Category: ANNO V 2015

Primal Energy 2015: al via il bando per nuovi talenti dell’arte contemporanea

Nella foto Ex Fabrica di Emiliano Baldi, vincitore della scorsa edizione di Primal Energy

Nella foto Ex Fabrica di Emiliano Baldi, vincitore della scorsa edizione di Primal Energy

Torna anche quest’anno in Maremma Toscana l’appuntamento con il Premio internazionale di arte contemporanea Primal Energy. C’è tempo fino al 15 maggio per partecipare al prestigioso concorso ideato da Gad Art Factory per selezionare nuovi talenti italiani e stranieri.

Nei suoi quattro anni di vita, Primal Energy – evento organizzato in collaborazione con il Comune di Orbetello, la Provincia di Grosseto e Regione Toscana – è divenuto uno strumento di promozione territoriale unico, per la diffusione del brand della Maremma nel mondo, nonché un mezzo prezioso per individuare le tendenze artistiche più innovative, sempre in linea con la filosofia del Premio: materiali della tradizione e padronanza delle tecniche.

Diana Tonutto, Gennj Trentini, Emiliano Baldi, vincitori delle passate edizioni, seppur giovani, sono artisti che si stanno affermando nel panorama contemporaneo, anche grazie alla comunicazione che il Premio cura seguendoli per un intero anno.

“Abbiamo voluto per questa importante edizione di consolidamento un concorso senza limiti di età e aperto a tutti gli artisti, italiani e stranieri – spiega Alessandra Barberini, art director di Primal Energy -. La scelta nasce dalla volontà di poter selezionare liberamente e sulla sola considerazione della qualità artistica, le opere più interessanti da coinvolgere nel grande evento espositivo dedicato ai 20 finalisti, tra i quali verrà designato il vincitore unico 2015”.

Quest’anno, il tema è libero: sono ammessi tutti i linguaggi ed espressioni artistiche appartenenti all’ambito arte, moda e design. Sarà favorita la capacità di realizzare e presentare un progetto, complesso e articolato, capace, attraverso la realizzazione di pezzi unici, di rappresentare, con estrema libertà espressiva e tecnica, il proprio mondo interiore. Come caratteristica ricerca artistica e curatoriale di Primal Energy, grande importanza sarà data al significato e all’uso dei materiali (pietra, ferro, rame, metalli, argilla, legno, tessuti, cuoio) e alla sperimentazione tecnica.

Al vincitore di Primal Energy 2015 andrà un premio in denaro di mille euro come riconoscimento di merito artistico; la comunicazione e diffusione su tutti i canali di comunicazione stampa, web e social; la realizzazione di video-intervista dedicata; vernissage e finissage con cocktail di benvenuto; il catalogo; il coinvolgimento in eventi del circuito Gad.

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RICORDI SONORI in casa di riposo…

Ricordi sonori2 “Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato”

“Ricordi sonori” è il laboratorio di musicoterapia condotto da Antonio Sodano presso la casa di riposo Villa Serena. La musica “di una volta” quella legata prevalentemente alla gioventù degli ospiti è stata utilizzata come ponte tra passato e presente per stimolare memorie e racconti e intrecciare ricordi.

Nel video in cui viene proposta l’esperienza di musicoterapia emerge un importante patrimonio umano-musicale che non può rimanere rinchiuso tra le mura delle case di riposo. Gli anziani protagonisti cantano e raccontano di sé stessi e del  territorio nel quale sono vissuti. Condividono emozioni. Così come la musica può fare da ponte tra il presente e il passato degli anziani, il video vuole essere un ponte tra le generazioni mostrando come gli anziani siano persone vive e vitali.

Antonio Sodano, diplomando al Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, dal 2012 collabora stabilmente con la Casa Protetta VILLA SERENA di San Romualdo (RA). Nel 2014 ha condotto progetti di musicoterapia per le strutture gestite dall’ASP Bassa Romagna. Dal 2012 collabora con la Soc. Coop. CADIAI di Bologna realizzando progetti di musicoterapia per la disabilità.

Il video sarà presentato dall’autore durante la giornata seminariale de “La musica della vita” a Fognano Ravenna il 15 Febbraio 2015 maggiori info su www.lamusicadellavita.eu

[vimeo width=”600″ height=”338″]http://vimeo.com/98711151[/vimeo]

Con l’app #Vibetunes i sordi “ascoltano” la musica…

imagesIl suono di una sinfonia trasformato in vibrazione grazie a un’app, Vibetunes, che consente ai sordi di “ascoltare” la musica sul proprio smartphone. L’idea di realizzare quest’applicazione è venuta agli organizzatori del Festival internazionale di musica classica e sinfonica di Cartagena, in Colombia. All’inizio cercavano un modo per permettere anche alle persone sorde di poter seguire dal vivo un concerto percependo la musica dell’orchestra.

