Tag: bambini

“Di.segno in.forma” – I lavori dei bambini della Scuola Primaria Miani di Rovigo (3C)

L’Associazione culturale Zona Franca, nell’ambito del progetto “ZonaFest2016” ha istituito il Concorso artistico “Di.segno in.forma” dedicato a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, sul tema “Il coraggio è dentro di noi”. Pubblichiamo le opere realizzate dai bambini della SCUOLA PRIMARIA 3C “MIANI” di Rovigo che hanno completato la forma di cuore creata dalle artiste: Lavinia Longhetto e Greta Tonello.

ANDREA

ANDREA

EDOARDO

EDOARDO

DAVIDE

DAVIDE

VALENTINA

VALENTINA

SERENA

SERENA

MAUREEN

MAUREEN

FILIPPO

FILIPPO

NICOLO'

NICOLO’

MATTEO

MATTEO

FABIANA

FABIANA

ANGELO

ANGELO

CRISTINA

CRISTINA

HANNA

HANNA

GIACOMO

GIACOMO

LEO

LEO

ALESSANDRO

ALESSANDRO

 JIHAD

JIHAD

GIOVANNI

GIOVANNI

GIORGIA

GIORGIA

EMANUELA

EMANUELA

ANGELICA

ANGELICA

ADELE

ADELE

RICCARDO

RICCARDO

“Di.segno in.forma” – I lavori dei bambini della Scuola Primaria Miani di Rovigo (3B)

L’Associazione culturale Zona Franca, nell’ambito del progetto “ZonaFest2016” ha istituito il Concorso artistico “Di.segno in.forma” dedicato a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, sul tema “Il coraggio è dentro di noi”. Pubblichiamo le opere realizzate dai bambini della SCUOLA PRIMARIA 3B “MIANI” di Rovigo che hanno completato la forma di cuore creata dalle artiste: Lavinia Longhetto e Greta Tonello.

TOMMASO

TOMMASO

EDOARDO

EDOARDO

PIETRO

PIETRO

MASSIMILIANO

MASSIMILIANO

KAROL

KAROL

FRANCESCA

FRANCESCA

MATTEO

MATTEO

MATTIA

MATTIA

ANITA

ANITA

LORENZO

LORENZO

 

ALBERTO

ALBERTO

LORENZO

LORENZO

CATERINA

CATERINA

ENRICO

ENRICO

KAROL

KAROL

ELEONORA

ELEONORA

LIVIA

LIVIA

GIORGIA

GIORGIA

VITTORIA

VITTORIA

GABRIELE

GABRIELE

SOFIA

SOFIA

Illustratori e scrittori.. regalate sogni e fantasia ai bambini palestinesi

cuoriIl Tamer Institute for Community Education di Ramallah, ong fondata nel 1989, che lavora in Palestina con bambini e giovani adulti con lo scopo di favorire l’educazione, la libertà di espressione e l’accesso all’informazione, invita illustratori e scrittori italiani di letteratura per l’infanzia a donare ai bambini di Gaza, storie, racconti, immagini e poesie sul tema “Una vita immaginata”. L’organizzazione oltre ad essere una casa editrice si occupa di promozione della lettura, delle biblioteche di comunità e di formazione. Gli illustratori possono inviare una piccola opera in formato cm.10×10 (cmyk – 300dpi), un’immagine che possa “riaccendere il desiderio di vita negli occhi di bambini che sono circondati da morte e distruzione”. Gli autori possono invece donare testi, poesie o favole scritti in inglese o in arabo sul tema proposto. Naturalmente si raccomanda la massima attenzione al rispetto nei confronti della cultura locale. Per inviare i materiali: tamer@palnet.com o  Tamer Institute for Community Education Ramallah P.O. Box: 1973

Fonte: Redattore sociale

L’arte di “Mele, il bambino che dipinge con il corpo

E’ un “luogo della pittura mondiale” quello che ospita, da sabato scorso, i quadri di “Mele”, il bambino di 6 anni che, a causa di una grave disabilità, non può fare nulla da solo, ma dipinge con tutto il corpo per raccontare ciò che non può dire con le parole. Ha inaugurato sabato 26, in presenza di tanti visitatori e critici d’arte, presso la basilica della Santissima Annunziata, la mostra “La vita dipinta di Mele”, che resterà aperta fino all’11 maggio. “Inizialmente, i frati avevano risposto di no, che non si poteva ospitare la mostra di un bambino in quel ‘luogo della pittura mondiale’ – racconta Chiara Paolini, la mamma di Emanuele Campostrini, in arte Mele – Ma quando hanno visto il materiale che ho inviato loro via mail, mi hanno subito richiamata per dire che assolutamente la mostra andava fatta, perché Mele è un maestro dell’arte aniconica”.
Una tela

