“Non fermo il tempo, ma imparo ad accettarlo”. A Milano “NOI” la mostra di Francesca Piovesan
Il Comune di Milano, CRAMUM e la Fondazione Cure Onlus presentano giovedì 7 settembre, alle ore 18:00, allo Studio Museo Francesco Messina, la mostra NOI di Francesca Piovesan, curata da Sabino Maria Frassà. All’interno della Chiesa di San Sisto, oggi Studio Museo Francesco Messina, l’artista, che vinse il premio cramum come miglior artista nel 2015, presenta il nuovo ciclo di opere “Gli Specchianti”, frutto della collaborazione con artigiani muranesi.
L’artista non si limita a rivisitare lo specchio veneziano, ma lo fa evolvere, caricandolo di significato e di inedita dimensione scultorea. La parte interna di ogni opera – a prima vista una scatola di legno scuro – è ricoperta di specchi veneziani. All’interno di questi specchi Francesca, dopo averci impresso il proprio corpo, riesce a sviluppare fotograficamente la propria immagine, grazie alla reazione che avviene tra l’argento della specchiatura e i sali minerali e grassi lasciati dal corpo sul vetro. Come ricorda il curatore, Sabino Maria Frassà, <<lo spettatore può scegliere se essere più o meno parte dell’opera, aprendo e schiudendo le “scatole”, decidendo se e come specchiarsi e se e come interagire sia con il proprio corpo – riflesso – sia con il corpo dell’artista, “intrappolato” all’interno dello specchio. Con questa scelta è quindi lo stesso spettatore – “l’altro” – a scegliere se abbracciare la visione del mondo proposta, il “Noi”, oppure continuare a vedere l’“io” separato dall’“altro”. Francesca Piovesan cerca così di ricomporre tale frattura, non cancellando l’Io, ma arricchendolo di un Noi. Guardandomi nello specchio io mi conosco perché non contemplo solo me stesso, ma vedo nello stesso riflesso l’altro, ovvero il mondo che mi circonda nella sua totalità di cui anche io faccio parte>>.
Francesca Piovesan parlando del suo lavoro: “le mie opere non sono fotografie che si possono modificare o migliorare: quella impressa nello specchio sono “fisicamente” io in quel momento: nello specchio lascio sali minerali, grassi, ovvero parti del mio corpo. I miei “specchi” non mi migliorano ed anzi, visti da vicino, mostrano tutte le mie naturali imperfezioni e anche quei difetti che la maggior parte delle donne preferirebbe non vedere o nascondere. In realtà non ci sono difetti: se guardo un corpo umano, non posso che perdermi in esso, nella sua insita perfezione e complessità. La nostra pelle è come una mappa straordinaria che continua a lavorare nel tempo. Nulla è eterno, neanche l’opera d’arte. Con le mie opere non fermo il tempo, ma imparo ad accettarlo, raccontando il tempo che passa e cercando di interiorizzare la stessa finitezza e precarietà dell’esperienza umana”
Studio Museo Francesco Messina
via San Sisto 4/A, 20123 Milano
8 settembre – 24 settembre 2017
Inaugurazione: 7 settembre, h 18.00
mart-dom 10.00-18.00
Promotori: CRAMUM e Studio Museo Francesco Messina
In collaborazione con: Fondazione Cure Onlus, Comune di Milano
Media Partner: Ama Nutri Cresci
INGRESSO GRATUITO
telefono 02 86453005 – 3341539578