Category: MUSICOTERAPIA e MUSICA NEL SOCIALE

RICORDI SONORI in casa di riposo…

Ricordi sonori2 “Ogni cosa è illuminata dalla luce del passato”

“Ricordi sonori” è il laboratorio di musicoterapia condotto da Antonio Sodano presso la casa di riposo Villa Serena. La musica “di una volta” quella legata prevalentemente alla gioventù degli ospiti è stata utilizzata come ponte tra passato e presente per stimolare memorie e racconti e intrecciare ricordi.

Nel video in cui viene proposta l’esperienza di musicoterapia emerge un importante patrimonio umano-musicale che non può rimanere rinchiuso tra le mura delle case di riposo. Gli anziani protagonisti cantano e raccontano di sé stessi e del  territorio nel quale sono vissuti. Condividono emozioni. Così come la musica può fare da ponte tra il presente e il passato degli anziani, il video vuole essere un ponte tra le generazioni mostrando come gli anziani siano persone vive e vitali.

Antonio Sodano, diplomando al Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, dal 2012 collabora stabilmente con la Casa Protetta VILLA SERENA di San Romualdo (RA). Nel 2014 ha condotto progetti di musicoterapia per le strutture gestite dall’ASP Bassa Romagna. Dal 2012 collabora con la Soc. Coop. CADIAI di Bologna realizzando progetti di musicoterapia per la disabilità.

Il video sarà presentato dall’autore durante la giornata seminariale de “La musica della vita” a Fognano Ravenna il 15 Febbraio 2015 maggiori info su www.lamusicadellavita.eu

[vimeo width=”600″ height=”338″]http://vimeo.com/98711151[/vimeo]

Con l’app #Vibetunes i sordi “ascoltano” la musica…

imagesIl suono di una sinfonia trasformato in vibrazione grazie a un’app, Vibetunes, che consente ai sordi di “ascoltare” la musica sul proprio smartphone. L’idea di realizzare quest’applicazione è venuta agli organizzatori del Festival internazionale di musica classica e sinfonica di Cartagena, in Colombia. All’inizio cercavano un modo per permettere anche alle persone sorde di poter seguire dal vivo un concerto percependo la musica dell’orchestra.

Ma mentre immaginavano come realizzare un “concerto inclusivo” nelle loro menti si è insinuata un’altra domanda: “Perché dover ascoltare la musica solo un giorno e non anche tutti i giorni?”. Così è nata l’idea di servirsi della tecnologia per creare un’app che potesse riempire di musica la giornata di una persona sorda. Grazie all’aiuto dell’agenzia Y&R hanno creato Vibetunes, un’applicazione scaricabile solo per il sistema operativo Android. Secondo i dati dell’organizzazione mondiale della sanità il 5 per cento della popolazione mondiale, 360 milioni in termini assoluti, è sorda o ha problemi legati all’udito…

Continuate a leggere il pezzo di Dino Collazzo su Redattore sociale

LA MUSICA DELLA VITA fa tappa a Ravenna

Proseguono gli incontri di studio e  formazione “LA MUSICA DELLA VITA” curati e condotti da Roberto Bellavigna. I  corsi–laboratorio su MUSICOTERAPIA ANZIANI (nello specifico Alzheimer e Parkinson) e DISABILITA’ (fisica e disagio mentale)’ sono approfondimenti sull’utilizzo della musica nelle relazioni di aiuto in ambito geriatrico, medico,  socio educativo e familiare. Il prossimo appuntamento sarà a Fognano (Ravenna)  domenica 15 febbraio 2015 presso l’Istituto Emiliani Via Emiliani 54