470772

Un dipinto di “Mele”

Mele dipinge da quando aveva tre anni. Oggi ne ha sei. “La sua malattia sempre lì, non torna indietro – spiega la mamma – Crisi epilettiche e arresti respiratori ogni giorno, non cammina, non parla, non può fare niente da solo. Però questo talento era lì, aspettava di essere scoperto. Gli abbiamo dato la possibilità di manifestarlo ed è uscito fuori l’artista che era in lui”. Ecco perché, secondo Chiara, “questa mostra non vuole essere un ‘riscatto’ per la famiglia, come qualcuno ha detto. Né un tentativo di riqualificare la persona in base a quello che riesce a fare, come spesso provano a fare giornali e televisioni quando parlano di disabilità. Con Mele- spiega Chiara – è avvenuto esattamente il contrario: gli abbiamo dato valore per quello che era e così è riuscito a dimostrare ciò che sapeva fare”. Le capacità artistiche di Mele, infatti, riconosciute oggi da diversi critici d’arte, sono state scoperte per puro caso. “Il fratello maggiore di Mele aveva 5 anni e le maestre della materna si lamentavano che colorasse male, uscisse dai bordi, non riempisse gli spazi bianchi. Così, un giorno, sono uscita e gli ho comprato tempere e una tela. Poi ho pensato che, avendo due figli, dovessi comprarne due, di tele. E così ho fatto. I bambini hanno dipinto senza vestiti, con i pennelli ma soprattutto con le mani e con tutto il corpo, liberamente. E il quadro di Mele ci è sembrato subito bello”….

Leggi tutto l’articolo di Chiara Ludovisi su Redattore sociale

“GIOCARE AD ARTE”: GENITORI CREATIVI ESPONGONO OPERE PER SOSTENERE UNA SCUOLA

di.segno. Giocare ad arte
(creatività come espressione universale e di vita)

dscn3374coSabato 4 maggio, alle ore 17, a Gorgo al Monticano (Tv) sarà inaugurata la mostra “di.segno. Giocare ad arte” curata da Chiara Moro.

L’esposizione – che rimarrà aperta al pubblico fino al 20 giugno 2013 – raccoglie una serie di opere realizzate dai genitori della scuola dell’infanzia “S. Giuseppe” e delle classi seconde della scuola primaria “Alibino Luciani” durante gli incontri-laboratorio creativi e ludico-teatrali a cura di Lisa Moras, Paola Palmano e Associazione “Zona Franca”. Le opere saranno in vendita per beneficenza presso la biblioteca previa donazione libera che andrà a sostenere la scuola dell’infanzia “San Giuseppe” di Gorgo al Monticano.

“Lo scopo dei laboratori educativi e conseguenti esposizioni pubbliche è assegnare finalmente alla creatività il ruolo di accrescimento culturale, allo scopo di crearne le fondamenta affinché diventi una strategia di crescita collettiva (sociale, economica, politica, …) e di inclusione sociale. Una operazione delicata che faccia leva sulle dinamiche educative, costituendo un potente vettore di coesione tra i diversi strati della cittadinanza e di dialogo tra i saperi. Riuscire ad utilizzare la cultura come una reale piattaforma, e non come semplice ornamento o elemento strumentale della trasformazione urbana, rappresenta una sfida immancabile nel quotidiano, un obiettivo importante in termini di progresso umano e sociale. La creatività è un atteggiamento mentale che, inserito nello sviluppo concettuale di ciascuno, determina quella rifinitura, quel ricamo ordito e quella completezza che attengono alla sfera del sensibile, dell’immaginifico e della crescita.’“Giocare ad arte’ si identifica, così, in un percorso didattico in grado di sfruttare adeguatamente una serie di fattori sfuggenti e poco visibili, come l’intelligenza, la creatività e il senso della bellezza. Come punto fondante l’idea che, appunto, sia possibile porre le realtà familiari ed educative, sempre più centrali nello sviluppo comunitario, all’interno di modelli formali liberi dal vincolo che ne rifiuta la dimensione qualitativa”.

Locandina MOSTRA