Category: Eventi

Arte e follia: da Bosch a Dalì, dall’Art brut a Basquiat

Artisti tra normalità e follia

Da Bosch a Dalì, dall’Art brut a Basquiat

Salvador Dalì, Mostro molle in un paesaggio angelico, 1977, Musei Vaticani, Città del Vaticano

“Nella cultura europea del XX secolo diversi protagonisti delle avanguardie e psichiatri innovatori guardarono in luce nuova le esperienze artistiche nate nei luoghi di cura per malati mentali. Le ricerche di quegli anni avevano avviato una revisione radicale di termini quali ‘arte dei folli’ e ‘arte psicopatologica’, prendendo in esame queste produzioni sia come sorgenti stesse della creatività quanto come una modalità propria di essere nel mondo, da comprendere al di là del linguaggio formale”.

Al Museo d’Arte della città di Ravenna fino al 16 giugno 2013 ci aspetta la mostra “Borderline” curata da Claudio Spadoni, direttore scientifico del museo e da Giorgio Bedoni, psichiatra, psicoterapeuta, con il supporto della Fondazione Mazzotta di Milano.

E’ la voce di tanti capolavori senza distinzione di condizione e vissuti, riuniti in quell’area della creatività dai confini sottili, dove è la persona a trovarvi rifugio ed espressione. In quello spazio, si confondono i ruoli, fino a diventare di simile levatura, individui riuniti nell’unica corretta definizione “artisti”. Che siano ‘artisti ufficiali’, o autori ritenuti “folli”, “alienati”, “outsiders” della scena artistica.

Antonio Ligabue, Autoritratto – inv.177, 1954, Collezione Banca Popolare di Bergamo

La mostra dopo una introduzione introspettiva, con opere di Géricault e Goya  è organizzata per sezioni tematiche, le opere legate all’Art Brut sono una presenza costante durante tutto il percorso e affiancano quelle dei protagonisti importanti, aiutando a stabilire  un confronto sul limite tra la creatività degli ‘alienati’ e il disagio espresso dall’arte ufficiale dell’ultimo secolo, nel bisogno comune di manifestare il disagio  della realtà.

Aprono la sezione “Disagio della realtà”, i lavori di Bacon, Dubuffet, Basquiat, Tancredi, Chaissac, Wols. Seguono con il tema sul “Disagio del corpo” Recalcati, Moreni, Fabbri, Perez, De Pisis, Zinelli, alcuni protagonisti del Wiener Aktionismus e del gruppo Cobra come Jorn e Corneille ,  i “Ritratti dell’anima” sono rappresentati invece dalle opere di Ghizzardi, Kubin, Ligabue, Moreni, Rainer, Sandri, Van Gogh, Jorn, Appel, Aleshinsky, Viani. Il corpo in alcune creazioni esposte diviene “l’estensione della superficie pittorica e talvolta opera stessa nelle sue più sorprendenti trasformazioni, descritte in toni ludici o violenti”. Ampio spazio viene dedicato ad una sequenza di ritratti, e soprattutto autoritratti, “una delle forme di autoanalisi inconsapevole più frequente nei pazienti delle case di cura”.

Uno spazio della mostra è dedicato anche alla scultura, con  opere Art Brut,  inediti di Gervasi e grandi manufatti dell’arte primitiva. Chiuderà la sezione il “Sogno rivela la natura delle cose” in cui “verrà definito l’onirico come fantasma del Borderline con una selezione di dipinti di surrealisti come Dalì, Ernst, Masson, Brauner, oltre ad una nutrita presenza di lavori di Klee, grande estimatore dell’arte infantile e degli alienati”. Con il termine “Borderline” chiariscono i curatori – “si individua la condizione critica della modernità, antropologica prima ancora che clinica e culturale”. (s.lup.)

Per informazioni: Mar Museo dell’Arte
Scarica il pieghevole

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Arte da passeggio con gli acquerelli di Judith Offord

Arte da passeggio. Rassegna di artisti, eventi, opere..

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Galleria L’Angolo. IV° evento insieme agli Acquerelli di Judith Offord

Domenica 20 Gennaio 2013 – Ore 17.30

Artista autodidatta, dal 2002 si avvicina alla pittura espressiva tramite la tecnica d’acquerello dove trova la possibilità di esprimersi creando un armonia di colori, atmosfere ed emozione suggerita dal paesaggio e della natura. Nata a Ipwich (G.B.) vive a Fermo.

