Category: ANNO III 2013

A Zero Violenza! – Concorso per un manifesto contro la violenza sulle donne

Un concorso grafico per un manifesto contro il femminicidio e la violenza sulle donne

Si chiama “A Zero Violenza!” e nasce da un’idea di Arci Firenze, con il sostegno di Unipol-Assicoop Firenze, per dare un ulteriore contributo, con una dimensione popolare e attraverso la libertà di espressione, al contrasto di una vera e propria piaga che affligge la società italiana. Arci Firenze ha applaudito all’inasprimento delle pene stabilito dal decreto antiviolenza del Governo. Ma l’associazione, al tempo stesso, condivide l’appello diffuso nelle settimane scorse da Artemisia a sostenere e ampliare la rete dei centri antiviolenza, ed è convinta che per sconfiggere femminicidi e violenze sia necessario insistere sulla cultura dominante della società italiana. Da queste premesse nasce ‘A Zero Violenza’.

Obiettivo del concorso non sarà soltanto premiare il lavoro più convincente dal punto di vista grafico, ma invitare il più ampio numero di persone a riflettere sull’argomento e a farsi portatrici di un messaggio di condanna di violenze, abusi, molestie. Lanciato ormai un mese fa, ‘A Zero Violenza’ è un concorso aperto a persone singole (o gruppi) di età compresa tra i 18 e i 40 anni. I partecipanti dovranno proporre, secondo le modalità del bando di concorso pubblicato su www.arcifirenze.it, un’opera di dimensioni cm 70 X cm 100. In palio ci sono premi per il primo, secondo e terzo lavoro classificati. L’opera prima classificata sarà riprodotta in manifesti che verranno diffusi e affissi in tutto il territorio fiorentino e nelle 260 basi associative (tra Circoli, Case del Popolo, SMS e associazioni culturali) affiliate all’Arci di Firenze.
La giuria che valuterà i lavoro sarà composta da rappresentanti delle organizzazioni che promuovono il concorso, di associazioni che operano per l’uguaglianza di genere, e un grafico professionista specializzato in comunicazione sociale.
Il termine per presentare le domande di partecipazione e le opere è fissato per il 10 novembre. La premiazione avverrà nel corso di un evento in programma il 25 novembre, Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Le opere dovranno essere inviate (seguendo le modalità indicate nel bando) alla sede di Arci Comitato Territoriale di Firenze, Piazza dei Ciompi 11 – 50122 Firenze.

Fonte: Redattore Sociale

 

ARTE DI STRADA: quale regolamentazione?

Mercoledì 16 ottobre 2013 – ore 11:00

Presidenza nazionale AGIS – Via di Villa Patrizi 10, Roma

Convegno Nazionale “LA REGOLAMENTAZIONE DELL’ARTE DI STRADA NELLE CITTÀ ITALIANE: MODELLI A CONFRONTO”

Un convegno presso la Presidenza Nazionale dell’AGIS in Roma mette a confronto diversi modelli di regolamentazione delle libere espressioni dell’arte di strada ed analizza la positiva esperienza della Città di Milano, la prima ad implementare la piattaforma Strad@perta ideata dalla FNAS – Federazione Nazionale Arte di Strada

Il convegno organizzato per il16 ottobre 2013 dalla FNAS, dall’AGIS e dalla Rete ANCI dei Comuni per l’Arte di Strada, nella sede della Presidenza Nazionale dell’AGIS a Roma sarà un’importante occasione per confrontare formule diverse di promozione dell’arte di strada e soluzioni di problemi organizzativi ad essa collegati.

Inoltre, il convegno sarà l’occasione per un confronto sulla situazione di Roma Capitale e sulla proposta di regolamentazione dell’Arte di Strada avanzata dai membri dell’Assemblea Capitolina On. Gianluca Peciola e On. Annamaria Cesaretti. La proposta mira a correggere vizi di forma e lacune della precedente delibera adottata dalla Capitale nell’Aprile 2012, sulla cui inadeguatezza si è espresso il TAR il 3 Giugno di quest’anno. Il percorso che la nuova proposta ha aperto è di assoluta rilevanza per la Capitale, ma anche per l’arte di strada italiana. Milano, così come Roma, costituiscono – come è ovvio –  palcoscenici naturali che potenzialmente attraggono artisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.

Programma

UFFICIO STAMPA FNAS – Gigi Piga, cell. 3480420650, email. pressoffice@lp-press.com

 

“NON UN UOMO VECCHIO”..ma io

Quando un uomo anziano è morto nel reparto geriatrico di una casa di cura in un paese di campagna australiana, si credeva che nulla di valore egli avesse potuto lasciare. Più tardi, le infermiere sistemando i suoi pochi averi, trovarono una poesia . La qualità ed il contenuto impressionarono lo staff che volle farne tante copie da distribuire agli infermieri di tutto l’ospedale. Un’infermiera di Melbourne volle che una copia della poesia comparisse nelle edizioni di Natale delle riviste di tutto il paese come unico lascito di questo vecchio per i posteri e facendo in modo che figurasse su tutte le riviste per la salute mentale. E così, questo vecchio che nulla pareva potesse dare al mondo, ora è l’autore ‘anonimo’ di questa poesia che vola attraverso la rete internet.