Tra i contenuti proposti.
– Musicoterapia, Animazione musicale 
 video, esempi, schede tecniche operative
– La creazione di una Stanza multisensoriale 
 a scuola, nei centri con ragazzi disabili,
 istituti geriatrici.
– Musicoterapia in casa di riposo:
 Alzheimer, Parkinson Demenza
– Ascolto musicale; le qualità della musica, 
 il repertorio, le proposte possibili; 
 grafici sonori
– Musica movimento, Danze, Coreografie,
 socializzazione, Il corpo in gioco
– Analisi Video seduistituto-emilianite di 
 Musicoterapia singoli e gruppi
– Canzoni in terapia, Canzone creativa
– Identità, ricordo, recupero cognitivopage2image33488 page2image33648
– Dal pentagramma alla scrittura facilitata
– Creazione Playlist Alzheimer
– Musica Accompagnamento al
 termine della Vita 

Allo Stage possono partecipare musicisti, operatori del sociale, medici, infermieri, fisioterapisti, insegnanti, coordinatori struttura, psicologi, studenti di scuole di musicoterapia di nazionalità italiana o straniera.

Non vi sono limiti di età, non è richiesta una specifica competenza musicale specifica di base. Chi vuole portare strumenti musicali personali di proprio gradimento è invitato a farlo. 

UN PIANOFORTE PER TUTTI! Le grandi stazioni ferroviarie si fanno adottare dalla musica

1

Musica dal vivo, no-profit e per tutti. Le stazioni ferroviarie adottano pianoforti, anzi sarà la musica a prendersi cura di questi spazi e di tutti coloro che li attraversano. Alla stazione di Venezia S. Lucia, ad esempio, l’11 settembre 2014 è arrivato Lucy, un “pianoforte da strada” dedicato al compositore e scrittore veneziano Ernesto Rubin de Cervin, scomparso a marzo del 2013. Un video ne racconta l’arrivo.  Tutto nasce da un tenero progetto culturale chiamato “United street pianos” e nato da un’idea della cantante e pianista italiana Sofia Taliani che ha avuto l’ispirazione grazie ad una esperienza di due mesi vissuta suonando pianoforti da strada nella stazione londinese di St Pancras. La partecipazione delle persone che in quei “non luoghi” (sempre più veloci e spersonalizzati), si fermavano ad ascoltare o a suonare, comunicavano e condividevano “quasi 24 ore al giorno rendendo la stazione un posto più umano”, l’ha spinta a desiderarne una versione simile a Venezia e magari in tutte le altre stazioni di grandi città italiane ed europee. Lucy ad oggi è l’unico piano pubblico legato al progetto, ma, come spiega l’ideatrice “stiamo lavorando a Vienna, dove ora mi trovo, per metterne almeno due in Austria”.

[youtube width=”600″ height=”338″]https://www.youtube.com/watch?v=U_Hqup3gYAc[/youtube]
Lo scopo dei “pianoforti di strada” 
è principalmente quello di unire le persone. Curiosi, viaggiatori, musicisti, adulti, vecchi e bambini, possono incontrarsi e ritrovarsi in un luogo che grazie alla musica diventa per tutti spazio comune, condiviso, uguale. United street piano  vuole ricordare semplicemente al mondo che “siamo umani”. Il progetto si mantiene a seguito del lavoro e dell’amore per la musica di tutti coloro che gli ruotano intorno: c’è chi lo sostiene con entusiasmo e donazioni, chi regala il proprio tempo, la propria professionalità, chi può far dono del proprio strumento. Per il resto, spiega Sofia Taliani “non ha bisogno di nulla” e comunque “offrire” è il massimo che si possa fare. Gli organizzatori ringraziano per la collaborazione all’iniziativa l’artista inglese Daisy Rickman, Dakota West, scrittrice veneziana che ha tenuto in piedi il blog e sostenuto Sofia Taliani durante tutta l’estate del 2014 mentre si cercavano aiuti per rendere possibile la nascita di Lucy. Pierluca Albanese grafico e beatboxer italo-francese, Sergio La Saponara che si prenderà cura del pianoforte della stazione di Venezia e naturalmente Grandi Stazioni perché, come sottolinea la stessa Taliani “senza di loro non si faceva nulla”. (sl) [youtube width=”600″ height=”450″]https://www.youtube.com/watch?v=Pz7GksjQc1M[/youtube]

