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“Arte e cultura per la fertilità” è online il bando di Gemme Dormienti

È online il bando della 2° edizione del Contest “Cultura e arte in tema di preservazione della fertilità” a cura di Gemme Dormienti Onlus, l’associazione italiana che si occupa “di tutela della fertilità nelle pazienti oncologiche”. L’iniziativa intende “richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica rispetto al valore della maternità e il suo rapporto con la malattia, affrontando il problema della denatalità e il rischio di condizioni ostative che potrebbero compromettere la possibilità di diventare genitori naturali”. Come nella I edizione del Contest, l’obiettivo è quello di “aumentare l’attenzione sul tema della fertilità, affrontando il problema della denatalità e, in generale, richiamando la riflessione sul rischio di malattie e altre condizioni ostative che potrebbero compromettere la possibilità di diventare genitori naturali”. Gemme Dormienti sostiene l’approccio della cosiddetta “medicina narrativa” e lo estende alle altre forme di linguaggio artistico, come appunto le forme visive, di video arte e il fumetto.

Quest’anno la giuria tecnica è composta da: Laura Auricchio (psicoterapeuta specialista in terapia familiare), Yara Bonanni (fotografa), Veronica Di Benedetto Montaccini (giornalista), Ilaria Donatio (giornalista), Barbara Leda Kenny (redattrice e ideatrice del festival di scrittrici inQuiete) e Francesco Pompilio (attore e conduttore radiofonico).

Oltre a questi importanti professionisti, ci sarà il Consiglio direttivo di Gemme Dormienti a valutare le opere, pervenute entro il 31 maggio 2019, per arrivare alla scelta delle 3 finaliste.

Il bando e tutte le informazioni sono disponibili nella sezione dedicata del sito www.gemmedormienti.it  e nella pagina Facebook.

 

(sabrina lupacchini/slup)

L’Arte di vivere”,  in mostra le opere realizzate da persone con disabilità motoria

Sabato 1 e domenica 2 dicembre 2018 presso La Stecca 3.0 di Milano si terrà la mostra “L’Arte di vivere”,  esposizione di opere realizzate da persone con disabilità motoria, all’interno dell’Atelier di arteterapia del Centro Polifunzionale “Spazio Vita” – ASST Grande Ospedale Metropolitano di Niguarda. La mostra è sostenuta dall’Ordine di Malta e patrocinata dal Municipio 9 di Milano.

Sarà l’occasione “per riscoprire la creatività come strumento per entrare in relazione con se stessi e con il mondo esterno, capace di aprire la mente a nuovi punti di vista e possibilità”. I lavori esposti sono testimonianza della bellezza e delle risorse che ognuno di noi ha nascoste dentro di sé.

Scrive la curatrice Valeria Vaccari. “L’Arte di vivere” promuove l’utilizzo dell’arte e dell’arteterapia come esperienze capaci di accrescere la qualità della vita e, grazie all’impatto dei lavori esposti, contrasta anche il pensiero e lo sguardo, limitato e limitante, che troppo spesso si riserva alle persone con disabilità motoria. Durante l’evento i visitatori potranno partecipare alla realizzazione di un’opera collettiva.

Per la Cooperativa Spazio Vita “L’arte di vivere” sarà un’occasione di apertura al territorio, di incontro, conoscenza e relazione con le persone che lo abitano. “

“L’arte di Vivere”
Inaugurazione 30 novembre ore 17:30 – 20:00 con piccolo rinfresco
la mostra prosegue nei giorni 1 e 2 dicembre ore 10:00 – 20:00

 

(sabrina lupacchini/slup)

“Stolen Selfies”, quando la rete pervade la nostra vita. In mostra le opere di Evita Andùjar

