Category: Eventi

“Lasciate che mostrino i loro volti”. Essere omosessuali in Uganda

"Let them show their faces" di Aldo Soligno

“Let them show their faces” di Aldo Soligno

In Uganda l’omofobia è molto diffusa e gli omosessuali sono spesso vittime di minacce e violenze. A febbraio del 2014 viene firmata dal presidente Yoweri Museveni una nuova legge che prevede l’ergastolo per il “reato di omosessualità” e fino a sette anni di detenzione per chi è accusato di favoreggiamento, compresi gli avvocati che difendono i gay. Dopo le forti pressioni della comunità internazionale la Corte Costituzionale ugandese ad agosto dello stesso anno annulla la legge a causa di un vizio procedurale, ma la realtà dei fatti nel paese non è cambiata: l’omosessualità è ancora un reato e l’omofobia sempre più diffusa mentre la comunità Lgbti è costretta a nascondersi per evitare aggressioni fisiche e verbali.

Subito dopo l’approvazione della legge anti omosessualità, nella primavera del 2014 il fotografo italiano Aldo Soligno parte per l’Uganda; non ha interesse a scattare immagini choc ma a raccontare la vita di queste persone, separate dal loro mondo, obbligate all’isolamento “a chiudersi dentro le loro case, a celarsi alla vista dietro pesanti tende”. Quando Soligno scopre che i principali tabloid del paese hanno sbattuto in prima pagina centinaia di ritratti di veri o presunti omosessuali sotto al titolo “Impiccateli” e comprende che il ritratto non serve più a dare dignità ma diviene uno strumento di persecuzione, decide di creare una serie di “contro-ritratti” chiedendo agli attivisti ugandesi, mobilitati contro la legge anti-gay, di posare in un set buio con una lampada alle spalle, in modo che il loro volto rimanga in ombra, per evitare il rischio della riconoscibilità e della denuncia, nasce così il report fotografico “Let them show their faces”.

Le foto rappresentano un forte atto d’accusa contro la politica discriminatoria del regime ugandese ma al contempo “divengono simbolo di tutte quelle situazioni politiche e sociali che impediscono alle persone di mostrarsi come esse sono”. Ci parlano di “tutte quelle condizioni di costrizione che ci spingono a nascondere ‘diversità’, paure e sofferenze dietro maschere socialmente ‘vincenti”. L’autore si mette “emotivamente e visivamente dalla loro parte”, l’obiettivo è mostrare “la solitudine e lo sconforto di vite trascorse nella paura, nell’ansia di essere denunciati, incarcerati per un semplice sospetto, o magari fatti sparire nel nulla”. Tutte le persone che vi sono ritratte sono costrette a nascondersi, tuttavia chiedono “di poter tornare alla luce”. Nell’ambito del progetto “Al fianco dei difensori dei diritti umani in Uganda”, l’organizzazione umanitaria Soleterre  in collaborazione con la galleria Spazio Aperto San Fedele e il patrocinio della Città Metropolitana e del Centro Astalli, propone a Milano la mostra di Soligno. L’esposizione a cura di Gigliola Foschi e Andrea Dall’Asta SJ  visitabile dal 7 ottobre al 4 novembre 2015.  (slup)

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Fonte: Redattore sociale

 

Arte, gioco e condivisione. Torna la Giornata nazionale delle famiglie al museo

MUSMA_Famu2015_Gocce d'arteIl 4 ottobre 2015 torna al MUSMA il F@Mu, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, con l’attività ludica per famiglie “Gocce d’arte “.  Musei, fondazioni ed altri luoghi espositivi si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione. L’arte, il gioco e la condivisione saranno gli strumenti per permettere alle famiglie di avvicinarsi alla conoscenza dei beni culturali.

“Gocce d’Arte” è l’attività pensata dal MUSMA per questa importante iniziativa, partendo dal tema proposto quest’anno, in linea con Expo 2015, “Nutriamoci di cultura per crescere”. Il nutrimento protagonista del laboratorio del Museo di scultura contemporanea di Matera sarà l’acqua, risorsa indispensabile per la sopravvivenza ed elemento essenziale per la storia e la conformazione dei Sassi di Matera. L’acqua come risorsa fondamentale, come bene prezioso da tutelare, come origine di vita e anche come elemento in grado di modellare e trasformare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e, quindi, paesaggistico. In linea dunque con il tema proposto e nel rispetto dell’identità degli spazi ipogei di Palazzo Pomarici, sede del MUSMA, durante l’attività didattica del F@mu 2015, ogni famiglia parteciperà alla creazione di un’ istallazione in grado di restituire l’idea di Matera come città “galleggiante”, fluttuante sull’acqua.
Il laboratorio si svolgerà dalle 17 alle 19.30. In una prima fase le famiglie saranno accompagnate a conoscere la struttura e la funzione degli ambienti ipogei, per poi approfondire la loro interazione con le opere di scultura contemporanea allestite in questi spazi e imparare come spesso gli artisti si siano lasciati ispirare proprio dall’architettura del palazzo per creare le loro sculture.
Nella seconda fase dell’attività ad ogni famiglia verrà consegnato un ombrello che insieme agli altri materiali forniti dalle operatrici del MUSMA andrà a costituire la base per l’installazione che sarà infine allestita in una delle numerose cisterne di Palazzo Pomarici.
Il costo del biglietto è di 10 euro a famiglia e comprende l’ingresso, la visita guidata agli spazi e la partecipazione al laboratorio.

