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MARAVEE CIRCUS 2022. Corpi ginnici e gesta teatrali: l’arte inscena luoghi e genti

Un tendone circense per rinascere! Così si annuncia l’ultimo appuntamento del Festival MARAVEE CIRCUS, con lo spettacolo “CONTORSIONISMI. Arlecchino al Circo per Fame e per Amore”, in prima giovedì 29 settembre alle ore 21.00, e in replica venerdì 30 settembre alle 17.30, sempre nel tendone del Circo Armando Orfei a Pordenone (Viale Treviso, parcheggio Fiera). Dopo gli esplosivi e rocamboleschi spettacoli estivi nei tre splendidi castelli di Susans, Gemona e Colloredo, il Festival riporta il circo al Circo con un’iniezione drammaturgica e attoriale diretta e interpretata dall’autrice regista e attrice Claudia Contin Arlecchino. Per inscenare in Maravee Circus un’altra nuova fiaba, che nella gioiosa convivenza delle diversità si fa foriera di un messaggio sociale ora più che mai necessario, ossia lo stimolo a gestire l’imprevisto e a reinventarsi il quotidiano. 
L’intero Festival – ideato e diretto da Sabrina Zannier, prodotto dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo e la collaborazione del Comune di Gemona e del Castello di Susans, con il partenariato della Comunità Collinare del Friuli e di diverse realtà artistiche – ha lanciato una sfida in nome della concreta ripartenza culturale, con il cuore rivolto alla gente. “Sfida accolta e cavalcata con entusiasmo dal numerosissimo pubblico – afferma Zannier – che in questa edizione si è allargato alle famiglie, ai bambini e a molti giovani. Speriamo di rivederli tutti anche a Pordenone, perché la fiaba inscenata da Contin Arlecchino con gli artisti del Circo Armando Orfei promette nuovo divertimento e riflessione!” Concepito per il tendone del circo, usufruendo di attrezzature e atmosfera rese disponibili da Armando Orfei, lo spettacolo inscena l’intreccio fra il “mondo delle meraviglie” circensi e il “mondo alla rovescia” di Arlecchino, portando al circo il sapore della Commedia dell’arte. Proponendo un mondo a testa in giù, vede in scena l’autrice-attrice Claudia Contin Arlecchino in una drammaturgia per “numeri” con artisti del mondo coreutico-attoriale-circense, che inscenano danze acrobatiche di personaggi felliniani e chapliniani tra ironia e grottesco. Uno spettacolo che riunisce sotto la stessa tenda (ovvero “tendone”) le memorie e il fascino del circo, del teatro e del cinema muto: discipline affratellate dallo stesso intramontabile immaginario artistico e artigianale che ha contribuito a creare la sensibilità contemporanea verso le meraviglie delle diversità umane.Come si srotola la fiaba di Maravee al Circo Orfei? La drammaturgia di Contin Arlecchino nasce dall’intreccio narrativo dei numeri circensi, per inscenare una nuova esilarante incursione arlecchinesca. In un’atmosfera nostalgica, dall’antico sapore felliniano, la fiaba inizia con un passaggio di ruoli che eleva il clown del circo, Claudio Giannuzzi, ad artista tout court, perché i lavori più pesanti e umili ora sono affidati ad Arlecchino. Tra gag, danze, canti e buffi travestimenti di entrambi, numeri circensi di giocoleria, hula hop, verticalismo, funambolismo, antipodismo…il curioso personaggio della Commedia dell’Arte ne combina di tutti i colori. Munito di fame e di amore, che riversa su tutte le donne del circo, Arlecchino duetta con il clown, ma si fa vivo anche Charlot, per inscenare tra passato e presente un’unica grande famiglia di Maschere del Circo unendo i figli circensi ai figli di Arlecchino.
ph. Renato Patat