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TPA-TORINO per diffondere l’arte della performance

unnamedTpa–Torino PERFORMANCEART è un festival indipendente dedicato alla promozione e alla diffusione della Performance Art contemporanea nelle sue pratiche più sperimentali. L’obbiettivo di tpa è quello di diffondere l’arte della performance attirando l’attenzione sulla comunità di artisti che si dedicano a questa forma di espressione. Più che una vetrina il festival vuole rappresentare un’opportunità di scambio tra artisti e tra artisti e pubblico, un’occasione di confronto e discussione sulla performance art come pratica artistica. La terza edizione del tpa si terrà a Torino il 28 – 29 e 30 novembre 2014.

In occasione di The Others Fair, giovedì 6 novembre 2014 a  partire dalle 22.00 (sala cinema/basement), tpa presenterà almost 3, una selezione da tpa video performance section 2012 – 2013 – 2014 a cura di Manuela Macco e Guido Salvini.

 

tpaAppuntamenti
28-29 e 30 Novembre sezione live 2014: carlos Tejo (ES), Marc Giloux (FR), Zhou Bin (CN), soufia Bensaid (CA), Irene Pacini (BE), Maya Quattropani (IT), Francesca Arri (IT ), Cinzia Ceccarelli (IT). sezione video 2014: alex beriault (CA), Annaclara Di Biase (IT), Chika Matsuda (JP), chris Heller (CA), chun hua catherine dong (CN), daniela Beltrani – ezzam rahman (SG), gilivanka Kedzior – barbara Friedman (FR), jai du (ES), argilla Joyce (USA), Neno Belchev (BG), Raphael Couto (BR), sabine Oosterlynck (BE), sara pathirane (FI). sedi : Atelier Giorgi via Belfiore 5h, Torino GreenBox, via Sant’Anselmo 25, Torino Bin 11, via Belfiore 22 °, Torino ufficio stampa: Marianna Orlotti organizzazione: Alicja Khatchikian, Jorge Tobon, paola spola, elisabetta vacca

LA MUSICA DELLA VITA. Incontrarsi, condividere e ‘sentire’. Partecipa anche tu!

Che cos’è la musica per te?

la homepage del sito

la homepage del sito

E’ questa la domanda che sta alla base del progetto LaMusicadellaVita.eu  e che l’ideatore, Roberto Bellavigna, ha rivolto alle persone incontrate nei laboratori di musicoterapia, nei luoghi comuni dove amici conoscenti e familiari ascoltavano brani e canzoni di vecchi ricordi, ai ragazzi nelle scuole, ai giovani nelle piazze, agli adulti nelle osterie dove insieme si intonavano canti, agli anziani…

“Senza la musica non potrei vivere”, “la musica è tutto”, “la musica è la voce dell’anima”, “la musica è la mia compagna di vita”, “la musica non so cosa sia …ma è bellissima” , “la musica è un’amica sincera che non mi ha mai abbandonato”, “la musica è qualcosa di cui ho bisogno”, “la musica è un cantante” … ecc. ecc… Sono alcuni dei commenti raccolti anche in un video.

“Il suono, il silenzio, un canto, la musica ci accompagna e ci sostiene, – si legge nella presentazione del progetto – ci culla, aumenta il ricordo fino ad amplificarlo, rimane quando il ricordo affievolisce, è gioia e dolore, diventa persona e innamoramento, è dedica all’altro, carezza, appoggio, ci aiuta a guardare al futuro, è forza e coraggio, è marcia, danza, cammino “la musica è la vita…”  Sono questi i presupposti che hanno reso possibile la realizzazione del sito e hanno mosso il desiderio di “stimolare alla vita attraverso la musica” non solo per sostenere, alleviare la malattia ma anche per “curare il quotidiano” perché il benessere passa da una buona prevenzione e la prevenzione passa attraverso buone relazioni, incontri umani, scambi artistici e creativi. Il benessere passa per l’”ESSERCI”.

