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Archivi per un grande magazzino di fotografia, grafica, architettura, design e moda

Giovedì 20 aprile alle 10.45 nella Sala del Consiglio del Palazzo Centrale dell’Ateneo di Parma (via Università 12 – piano terra) si terrà la conferenza stampa di presentazione della mostra Objets trouvés – Archivi per un grande magazzino, organizzata dal Centro Studi e Archivio della Comunicazione – CSAC dell’Università di Parma nell’ambito di Fotografia Europea. Un percorso espositivo tra fotografia, grafica, architettura, design e moda, che occuperà gli spazi di diverse sezioni della Chiesa e della Sala delle Colonne all’interno dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC, dal 7 maggio al 30 ottobre.

Alla conferenza stampa interverranno il Rettore Loris Borghi, la Presidente dello CSAC Francesca Zanella, il Presidente della Fondazione Palazzo Magnani Davide Zanichelli, il Dirigente della Cultura del Comune di Reggio Emilia Giordano Gasparini e i curatori Paolo Barbaro, Claudia Cavatorta e Lucia Miodini dello CSAC. 

“L’arte ti accoglie”, presentazione dei progetti di accessibilità nei musei civici

Martedì 14 marzo alle ore 16 presso l’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis di Roma saranno presentati i progetti di accessibilità nei musei civici.

POMERIGGIO OLTRE: indagare le potenzialità della cultura e dell’arte per un reale progresso sociale

Oltre Roma a cura di Sabino Maria Frassà

Scorcio della mostra OLTRE ROMA a cura di Sabino Maria Frassà in Palazzo Falconieri

L’Accademia di Ungheria di Roma – Istituto Balassi e la Fondazione Giorgio Pardi  – progetto CRAMUM, con il patrocinio del Ludwig Muzeum, dell’Istituto Polacco a Roma, Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano, del Comune di Roma, dell’associazione per l’infanzia ASM e di Ama Nutri Cresci, in occasione della conclusione della Mostra OLTRE ROMA promuove “POMERIGGIO OLTRE” evento culturale ideato e curato da Sabino Maria Frassà che si terrà a Palazzo Falconieri il 13 gennaio 2017. L’iniziativa culturale volta ad indagare le potenzialità della cultura e dell’arte contemporanea per promuovere un reale progresso sociale ha come fulcro la Tavola rotonda “”Oltre l’ignoranza” moderata da Sabino Frassà che vede la partecipazione di Cosimo Finzi (Direttore Astra Ricerche), Maria Fratelli (Direttore Museo Francesco Messina), Alba Solaro (Giornalista e docente IED) e Nicla Vassallo (Filosofa e Professoressa Università di Genova). Gli argomenti trattati saranno: “Cultura Pop, non Populismo!“, “Efficacia della comunicazione e linguaggio”; “Dal Museo alla città”; “Cultura e ignoranza”. Completa il pomeriggio la presentazione di due libri d’artista della Collana OLTRE curati da Sabino Maria Frassà con la collaborazione di Emiliano Biondelli (Editrice Quinlan). I due volumi, presentati in anteprima, sono dedicati alle mostre site-specific al Museo Francesco Messina di Milano di Laura de Santillana (I Fedeli) e H.H. Lim (Aspettando l’ispirazione).

POMERIGGIO OLTRE celebra la conclusione della Mostra OLTRE ROMA, inaugurata il 25 novembre 2016. La mostra ha permesso, grazie a 60 opere in mostra, di conoscere meglio 22 artisti di fama internazionale, riuniti dal curatore, Sabino Maria Frassà, per cercare di far riflettere lo spettatore. Il curatore introduceva infatti così la mostra “Oggi è la cultura che deve fare la vera Europa al di là del substrato legale. Cosa significa essere contemporanei se non unire culture diverse ed il passato con il futuro? Credo fortemente che in un periodo incerto come il nostro la cultura e l’arte possano e debbano essere un’importante chiave per superare le divisioni, stimolando il pensiero, la riflessione e un'”empatia universale”.

 

 

(sabrina lupacchini/slup)

#VadoalMuseo e ve lo racconto a fumetti. Progetto per ragazzi con disabilità

Disegno di Andrea Zoli

Disegno di Andrea Zoli

Partita il 17 ottobre2016 la campagna di crowdfunding lanciata dalla Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus per raccogliere fondi a sostegno del progetto Vado al Museo e, in particolare, per sostenere le spese relative alla pubblicazione di una guida a fumetti di cinque musei del Sistema Museale d’Ateneo di Bologna(SMA) realizzata da ragazzi con disabilità.

Vado al Museo è un progetto rivolto a ragazzi con disabilità intellettiva, ideato e curato da Paola Bartoli per la stessa Fondazione, e ha preso il via proprio sabato scorso con la visita di un gruppo di 11 ragazzi al Museo di Palazzo Poggi.

