Category: ANNO III 2013

8 marzo. In ricordo delle donne a cui qualcuno ha fatto “la festa”

© Sabrina Lupacchini/Sasette

“LIQUIDATE”…per sempre

MOGLI MADRI COMPAGNE…DONNE UCCISE IN ITALIA.

Oltre 124 vittime solo nel 2012, 127 nel 2011, 157 nel 2010, 173 nel 2009…

Il posto più pericoloso? Le mura domestiche…
Gli assassini? Persone con cui si hanno relazioni intime…. (mariti o compagni per intenderci…)
Sia autori che vittime per l’80% italiani…
Quasi la metà delle vittime aveva subito precedenti violenze dal partner o dall’ex che poi le ha uccise…

Biomusica: conferenza pratica e gratuita

181006_10200728803525477_1195330859_nCONFERENZA PRATICA GRATUITA DI BIOMUSICA.
con la partecipazione speciale del CORRADINI ( QUASI) TRIO.

Sabato 9 marzo 2013
Ore 18.30
Sala Acruto Vitali ( ex lavatoi) -S.S 16 e Via Adda – Porto S. Giorgio-Fm

Incontri umani sulle corsie degli ospedali: io e Vittoria

Quando il lavoro è fatto ad ‘arte’…

Sabrina Girotti è una terapista della riabilitazione, lavora presso una struttura sanitaria pubblica, ma Sabrina prima di tutto è una donna che ama il suo mestiere. Una donna con anni di formazione alle spalle, ricerca e approfondimento, che non si è fermata alla formazione classica ma ha saputo cogliere anno dopo anno quello che, ricerca umana e scientifica, proponevano nel tempo che cambiava Accogliente, ironica, spesso battagliera, Sabrina ha sempre accompagnato all’esperienza, una forte passione per il proprio lavoro e per le persone con qui quotidianamente è venuta in contatto, principalmente anziani. Le abbiamo chiesto di proporci qualche racconto, di segnalarci in maniera semplice e vera quegli incontri quotidiani della terapista-professionista-donna non con i pazienti ma con le persone, uomini e donne, pieni di vissuti, paure e sentimenti.

Molti anziani hanno un linguaggio duro a volte espressioni colorite, scandite da parolacce, che sono più un intercalare che una vera e propria imprecazione, non le abbiamo omesse perché appartengono al naturale e personale linguaggio che contraddistingue anche il tono caratteriale della persona che si ha davanti, le abbiamo accompagnate da alcuni puntini… come fossero BIP tra le parole. Per motivi di privacy i nomi delle persone saranno inventati. Tutto il resto è realtà. Buoni incontri. (s.lup)

 

Vittoria “non mi ammazzo perché mi vergogno!”

Dal racconto di Sabrina Girotti

mani1Da tempo scrivo frasi e racconti delle persone che vengono ricoverate nel centro presso il quale lavoro. A quale scopo chiedo a me stessa, forse è perché sono curiosa, o forse, perché vorrei rimanessero i loro ricordi. Allora, perché non provare a trasmetterle anche agli altri? Provo!

Vittoria. Nome regale, ma lei di regale ha solo il naso imponente, che la fa assomigliare ad una strega buona. Anche se poi non è nemmeno tanto buona. I suoi modi sono molto bruschi, diretti, autoritari, le parolacce naturali. E dette da lei sembrano proprio naturali. Affetta da una grave demenza ha gravi disturbi di attenzione, di memoria e di linguaggio.
“Voglio mangiare..quella..quella che assomiglia alla neve” traduzione “ricotta”. “Ho mangiato…c…o” con relativo gesto, traduzione “banana”. Non vuole essere accompagnata in bagno dagli infermieri ma solo dalle infermiere. Quando si tocca la testa e dice “Oddio” provo una tenerezza immensa e penso “che brutto deve essere avere un vuoto in testa e non riuscire a mettere i pezzi insieme”. E ancora, che tenerezza vederla gioiosa quando vede la mia collega, è raggiante, commovente. Dove non arriva con la ragione arriva con il cuore. Sente di chi può fidarsi, anche se non ricorda il nome. Seduta sulla carrozzina, piegata in avanti si piazza sempre sull’arco della porta della palestra. Le tasche della vestaglia – fatta da lei – sono piene di bigliettini con i nomi delle persone che la rassicurano. E sì, perché ha bisogno di essere continuamente rassicurata, avendo perso ogni punto di riferimento spaziale e temporale. Dopo vari giorni che non vedeva il figlio perché ammalato, appena lo ha rivisto è rimasta letteralmente a bocca aperta e poi ha pianto. I giorni seguenti non ha fatto altro che dire “se è siccu, se è siccu” (traduzione quant’è magro).