“Ho visto la pace allo specchio”, viaggio attraverso i paesi dell’ex-Jugoslavia

locandina_Ritorni_3ott2015Debutterà sabato 3 ottobre alle ore 21, negli spazi Bomben di Treviso “Ritorni, ho visto la pace allo specchio”, spettacolo ideato e interpretato da Filippo Tognazzo, autore e attore legato ai temi e alla ricerca nel teatro sociale e di impegno civile.

“Ritorni”, prodotto dalla compagnia Zelda e dalla Fondazione Benetton è il racconto autobiografico di un viaggio attraverso i paesi dell’ex-Jugoslavia. Una terra lontana popolata di fantasmi per uno studente poco più che diciottenne negli anni Novanta, che parte per capire cosa sia successo in quei luoghi a vent’anni dalla fine della guerra. L’itinerario, fisico e umano, parte dal Veneto e attraversa Lubiana, Vukovar, Tuzla, Srebrenica e Sarajevo, scandito da incontri, riflessioni, silenzi, intense testimonianze e accompagna, tappa dopo tappa, a scoprire l’origine e l’evolversi di una piccola grande rivoluzione, personale e collettiva.

L’Arte stimola lo spirito creativo. Un incontro su corpo, mente ed esperienza estetica

Sabato 28 e domenica 29 novembre 2015 al centro Congressi Cavour di Roma si terrà l’incontro a cura della Società italiana di psicologica educazionunnamede e artiterapie (Sipea), dal titolo “Una lettura alla luce delle recenti ricerche delle neuroscienze e delle teorie psicodiamiche”.

Il convegno propone studi e ricerche condotti nell’ambito della relazione tra  corpo, mente ed esperienza estetica, confrontando i contributi più significativi ed attuali delle teorie psicodinamiche e delle neuroscienze che adottano un approccio neurobiologico centrato sui comportamenti interattivi ecologicamente plausibili.

“L’arte come esperienza stimola lo spirito creativo, l’incontro con ciò che è inatteso e mutevole favorendo e stimolando stili di apprendimento e di pensiero particolari. L’arte, ogni arte, ciascuna con i suoi specifici canoni linguistici e strumenti, è una forma simbolica dell’esperienza umana: è al tempo stesso una forma di educazione estetica ed una modalità di conoscenza, di esperienza, di elaborazione e interpretazione di noi stessi, del mondo che ci circonda, del nostro rapporto con gli altri, ma anche un’incomparabile fonte di ispirazione e confronto per l’attività clinica, come testimoniato dagli interessi e dal lavoro di tutti i più importanti studiosi della mente umana”.

Il convegno darà spazio 4 workshop paralleli che consentiranno ai partecipanti di sperimentare in fase laboratoriale la ricchezza della proposta costituita dalla mediazione artistica nel lavoro terapeutico, riabilitativo, formativo ed educativo. (slup)

Arte salute bellezza. Una lente sull’ossessiva ricerca della perfezione del corpo

Carole Feuerman, Monumental brooke with beachball, olio su resina, 152x130x71_Courtesy ARIA Art Gallery_Firenze

Carole Feuerman, Monumental brooke with beachball, olio su resina, 152x130x71 Courtesy ARIA Art Gallery – Firenze

Qual è il corpo perfetto? A quali canoni di bellezza corrisponde? Dove sta il limite fra i dettami della moda e quelli della salute? Fra il glamour e la medicina? Dentro questi interrogativi nasce Maravee Therapy, 14° edizione del festival di arte contemporanea e spettacolo ideato e diretto da Sabrina Zannier e gestito da Maravee associazione culturale. L’evento ritorna con la scommessa di una nuova tematica: la salute attraverso la lente dell’ossessiva ricerca della perfezione del corpo.2008, ORLAN takes wing with Harlequin's Diamons_Prometeogallery_Milano

Con 7 mesi di durata complessiva, 5 locations, 6 mostre di cui 2 personali internazionali, 2 video-proiezioni, 4 video-installazioni, 1 video-mapping, 4 performances, 2 spettacoli teatrali, 15 artisti coinvolti provenienti da Italia, Francia, Polonia, Stati Uniti e Slovenia, Maravee Therapy promette di sorprendere con nuovi scenari artistici e inedite meraviglie grazie al sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia e dell’azienda Gervasoni, main sponsor del progetto, ai quali si affiancano i contributi del Comune di Gemona del Friuli e del Comune di Pordenone.
Maravee Therapy aprirà ufficialmente i battenti sabato 31 ottobre alle ore 19 al Castello di Susans di Majano (UD) con, tra gli altri, l’artista francese ORLAN, protagonista assoluta del corpo inteso come materiale per una scultura biologica in divenire. A dicembre Maravee Therapy si sposterà a Palazzo Elti a Gemona del Friuli (Ud) con la personale di Carole Feuerman – artista statunitense annoverata tra i più rinomati e popolari scultori iperrealisti nel mondo – intitolata “Sport del bellessere”. (slup)