Ma mentre immaginavano come realizzare un “concerto inclusivo” nelle loro menti si è insinuata un’altra domanda: “Perché dover ascoltare la musica solo un giorno e non anche tutti i giorni?”. Così è nata l’idea di servirsi della tecnologia per creare un’app che potesse riempire di musica la giornata di una persona sorda. Grazie all’aiuto dell’agenzia Y&R hanno creato Vibetunes, un’applicazione scaricabile solo per il sistema operativo Android. Secondo i dati dell’organizzazione mondiale della sanità il 5 per cento della popolazione mondiale, 360 milioni in termini assoluti, è sorda o ha problemi legati all’udito…

Continuate a leggere il pezzo di Dino Collazzo su Redattore sociale

Cinque Laboratori di FELICITA’ organizzati da @zonafrancaoderz

unnamed“Cinque pillole di felicità” si intitola così il ciclo di laboratori artistico creativi in cui l’emozione FELICITA’ è il filo conduttore di un percorso individuale, la cui priorità non è la destinazione, ma l’ascolto del proprio viaggiare. In questi workshop organizzati da Zona Franca di Gorgo al Manticano (Treviso) come protagonista verrà offerto un percorso individuale per provare a trovare delle risposte sul tema della “felicità” che si potrà vedere, sentire toccare, ascoltare e comunicare in forma grafica artistica plastica e d’opinione. L’operato è “posto sulle basi dei principi dell’arte sociale nella sua forma espressiva (senza fini terapeutici), dove l’attività diventa pretesto e opportunità individuale e di gruppo per ascoltare emozioni, sentire valori, assaporare il piacere di fare, riaccendere l’inclinazione alla cultura e all’incontro.

In Zona Franca la Felicità è anche solidarietà. I partecipanti infatti avranno l’occasione di destinare i propri elaborati artistici all’evento solidal-culturale ZonaFest, i cui proventi da offerte libere saranno donati a Comitati Genitori del territorio Opitergino-Mottense. Trasformando quindi i frutti della creatività sociale in sostegno alla cultura delle generazioni del futuro. L’evento sarà ospitato da Fondazione Ada e Antonio Giacomini. (slup)

I rifugiati contribuiscono al bene comune attraverso la bellezza, il riciclo e l’arte – Roma lo Mostra @museiincomune

arte rifug 2Il Museo Carlo Bilotti di Roma ospiterà fino al 22 febbraio 2015 la mostra “L’Arte dei Rifugiati. Un contributo di Refugee ScArt alla città eterna”. Gli oggetti ed i grandi teli creati con materiali di riciclo, sono stati realizzati da un gruppo di rifugiati politici di area sub-sahariana, arrivati nella capitale in cerca di protezione. Lo scopo dell’esposizione è principalmente quello di “dare visibilità ad un progetto che si distingue, oltre che per l’impegno civico e l’aspetto umanitario, anche per la qualità ed originalità estetica delle realizzazioni, in cui la perizia artigianale diventa capacità progettuale, design ed espressione artistica”.

Plastica trasformata ad arte. Le opere sono state create con i rifiuti raccolti proprio nelle vie e nelle piazze su cui si affacciano i monumenti ritratti, i rifugiati hanno trasformato la plastica “in materia culturale altrimenti apprezzabile e usufruibile nel tempo”. In poco più di tre anni, con il progetto “Refugee ScArt” della Spiral Foundation, 10 tonnellate di “plasticaccia” romana, sono state trasformate in oggetti d’arte funzionali, colorati ed allegri “che sorprendono e commuovono per la cura e la fantasia della loro esecuzione”. L’intero ricavato di tutte le iniziative promosse dal 2011 ad oggi torna ai rifugiati, che a loro volta, aiutano altre persone che ne hanno bisogno, devolvendone una parte al Poliambulatorio mobile di Castel Volturno.

Foto: www.refugeescart.org

Foto: www.refugeescart.org

“Contribuire al bene comune”. Su di loro lo scrittore Erri De Luca ha detto: “arrivati da lontano, spaesati e senza conoscere la nostra società, essi riescono a dare scopo e dignità alle loro mani buone a tutto ricavando valore dall’ultimo stadio della merce. Essi sanno scoprire immediatamente un nostro punto debole in cui può essere prezioso il loro aiuto, e si inventano un modo per trasformare una nostra debolezza, i nostri scarti, in un reddito per loro ed un aiuto per noi. Grazie a Refugee ScArt i vuoti a perdere diventano pieni a rendere”.  I rifugiati che arrivano in Italia in cerca di protezione, si legge nel progetto, possono “contribuire al bene comune, supportare se stessi e le loro famiglie in Africa e aiutare altri e creare bellezza ringraziando la città che li ha accolti”. (slup)

 

Fonte: Redattore sociale