Category: ANNO VI 2016

“Tracce di memorie” progetto di narrazione teatrale per over 65

L'ARIA DELLE UNDICI credits Giacomo De Checchi“Tracce di memorie” e un progetto di narrazione teatrale per over 65, che a Cadoneghe (Padova) per oltre un anno sono stati chiamati a confrontarsi e a raccontarsi intorno ai temi del lavoro e della memoria. Da questo laboratorio è nato lo spettacolo “L’aria delle undici” che andrà in scena domenica 21 febbraio, alle ore 17 all’auditorium “Ramin” di Cadoneghe (via Rigotti 2). Saranno 23 i partecipanti, uomini e donne tra i 65 e gli 80 anni.

Ideato e condotto dagli attori e registi Loris Contarini e Stefano Skalkotos in collaborazione con la cooperativa TOP-Teatri Off Padova, il laboratorio è stato promosso e sostenuto dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Cadoneghe, che ha subito accolto la proposta di utilizzare le tecniche, gli strumenti e il linguaggio del teatro per un percorso di incontro e socializzazione, ma pure di lavoro sociale innovativo, rivolto agli anziani del territorio.

L'ARIA DELLE UNDICI credits Giacomo De ChecchiPer tutti i protagonisti quello di domenica è un vero e proprio “debutto” che li vede per la prima volta esibirsi,… anzi raccontarsi in veste di attori davanti a un pubblico. E dalla narrazione di sé e dall’ascolto prende avvio tutto il percorso, partito nel 2014 e negli ultimi mesi concentratosi sull’allestimento dello spettacolo che ne rappresenta ora una sorta di restituzione. Perché dalle storie dei “ragazzi” – come sono soliti chiamarsi tra loro –, viene fuori un pezzo significativo di memoria collettiva del territorio.
Nel corso del laboratorio, infatti, ciascuno di loro si è in qualche modo guardato indietro, e con il racconto di sé e della propria storia ha ricostruito insieme agli altri una visione e un mondo del lavoro così diversi rispetto a quelli attuali. Dai racconti di queste persone, prima raccolti attraverso interviste e poi trasformati per la scena in piccoli ed efficaci monologhi, riprendono così vita scorci di quotidianità di un tempo, e insieme le fatiche, le aspettative, i sogni di un’epoca.

traccedimemorieA guidare i partecipanti nella costruzione della narrazione di sé, gli attori e registi Loris Contarini e Stefano Skalkotos, autori anche della drammaturgia dello spettacolo: «Il laboratorio è stato pensato per gli anziani perché ragionando delle cose che oggi stiamo perdendo e di quelle che stiamo cercando, loro sono centrali – spiegano –. Ci interessa la loro memoria, certo, ma ci interessa ancora di più il loro presente: entrambi ci riguardano. Il teatro è fatto di e per le persone, perciò ci piace pensare che progetti come questo ribadiscano il ruolo del teatro nella sua funzione sociale e civile, oltre che artistica, come strumento di indagine e di intervento sociale». Ad affiancarli la danzatrice Sandra Zabeo, che si è occupata della dimensione del corpo e del movimento, consentendo loro di scoprire, attraverso le pratiche artistiche, come i limiti fisici in alcuni momenti scompaiano, lasciando spazio alla bellezza. I partecipanti hanno pure collaborato all’allestimento dello spettacolo e alla realizzazione di alcuni oggetti di scena.

Viaggio “tra il coraggio e la paura“: 5 laboratori artistico-creativi

semiTra febbraio e marzo 2016 a Motta di Livenza (provincia di Treviso) partirà un nuovo ciclo di laboratori-creativi per giovani e adulti dal titolo “5 semi tra il Coraggio e la Paura”, percorso “strutturato sui piani dell’arte sociale e dell’apprendimento esperienziale, che promette di rispecchiare i valori fondanti la generatività sociale e di promuovere il dialogo individuale e collettivo facilitato dalla creatività”. Il progetto è stato curato dal “Team creativo Zona Franca“, con il contributo dello psicologo Dott. Franco Tramarin, l’aspetto grafico della presentazione è merito di Chiara Moro.

Gli appuntamenti si terranno  nella prestigiosa sede di Palazzo Giacomini, ospiti della Fondazione omonima “si porterà l’attenzione dei partecipanti sul proprio senso di coraggio e di paura, per passare da qui si attraverserà il vissuto, volgendoci poi alle aspettative. Alla ricerca di risposte, di possibili risorse e di nuove proposte”.

Cinque incontri:
– Il 1° incontro, La paura è bianca, il coraggio è rosso, partirà da un’affermazione grafica didascalica che chiede di reagire ad essa. L’utilizzo della forza creativa sarà la chiave di volta. Si useranno pastelli a olio e tempere.

– Nel 2° appuntamento, Tra-Me, a fare colore e a dare forma saranno materiali naturali, comuni e di riciclo. Fili, scampoli, piccole cose a fare da tappe e da toppe su un telaio che è la vita con le sue strade, i suoi incroci e le sue combinazioni. Dove volontà, impegno e fiducia tengono accesa la speranza.

– Col 3° incontro, Il ponte, ci sarà un passaggio virtuale tra un desiderio, un bisogno, un progetto e il suo immaginario svolgimento ed epilogo. Tentare la traversata e vedere al di là sarà un rischio espresso con l’uso di pastelli a olio.

