Category: Luoghi ‘comuni’

FabrianoInAcquarello: incontro creativo tra artisti internazionali e pubblico

homeincq16FabrianoInAcquarello è la convention internazionale che a Fabriano dal 21 al 24 aprile promuoverà l’incontro, la cooperazione ed il confronto creativo fra gli artisti internazionali dell’acquarello, il pubblico ed i fan. Quella del 2016 è la settima edizione, l’evento che è curato dall’associazione InArte è parte del network IWS International e tutela la tecnica tradizionale e contemporaneamente intende essere stimolo di nuova creatività d’avanguardia per il coinvolgimento delle nuova generazioni. La convention non ha scopi commerciali o politici di alcun genere, ma intende essere base operativa di fratellanza e seme per la cultura di pace. Saranno 730 gli acquarelli in esposizione lungo i percorsi del centro storico, opere realizzate in  51 diversi paesi del mondo per un totale di 38 mostre che saranno aperte dal 22 aprile fino al 15 maggio 2016.

Il Programma

“Fragile”… dialogo artistico tra chitarrista e pittore

Un momento della performance. Foto: https://fragilelive.wordpress.com

Un momento della performance. Foto: https://fragilelive.wordpress.co

Il pittore svizzero Paul Klee aveva già intuito che le corrispondenze tra l’arte visiva e quella musicale, così diverse per gestazione, tecnica, e mezzi, “possono essere sottolineate solo se il materiale di partenza comune viene ridotto ai minimi termini, oggettivizzato, reso assoluto”.

“Fragile” è un lavoro discografico che, partendo dalla figura e dagli scritti di Klee,  fa dialogare arte pittorica e musicale. Il progetto è nato da un’idea di Luca Perciballi (chitarrista e compositore) e Mattia Scappini (pittore) e dalla comune volontà di “recuperare gli studi e le inclinazioni proprie delle avanguardie storiche del Novecento”.  Il dvd in edizione limitata e numerata è il risultato finale del lavoro, frutto di 4 anni di sperimentazioni.

I due artisti modenesi hanno fatto confluire l’esperienza in uno spettacolo che si svolge in un’atto unico di durata variabile e prevede sul palco la presenza di Perciballi e Scappini e di una grande superficie per proiezioni. L’intento è stato quello di approfondire il dialogo tra le due modalità artistico-espressive differenti con una performance di improvvisazione in cui la chitarra “perde le sue caratteristiche usuali e diventa colore grazie all’elettronica”, mentre l’immagine, dipinta con olio su vetro e proiettata da una videocamera sul telo “si appropria della struttura temporale in divenire, propria della musica”. Le due arti trovano così a interagire, mantenendo ognuna, le proprie specificità.

La presentazione ufficiale del progetto discografico si terrà il 22 aprile (ore 22.00) al Loft350 di Modena. Seguiranno altre date primaverili sempre in Emilia-Romagna. (slup)

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(sabrina lupacchini/slup)

“La lezione delle cose”: il racconto della vita del Maestro Guatelli e le potenzialità educative della semplicità

Il Museo Guatelli nel pomeriggio di domenica 17 aprile 2016 ricorda l’anniversario della nascita di Ettore Guatelli (18 aprile 1921) attraverso un programma di iniziative e libere e aperte al pubblico. Tra gli appuntamenti in programma alle 15.30 la presentazione del libro “La lezione delle cose. Ettore Guatelli si racconta” di Fabrizio Rosi. Il testo “si propone come una preziosa opportunità per riflettere sulle pratiche didattiche e sulle sollecitazioni di Ettore che considera le cose e il mondo del bambino come il grande libro aperto dal quale ricavare le lezioni”. Ma il volume “è anche sandrone e lilla-2delle ‘piccole’ cose, degli oggetti della quotidianità, ma anche dei racconti di coloro che li hanno costruiti, inventati, utilizzati. Di un Maestro e del suo museo che nelle sue esposizioni si riveste di particolare bellezza, diventando strumento di riscatto ma anche dell’ attività didattica”.

