Category: ANNO VII 2017

“Architettura per la Natura”: NOW Summer School al Vigne Museum

Dal 7 al 10 Settembre 2017 parte la NOW Summer School, primo progetto di formazione promosso dall’azienda Livio Felluga, che si svolgerà al Vigne Museum (Vigneti Livio Felluga e Abbazia di Rosazzo, Udine) installazione permanente di Yona Friedman 

Architettura per la Natura” è questo il tema: 12 giovani architetti, coordinati da NOW – New Operation Wave, parteciperanno ad un’esperienza formativa in stretto contatto con il territorio, dettata da un nuovo approccio rivolto alla formazione che NOW ha elaborato  nei suoi due anni di attività. 

NOW – New Operation Wave è una rete operativa internazionale, supportata da Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea ODV, che opera attraverso i principi di autogestione, di condivisione esperienziale e confronto diretto tra i vari partecipanti, giovani interpreti della cultura contemporanea, che hanno aderito ad un network cresciuto e consolidato nel tempo attraverso una serie di check-point, organizzati a livello internazionale dal 2015. L’intenzione è di creare piccoli gruppi critici di lavoro per sviluppare un progetto legato all’arte, all’architettura, al design, per la formazione di una generazione partecipativa e attiva sul campo.

I giovani architetti, artisti, curatori e studenti coinvolti nella Summer School provengono dai poli accademici di Architettura, di Belle Arti e di Design, nonché istituzioni già legate alla realizzazione di architetture mobili di Yona Friedman.

Il Vigne Museum riflette su tematiche legate al Paesaggio, alla tutela del Territorio e all’indagine del rapporto Uomo/Natura per uno sviluppo consapevole della nostra società e del nostro habitat. Rappresenta la nuova frontiera dell’essere Museo: un luogo aperto, senza pareti che guarda alla natura, al territorio e alla sua storia, all’architettura e all’agricoltura quali espressioni dell’uomo nel Paesaggio.

Su consiglio di Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle, i partecipanti alla Summer School progetteranno delle facciate green a supporto dei moduli che compongono il Vigne Museum, utilizzando i materiali di scarto strettamente legati al Territorio, scoperti durante i sopralluoghi e reinventandoli seguendo il pensiero di Friedman, nel rispetto dei criteri di autonomia, adattabilità, sostenibilità, auto-organizzazione e auto-pianificazione.

Info: newoperationwave@gmail.com – www.nownetwork.club

L’artista Thaer Maarouf spedisce ai leader mondiali le scarpe dei profughi siriani

Dirty messages” si chiama così il progetto artistico-concettuale dell’artista siriano Thaer Maarouf attraverso il quale vuole abbattere i confini spedendo “messaggi sporchi” a 12 destinatari (i  presidenti di Stati Uniti, Polonia, Francia, Italia, Russia, Egitto, i primi ministri inglese e australiano, il presidente del governo spagnolo e indirizzi random in Ungheria, Grecia e Libano). I “Dirty messages” sono scatole che contengono le scarpe usate da profughi siriani (uomini, donne, bambini) in fuga dalla guerra. Ogni pacco contiene una lettera personale. Un QR code con un link a un video  prova a spiegare cosa significhi fuggire dal proprio paese

[vimeo width=”600″ height=”338″]https://vimeo.com/213532281[/vimeo]

Fonte: Redattore sociale

L’arteterapia per ricostruire, dopo il sisma, “i propri luoghi interiori”

Dopo i Comuni di Norcia, Sellano e Vallo di Nera è arrivata anche a Cascia ed Amatrice (dal 31 luglio al 5 agosto) per poi terminare il suo primo viaggio nel Comune di Preci (dal 28 agosto al 2 settembre) la tappa del Tour “Ricostruiamo i nostri luoghi”, l’”intervento itinerante di ArtTherapy rivolto a gruppi di bambini e adulti che vivono nei paesi colpiti dal terremoto del 2016″. Il percorso, che prevede 6 tappe ognuna di 5 incontri (dal lunedì al venerdì) è ideato dall’arteteraputa Monica Grelli dell’associazione di arteterapia “Tra” in collaborazione con l’associazione “Lumi no-profit” nata per valorizzare il territorio di Sellano (PG).

