Category: ANNO VII 2017

I 12 scatti che raccontano il “meglio” e il “peggio” di Msf nel mondo

Dodici scatti d’autore raccontano l’anno appena trascorso e i contesti di emergenza in cui Medici senza frontiere (Msf) ha portato assistenza e cure mediche. Dodici mesi di emergenze in Libia, Siria, Ciad, Nigeria, Yemen, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo ecc… in cui l’organizzazione è stata in prima linea per portare assistenza medica a popolazioni colpite da conflitti, epidemie, catastrofi naturali, spesso in condizioni e contesti estremi.

DIFFA, NIGER/Foto di Juan Carlos Tomasi/MSF

Il “meglio” del 2017? Per Msf sono “i bambini vaccinati, le gravidanze portate a termine, le epidemie contrastate negli angoli più remoti del pianeta. Il “peggio” invece “sono i tremendi effetti dei conflitti armati sulle persone, le vittime del mancato accesso alle cure, le sofferenze e le morti in Libia e alle porte dell’Europa”. Attraverso questi scatti Msf “rende omaggio a tutti coloro che hanno lottato per la vita, a chi ce l’ha fatta, a chi purtroppo non c’è più”. (sabrina lupacchini/slup)

Fonte: Redattore Sociale
Articolo

– Photogallery

“Due figure in controluce che si tengono in una presa forte”. L’abbraccio dell’arte al sisma

Chi ascolta la parola “Container” e vive in una zona colpita duramente dal terremoto sa di che cosa si sta parlando. La conoscono bene le popolazioni del sisma, descrive un contenitore, spesso di cose ma a volte, come in questi casi, di storie e di vite che avendo perso tutto si apprestano a ricominciare. “Container” è anche il titolo di un video documentario girato nell’anno 2017 dal regista Angelo Paoletti con la collaborazione di Simone Paglialunga a Pieve Torina, comune del maceratese colpito dal sisma che si è ritrovato con “il 93% del patrimonio edilizio inagibile e alcune frazioni quasi interamente crollate”. Il progetto video racconta il terremoto partendo da una significativa esperienza d’arte voluta dal comune attraverso un bando che è stato vinto dalla realtà civitanovese Anime di Strada.

Il bando “aveva come tema la rinascita e chiedeva di fare interventi di street art su dei container adibiti ad attività commerciali” specificano i responsabili di Anime di Strada, organizzazione che attua azioni di arte urbana (pittura, serigrafia, illustrazione, design grafico). “Sono azioni di riqualificazione e riappropriazione – spiegano – che portano colore e arte in luoghi storicamente meno interessati dalle politiche di intervento pubblico”. Una volta vinto il bando, la scelta degli artisti è caduta su chi aveva uno spirito affine ai proposti richiesti. Sono stati coinvolti Koz Dos, venezuelani che già avevano realizzato un’opera di 18 metri a Civitanova Marche (MC) e Morden Gore, artista marchigiano.

“Ha cominciato a piovere, c’era un temporale fortissimo, erano verso le nove. È andata via la luce”. È la voce di Anna Rita del comune di Pieve Torina ad aprire il documentario. “Il tempo di uscire dal comune e sentire che delle cose crollavano all’interno… – racconta -. Sono caduta perché non si riusciva a mettere un piede davanti all’altro, non riuscivo ad alzarmi, ho perso gli occhiali. Come se si fosse fermato il tempo”. “Dopo, la situazione è stata veramente drammatica” sottolinea. Ma il tempo non si ferma e occorre riorganizzarsi. Il sindaco, spiega Anna Rita, fin dall’inizio è stato sensibile a quello che definiva “il popolo della partita iva” quello che “da un momento all’altro non aveva più nulla, non aveva di che andare avanti” e attraverso un piccolo aiuto da parte della regione è stata designata un’area dove realizzare un centro per il commercio. È venuta poi l’idea di decorare con delle opere d’arte i container utilizzati. È stato quindi proposto un bando nazionale, un’idea molto apprezzata.