Evita Andújar, Stolen selfie 6 o Eterno cadeau_acrilico su tela_90x80 cm

RvB Arts presenta Stolen Selfies, la mostra personale dell’artista spagnola Evita Andùjar, dedicata agli ultimi quadri, intende continuare a riflettere su come la rete pervade la nostra vita personale e su come la comunicazione sovrasta l’identità, con il suo flusso continuo e incessante di dati e la sua dinamica anarchica. Andújar ora si appropria di alcune immagini – postate su Instagram – vuote di contenuto, le porta alla sua dimensione ‘liquida’ e le carica con il proprio vissuto personale. Il suo intento è quello di mettere in discussione l’importanza dell’apparire e non dell’essere. L’immediatezza della tecnica e la ruvidità della tela di juta le permettono di creare opere in cui le figure si formano attraverso audaci passaggi di colore. In tal modo l’artista porta in superficie una realtà all’apparenza sfavillante e multicolore, dove tutto è giocato sul piano dell’instabilità. L’immagine che ne risulta appare doppia e traslata, come in continua ridefinizione. La ritualità ed intimità dei momenti rappresentati vengono registrati con una gestualità decisa e frenetica, lucida e tagliente.

RvB Arts – Via delle Zoccolette 28, 00186 RomaAntiquariato Valligiano – Via Giulia 193, 00186 Roma la mostra resterà aperta fino a martedì 4 dicembre, orari: 11:00-13:30 e 16:00-19:30; domenica e lunedì chiuso

Curatrice e organizzazione: Michele von Büren di RvB Arts. Testo critico: Luisa Grigoletto
info 3351633518  |  www.rvbarts.com

Esempio di rigenerazione urbana, luogo di cultura e arte. Ma anche “casa”: l’”Everest, la cima che tutti possono scalare

C’è uno spazio, poco fuori Milano, diventato esempio di rigenerazione urbana, ritrovo e scambio culturale. È l’Everest, luogo storico e alternativo di Vimodrone, alle porte della città, sulla linea della metropolitana verde. Nato quarant’anni fa con l’idea di essere “un punto di incontro post-lavoro” è diventato in breve tempo una “casa” per tutte le migliaia di persone che lo hanno frequentato. A raccontarcelo è Alessia Musillo, che si occupa della comunicazione e dell’ufficio stampa di Everest e Industria Scenica, la cooperativa sociale che dal 2014 ne segue la programmazione degli eventi.

Luogo di cultura, arti performative e spettacoli….anche “casa”
“Sull’immaginaria cima dell’Everest – spiega Alessia Musillo – si scorge un panorama che tesse relazioni e muove la condivisione culturale di Vimodrone. E’ il punto di riferimento della cittadina, un incubatore d’arte, una piazza al coperto che si mette a disposizione della collettività dando nuova vita al territorio, rigenerandolo”. L’Everest è anche residenza artistica multidisciplinare riconosciuta dal Ministero e quindi una casa per le compagnie teatrali che hanno voglia di studiare e preparare nuove regie.

Nato come Dancing Everest circa quarant’anni fa, fin dall’inizio “fu utilizzato come sala da ballo per poi diventare una discoteca. Continua la Musillo – Lo spazio per trent’anni è stato aperto a eventi e serate di ballo liscio con orchestra dal vivo, poi è stato chiuso per essere di nuovo riaperto nel 2014, quando Industria Scenica lo ha rilevato rendendolo di nuovo un punto di riferimento per la comunità, grazie ad “una proposta culturale che oggi incrocia la storia della sala con le necessità attuali del contesto in cui si trova”.

Mantenendo la sua natura di balera, si è quindi rinnovato prestandosi ad accogliere le proposte della cooperativa che negli anni è rimasta coerente al suo percorso, quello di credere in una drammaturgia di comunità e nella produzione di spettacoli teatrali a partire da tematiche sociali. Il sabato è popolato da chi ama ballare e dagli affezionati abitanti di Vimodrone che vivono la balera da circa quarant’anni. Gli spettacoli teatrali sono seguiti da un pubblico molto variegato e, ospitando l’Everest anche rappresentazioni destinate a un pubblico molto giovane, lo spazio copre ogni fascia d’età. E’ frequentato anche dalle scuole, perché, durante l’anno scolastico, Industria Scenica attiva numerosi progetti per gli istituti.