L’arteterapia è di grande supporto, aiuta a comunicare attraverso i canali espressivi emozioni, ansie e paure, è uno strumento che si rivela utile sia con gli adulti ma soprattutto con i bambini. Nelle tappe precedenti la partecipazione ha superato le aspettative, diverse famiglie hanno aderito alle attività, per provare, con l’aiuto dell’arte “a elaborare e affrontare i traumi legati al sisma”. E questo vuole fare l’ArtTherapy Tour: “aiutare le persone a ricostruire i propri ‘luoghi interiori’ attraverso due esperienze artistico-estetiche diverse, entrambe utili allo sviluppo della consapevolezza e del senso di realtà, nei bambini e negli adulti di riferimento”.

“Distruggere per creare”. “Esperire la rabbia e la forza all’interno della relazione terapeutica e in una condizione di sicurezza aiuta i partecipanti a nominare e ad elaborare, durante il processo artistico, vissuti altrimenti difficili da esprimere” si legge nella presentazione del progetto. Gli incontri si svolgono all’interno di spazi comuni, (ludoteche e in ambienti messi a disposizione delle associazioni o dalle amministrazioni). La prima parte delle attività, dal titolo “Distruggere per creare” (esperienza collaudata da due anni nel lavoro che Monica Grelli svolge insieme ai bambini delle Scuole Primarie di Perugia) “aiuta a riattualizzare un evento traumatico come il terremoto”.

Per chi ha vissuto e vive nei luoghi terremotati, la casa è anche ciò che “si è rotto o perduto e il poterla costruire diviene espressione anche di desideri, di sogni e di possibilità di intervento sulla realtà”. La seconda esperienza  è quindi dedicata a questo: alla modellazione dell’argilla finalizzata alla costruzione di un “Villaggio sicuro che, metaforicamente, corrisponde al luogo nel quale stare bene, individualmente o in collettività”. Il “Villaggio” spiegano le arteterapeute “rappresenta l’insieme delle case interiori di ognuno, trasmettendo con forza il senso di comunità e di appartenenza, in opposizione all’atteggiamento difensivo post traumatico che induce all’isolamento”. (slup)

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© Copyright Redattore Sociale

“RIDERE SUL SERIO”: una grande e ridente partecipazione creativa

La seconda edizione del concorso ““Di.segno in.forma” ha visto la partecipazione di numerosissime opere. In oltre 200 hanno voluto rispondere all’appello dell’Associazione Zona Franca che quest’anno ha invitato bambini e ragazzi a dare forma alle parole “RIDERE SUL SERIO” a “promozione degli aspetti positivi del ridere e per la comprensione del linguaggio e il mondo giovanile”. Come per l’edizione del 2016 ARTeSOCIALE Magazine pubblica tutte le opere pervenute al premio.

Barbara Turcolin (presidente dell’associazione Zona Franca) ci spiega i passi e l’evolversi  del Concorso artistico.

“Ridere è una chiave universale che apre mille porte e abbatte barriere. Un linguaggio che insegna culture ed emozioni”. Da questa premessa è decollata la 2^ edizione del Concorso “Di.segno In.forma”, con il tema “Ridere sul Serio”, proposto dall’ associazione culturale Zona Franca, a bambini e ragazzi tra i 5 e i 17 anni, attraverso il sito dedicato www.disegnoinforma.org. L’esperienza di comunicazione grafico-artistica, volta a valorizzare gli aspetti positivi del ridere, ha messo in scena fantasia e allegria, espresse con immagini, segni, parole e colori. Con una partecipazione, superiore di ben oltre il 30% rispetto all’edizione ‘pilota’ del 2016 e adesioni dalle regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia oltreché dalla confinante Svizzera.

Nella categoria ‘fuori concorso’, aperta a chi aveva già compiuto 18 anni, si è riconfermata tra gli altri la sezione femminile della Casa Circondariale di San Vittore (Milano), attraverso l’ingegno creativo del laboratorio Saint Victor Academy, con le Donne Haixia, Klaudia, Monica, Salimaf, Ying e Antonella Prota Giurleo (curatrice).