L’opera di Koz Dos

Koz Dos ha iniziato a dipingere facendo graffiti a Caracas, la sua città. Lavora molto con lo spazio “è lui che ti dice che colore usare che composizione fare, quali sono le cose che funzionano” dichiara nel video. “Tutto quello che uno fa, ti viene bene o ti viene male, ti lascerà sempre un insegnamento”, mentre ringrazia per avergli “aperto le porte di casa” sottolinea l’importanza di un progetto come questo “l’arte può aiutare la gente a vivere meglio, o può aiutarla a rinascere”.  

Morden Gore dipinge da venti anni “fino a sei sette anni, facevo graffiti, in particolare 3d, poi sono passato al figurativo, sentendo una spinta a voler dire qualcosa oltre che lasciare il segno”. Parlando dei container dipinti Gore riferisce che nella parete quadrata ha rappresentato una montagna con due figure in controluce che si tengono in una presa forte, la parte lunga è invece come uno zoom di quell’abbraccio, di quella stretta fra due persone, “cicatrizzata dall’oro” che, specifica Gore, “riprende un po’ l’antica filosofia giapponese del kintsugi, che letteralmente vuol dire riparare con l’oro”. Una tecnica che evidenzia le linee di frattura e impreziosisce l’opera attraverso le sue “cicatrici”. Una metafora, attraverso cui l’antica arte giapponese abbraccia le ferite, fino a valorizzarle, quasi a farle divenire bellezza da esporre.

L’opera di Morden Gore

“L’arte è una parola gigantesca – conclude l’artista – è chiaro che in questo momento, in questa situazione per le persone del posto è difficile parlare di arte, chiaramente sono più le cose concrete ad essere importanti, ma può essere un veicolo per portare l’attenzione su questi argomenti a chi è al di fuori”. “Bisogna che si riorganizzi una realtà, una realtà alternativa che sia anche riconoscibile e anche gradevole. aggiunge nel video Anna Rita -. Noi abbiamo dei vuoti e dobbiamo riempirli di contenuti. Il contenuto dà quella serenità”. “Siamo qui, rimarremo qui, continueremo a lavorare per questo”, ribadisce con convinzione. (slup)

(Fonte: Redattore sociale)

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MAUA: il museo a cielo aperto di “arte urbana aumentata”

Fuori dal centro di Milano nasce il  Museo di Arte Urbana Aumentata (MAUA) una galleria a cielo aperto che consta di oltre 50 opere di street art animate con altrettanti contenuti virtuali fruibili attraverso la realtà aumentata. Il MAUA nasce grazie al Bando alle Periferie finanziato dal Comune di Milano, con il quale sono stati selezionati e finanziati, tra oltre 150 proposte pervenute, 14 progetti culturali . Le opere del Museo di arte urbana aumentata “sono state selezionate dagli abitanti dei quartieri, in un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha previsto l’individuazione collettiva e partecipata delle opere e una discussione comune sul loro significato percepito e sul loro valore per le strade della città”.

50 giovani animation designer hanno poi elaborato le immagini durante un workshop di realtà aumentata e prodotto 50 contenuti digitali inediti che oggi animano le opere selezionate.

Le opere del MAUA sono fruibili consultando la mappa, sull’app Bepart o ancora sul catalogo cartaceo in distribuzione gratuita presso BASE Milano.

Il progetto è stato condotto e gestito da un largo partenariato comprendente la cooperativa sociale Bepart (capofila), il centro per la cultura e la creatività BASE Milano, la casa editrice Terre di Mezzo, la scuola di fotografia Bauer, il laboratorio di design PUSH. e la Fondazione Arrigo e Pia Pini.

MAUA – Milano Città Aumentata

“La Cultura per Tutti”, l’11 dicembre convegno a Torino

L’11 dicembre in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017 verrà organizzato a Torino il convegno “La Cultura per Tutti”. L’appuntamento consentirà attraverso gli interventi dei relatori di analizzare il diritto all’accesso culturale per Tutti, inteso come accessibilità, fruibilità e piacevolezza.

