Convegno Artisticamente: il punto sull’arteterapia in Italia

artisticamente_16apr2016_volterra1Riceviamo e con piacere diffondiamo il resoconto del Convegno Artisticamente, tenutosi il 16 aprile a Palazzo dei Priori, sede del Comune di Volterra, che ha trattato lo stato dell’arte in Italia dell’arteterapia e l’origine dei suoi linguaggi espressivi, soffermandosi in particolare sugli aspetti innovativi che questa disciplina di lunga tradizione nei paesi anglosassoni è in grado di apportare nella cultura, formazione e società, grazie ad un nuovo modo di fruire l’arte attraverso un coinvolgimento attivo delle persone nel processo creativo. I lavori della giornata sono stati aperti da Alessia Dei, assessore alla cultura del comune di Volterra, seguita dagli interventi di Lucia Provvedi, presidente dell’associazione Muse Artiterapie, e di Giancarlo Santoni, direttore scientifico della Società italiana di psicologia, educazione e artiterapie (Sipea) che ha sede a Roma.

Giancarlo Santoni ha tracciato un profilo sui più importanti aspetti scientifici che sono alla base dello sviluppo di questa disciplina, nata negli anni ’40 e sviluppatasi presto in Italia grazie ai lungimiranti cambiamenti nelle terapie psichiatriche, che coniuga la ricerca negli ambiti psicologici e pedagogici alla funzione propria dell’arte di favorire il benessere psico-fisico delle persone che sperimentano l’espressione creativa. Vito Altobello e Fabio Campanile, co-fondatori di Muse Artiterapie, hanno sottolineato inoltre come la mediazione artistica, recuperando il patrimonio della tradizione, abbia la funzione di innovare la fruizione degli spazi museali, dell’ambiente, l’offerta didattica della scuola, e possa contribuire a sviluppare progetti sociali intergenerazionali.

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A prova degli effetti benefici che derivano dall’utilizzo delle pratiche di mediazione artistica attraverso la danza e le immagini, le docenti della Sipea, Emanuela Canton e Maria Jacomini hanno illustrato casi concreti tratti dai laboratori di arteterapia svolti in vent’anni di esperienza formativa e progettuale della scuola di formazione. Lo spazio simbolico della danza e il linguaggio visivo nell’epoca delle immagini consentono infatti di utilizzare pienamente il corpo e l’espressione grafico-pittorica come mezzi per comprendere l’interiorità della persona e la relazione con la comunità in un’epoca caratterizzata da nuovi paradigmi immaginativi e relazionali. A seguito del Convegno, un gruppo nutrito di giovani artisti e non, ha sperimentato un laboratorio esperienziale di arteterapia nella residenza d’artista della Volterra International Residential College. Il workshop, condotto dalle docenti Sipea in collaborazione con i mediatori di Muse Artiterapie, ha permesso così ai partecipanti di toccare con mano e con l’emozione i benefici e le potenzialità dell’espressione creativa.

Nell’ambito dell’incontro Giancarlo Santoni, Presidente Sipea, ha dichiarato: “Ringrazio la amministrazione comunale di avere accolto questa iniziativa, l’arteterapia è ancora poco conosciuta ma affonda le sue radici nel teatro greco, nella musica, nella danza e nell’espressione grafico-pittorica e plastica”. Lucia Provvedi, Presidente di Muse Artiterapie: “Sono sicura che Volterra sia pronta ad accogliere la mediazione artistica per attivare nuove iniziative in campo culturale, didattico e sociale. Muse Artiterapie, con il sostegno della Sipea, vuole essere un partner di riferimento per tutti gli Enti interessati a introdurre laboratori di arteterapia nella propria offerta”. Alessia Dei, assessore alla cultura del comune di Volterra, ha concluso: “E’ un’opportunità per il nostro territorio che per primo si mette a disposizione per la diffusione di questa disciplina”. (Fonte: Muse Artiterapie)

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