Un percorso innovativo per incoraggiare l’acquisizione di autonomie e stimolare la gestione del tempo libero, per farne una dimensione ordinaria, ma non banale della vita delle persone con disabilità: un tempo di autonomia di cui cultura e creatività diventano il motore.

Un gruppo di ragazzi è protagonista di percorsi di visita pianificati ad hoc presso alcuni musei del Sistema Museale d’Ateneo, che ha accolto la proposta di collaborazione della Fondazione Dopo di Noi, mettendo a disposizione del progetto spazi e insegnanti.

2-fotoI ragazzi potranno poi elaborare in maniera creativa le esperienze fatte, attraverso la realizzazione di una guida a fumetti che li porterà a lavorare a fianco di disegnatori professionisti coordinati da Associazione Mirada di Ravenna.

Ad accompagnare la visita al Museo di Palazzo Poggi è stato il disegnatore Andrea Zoli che, cogliendo anche i suggerimenti e gli spunti offerti dai ragazzi, ha elaborato alcuni schizzi dal vivo. Nei prossimi mesi, i disegnatori lavoreranno poi a fianco delle persone con disabilità che saranno protagoniste delle storie realizzate.

Ogni museo visitato, sarà quindi raccontato attraverso una storia a fumetti.

Tutte le storie realizzate formeranno una singolare Guida dei Musei a fumetti, uno strumento per condividere le scoperte dei ragazzi e offrire ad altri uno speciale punto di vista, con l’obiettivo di incuriosire e agevolare l’accesso di altri ragazzi con disabilità ai contesti museali di Bologna, rendendoli luoghi di possibile conquista di esperienze, opportunità e aggregazione.

Per poter realizzare la guida a fumetti, Fondazione Dopo di Noi Bologna ha lanciato una campagna di crowdfunding sulla piattaforma di GINGER, con l’obiettivo di raccogliere 3.000 euro per sostenere le relative spese. Sul sito www.ideaginger.it è possibile sostenere con un’offerta il progetto Vado al museo! E ve lo racconto a fumetti! #VADOALMUSE.

 

A Napoli apre il Museo della Pace, una “Casa per accogliere e proteggere”

Sala PAESI_MON ONU.00_15_50_11.Immagine001_bApre le porte a Napoli il Museo della Pace-MAMT (Mediterraneo, Arte, Architettura, Archeologia, Ambiente, Musica, Migrazioni, Tradizioni, Turismo), uno spazio creato dalla Fondazione Mediterraneo da oltre 25 anni impegnata per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo. Il Museo, ideato e diretto da Michele Capasso ha sede nello storico edificio dell’ex “Grand Hotel de Londres” di Piazza Municipio, nel cuore di Napoli, a due passi dalla stazione metropolitana disegnata da Alvaro Siza e dal porto crocieristico.

A ingresso gratuito, è una “Casa” per accogliere e proteggere, così come si percepisce dalla parola “MAMT”, che in napoletano significa “Tua Madre”, colei “che accoglie”. Nei 5 piani su cui è dislocato il Museo si racconta quello che ha unito e che unisce i popoli del Mediterraneo e del Mondo: la Musica, la Scienza, l’Arte, la Creatività, l’Artigianato, la Solidarietà, le Tradizioni, i Costumi, il Cibo, il Destino…

È possibile visitare dodici percorsi emozionali, basati su importanti temi quali Migrazioni, Dialogo interreligioso, Musica, Storie di Pace, Legalità, il tutto guidato da oltre 5.000 video in alta definizione (4k) e da oggetti, reperti e testimonianze uniche al mondo che hanno contribuito a definire il Museo “patrimonio emozionale dell’umanità” e a conferirgli il titolo di “Museo delle Emozioni”.

Questi i dodici percorsi emozionali all’interno del Museo della Pace – MAMT:  Il Mediterraneo delle emozioni; Un mare, tre fedi; Il Mediterraneo della luce; Storie di pace; Il Mediterraneo della creatività; Paesi ed istituzioni; Il Mediterraneo dei mestieri; Testimonianze e visite; Il canto che viene dal mare; Molinari scultore del colore; Voci dei migranti; Pino Daniele Alive.

Il progetto del Museo della Pace nasce nel 1997, quando il presidente Michele Capasso fa appello agli oltre 2000 rappresentanti di 36 Paesi riuniti a Napoli dalla Fondazione Mediterraneo sulla necessità di dare alla pace un simbolo: venne scelto allora il “Totem della PAce” dello scultore Mario Molinari e richiesto uno spazio dove raccontare una storia diversa da quella che ci viene proposta quotidianamente dai media (terrorismo, migranti che muoiono, corruzione, povertà, guerre) fatta di ciò che ci unisce nel bello, nel vero, nel buono: l’ambiente, l’architettura, l’arte, le tradizioni, la cultura, l’artigianato, i mestieri, l’archeologia, la  musica, la danza, ecc.