ALZHEIMER. Le paylist personali da fare ascoltare a familiari, amici e pazienti affetti da demenza

cialzheimersmusic.jpg.size.xxlarge.promoIn occasione della giornata mondiale dedicata il 21 settembre all’Alzheimer invitiamo coloro che hanno un familiare o un amico o un paziente in cura affetto da demenza, a richiedere una playlist personale, progettata su misura.

Uno o più musicisti, musicoterapeuti esperti, con lunga esperienza di lavoro con persone malate di Alzheimer, con la consulenza di geriatri e neurologi metteranno infatti a disposizione le proprie conoscenze per supportare ed accompagnare i Caregiver (famigliari, operatori, amici) nella loro quotidianità, progettando un ascolto di brani (Playlist) che sia legato al rilassamento, ai ricordi, all’attivazione motoria, al recupero cognitivo, alla personalità specifica dell’anziano.

Le Playlist saranno individuali, chi intende aderire dovrà per prima cosa inviare mail di disponibilità al progetto all’indirizzo roberto.bellavigna@gmail.com. Ricevuta risposta affermativa dal nostro staff si potranno inoltrare (….se possibile e se  si vorrà) i dati richiesti dai Moduli qui sotto scaricabili. Indicheremo con precisione quali moduli saranno da considerare per dare a noi la possibilità di studiare una sequenza di brani musicali  appropriata caso per caso. Le Playlist saranno, inviate via mail, o saranno utilizzabili sul servizio musicale online Spotify, o potranno essere caricate ed inviate via posta ordinaria su supporti di salvataggio (pennetta usb per essere riprodotte su lettori mp3 in cuffia, cd audio).

Non è richiesto nessun contributo o pagamento (se non eventualmente i costi  di invio postale e costi del supporto di memoria, chiavetta, cd, cassetta). Altresì chi vorrà in modo autonomo potrà a sua completa discrezione sostenere nell’importo che crede più appropriato i progetti presenti sul sito. Le vostre risposte (in forma assolutamente anonima) potranno essere utilizzate per compiere studi, esposizione dati ricerche in sede di convegni tematici Musica-malattia di Alzheimer. I nostri tempi di risposta saranno commisurati al numero delle richieste ricevute. Vi chiediamo pazienza, sostegno fattivo, scambio di info inerenti al tema, passione nel seguire il nostro progetto nel tempo e nelle sue varie fasi. Si richiederà ai partecipanti un feedback per capire come e quando l’intervento musicale abbia o meno avuto un riscontro positivo.

Nonostante il progressivo deterioramento delle sue facoltà cognitive e funzionali, in moltissimi casi il malato di Alzheimer è in grado di ricordare le melodie e spesso anche le parole di motivi che sono stati la colonna sonora della sua vita. Quale la spiegazione? Secondo gli esperti probabilmente il motivo è che la musica coinvolge l’individuo principalmente sul piano emozionale e non su quello cognitivo. E sono le emozioni a riportare a galla le parole di una canzone o il suono di uno strumento. “Il potere del suono che restituisce al demente ponti privilegiati di comunicazione” Brano tratto da “Musicoterapia con il malato di Alzheimer”- Autori vari,  pubblicato da: Alzheimer Italia e Progetto Anziani Musicoterapia

Un’ascolto quotidiano musicale rinforza la comunicazione, crea nuove attività, rilassa e predispone al dialogo, incrementa soluzioni positive. Questo è uno spazio in continuo aggiorneremo  lo rinnoveremo con la partecipazione di chi avrà desiderio di conoscere e approfondire.

Le SCHEDE da compilare per richiedere la PlaylistAlzheimer possono essere scaricate sul sito Lamusicadellavita.eu