Alle ore 16.30 ci saranno i burattini di Patrizio Dall’Argine. “Verdi!“ è il titolo dello spettacolo prodotto dal Castello dei Burattini-Museo Giordano Ferrari per festeggiare il bicentenario della nascita di Verdi, diventata per Dall’Argine un’occasione per riflettere, con ironia, sui problemi della società.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile visitare l’installazione “1996 incendio al Museo Ettore Guatelli” in ricordo dell’incendio che nella notte tra il 16 e il 17 febbraio 1996 distrusse per sempre la “Stanza delle valigie” uno degli ambienti più suggestivi e ricchi di fascino del Museo Guatelli. A vent’anni da quello spaventoso episodio, e che ebbe la capacità di dare vita ad una vera e propria mobilitazione a livello nazionale, la Fondazione Museo Ettore Guatelli ricorda quei giorni proponendo al pubblico un allestimento degli oggetti reduci dall’incendio corredati dalle immagini di Mauro Davoli.

Per informazioni: Fondazione Museo Ettore Guatelli tel. 0521.333601 e-mail info@museogautelli.it sito web www.museoguatelli.it

 

 

(sabrina lupacchini/slup)

“Q A PAROLE” dialogo tra arte contemporanea, urbanistica, scienze sociali e diritti umani

PADOVA 23-03-2016 Centro Culturale Altinate San Gaetano. Le opere esposte alla mostra Quotidiana 16, a cura dell'Assessorato alle Politiche Giovanili. Opere di Amedeo Abello

PADOVA 23-03-2016 Centro Culturale Altinate San Gaetano. Le opere esposte alla mostra Quotidiana 16, a cura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili. Opere di Amedeo Abello

Continuano gli appuntamenti di “Quotidiana” progetto promosso e realizzato dall’Assessorato alle Politiche giovanili – Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, in collaborazione con l’associazione Gai-Giovani artisti italiani, per promuovere e valorizzare le esperienze più innovative di giovani artisti emergenti del panorama italiano.

Ha l’intento di offrire anche occasioni di confronto e dialogo per gli operatori della cultura la sezione “Q A PAROLE”, al via mercoledì 6 aprilecon un ciclo di incontri che vede al centro giovani ricercatori impegnati a indagare sul tema delle pratiche culturali come strumenti per la rigenerazione urbana, proponendo spunti trasversali che intrecciano architettura e urbanistica, arte e cultura, scienze sociali. Ogni incontro, alle ore 18 al Centro culturale Altinate San Gaetano (primo piano, sala Q esposizione), si sviluppa intorno al dialogo tra il giovane relatore e un accademico, suo mentore. Il primo è con Silvia Bighi, ricercatrice del Politecnico di Torino e consulente per progetti di politiche territoriali, che si concentrerà sul tema “Fondi europei e rigenerazione urbana”. Al suo attivo numerose pubblicazioni sull’argomento, l’architetta proporrà una riflessione sulle opportunità di finanziamento offerte dall’Unione Europea per il recupero di zone urbane depresse e quartieri disagiati, attraverso processi e iniziative culturali. L’Europa, infatti, evidenzia da tempo la rigenerazione urbana quale strumento di coesione sociale, dedicandovi specifici filoni di finanziamento e ponendo l’accento sul ruolo importante e innovativo anche dell’arte e della pratica culturale per leggere e accompagnare i cambiamenti della vita delle persone e dei territori. Un ambito di intervento nel quale il Comune di Padova, dal 2012, sta sviluppando il progetto “Spazi attivi”, che prevede l’utilizzo temporaneo di negozi sfitti del centro storico per l’allestimento di mostre di giovani artisti e artigiani creativi: grazie a quest’esperienza l’Ufficio Progetto Giovani è coinvolto in diversi tavoli di progettazione a livello locale e nazionale.

Mercoledì 13 aprile. Quotidiana incontra Elena Di Pietro, architetta e fondatrice del laboratorio di ricerca “Build absolutely nothing anywhere near anything” che indaga il ruolo dell’architetto e dell’architettura nella costruzione della città tramite la sperimentazione di linguaggi e pratiche nuovi. Il progetto di ricerca “Postcards from my backyard” è la sua analisi della “città diffusa veneta”: un’analisi che, attraverso i linguaggi del contemporaneo (arti visive, cinema, letteratura e fotografia) vuole offrire una diversa lettura del paesaggio, dello spazio urbano, delle relazioni e dell’identità del Nordest tentando di ridisegnarne la percezione.