“Industria Scenica” – Un incontro tra l’arte e il sociale
La cooperativa nasce nel 2012, con l’idea di progettare e realizzare percorsi che integrano le arti performative con il sociale, la formazione con lo sviluppo personale e ricreativo del singolo e della collettività. Collabora con numerose compagnie teatrali, produce spettacoli di sperimentazione, lavora su interventi di drammaturgia di comunità e coesione sociale, progetti di peer education, media education, percorsi di formazione teatrale e video, performance interattive e visite di tourism theatre. Ha anche una sua compagnia, ​Elea Teatro​, con dieci anni di esperienza e spettacoli all’attivo. Andrea Veronelli, Serena Facchini, Isnaba Miranda, Ermanno Nardi e Francesca Perego (le cinque menti artistiche che hanno fondato Industria Scenica) tutt’oggi si occupano dell’Everest: “lo fanno crescere scalandone la vetta” conclude Alessia.

Industria Scenica, organizza appuntamenti in balera il sabato sera, spettacoli teatrali, interventi di drammaturgia di comunità e numerosi progetti educativi. Per la stagione teatrale 2017/2018, Industria Scenica collabora con: Comune di Vimodrone, Mibact, Circuito Ministeriale Multidisciplinare della Lombardia C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.  (sabrina lupacchini/slup)

Coincidenze ExtraUrbane: un’azione di arte performativa

Si svolgerà dall’11 al 14 aprile a Camere d’Aria l’Officina polivalente delle arti e dei mestieri attiva a Bologna dal 2014 – il workshop di arti performative Coincidenze ExtraUrbane, condotto da un gruppo di quattro perforare professionisti (Nicolas Grimaldi Capitello, Eleonora Greco, Francesco Russo e Natalia Vallebona) e ispirato alle tematiche del viaggio, delle coincidenze e degli spostamenti quotidiani extraurbani dei pendolari.

Per quattro giornate condurranno i partecipanti in un percorso di ricerca che partirà dallo studio coreutico per arrivare ad improvvisazioni libere e guidate. L’ispirazione nasce dall’osservazione di quanti, ogni giorno, per motivi di lavoro, studio o viaggio si spostano utilizzando i mezzi pubblici extraurbani, creando così nelle stazioni e sui treni delle “comunità temporanee” di persone che ruotano attorno alle “coincidenze” intese non solo come combinazioni di mezzi, ma in senso più ampio come insieme simultaneo di circostanze diverse e casuali.

Il programma del seminario partirà da un training fisico mattutino finalizzato alla creazione pomeridiana. La ricerca si articolerà intorno alle strategie per trovare delle modalità di intervento sulle “comunità temporanee”. La rottura del ritmo della monotonia, l’interazione indotta dall’azione, l’intrattenimento accidentale, la ridefinizione di spazi non convenzionali per atti performativi saranno alcune delle tematiche intorno alle quali lavoreranno i performer.

Il lavoro svolto durante il workshop darà vita ad una performance itinerante che si svolgerà il 14 aprile sul treno regionale n.34005 delle ore 14.35 che copre la tratta Bologna-Cervia e proseguirà nella stazione di Cervia con l’accompagnamento della Banda del B.U.C.O.. Contribuiranno così alla scrittura scenica della performance sia i partecipanti al workshop sia i componenti della compagnia, assieme ai musicisti Max Rocco Stroux e Umberto Vigliani e alla fotografa Lu Pengfei.

Il workshop è aperto a danzatori, performer, cantanti, attori, circensi e appassionati di espressione artistica. Per informazioni e iscrizioni: cameredariainfo@gmail.com | 339 6171306 Le iscrizioni rimarranno aperte fino al 7 aprile 2018.

Link al video: Youtube e Instagram