imageIo ci sono per te… LaMusicadellaVita  vuole “esserci”, nelle case, nei centri socio educativi, nelle piazze, nelle auto, nei ricordi e nelle dediche, ovunque si può produrre creativamente incontri musicali… Il progetto interattivo ed internazionale, concretamente, si pone l’obiettivo di: fare scambi interculturali attraverso la musica e l’arte; recuperare il patrimonio artistico e umano dei canti dei nostri nonni di noi e dei nostri figli; creare volontari musicisti e artisti pronti a partire per regalare sogni e donare spettacoli; avviare seminari nazionali ed internazionali di musica relazione e terapia; rispondere a domande, porsi domande e fare ricerca insieme; creare spettacoli ‘estemporanei’, flash music incontri musicali itineranti; raccogliere idee e patrimoni personali di racconti musicali; proporre giornate di studi e di scambi, momenti vivaci, divertenti, liberatori, per ribadire il senso del vivere, l’importanza del gioco, l’essenza dello stare insieme; creare stanze attrezzate per la produzione e ascolto musicale; relazionarsi con personale medico, animatori, insegnati, fisioterapisti, educatori e famigliari sul tema musica; riflettere sul significato di cura in musicoterapia e sul concetto del cosa funziona…; raccontare ad operatori, terapisti, psicologi, e gente comune che la “miglior cura” è nella proposta “io ci sono per te” è da questo che il mezzo si fa strumento; realizzare dediche per momenti speciali con creazioni musicali personalizzate e lettura di scritti; creare playlist di ascolto per malati di Alzheimer a partire dall’analisi del loro vissuto sonoro per tornare al ricordo e alla relazione.

LaMusicadellaVita  nasce e vive a partire dalla stessa esperienza maturata dall’ideatore e da quanti collaborano attivamente al progetto: “segnata ogni giorno dal nostro essere musicali, il nostro suonare, l’essere musicisti professionisti, musicofili o appassionati, attori del suono, disegnatori delle altezze…… innamorati della musica”. Il sito nasce anche per documentare, accomunare gli intenti, promuovere idee per proporle alla libera condivisione e al sostegno dei naviganti…

Tra i progetti avviati:

vita– PROFILI SONORI. Raccolta audio realizzata a partire da produzioni sonore registrate in contesti geriatrici e in centri disabili rilette e traslate in modo artistico e creativo. Sono voci, silenzi, ripetizioni di parole di persone che attraversano le stanze dei centri geriatrici e ospedalieri, delle strutture residenziali, dei luoghi della disabilità, ma anche delle nostre case, luoghi dove la relazione chiede aiuto tra rumori e silenzi ingombranti. Voci, comunicazioni sonore, parole che si ripetono che ci parlano. Il progetto intende rendere in musica questi mondi, tradurli in suoni che raccontano. Un incontro artistico fatto di note e corde vocali reinterpretate per portare a movimento quel che sembra essere fisso per dare senso a quel che all’apparenza “non appare”. Il progetto chiede il contributo  di tutti per raccogliere un piccolo archivio di tracce audio contenenti: voci, suoni e rumori del quotidiano vivere di tanti nostri amici, familiari, pazienti, conoscenti. Puoi sostenere Profili Sonori attraverso la raccolta dal basso (crowdfunding)

SALA MULTISENSORIALE per il Centro polifunzionale “Arcobaleno” di Borgotaro (Parma), inaugurata il 19 luglio 2014. Nel video sotto viene presentata un’anteprima anche se esserci, ribadisce Bellavigna “è ben differente e le foto non rendono gli aromi le luci il setting i particolari. E’ straordinario pensare, vedere fare esperienza di come gli spazi possano cambiare, diventare accoglienti strumento per la relazione”. Per aprire altre sale multisensoriali è stato avviato un crowfunding. (slup)

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=EDoNsAmqBAA[/youtube]

 

Strisce a tratti: immagini, parole e musicalità

Immagini, parole e musicalità RoSaVida

Valentina Di Fato

Tratti che si concretizzano in parole, immagini che diventano video, suoni che portano a dolci note: è questo il progetto RoSaVida, un mix di immagini, parole e musica in cui la creatività vuol bersagliare la solidarietà e la riflessione. Ne abbiamo parlato con Sabrina Lupacchini, l’illustratrice del porgetto, che con Roberta Fonsato, la curatrice dei testi, realizzano le “Strisce inUtili”.

 

Sabrina e Roberta, da dove nasce quest’idea?

Nasce innanzitutto dall’incontro tra due animi affini, in un riconoscersi simili nella visione e rappresentazione del mondo. Dal desiderio di ritrovarsi, liberare le ore e regalarci un tempo tutto nostro di racconto, in cui il “fare creativo” trovasse uno spazio favorevole e protetto. Le Strisce sono un’impellenza creativa, le definiamo “inUtili” pensieri erranti, perché non vogliono ‘dire o ribadire’ qualcosa, vogliono esistere in quanto forme comunicative d’arte spontanea. Rappresentano un comune bisogno, quello di esprimere ad altri il nostro ‘quotidiano sociale’ attraverso parola e tratto, in modo semplice, conciso, senza troppa “razionalità”. L’idea del “muto” ci è parsa perfetta, perché risponde molto bene a questa esigenza di sinteticità e immediatezza

Qual è il format di composizione dell’opera?