– La volta dopo con Alla scoperta del silenzio, a tracce criptate di paura e di coraggio si darà luce. A fare da tramite sarà usato un modo di lasciare tracce tanto misterioso quanto naturale. Sarà una sorpresa, proprio da bambini… che proprio come le sensazioni più antiche richiede maniera per essere visualizzata.

– La fine, nello spirito di Zona Franca, sarà più un inizio, 1 – 2 – 3… Via, piani e progetti sì, ma dando spazio agli imprevisti serviranno prontezza, velocità, coraggio e un pizzico di lucida follia per creare il nuovo da una traccia abbozzata, di tempera.

Per partecipare alle attività proposte da Zona Franca non bisogna avere di competenze specifiche. Mantenendo la linea di valori base dei cicli proposti negli anni passati anche questo avrà come fine ultimo la solidarietà I partecipanti infatti avranno l’occasione di destinare i propri elaborati artistici all’evento solidal-culturale ZonaFest2016, i cui proventi da offerte libere saranno devoluti in beneficenza.

L’evento finale sarà ospitato nel mese di ottobre 2016 presso la suddetta Fondazione Giacomini, ma di questo ti riparlerò più diffusamente nei prossimi mesi.

Possono essere tutto o niente. “Negativi di attore”, ritratti di artisti in sala

negativiIl brigante o il partigiano, la madre o la figlia, il lottatore o il pacifista, l’assassino o la vittima, l’amato che ama o che viene amato….Possono essere tutto o niente i personaggi ritratti nel progetto “Negativi di Attore” nato da un’idea di Veronica Croccia fotografa della provincia di Pisa che collabora da quattro anni con la scuola Fotografando con sede in Montopoli in Val d’Arno ed è parte dell’associazione culturale Musicastrada. Veronica Croccia, nel suo percorso, presenta una forte passione per i temi sociali e per l’arte.

In collaborazione con i ragazzi della compagnia teatrale “No, Grazie!”  ha realizzato 13 ritratti di artisti in sala (12 attori e 1 regista) sul tema delle “molteplici possibilità e delle versatili personalità che qualsiasi soggetto umano, a maggior ragione se si tratta di attori teatrali, potenzialmente racchiude in sé”.  Il progetto si completerà con una mostra “dinamica” a ingresso gratuito che verrà presentata per la prima volta presso la torre di San Matteo a Montopoli in Val d’Arno il 7 Maggio 2016 e resterà visitabile fino al 15 di Maggio, sarà un incontro tra l’Arte della fotografia e l’Arte del teatro, dove l’una sconfinerà nell’altra e sarà dall’altra .

Il progetto “Negativi di Attore” ha bisogno di un budget per finanziarsi (spese di stampa, allestimento della mostra, materiali…ecc.) per questo è stata avviata una raccolta fondi sul sito Eppela. Gli organizzatori del progetto, la fotografa, gli attori e la truccatrice non saranno remunerati offriranno le loro competenze a livello gratuito in nome dell’Arte,

Ogni immagine sarà un negativo fotografico che “appeso a un filo attende di essere interpretato”. In occasione del vernissage della mostra saranno presenti anche i soggetti ritratti per interagire con i presenti. (sabrina lupacchini/slup)

 

“Suonami sono tuo” pianoforti colorati vi aspettano nelle strade delle città

pianoforti-strade-pubbliche-mondo-play-me-im-yours-64‘Play me, I’m yours’, si chiama così il progetto lanciato dall’artista britannico Luke Jarram che nel 2008 fece installare per 3 settimane 15 pianoforti colorati sui quali 140 mila persone hanno donato la propria musica a estranei. Alcuni di questi oggetti sono stati realizzati con materiale da riciclo, tutti oltre ad essere colorati sono ricoperti da disegni. Li trovate nei  parchi, sui ponti ecc. Più di 1000 pianoforti sono stati sparsi in 37 città del mondo, raggiungendo con le note oltre sei milioni di persone.

Ce ne sono anche in Italia dove è nato un esperimento simile nelle stazioni delle maggiori città (Napoli, Milano, Torino, Cagliari, Padova, Roma..).

Fonte Greenme.it

Film d’autore accessibili alle persone sorde. Appuntamento alla Casa del Cinema

casadelcinemaIl nuovo cinema italiano si rende accessibile alle persone sorde, con la partecipazione di autori, attori e tecnici dei film selezionati. Con il supporto di Istituto Luce–Cinecittà e la collaborazione dell’Ens (Ente nazionale per la protezione dei sordi), per quattro domeniche (a partire dal 24 gennaio 2016), alla Casa del Cinema di Roma, un programma di cinema italiano dedicato alle persone sorde. “Gli ultimi saranno gli ultimi” di Massimiliano Bruno, “Alaska” di Claudio Cupellini, “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti  e “Chiamatemi Francesco” di Daniele Luchetti, questi i film, messi a disposizione da Cinecittà–Istituto Luce, scelti, su indicazione dell’Ens. Le proiezioni avranno luogo la domenica mattina alle ore 11.00 nellla Sala Deluxe e saranno gratuite con accesso alla sala fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il programma completo è consultabile sul sito www.casadelcinema.it