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Galleria L’Angolo. 
Via Duca degli Abruzzi 16/18 Civitanova Marche

A cura di Natalia Tessitore e Roberta Fonsato
Ingresso libero

Info: 339 7045096 – 0733 771294
langolo.antiquariato@gmail.com – www.langolo-antiquariato.it

Corso di formazione “Il bruco e la farfalla”

A febbraio 2013 avrà inizio il primo percorso formativo del 2013 aperto a tutte le persone che intendono sinceramente e seriamente intraprendere un percorso di riflessione e di comprensione in relazione alla morte, al morire ed all’accompagnamento delle persone in fin di vita, indipendentemente dalle loro esperienze o dalla loro professione.

LUOGO DI SVOLGIMENTO
l’intero percorso formativo si svolgerà presso la sala formazione del CSV (Centro Solidarietà Valle d’Aosta) in Via Xavier de Maitre, 19 ad Aosta. Qualora necessitasse di sistemazione alberghiera può rivolgersi alla segreteria formativa.

DATE e ORARI

1° Modulo

“Comprendere la Morte” – (1° parte)

  • Venerdì 08 Febbraio ’13
    20.00/22.00
  • Sabato 09 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00

“Comprendere la Morte” – (2° parte)

  • Domenica 10 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00

2° Modulo

“Accompagnare la vita”

  • Venerdì 15 Febbraio ’13
    20.00/22.00
  • Sabato 16 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00
  • Domenica 17 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00

3° Modulo

“Essere e… saper fare”

  • Venerdì 22 Febbraio ’13
    20.00/22.00
  • Sabato 23 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00

4° Modulo

“Scegliere per sé”

  • Domenica 24 Febbraio ’13
    09.00/13.00 – 14.00/18.00

 

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
Questo seminario si svolge su un totale di 54 ore e, al fine di permettere ad ognuno di trarne il massimo beneficio, viene effettuato con non più di otto partecipanti.

ISCRIZIONI ED INFORMAZIONI
Il costo complessivo dei tre fine settimana (54 ore) che compongono questo percorso formativo è di € 415. Essendo il corso a numero chiuso, se desidera prenotare la sua partecipazione Le chiediamo di contattare quanto prima la segreteria formativa tramite mail (formazione@ilbrucoelafarfalla.org) o telefonicamente (+39 335 691 79 11). Maggiori informazioni riguardo al programma formativo ed ai docenti sono presenti sul sito dell’associazione nella sezione dedicata alla formazione.

Come sempre ricordiamo alle persone che hanno già frequentato una sessione del suddetto percorso formativo che la ri-frequenza è gratuita.

http://www.ilbrucoelafarfalla.org/

L’arte senza frontiere sbarca nelle Marche

L’associazione Art sem fronteira apre un circolo culturale e centro artistico a Casabianca (Fermo). L’appello del fondatore Tony Santos, musicista e performer: “Porte aperte a idee all’insegna dello scambio culturale”. Inaugurazione il 22 dicembre

Fermo – Art sem frontiera, l’associazione creata dal musicista e insegnante di percussioni e capoeira brasiliano Tony Santos, sbarca a Casabianca. Il locale è l’Upside down (di fronte all’Hotel Royal), che diventa circolo culturale e centro artistico. Arte a 360 gradi e cultura da ogni angolo del mondo: sono queste le due anime del progetto che aprirà i battenti sabato 22 dicembre. L’inaugurazione prevede a partire dalle 17 il tesseramento dei soci; a seguire buffet, cena sociale, musica dal vivo, jam session, dj set e l’esibizione della compagnia di danza di Manuela Recchi. Spazio anche alla presentazione del programma invernale dell’associazione, al dibattito e alla proiezione della retrospettiva delle attività svolte da Art sem frontiera nel 2012.
Una delle colonne portanti dell’associazione sono le lezioni di musica: Tony Santos infatti da anni insegna percussioni a bambini e adulti. Ma il locale sarà aperto anche a tutti coloro che vogliono organizzare corsi di qualunque strumento e utilizzare la sala prove. Spazio anche al teatro: il circolo apre le porte alle compagnie per prove ed esibizioni. Poi ci saranno le serate dedicate alle mostre; alle presentazioni di libri; alle performance artistiche. Il tutto contornato dalla ristorazione, con un’attenzione particolare ai prodotti biologici, il locale infatti è dotato di bar e cucina.

