Quando ripenso alle conoscenze acquisite dalla prima esperienza con la malattia di Alzheimer ad oggi, sono soddisfatta perché posso affermare con certezza che ogni forma d’arte, anche se povera, alternativa, semplice diviene una piccola vittoria sull’annientamento della persona che tale malattia porta con sé. Nello spazio transizionale dell’arte, aver dato voce alle forme, ai colori, alle linee, ascoltando le risonanze emotive che risuonavano in ognuno di noi, ha permesso un incontro diverso, attraverso linguaggi non verbali, con chi lentamente ed inesorabilmente è stato privato della sua identità. Ho scoperto che attraverso l’arte è possibile entrare in contatto anche con le parti più sofferenti dell’altro, senza spaventare e allontanare in posizioni di difesa o negazione del dolore, permettendo una reciproca fiducia, utente e terapeuta, in un percorso di vita unico. Sono dieci anni che svolgo ques ta professione in diversi ambiti di cui quattro con con il Centro Donatori del Tempo. Questo libro vuole essere la condivisione di un’esperienza con quanti desiderano approfondire la relazione tra arteterapia e Alzheimer…”
Il libro tratta il tema dell’arteterapia come una delle terapie integrative nel trattamento delle persone colpite dalla malattia di Alzheimer. Attraverso il racconto dell’esperienza vissuta nell’atelier del Centro Donatori del Tempo di Como, definisce quali sono le peculiarità di questo nuovo approccio alla malattia. Scritto con un linguaggio semplice e comprensibile da chiunque, stimola la curiosità e il desiderio di approfondire gli argomenti trattati. “Quando ripenso alle conoscenze acquisite dalla prima esperienza con la malattia di Alzheimer ad oggi, sono soddisfatta perché posso affermare con certezza che ogni forma d’arte, anche se povera, alternativa, semplice diviene una piccola vittoria sull’annientamento della persona che tale malattia porta con sé. Ho scoperto che attraverso l’arte è possibile entrare in contatto anche con le parti più sofferenti dell’altro, senza spaventare e allontanare in posizioni di difesa o negazione del dolore, permettendo una reciproca fiducia, utente e terapeuta, in un percorso di vita unico”. Così l’autrice presenta il volume, che è il racconto di un’esperienza concreta al Centro Donatori del Tempo di Como (che quest’anno festeggia il 30esimo di attività e che ha maturato una grande esperienza tra arteterapia e malattia di Alzheimer. L’obiettivo è quello di offrire un’immagine chiara e precisa di cosa sia l’arteterapia e di come essa possa affiancarsi ad altri percorsi terapeutici e riabilitativi già in uso.
Arteterapia si rivolge:
– ai familiari “care-givers” che potranno scegliere di accompagnare il proprio parente presso quelle strutture che offrono questo tipo d’intervento;
– agli operatori professionali che svolgono la propria attività in case di riposo, centri diurni o associazioni rivolte agli anziani;
– agli studenti in formazione o arteterapeuti in attività.
Indice:
Presentazione
Prefazione
Alzheimer: nozioni base – sintomi e caratteristiche della malattia
Arteterapia: cenni storici e linee generali
Organizzazione del visibile: dall’ancora al già e dal già all’ancoraparallelismi con il disegno infantile
Una storia: William Utermohlen
Arti figurative e Alzheimer: l’esperienza con il Centro Donatori del Tempo
Il setting – luogo dell’ incontro
Informale e Alzheimer – arte sganciata dalla patologia
Bibliografia
Note: Edito in collaborazione con il Centro Donatori del Tempo di Como
Chiara Salza
Scheda del libro su internet