La notte non dorme e di pomeriggio fa qualche piccolo sonnellino in carrozzina, non vuole mettersi a letto perché teme che poi non verrà alzata. E vi assicuro a nulla valgono le rassicurazioni della sua “amata” Giovanna. E’ vedova da molti anni, ma quando nomina il marito dice “quant’è bello!” e si commuove. A volte indossa una vestaglia alla quale sono applicati fiorellini colorati fatti ad uncinetto. “Che belli che sono questi fiorellini” le dico e mi risponde “li ho messi per coprire le bruciature di sigarette”.
Un giorno si è svegliata dicendo che le erano state rubate le sue cose e allora porta a noi terapiste, i pantaloni della tuta, le canottiere, le mutande, per farcele nascondere ed anche in questo caso non riusciamo a farle cambiare idea e allora non ci resta che “nascondere” le sue cose. Pericoloso farle domande “dove sei stata?”, “a lavarmi la f..a”. Lo dice con una tale spontaneità che sembra l’unico modo appropriato.

E’ golosa di mandarini e di tramezzini, ma mentre i primi le vengono portati dal figlio per i secondi se li fa comprare di nascosto da una signora, perché il figlio non vuole.
Ripete spesso che vuole andare a casa e quando le viene comunicato il giorno non se lo dimentica. E’ contenta ma nello stesso tempo preoccupata e in certi momenti disperata. Ed è proprio in uno di questi momenti che afferma “non mi ammazzo perché mi vergogno!” Che dire, altro che studi di filosofia… E’ stata dura lavorare con la sua presenza costante. Ma ora ne sento la mancanza.

Famiglie Crea-Attive

Famiglie Crea-Attive
un progetto per l’assistenza psicologica alle malattie neuromuscolari

16 MARZO 2013 – Centro servizi per il volontariato. Via della Montagnola 69/A Ancona.

pennelli_grande-150x150ll convegno si propone come occasione per presentare l’attivité svolta all’interno del progetto “Famiglie crea-attive”: un progetto nuovo e coraggioso che punta sulle risorse creative della famiglia con persona affetta da malattia neuromuscolare, che possono venire valorizzate anche in situazioni particolarmente complesse e ripetitive.
Gli strumenti che sono stati scelti e proposti ai partecipanti sono lo psicodramma analitico e l’arte—terapia, nell’ottica di creare nuovi legami di lavoro e favorire potenzialità espressive.
Lo psicodramma analitico. che sta trovando in questa epoca un crescente impiego in contesti istituzionali, rappresenta uno strumento psicoterapico che favorisce il lavoro individuale all’intern0 del lavoro di gruppo.

Il laboratorio di arteterapia consente di esplorare nuovi canali di espressione e di contatto al di lé della parola, rilanciando le potenzialità del soggetto e favorendo la relazione con l’altr0.

Interverranno Valentina Ranaldi, Stefania Pietrani e Maurizio Principi.

 

Per iscrizioni: Fondazione Dr. Dante Paladini Onlus
c/0 A. 0. Ospedali Riuniti di Ancona – Via Conca 71 Ancona (An) 071/5965280 – info@fondazionepa|adini.it

Il PROGRAMMA

Foto a pagina intera

 

Obbiettivo Donna, ottava edizione (7- 29 marzo 2013)

Percorsi Atemporali
Memoria, sofferenza e problematicità sociale

La rassegna, organizzata e prodotta da Officine Fotografiche, con il Patrocinio del Municipio Roma XI, si svolgerà dal 7 al 29 marzo. Uno spazio aperto al confronto, alle contaminazioni visive e all’intrattenimento con un approccio, nonostante i profondi temi trattati, frizzante e stimolante.

L’ottava edizione prende il via giovedì 7 marzo con l’inaugurazione di tre mostre fotografiche, scelte attraverso un bando di selezione, per esplorare un ampio spettro di lavori realizzati dalle socie e fotografe di Officine Fotografiche Roma. Oltre 50 i progetti pervenuti e selezionati da Lina Pallotta, fotografa e docente che vive tra Roma e New York, dove si è diplomata in Fotogiornalismo all’International Center of Photography.

Nel corso della rassegna, in programma anche momenti di confronto aperti alle contaminazioni visive tra fotografia ed editoria, per discutere di come la fotografia si sia affermata, anche grazie al contributo delle donne.

Obiettivo donna – Mostre
Percorsi Atemporali
Memoria, sofferenza e problematicità sociale

Con le fotografie di Annalisa Natali Murri, Sara Palmieri e Luciana Passaro
Inaugurazione giovedì 7 marzo ore 18.30
La rassegna è a cura di Lina Pallotta ed Emilio D’Itri.