Al legame tra arte e diritti è dedicato l’incontro di mercoledì 4 maggio Il diritto alla cultura: dai valori ai territori creativi”. Desirée Campagna, dottoranda al Centro di ateneo per i Diritti umani dell’Università di Padova, propone una riflessione sulla necessità di dare voce e spazio a quelle iniziative educative locali che, attraverso l’espressione artistica, sono capaci di promuovere cittadinanza e partecipazione, fornendo alle persone le abilità e gli strumenti per “agire creativamente per il cambiamento”.

Chiude gli incontri di “Q a parole”, mercoledì 11 maggio l’intervento dell’urbanista Massimiliano Barbieri dal titolo “BUSSA A MI – Interazioni in una metropoli contemporanea: un’indagine sulla progettazione partecipata per la riqualificazione di spazi cittadini condivisi nel quartiere Isola di Milano.

“Q a parole” comprende anche alcuni seminari dedicati agli operatori del settore (a numero chiuso, iscrizioni ancora aperte): il 23 aprile (“Fare rete in Veneto: prospettive tra pubblico e privato per le arti contemporanee”), il 28 aprile (“Le residenze artistiche”) e il 21 maggio (“Pratiche culturali per la rigenerazione urbana”).

QUOTIDIANA16” ha il suo fulcro nella mostra collettiva di arti visive di artisti under 35 “Q esposizione”, allestita fino al 6 maggio presso il Centro culturale Altinate/San Gaetano di Padova (ingresso libero). Accanto a “Q a parole” anche la sezione “Q aperta” dedicata agli interventi di arredo urbano curati dagli studenti della Scuola italiana Design di Padova; infine i laboratori creativi e i percorsi didattici di “Q didattica per le scuole.

 

MinD Mad in Design: progetto tra design e psichiatria

@plugcreativity

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MinD Mad in Design: il Design come strumento di inclusione sociale

A Torino dal 10 al 14 marzo 2016 si è svolta la seconda edizione del workshop MinD Mad in Design, uno spazio culturale, di formazione, di lavoro, nato da un’idea degli architetti Giulia Mezzalama e Sandra Poletto, della psicologa Elena Varini, e promosso da Fondazione CEUR — Centro Europeo Università e Ricerca — con Blu Acqua, società attiva nell’ambito della residenzialità psichiatrica, con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

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Ospitati all’interno degli spazi del Camplus Lingotto di Torino, selezionati tra le oltre 150 candidature pervenute da tutta Italia, 42 studenti universitari insieme a 11 pazienti seguiti dai servizi di salute mentale, con la supervisione di psicologi, architetti e designer, hanno collaborato alla ricerca di nuove soluzioni per un abitare socialmente inclusivo, lavorando sull’idea di seduta intesa non solo come oggetto ma anche come strumento capace di generare benessere.

Seguendo un approccio multidisciplinare e olistico, tra design e psichiatria, grazie a un’analisi attenta delle dinamiche relazionali, delle esigenze e dei bisogni di una società allargata, sono state individuate soluzioni capaci di ribaltare l’idea di “seduta” in qualcosa di più di un oggetto d’arredo: uno spazio di relazione, un oggetto condiviso e di condivisione, un rifugio, un luogo capace di curare.

Riflessioni, spunti, esempi e suggestioni sul tema sono stati forniti da un team di professionisti e docenti universitari.

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I PROGETTI

(DE)CRESCENDO “L’importante non è costruire una nuova seduta ma imparare a sedersi su uno sgabello”. (De)Crescendo rappresenta una nuova risorsa a disposizione dell’alleanza terapeutica, in grado di accompagnare funzionalmente e simbolicamente il cambiamento che avviene nella persona nel corso della terapia. Il progetto si compone di una seduta a più strati che, con un processo reversibile, si alleggerisce dei suoi componenti – braccioli, schienale, imbottitura – fino ad arrivare alla sua anima essenziale: un semplice sgabello in legno. Allo stesso modo, durante il processo terapeutico, il paziente si libera progressivamente dei suoi vissuti negativi, arrivando a una più chiara e definita consapevolezza di sè. Così gli elementi tolti diventano nuovi oggetti da condividere, elementi per costruire nuove configurazioni nello spazio, elementi che diversamente assemblati, possono comporre una nuova seduta con la quale, finalmente, trovare il proprio posto.