I progetti in corso e futuri. Le attività di Art sem frontiera hanno un respiro ampio, vicino al sociale e sono tanti i progetti in cantiere, dalla costruzione del Villaggio Artistico a Natal, nel Nord del Brasile, dove gli artisti possano vivere insieme e occuparsi dell’educazione dei bambini, fino ai laboratori interculturali nelle scuole per gli alunni disabili e non.

L’obiettivo di Art sem fronteira. “Dalla collaborazione tra me e Alia Drini, mio amico nato a Podgorica, è nata l’idea di prendere la gestione di questo locale. Idea resa possibile poi dalla proprietaria ha creduto in quello che facciamo”, spiega Tony Santos. “Il nostro obiettivo – continua – è stimolare le idee, soprattutto quelle dei giovani, perché crediamo che di questo ci sia bisogno”. L’associazione lancia anche una sfida sociale, quella di promuovere la convivenza tra nazionalità diverse: infatti i soci sono sia italiani sia stranieri. A partire dal suo fondatore, Tony Santos, che incarna la musica, la danza e la cultura del Brasile e da Manuela Recchi, civitanovese, laureata all’Accademia di danza di Roma e professoressa di danza classica, contemporanea, afro e pilates. “La mia sensazione – spiega Tony Santos – è che qui manchino opportunità a livello artistico e culturale”. La causa è presto detta: “C’è troppa competizione, è questo che ostacola l’interscambio, la crescita e la libertà degli artisti. Per questo noi abbiamo voluto questo spazio, per dare espressione alla creatività senza alcuna barriera, perché è così che concepiamo l’arte. Spesso comuni e province non sono sensibili in questo senso e mostrano di non voler valorizzare gli artisti facendo mancare loro l’appoggio che meriterebbero”.

L’Italia vista dagli occhi di un brasiliano. “Siamo monotoni, io direi che siamo in una sorta di ‘depressione sociale’: voglio dire che siamo fermi, non si dialoga, e io vedo intorno a me quella che chiamo ‘infelicità dell’anima’”. Gli effetti? “Si chiamano intolleranza, tabù, ignoranza, egoismo, competizione. E’ un po’ come se fossimo  tornati a un periodo di schiavitù, dove i cittadini sono asserviti alle cose materiali e sempre meno guidati dall’anima. Credo che lo Spirito abbia abbandonato tanti luoghi del mondo, che non sono più fertili e l’Italia  è uno di questi. Lo dico senza alcuna volontà di criticare, ma perché vivo questa situazione con disagio. Allora il mio sogno è andare oltre la banalità e invertire la tendenza”. Come? “Con la volontà collettiva di coltivare bellezza”.

Il Brasile e la rincorsa della crescita economica. “Il Brasile sta crescendo economicamente a una velocità che non è positiva per la popolazione, il povero si sta illudendo che diventerà ricco, è come se il bambino diventasse subito uomo, è un trauma che lascia segni. Di contro, il mio Paese ha un’infinita ricchezza culturale, è uno di quelli che più appoggia più la cultura. Ma ora la crescita economica sta spazzando via tutto: si ammazzano gli indios per costruire le centrali idroelettriche, distruggendo ettari di terra della foresta amazzonica più le specie animali. Questo significa dare un calcio al polmone del mondo e la gente non se ne accorgerà fino a che non ci saranno reali problemi ecologici. Io vedo questo con gli occhi di un brasiliano che vive in Italia da oltre venti anni. E sono preoccupato, perché in Brasile c’è lo Spirito, ci sono le idee, la terra è fertile, ma ho paura che sarà tutto questo a pagare le spese della crescita. Ma ancora di più sono preoccupato per l’Europa, dove questo processo ha già prodotto i suoi effetti”. (ab)

 

Fonte: Agenzia Redattore Sociale

Altidona e la fotografia immersiva: sentirsi nel luogo osservato

L’utilizzo delle nuove possibilità offerte dalla fotografia abbinata a Internet è un formidabile strumento di promozione del proprio territorio.

Da poco più di un anno è attiva ad Altidona nei locali comunali la Fototeca Provinciale di Fermo. I tecnici di cui si avvale la fototeca hanno realizzato un interessantissimo lavoro di ‘fotografia immersiva’ a 360 gradi sul centro storico di Altidona. Il progetto che è stato donato ai soggetti promotori dell’iniziativa, sarà presentato domenica 9 dicembre alle ore 17 nei locali della Fototeca.

“La sensazione di trovarsi nel luogo fotografato. Naviga la fotografia zoomando su qualsiasi  dettaglio”