Si è aggiunta nella stessa categoria anche la Cooperativa Sociale Il Sentiero Onlus di (Carbonera – TV), con alcune delle persone seguite dal servizio domiciliare e i loro familiari, in collaborazione anche con il Centro Diurno della Cooperativa per un lavoro di gruppo. Hanno partecipato Pier Luigi ed Elisea, Lisa, Luca, Michela, Mauro, Paolo, Santina e Vania. Accompagnati in questa avventura dagli operatori Francesca, Irene, Laura (che a sua volta si è messa in gioco inviando il suo elaborato), Linda, Lisa e Susanna.

 A fare letteralmente da cornice agli elaborati sono state le forme create ‘ad hoc’ dagli artisti di Associazione Atelier dell’Artista di Motta di Livenza (TV), con: “Ris-volto” di Ivan Toninato, “Cristalli” di Ornella Luvisotto, “Super Nova” e “PicNic” di Mirella Buosi. Queste stesse loro opere d’arte saranno tra i premi assegnati ai vincitori del concorso.

La visione permanente di tutti i disegni pervenuti è resa possibile grazie a una gallery dedicata e messa gentilmente a disposizione dal magazine Artesociale.it. Inoltre dal 30 settembre al 21 ottobre prossimo, a Motta di Livenza presso Palazzo Giacomini (Borgo Aleandro n. 23), nell’ambito dell’evento socio-culturale ZonaFest2017 saranno esposti gli elaborati selezionati dalla giuria. I vincitori della categorie tra i 5 e i 17 anni saranno premiati il giorno 14 ottobre 2017. Stessa data è prevista per la consegna degli attestati per merito assegnati dalla giuria.

Le relative comunicazioni ufficiali ai singoli interessati avverranno a ridosso dell’evento ottobrino, a cura del Consiglio Direttivo dell’associazione culturale Zona Franca. Successivamente gli elaborati selezionati saranno trasferiti in mostra presso l’Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione di Motta di Livenza (TV), le date saranno definite prossimamente.

La rete di partenariato a sostegno dell’iniziativa è formata da: Città di Motta di Livenza, Fondazione Ada e Antonio Giacomini (Motta di Livenza), Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione (Motta di Livenza), Amici del Cuore (Motta di Livenza), Cooperativa Madonna dei Miracoli (Motta di Livenza), Società italiana Disability Manager – S.I.Di.Ma. (Motta di Livenza), Fondazione Štěpán Zavřel – Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia (Sàrmede), Club Unesco (Udine), Associazione Pedibus (Treviso), Associazione Atelier dell’Artista (Motta di Livenza), Studio grafico Opificio, Studio Tramarin (Motta di Livenza), Banca Prealpi filiale Gorgo al Monticano, Sanson Immobiliare (Motta di Livenza), L’Orto della Cultura editore, RS La Posta (Motta di Livenza). Magazine online Artesociale.it, Rivista La Chiave di Sophia, Arte Bambini editore, Rivista Dada, Rivista La Salamandra.

L’elenco a cui accedere per vedere tutte le OPERE 

1 D Scuole medie Motta di Livenza (TV)
1E Scuole medie Motta di Livenza (TV)
1G Scuole Medie Meduna di Livenza (TV)
1H Scuole Medie Meduna di Livenza (TV)

2D Scuole medie Motta di Livenza (TV)

2G Scuole medie Meduna di Livenza (TV)
2H Scuole medie Meduna di Livenza (TV)

3D Scuole medie Meduna di Livenza (TV)

3H Scuole medie Meduna di Livenza (TV)
3G Scuole medie Meduna di Livenza (TV)

Classe seconda San Donà di Piave Primaria XIII Martiri
Classe prima San Donà di Piave Primaria XIII Martiri
Classe quarta San Donà di Piave Primaria XIII Martiri

Classe quinta – Scuola Primaria A. Manzoni Fraz. San Giovanni di Motta di Livenza (TV)

Casa Circondariale di San Vittore (Milano). Categoria Fuori concorso
Allievi Atelier dell’artista di Motta di Livenza (TV)
Società Cooperativa Sociale IL SENTIERO Onlus – Carbonera (TV)
Opere varie. Partecipazione privata

Tutti i disegni pervenuti nel 2016
Sono visibili nella pagina apposita pubblicata su ARTeSOCIALE

RIDERE sul SERIO – Opere varie. Partecipazione privata