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ANOTHER BLINK ON THE WALL ANOTHER BLINK ON THE WALL è un sistema d’arredo e decorazione composto da elementi trasformabili che conferiscono un ampio arco di utilizzo: da sistema di sedute a pannello boiserie decorative. A.B.W. offre ampie possibilità di personalizzazione e scelta in termini di colore, funzione e composizione, inducendo nel fruitore un coinvolgimento sempre maggiore. Le caratteristiche cromatiche sono il risultato della sinergia prodotta tra un pool di psicologi e un gruppo di utenti ospitati in strutture d’accoglienza psichiatriche. Le caratteristiche formali e statiche del prodotto sono realizzate attraverso l’utilizzo e l’interpretazione del sistema brevettato Wood Skin. E’ un sistema che si presta ad essere dinamico, versatile, pratico e focalizzato sul benessere dell’individuo: vive l’ambiente, lo muta, ne fa parte. ANOTHER BLINK ON THE WALL: un’idea brillante appesa al muro.

CARPE seDIEM Avete mai provato a sedervi e fare nulla? Ma proprio nulla. Noi no. Ma vorremmo provarci. C’è chi passa le sue giornate a correre dietro a tutte le cose che ha da fare, persone da vedere, posti da visitare, scadenze da rispettare e a volte tutte queste assieme. Senza mai fermarsi un attimo, per paura di annoiarsi o sentirsi in colpa. Poi si ferma, e bum, dorme. Da 100 a 0 in un colpo solo. Ma c’è chi non ha nulla da fare e non sa dove e come farlo. Forse dovrebbe esistere un luogo dove ognuno di noi possa trovare il modo per non far nulla: uno spazio intimo, sicuro, comodo, avvolgente, personale, protetto. Niente preoccupazioni, distrazioni, impegni. Noi e la nostra seduta. Non fare nulla diventa così un tempo per incontrare se stessi. Significa cogliere l’attimo per ascoltare il proprio corpo e il proprio io, decidendo di filtrare l’apertura verso il mondo esterno a seconda del nostro stato d’animo. “Non fare nulla è la cosa più difficile del mondo, la più difficile e la più intellettuale.” Oscar Wilde.

DIVER SEATING “A casa mia avevo tre sedute, una per la solitudine, due per l’amicizia, tre per la società” (Henry David Thoureau). DIVERSEATING è qualcosa di più di un oggetto di arredo, è uno strumento di relazione con se stessi e con gli altri. Grazie alla sua versatilità asseconda di volta in volta i bisogni più diversi: dalla necessità di ritagliarsi uno spazio privato a quella di instaurare un rapporto filtrato di fiducia e condivisione con l’altro, fino ad aprirsi al modno che ci circonda. DIVERSEATING è infatti uno spazio che cambia nel tempo: si compone di una morbida base forata e di un tessuto elastico che l’utente può modellare come uno schienale avvolgente o una parete divisoria secondo necessità.

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FLEXO Flexo è una seduta di immediata comprensione, che dichiara subito quello che è, un posto dove fermarsi e rilassarsi, di facile uso. Una sedia progettata per gli spazi collettivi, dove le persone svolgono attività sia individuali che di gruppo, come un soggiorno o una sala relax. Una poltroncina da salotto, semplice e familiare, con una struttura in legno che sostiene un morbido cuscino in tessuto e poliuretano espanso, che è possibile modellare grazie ai bottoni laterali per creare una sensazione di avvolgimento e protezione. Flexo è stata pensata per molteplici usi: leggere, conversare, stare insieme, ma anche decidere di isolarsi. Per questo si compone di una serie di accessori: un’asta laterale su cui si può appendere una luce per la lettura, una tasca e una scatola per i propri oggetti e un poggiapiedi che rende ancora più comoda la seduta. Flexo è leggera e facile da trasportare, proprio per permettere di spostarla in base alle proprie esigenze necessità e all’interno dello spazio.

#PRENDIPOSTO Comunicare ciò che accade intorno a noi. Osservare attraverso la fotografia, i video e le interviste per raccogliere le idee e poi condividerle. Notare tutto ciò di cui gli altri non si accorgono, stare intorno agli altri per mostrare quanto si può fare in soli quattro giorni. Tante sedute che non sono solo oggetti, tante sedute che rappresentano la presa di coscienza del proprio posto in mezzo agli altri, del proprio ruolo, del contributo che ognuno di noi può dare. #prendiposto