Category: ANNO VII 2017

Studio Agri-Culturale, a Servigliano “i semi di un pensiero antico”

“Ripartiamo insieme dalla terra, non lasciamoci annientare dall’agro-industria e dall’uso incontrollato dei pesticidi”.

Lo Studio-Agri-culturale nasce dopo un tour di 4000 chilometri, 26 tappe e 70 interviste, fatto per il documentario “Con i piedi per terra”, nelle quali sono state ascoltate le storie e le voci di tanti contadini. In parallelo sono stati ripresi autori del passato, che come contadini, hanno lasciato nelle loro pagine i semi di un pensiero antico.

Studio Agri-culturale “raccoglie l’umanità di ieri e l’umanità di oggi, mettendole a confronto in una narrazione in musica” alla fine della quale verranno proiettati degli spezzoni del documentario “Con i piedi per terra” che a giugno sarà presentato, in anteprima nazionale, al festival del cinema dell’ambiente di Torino.

L’appuntamento è per venerdì 21 aprile 2017 alle ore 21 presso la sala teatro comunale di Servigliano.

“UNIVERS” negozio-opera di Flavio Favelli dove si vendono poche cose “uniche ed esclusive”

Immagine: © Flavio Favelli

“Nella mia città ideale c’è sempre stato un negozio, che più che per vendere esiste per ricreare l’ambiente di un negozio, ma in fondo, senza esserlo completamente. Un bel negozio dove stare ‘come dentro un bel negozio’, ma dove si vendono solo poche cose, quasi niente” (Flavio Favelli)

Non è infrequente, soprattutto nel meridione in Italia – ma anche in altri paesi del mondo – imbattersi in negozi, solitamente gestiti da vecchi proprietari, caratterizzati da arredi immutati nel tempo, magari con una vetrina semi-vuota ma dignitosa e composta, dove qualche oggetto isolato e ordinato si trova “in bella mostra”, rare botteghe dei tempi trascorsi, dove sopravvivono altre idee e concezioni rispetto ai prodotti, alla vendita e al guadagno.

In occasione della 57ma Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, Flavio Favelli aprirà al pubblico ‘UNIVERS’, negozio temporaneo presso Fondamenta S. Anna (Castello 944, in fondo a via Garibaldi), per esporre e mettere in vendita una collezione di opere, oggetti unici, originali, firmati e siglati dall’artista, in vendita a un costo di 20 euro ognuno.

“Un negozio di cose uniche ed esclusive che costano poco può essere solo un’opera d’arte” dichiara l’artista Flavio Favelli “penso a un negozio non conforme alla legge globale della società e del mercato, secondo cui la qualità si paga ed ha un costo elevato”. Il negozio sarà un’opera-ambiente ed è pensato per vivere una situazione diversa dalla dimensione commerciale, una situazione “metafisica”. Sarà insieme un negozio ma anche un “anti-negozio”, proponendo la vendita di opere con modalità, prezzi e tempi differenti.

Sarà aperto al pubblico da lunedì 8 a domenica 14 maggio 2017, con orario continuato dalle 12.00 alle 22.00.

 

Disegni, collage, grafiche e fotografie. 66 Prove d’artista per la rivista Alfabeta

Dal 26 marzo – 7 maggio 2017 nelle Sale superiori di Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) si potrà visitare la mostra “Alfabeta 1979-1988. Prove d’artista nella collezione” della Galleria Civica di Modena. L’esposizione curata da Francesca Mora, realizzata anche grazie alla collaborazione di Fondazione Mudima, Milano, è dedicata alle 66 Prove d’artista realizzate da 49 autori per la storica rivista di informazione culturale “Alfabeta” tra il 1983 e il 1988. Il nucleo di opere su carta (composto da disegni, collage, grafiche e fotografie), tra i primi ad entrare a far parte della collezione della Galleria Civica di Modena sul finire degli anni Ottanta, in seguito alla chiusura del mensile, si presenta come un prezioso e raro spaccato di quello che è stato un fenomeno culturale importante, mosso dallo spirito della neoavanguardia.Pubblicata a Milano dal 1979 al 1988 “Alfabeta” era l’espressione di un gruppo di intellettuali diversi per formazione e interessi personali, accomunati dall’attiva partecipazione al discorso culturale, sociale e politico degli anni Sessanta e Settanta, e successivamente uniti nella riflessione sul come poter svolgere il proprio ruolo nella società “ideologicamente confusa” dei primi anni Ottanta.

Gli oltre sessanta interventi artistici costituiranno via via una vera e propria rubrica, affidata al lavoro di artisti, scrittori e poeti, anche molto diversi tra loro per generazione (autori storici, nati a partire dall’inizio del Novecento, fino ai più giovani nati negli anni Cinquanta), per stile (dall’Arte povera all’Informale, dalla Op-art alla poesia visiva) e linguaggio: artisti differenti votati alla scultura, all’installazione, al disegno, alla grafica o al design come Enrico Baj, Alighiero Boetti, Eugenio Carmi, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Claudio Olivieri, Concetto Pozzati, Toti Scialoja, William Xerra, tra gli altri, insieme a esponenti del Gruppo 63 come Luigi Malerba o Gianfranco Baruchello.

