Roberta Tommasini racconta la sua esperienza di ricercatrice ed insegnate di yoga
Roberta Tomassini vive tra le colline del fermano, nelle Marche e da quasi 20 si occupa e studia discipline che mirano al raggiungimento dell’equilibrio psicofisico e spirituale dell’essere umano. Il suo incontro con lo yoga è stato un incontro profondo, come lei stessa dice: “ La mia ricerca è partita da una profonda crisi d’identità, non mi riconoscevo con quello che provavo e facevo, non capivo il perché di certe ansie e non sentivo vera la mia strada. Il mio intuito mi ha portata a cercare subito lo Yoga nonostante non conoscessi nulla di ciò, ma dentro di me sentivo che mi avrebbe aperto un mondo…Così è stato”. Dopo il diploma d’insegnante nel 2010 ha cominciato ad insegnare agli adulti e dal 2014 ha iniziato a lavorare con le scuole elementari. Roberta è una ricercatrice poliedrica, tra le sue pratiche annovera: Reiki , cristalloterapia, tecniche vibrazionali di Baba Bedi, thetha healing, meditazione merkabah e yoga sciamanico. La sua ricerca l’ha condotta fino in Perù, terra che ama e visita spesso: “il Perù ha unificato tutte le mie ricerche donandomi la semplice saggezza degli antichi insegnamenti e permettendomi di integrare la mia vita di tutti i giorni con la mia vita spirituale”. Di seguito la sua esperienza con i bambini e lo yoga, attività nella quale crede moltissimo proprio per il grande valore educativo che tale pratica porta in sé.
Roberta vuoi parlarci della tua esperienza d’insegnamento dello yoga con i bambini della scuola elementare di Monte Urano, classi terze e quarte elementari?
L’esperienza è stata articolata in 8 incontri a cadenza settimanale ed è stata incentrata sul lavoro con i 4 elementi: la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco. L’intento principale è stato quello di sensibilizzare gli alunni nel sentire cosa sono in profondità, nel riconoscere le proprie tensioni fisiche e scioglierle con dolcezza e delicatezza, nell’imparare a respirare per gestire la loro energia e trasformare le ansie quotidiane, che già a questa età iniziano a presentarsi, in energia creativa, nel comprendere che sono molto di più di quello che credono, che sono corpo, emozioni, pensieri e spirito, che sono delle Luci e devono risplendere nella loro unica bellezza. Lavorando con gli elementi, li ho aiutati e veicolati nel comprenderne la diversità e la loro importanza fondamentale per gli esseri umani e li ho portati a confrontarsi con gli elementi e ad identificarsi strettamente con le caratteristiche insite in ognuno di loro. E’ stato un lavoro sul corpo, sul respiro e sulla sensibilità psichica, un lavoro col suono e col silenzio. I bambini di oggi fanno un enorme difficoltà a stare fermi e soprattutto a stare in silenzio perché sono sovrastimolati e ipereccitati, ho notato una generale scarsa attenzione quando ci si approccia a loro in maniera asettica e descrittiva e al contrario un’attenzione profonda quando si trovano stimolati con immagini ed esempi concreti ed esperienze dirette. Così le esperienze che ho cercato di indurli a fare sono state esperienze vissute nel loro corpo, nel loro sentire come essere unici, usando la visualizzazione e la meditazione guidata e in molti di loro ho visto davvero una bella apertura e profondità.
Secondo te l’insegnamento dello yoga ai bimbi che significato può avere, possiamo dire che ha un valore sociale?
Io credo che l’insegnamento dello yoga abbia un alto valore sociale in quanto la crescita di un individuo basata sul rispetto dell’altro, in quanto parte di una creazione unica, sia il fondamento per creare un mondo armonioso e pacifico. La prima cosa da insegnare ad un bambino è quella di amarsi così com’è, e ad amare, di conseguenza tutto quello che lo circonda, sia esso un essere umano, animale, vegetale o minerale. Per fare questo un bimbo deve vivere questa armonia e questa pace e sapere che può trovarla dentro di sé.
Quanto tempo è durato il laboratorio? Hai/avete notato dei cambiamenti nei bimbi e/o nella classe dopo l’inizio della disciplina?
Il laboratorio si è articolato in 8 incontri a cadenza settimanale. I bambini alla fine della lezione risultavano molto più silenziosi e attenti. Dopo 8 settimane mi hanno confessato loro stessi di sentirsi molto più tranquilli e rilassati, da parte mia ho notato una maggiore profondità nell’avvicinarsi alla pratica.
Credi che lo yoga abbia un potenziale importante nell’educazione dei bambini?
Credo che sia fondamentale, come lo è anche per gli adulti. Per quanto riguarda i bambini credo che loro siano ancora più aperti e puri degli adulti, in un certo senso meno contaminati, per questo è più semplice entrare in contatto con le diverse parti del loro essere. Essendo più sinceri e puri riescono a raggiungere prima la verità che risiede dentro di loro.
Com’è stata accolta la tua proposta all’istituzione?
In realtà mi hanno cercata. Una maestra elementare mi ha proposto questo progetto che io ho accolto con molto piacere.
Come definisci la pratica dello yoga?
Definisco la pratica dello yoga come illuminante, riequilibrante e un potente rimedio contro la chiusura e l’ignoranza umana. (Roberta Fonsato)