Commissione sanità e politiche sociali
Sergio Escobar – Direttore teatrale,
accademico e dirigente pubblico
La presentazione
si potrà seguire in diretta dal sito della Camera (il link sarà pubblicato
nelle pagine ufficiali di Restore, Oltre le Parole onlus, Dire Fare Cambiare).
3. Convegno per operatori
di teatro sociale
Il
convegno si svolgerà il 19 e 20 settembre con workshop, tavoli di lavoro
tematici e di confronto, approfondimenti e ospiti nazionali e internazionali.
Il
convegno è aperto (e gratuito, previa registrazione dei partecipanti online) a
tutti gli operatori di teatro sociale, docenti, studenti, assistenti sociali,
psicologi, educatori e tutte le professioni che possono applicare il “gioco del
teatro” nei rispettivi contesti lavorativi.
Il suono viaggia a più di trecentotrenta metri al secondo, scavalcando ostacoli, guadando fiumi, mettendo in comunicazione persone fisicamente lontane. Per riallacciare le relazioni nell’epoca del distanziamento sociale, il Festival ValcenoArte recupera e attualizza un’antica tradizione della montagna: quella di dialogare da un versante all’altro di una vallata, rispondendosi con la musica e con il canto. Si intitola «Echi nella Valle» la diciassettesima edizione del Festival che si svolgerà dal 28 al 30 agosto 2020 in Valceno (Parma): tre le giornate di concerti e spettacoli a ingresso gratuito organizzati da Associazione Utinam, con il sostegno del Comune di Varano de’ Melegari e la direzione artistica del Trio Amadei, inserite nel calendario di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020-21.
Il programma si aprirà venerdì 28 agosto alle 21.30 con un evento cui si potrà assistere da due location, poste sui lati opposti del fiume Ceno: l’Anfiteatro Naturale di Vianino e Costa Pallavicino. Cori, ottoni e percussioni dialogheranno rispondendosi dai due versanti.
«La condizione di “Tempo Sospeso” percepita durante il lockdown – spiegano i fratelli Liliana, Antonio e Marco Amadei – insieme alla necessità di attenersi alle regole di distanziamento di questi mesi, ci hanno mossi nella ricerca e reinterpretazione di antiche tradizioni. Abbiamo pensato di riproporre, in chiave attuale, un’antica usanza della Valceno, quando gruppi canori si rispondevano da una parte all’altra della vallata, sfruttando l’eco e la cassa armonica naturale della valle. A questa idea, abbiamo aggiunto una tradizione del Sud Italia: le “Serenate sotto le finestre”». Il 28 e 29 agosto, infatti, a Vianino e Varano de’ Melegari, il fisarmonicista Yuri Vallara sarà disponibile per serenate a domicilio, su richiesta.
Il programma continua sabato
29 agosto: alle 18.00, nella Piazzetta dell’Oratorio di San Rocco a
Vianino, si terrà lo spettacolo “Momo, il dio della burla”, con i burattini del
Teatro Medico Ipnotico mentre alle 21.30, nel cortile del Castello di Varano de’
Melegari, sarà la volta del concerto “Rimbalzi sonori tra Classica e Jazz” con
il Trio Amadei e l’Helga Plankensteiner Jazz Ensemble.
Domenica 30
agosto alle 18.30, presso la Pieve di Serravalle,
si potrà ascoltare il concerto “Na’ voce e na’ chitarra” con Annamaria Senatore.
Il Festival si concluderà alle 21.30, nel cortile del Castello di Varano De’
Melegari, con la “Serenata in Castello”: il Quintetto d’archi Vianiner eseguirà
musiche di Mozart e Dvorak.
Il Festival ValcenoArte è realizzato con il
contributo di Dallara Automobili, Raytec Vision, Leca Laterlite, Turbocoating, Autodromo
di Varano de’ Melegari, Fercolor, Bercella, Fondazione Cariparma, Fratelli
Lombatti. Si ringraziano CML di Civa Silvano srl., Panetteria Fani, Osteria
delle Vigne.
Tutti gli spettacoli si terranno all’aperto, nel rispetto delle norme vigenti per il Covid-19 e, in caso di pioggia, saranno annullati. L’ingresso è gratuito, ma è necessario prenotare scrivendo a utinam.organizza@gmail.com.