In mostra, oltre ai disegni pubblicati, saranno esposte anche le Prove inedite, insieme a video-testimonianze di alcuni dei protagonisti di quel momento e a numeri della rivista consultabili in formato digitale.

I 66 lavori fanno parte della Raccolta del disegno avviata nel 1988 da Flaminio Gualdoni. Un patrimonio che, conta oggi oltre 4000 fogli di autori contemporanei a testimonianza della cultura disegnativa italiana del XX secolo. Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Mudima, con testo di Francesca Mora e una testimonianza di Flaminio Gualdoni, oltre alla riproduzione delle opere esposte in mostra.

informazioni Galleria Civica di Modena, corso Canalgrande 103, 41121 Modena
tel. +39 059 2032911/2032940 – fax +39 059 2032932 www.galleriacivicadimodena.it
Museo Associato AMACI

Entriamo nella Camera da letto di Arles di Vincent Van Gogh

La Casa Museo Spazio Tadini propone, dal 1 aprile al 16 aprile un percorso alla scoperta dell’introduzione della cameretta per i figli nella casa degli italiani grazie all’azienda Arredare In di Max Camerette.

Nel salone principale della Casa Museo sarà possibile entrare nella Camera da letto di Arles di Vincent Van Gogh riprodotta con un’attenzione ai colori e alla composizione del famoso dipinto grazie all’esperienza dei maestri del Consorzio San Luca in provincia di Torino.

Accanto sarà presentata una camera compatta e trasformabile dei giorni nostri. Max Camerette è stata la prima azienda italiana a progettare camerette per ragazzi agli inizi degli anni 70. Nella casa museo si inviteranno i visitatori ad un percorso di racconto sulla storia della cameretta.

Al piano inferiore della Casa Museo dedicata all’artista Emilio Tadini saranno esposti lavori del maestro tra cui l’opera che ha rappresentato per 20 anni l’Italia all’Istituto Italiano della Cultura a Parigi, La Camera da Letto a cui si aggiungono opere come IL Pampurio dedicata al personaggio del Corriere dei Piccoli e alcune opere del ciclo Il posto dei Bambini. Inoltre, sarà esposto un Abitacolo originale degli anni 70 di Munari ideato per i ragazzi.

A completare il percorso un’esposizione di NINA un cagnolino della designer Angela Resina per raccogliere fondi a sostegno dei cani abbandonati, ma anche per sottolineare il ruolo della presenza del cane nella vita domestica nonchè nel gioco dei bambini. Inoltre, l’esposizione di Lino Giussani artista dell’ intarsio in legno con opere ispirate a Depero.

Casa Museo Spazio Tadini
Dal 1 al 16 aprile 2017 (orari da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 – domenica dalle 15 alle 18.30. Sabato 8 e domenica 9 aprile apertura dalle 11 alle 19). Ingresso 5 euro. Telefono 0226110481 www.spaziotadini.it

“Delle mani, i calli” un tributo alla canzone di lotta. Rassegna di ritratti

Tra giovani in fuga all’estero, migranti che cercano un futuro nel nostro Paese, disoccupazione, precariato, il lavoro è al centro di una crisi che ripropone tematiche antiche.

Dal 1° aprile al 1° maggio 2017 il Musil – Museo dell’energia idroelettrica di Valle Camonica (in via Roma 48 a Cedegolo) ospiterà la mostra personale di Bruno Zoppetti “Delle mani, i calli. Tributo alla canzone di lotta”, rassegna di ritratti in omaggio ai cantori del Novecento.

L’esposizione è un documentario in pittura dedicato al Novecento; un racconto intenso e a tratti doloroso sui lavoratori sfruttati, dall’America all’Europa, e sui musicisti che hanno dato loro voce e inneggiato a un mondo libero e senza confini, pagando in alcuni casi con la vita l’impegno sociale.

Una carrellata di oltre 50 ritratti potenti e poetici realizzati in pittura con tecniche miste, il cui apice è rappresentato da un polittico di 19 tele. Il progetto è frutto di una ricerca durata tre anni e ha tratto ispirazione dalle fotografie di Lewis Hine, sociologo e fotografo statunitense che usò la macchina fotografica come strumento per denunciare le condizioni dei lavoratori e promuovere riforme sociali, in particolare nell’ambito del lavoro minorile. L’esposizione è corredata da un catalogo delle opere che può diventare un omaggio per dipendenti, clienti e appassionati di arte e storia.

Inaugurazione: 31 marzo alle ore 19.00