In una società sempre più attenta alle esigenze di tutti, alla cultura viene associato un ruolo primario in relazione al percorso di educazione permanente, al piacere, all’intrattenimento e all’inclusione. Le offerte devono essere strutturate per essere al servizio della pluralità provvedendo a soddisfare i bisogni espressi dai fruitori, con attenzione alle esigenze specifiche.

Leggi il programma completo.

Prenotazione fino a esaurimento posti. Per info e prenotazioni: 011-19862570 uffstampa@cpdconsulta.it 

Convegno “La Cultura per Tutti”
11 DICEMBRE 2017 – dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Sala Movie – Film Commission Torino, via Cagliari 42 Torino
organizzato in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017

“Vicini Creativi”: scopri le passioni artistiche del tuo vicino di casa

Vi siete mai chiesti se il vostro vicino di casa ha qualche propensione artistica nascosta? Se, al termine di una lunga giornata, tra lavoro, figli e impegni vari, dedica un poco del suo tempo prezioso ad una attività legata all’arte? Abbiamo scoperto che sono innumerevoli i compaesani che hanno passioni artigianali e artistiche più o meno nascoste, amano colori, materie e materiali e nel silenzio delle proprie stanze, hanno incontrato la seducente bellezza della creazione. Ma cosa realizzano? Ceramiche, pitture, sculture, poesie, fotografie ecc… Creano pensieri e sogni. Materializzano sentimenti in oggetti, monili, in quadri. Per chi vuole scoprire le passioni dei propri vicini il 10 dicembre a Rubbianello (dalle 11 alle 18 in via Giotto 14) il Laboratorio “BAS – Borghi ad Armonia Sociale” di Monterubbiano ha promosso l’incontro “Vicini Creativi”. Un modo per conoscersi, conoscerli, per condividere saperi, opere e talenti.

“Monterubbiano – Borgo ad Armonia Sociale” è un Laboratorio di ricerca-azione territoriale (LaRT)  avviato per mettere in salvo la bellezza e abitare la memoria dei nostri meravigliosi borghi. Tra le sue finalità annovera quella di coinvolgere i cittadini, diffondere pratiche di partecipazione sociale, avviare ricerche e studi di approfondimento del territorio, promuovere iniziative pubbliche di incontro, organizzare convegni, seminari e momenti creativi. Il LaRT (il primo attivato nelle Marche) fa parte di un progetto nazionale più ampio denominato Ri.U.So (Riabilitazione/Riabitazione urbana sostenibile di ambiti antropici di antica fondazione).

Aspettando l’appuntamento dei “Vicini Creativi”, venerdì 8 dicembre (dalle ore 9 alle 17, presso la Fondazione Diversoinverso di Monterubbiano, sala E.Teodori, via A. Caro 6) verrà organizzata una “Giornata di laboratorio con la terra e il fuoco” per conoscere e sperimentare insieme l’antica e affascinante tecnica della Ceramica Raku. Originaria dell’estremo oriente è una tecnica che dà vita ad oggetti dal design e dai colori unici e irripetibili.

Sarà un fine settimana lungo: chi si occuperà dell’acquisto di doni originali e creativi, chi li realizzerà perché un creativo lo è già e chi, convinto che l’arte non sia proprio affar suo, si accorgerà di saper “creare”. Se è vero, come scrive Henry Miller che l’arte “non insegna niente, tranne il senso della vita”, sarà un valore aggiunto quello di incontrare persone che nella propria esistenza hanno dato un senso al bisogno di creare, ricevendone in dono il piacere dell’arte, che è cura, visione e bellezza. Tutte le informazioni potete trovarle sulla pagina Fb: Monterubbiano – Borgo ad Armonia Sociale. (slup/sabrina lupacchini)