È una sinfonia che nasce al momento, non ha cadenze se non quelle interiori. Se si scompone una striscia vi si trova: il valore delle idee e dell’arte, realizzati a costi zero. Ogni striscia ha un suo ritmo, ma ha sempre la stessa finalità, quella di raccontare qualcuno, parlare del suo mondo e di come gli altri lo vedono e ‘definiscono’ (quel “dicono che” sempre presente)… e non c’è mai un vero finale, ma un sipario che si apre perché c’è una frase o un’immagine che quella ‘definizione’, quella ‘catalogazione’ sociale, pone in dubbio…

Come realizzate il vostro lavoro?

In maniera del tutto spontanea, spesso casuale. Magari una delle due è stata colpita da una vicenda, o da una storia. Allora ce la narriamo nuovamente e decidiamo poi di tramutarla in striscia. Una volta definito il tema, pensiamo cosa vorremmo che la striscia muovesse… e poi agiamo. I testi e le illustrazioni nascono anche lì sul momento, magari in un pomeriggio tra una tisana e qualche confidenza. La struttura o meglio la griglia su cui comporre testo illustrazioni e musica è sempre la stessa, i mezzi tecnici di supporto sono veramente ‘arcaici’ anche questo faceva parte dell’idea iniziale, volevamo realizzare qualcosa di efficace e artisticamente valido ma tecnicamente senza troppi ‘fronzoli’, con uno stile specifico, che si collegasse al nostro mondo, che è poi quello condiviso nel sito RoSaVida.

In un momento dove le immagini sono sempre più spettacolari e in 3D volevamo arrivare attraverso un linguaggio semplice e illustrazioni animate volutamente lente. Il tempo con cui si legano immagini testo e sonorità è il tempo di come emotivamente sentiamo l’incedere di ogni storia.

Che tematiche trattate nelle vostre Strisce InUtili?

Sono legate alle persone e soprattutto al disagio attuale del vivere, alle difficoltà dei rapporti, delle relazioni, del trovare qualcuno con cui confidarsi. Vengono codificati col nome “sociali” in realtà sono i temi del nostro vivere quotidiano. Gli argomenti nascono sempre da storie su cui riflettiamo e che ci raccontiamo nei nostri momenti di condivisione. Le nostre parole nascono dall’ascolto.

Come mai per una delle vostre opere avete scelto proprio la rappresentazione di un senza dimora?

Costantino è il ‘Senza’ che percorre le strade del nostro essere, perché spesso si può essere dei ‘Senza’ nonostante una casa e una famiglia… Costantino cammina sulla strada attraverso passi che sostituiscono il suo stesso sentire, i piedi diventano i suoi compagni e prendono anche decisioni per lui. In un momento di crisi, dove è altissima la disoccupazione, con almeno 500 mila persone che non riescono ad avere una casa degna di essere definita tale e 17 mila veri e propri senza fissa dimora, ci è venuto spontaneo in uno dei nostri pomeriggi comuni, parlare di qualcuno che avremmo potuto incontrare aprendo semplicemente la porta di casa. In questo caso volevamo ribadire il fatto che Costantino non è solo un Senza dimora… ma in realtà ha perso tutto…l’unica cosa che ancora ha è il suo passo che può riconoscere e riconoscendolo, riconosce forse, ancora se stesso…Costantino il “Senza”, non è solo un senza dimora, è un senza “Tutto”, perlomeno nell’accezione del tutto concreto. Lui ha perso tutto, però gli è rimasta la sua essenza come persona, la strada e i suoi piedi. In fondo siamo tutti dei “senza”, ma senza cosa?

Qual è il messaggio che volete far passare?

Siamo bombardati da gente che intende spiegare i fenomeni sociali, a loro lasciamo la prerogativa di lanciare messaggi e/o proporre riflessioni. A noi interessa sapere che anche solo una delle nostre Strisce sia riuscita a toccare, anche solo una persona nel profondo. È in quel luogo appartato, che appartiene ad ogni individuo che può nascere un moto di interesse, un pensiero, magari un’azione…

Il messaggio…forse il messaggio è muto, come le Strisce!!! Così muto che grida i nomi di tutti quelli che le abitano…Costantino, Matilde, Annetta, Caterina, Roberta, Sabrina…..