  • “Cranky ” uomo vecchio…
    Cosa vedi infermiera ? Cosa vedete ?
    Che cosa stai pensando mentre mi guardi ?
    “Un povero vecchio ” non molto saggio,
    con lo sguardo incerto ed occhi lontani,
    che schiva il cibo e non da risposte e
    che quando provi a dirgli a voce alta : ”almeno assaggia!”
    sembra nulla gli importi di quello che fai per lui.
    Uno che perde sempre il calzino o la scarpa,
    che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui
    per fargli il bagno, per alimentarlo
    e la giornata diviene lunga.Ma cosa stai pensando ? E cosa vedi ?
    Apri gli occhi infermiera!
    Perchè tu non sembri davvero interessata a me.Ora ti dirò chi sono mentre me ne stò ancora seduto quì
    a ricevere le tue attenzioni lasciandomi imboccare per compiacerti.
    “Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre.
    Fratelli e sorelle che si voglion bene.
    Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi
    che sogna presto di incontrare l’amore.
    A vent’anni sono già sposo,
    il mio cuore batte forte giurando di mantener fede alle sue promesse.
    A venticinque ho già un figlio mio
    che ha bisogno di me e di un tetto sicuro,
    di una casa felice in cui crescere.
    Sono già un uomo di trent’anni e mio figlio è cresciuto velocemente,
    siamo molto legati uno all’altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
    Ho poco più di quarant’anni, mio figlio ora è un adulto e se ne và,
    ma la mia donna mi stà accanto per consolarmi affinchè io non pianga.
    A poco più di cinquant’anni i bambini mi giocano attorno alle ginocchia
    Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata.
    Ma arrivano presto giorni bui,
    mia moglie muore e guardando al futuro rabbrividisco con terrore.
    Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
    E così penso agli anni vissuti all’amore che ho conosciuto.
    Ora sono un uomo vecchio e la natura è crudele.
    Si tratta di affrontare la vecchiaia con lo sguardo di un pazzo.
    Il corpo lentamente si sbriciola, grazia e vigore mi abbandonano.
    Ora c’è una pietra dove una volta ospitavo un cuore.
    Ma all’interno di questa vecchia carcassa
    un giovane uomo vive ancora e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia.
    Mi ricordo le gioie ricordo il dolore.
    Io vorrei amare, amare e vivere ancora,
    ma gli anni che restano son pochissimi, tutto è scivolato via veloce.
    Devo accettare il fatto che niente può durare.Quindi aprite gli occhi gente,
    apriteli e guardate ”Non un uomo vecchio”
    avvicinatevi meglio e vedete ME!

 

Fonte www.ilbrucoelafarfalla.org

 

SENTIRSI SOLI accelera l’Alzheimer

Il sentimento di solitudine, distinto dall’essere effettivamente soli, è legato a un maggior rischio di sviluppare demenza durante l’anzianità. La ricerca della ARKIN Mental Health Care Amsterdam è stata pubblicata sulla rivista Journal of Neurology Neurosurgery and Psychiatry. Nessun impatto invece sull’aumento di rischio per quelli che vivono da soli. I partecipanti allo studio erano 2000 soggetti che facevano parte dell’Amsterdam Study of the Elderly (AMSTEL).

Fra quelli che, all’inizio dello studio, avevano dichiarato di soffrire di solitudine, si verificava un numero di casi di demenza pari a più del doppio, dopo tre anni, rispetto al gruppo di quelli che invece dicevano di non sentirsi soli (13,4 per cento contro 5,7 per cento). Ulteriori analisi dimostravano poi che quelli che vivevano da soli oppure non erano più sposati avevano fra il 70 e l’80 per cento di probabilità di sviluppare demenza rispetto agli altri. Infine, quelli che dicevano di sentirsi soli avevano una probabilità 2,5 volte superiore di sviluppare la demenza, indipendentemente dal sesso. (Agi.it)

 

Fonte centromaderna.it

BIENNALE SAVE ART: conoscere l’arte per difenderla meglio

saveartIl problema della conoscenza e della difesa del patrimonio culturale valica i confini nazionali per diventare un problema sovranazionale. Nel patrimonio conservato delle arti, nella conoscenza delle opere, dei monumenti  e della storia del nostro Paese si trova un elemento fondante della nostra  identità di cittadini: italiani ed europei. La salvaguardia di pompei
o delle collezioni librarie, la difesa del paesaggio e del tessuto urbano entrano a pieno titolo nei doveri dei cittadini e delle
istituzioni e cessano di essere un problema solo italiano

Per tutelare il patrimonio artistico e culturale bisogna in primo luogo amarlo e per amarlo conoscerlo; da questa affermazione siamo partiti, due anni fa, per aprire un dialogo tra insegnanti, esperti e conoscitori con l’intento di sottolineare l’importanza civile e morale dell’insegnamento della storia dell’arte. Vogliamo continuare questo dialogo sondando i modi in cui l’arte consente la costruzione e la conservazione di un’identità nazionale allargata al senso di appartenenza a una comunità vasta e responsabile. Compito della scuola, in primo luogo, ma anche di televisioni, giornali, sovrintendenze, istituzioni…”. E’ così che viene presentato l’evento “Conoscere l’arte per difenderla meglio. Identità italiana, identità europea” che si terrà a Firenze il 29 novembre 2013 presso l’Auditorium Palazzo dei Congressi (Piazza Adua, 1). A condurre la giornata e ad offrire spunti, aperture, suggerimenti grazie al contributo di studiosi che hanno fatto della storia dell’arte la loro ragione di vita sarà Philippe Daverio, critico d’arte, giornalista, conduttore televisivo e docente.
La partecipazione al convegno è completamente gratuita previa iscrizione obbligatoria online, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione. Sono stati richiesti i patrocini e l’esonero dal servizio.

Iscrizioni, maggiori informazioni e locandina con il programma completo dell’evento.