Il Libraio di Selinunte al Festival delle Abilità differenti

In finale all’Open Festival di Carpi

Il libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce…

 “Il Libraio di Selinunte” della regista Roberta Fonsato è stato selezionato fra i cinque finalisti alla 14ma edizione del “Festival Internazionale delle Abilità Differenti” in programma a Carpi, Correggio, Modena e Bologna dal 2 al 15 maggio.

Lo spettacolo è il risultato di sette mesi di laboratorio teatrale svolto presso i Centri CSER “La Serra” di Sant’Elpidio a Mare (Fm) e CoSER e CSER “Cittadella del Sole” e “Dopo di noi” di Porto S. Elpidio (Fm) ed è “liberissimamente” tratto dal testo “Il libraio di Selinunte”di Roberto Vecchioni. Selinunte è un paese della Sicilia che ha un significato ben preciso è il paese del prezzemolo, una nota pianta aromatica che nasce spontaneamente e spesso in situazioni di cattività, una pianta alla quale da sempre si attribuiscono significati di virtù o di catastrofi, la differenza tra l’uno a e l’altra cosa, è dettata dall’uso sapiente della pianta stessa. Per uso sapiente si intende la capacità di apprendere e memorizzarne le dosi e le combinazioni che possano farlo diventare ghirlanda ispiratrice di parole poetiche per i poeti, oppure gettare nella sventura chi lo usa in maniera impropria. Va da se che la parola è il tramite della lunga catena del sapere.

Il percorso laboratoriale si è basato sulla realizzazione del copione a posteriori, nel senso che “si è partiti da una traccia minima del testo per arrivare dopo le improvvisazioni degli attori ad un copione ex-novo, dove le voci e le azioni sono frutto della volontà e della fantasia degli attori stessi”.

Per tale processo creativo lo spettacolo risulta essere un prodotto originale a tutti gli effetti. L’improvvisazione e’ il metodo di lavoro adottato, che trae spunto da il “Teatro dell’oppresso” di Augusto Boal. Una delegazione di 22 straordinari attori partirà il giorno 8 maggio alla volta di Correggio per poi il 9 maggio esibirsi di fronte alla giuria ed al selezionato pubblico.

Imprevedibile bellezza. Il Festival di Carpi

Festival delle Abilità Differenti (2-15 maggio)

“Una bellezza non convenzionale né prevedibile ma sorprendente perché è proprio nell’imprevisto, in ciò
che non ci aspettiamo, che troviamo quella luce e quel talento in grado di stupire e di parlare al nostro cuore: è questo il tema del Festival. Al di là degli stereotipi di perfezione e avvenenza è infatti possibile scoprire una bellezza profonda, viva, che si manifesta in ognuno di noi in modi infiniti. Nella nostra esperienza si è
reso evidente che le situazioni di vita dure e difficili nelle quali non si vede una speranza nascono quando ci si chiude alla possibilità di un rapporto umano. E’ proprio dal bisogno di questa relazione che nasce la domanda infinita. L’uomo è bisogno di rapporto, attesa di qualcuno o di qualcosa che non può costruirsi da sé: può solamente incontrarlo. Questi versi della poesia di Montale ‘Prima del Viaggio’ ci aiutano a capire:

..E ora che ne sarà del mio viaggio? Troppo accuratamente l’ho studiato senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono ch’è una stoltezza dirselo. Eugenio Montale, Satura, 1962-1970

E’ di questo che abbiamo bisogno tutti: aprirci ad accogliere un imprevisto, aprirci ad accogliere una imprevedibile bellezza che possa parlare al nostro cuore…”

Per informazioni: Cooperativa Nazareno – Il Programma

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=OlJMr_T6_qQ[/youtube]

Sentire il mondo con le dita…

Sono cieco dalla nascita, io non volevo fare l’artista, volevo solo conoscere il mondo in cui vivevo”. 

Esref Argaman nato nel 1953 è un pittore cieco (vittima di una mutazione genetica che lo ha privato della vista) di origine turca,  disegna sentendo le cose,  per riuscire a percepirle con la mente accarezza le forme del mondo. Usa il tatto, è così che capisce gli oggetti,  poi li trasforma in linee su una tavola da disegno tattile, realizzando i contorni con lo stucco che permette alle sue mani di percepire facilmente le linee del disegno.

Non usa pennelli, dipinge con le dita “sarebbe impossibile sentire la vernice sulle setole”.  Sentire il mondo con le dita ha annullato completamente la sua cecità: “nella mia mente vedo come chiunque altro” dichiara Armagan. Applica gli oli con le dita, un solo colore alla volta, poi aspetta due o tre giorni che asciughino prima di passare alla tonalità successiva. È riuscito a sviluppare un sesto senso che gli permette di dipingere, in modo straordinario tutto ciò che tocca con le mani, il risultato finale? Un’opera che anche i vedenti possono riconoscere. I suoi lavori sono stati esposti in Turchia, in Olanda e nella Repubblica Ceca.  (s.lup.)

Il sito di Esref Armagan: www.armagan.com

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=a-GAqlGGzgI[/youtube]

Arte ed emozioni dal sociale – 17 aprile 2012

Arte ed emozioni dal sociale. Il teatro per l’educazione e l’inclusione

L’evento vuole essere un’occasione di incontro, riflessione e scambio fra le esperienze del teatro socio-educativo ed il circuito artistico-teatrale più tradizionale. Vi parteciperanno docenti, critici d’arte, direttori artistici e compagnie teatrali, rappresentanti di istituzioni ed enti locali.

Questo seminario rappresenta la prima tappa di un progetto che ha un duplice obiettivo: da un lato promuovere il teatro socio-educativo come prodotto culturale, dotato di valenza etica ed estetica oltre che terapeutica, dall’altro sostenere e coinvolgere il circuito artistico-teatrale tradizionale nel contrasto all’emarginazione ed allo stigma e nella sensibilizzazione sui temi dell’integrazione sociale e delle pari opportunità.

 

Arte ed emozioni dal sociale
Il teatro per l’educazione e l’inclusione

17 aprile 2012 _ ore 9,30 -17,00
Auditorium DMS – Via Azzo Gardino, 65/A – Bologna

Il Programma

Insanamente – II Edizione concorso

La Fara Editore in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale Ausl Rimini indice la II edizione del concorso Insanamente per opere a tema libero in qualche modo legate al tema della scrittura come terapia, come elaborazione del disagio,  come espressione dialogante, ludica ed anche ironica di affrontare le difficoltà. Sono previste due sezioni:
Sez. A massimo 10 poesie per un numero massimo di 300 versi (non c’è limite minimo, quindi si può partecipare anche con una sola poesia);
Sez. B racconto breve di massimo 9000 battute (calcolando anche gli spazi) pari a 5 cartelle (non c’è limite minimo, quindi si può partecipare anche con un racconto brevissimo).

Con l’invio se ne consente l’eventuale pubblicazione a cura di Fara Editore nella antologia dei vincitori senza alcun obbligo di remunerazione dei diritti d’autore (restando i diritti ai singoli autori).

È richiesta una tassa di 15 euro che dà diritto a ricevere (solo in Italia) 2 libri. La tassa verrà pagata solo dopo aver ricevuto i libri (inseriamo bollettino di c/c postale nel plico).

Per informazioni: Fara Editore info@faraeditore.it – www.faraeditore.it 
Scadenza: 15-4-2012.