Uganda Art-Icle: l’arte risponde alle campagne omofobe

Galizia Ernesto - Uganda Art-Icle/Cantiere Nuovo

Galizia Ernesto – Uganda Art-Icle/Cantiere Nuovo

In risposta alle campagne informative anti-gay segnaliamo anche il progetto dell’associazione culturaleCantiere Nuovo  di Nico Malvaldi e Luca Serasini che nel febbraio 2014 hanno dato vita a Uganda Art-Icle: “l’idea è nata ascoltando al Tg la notizia che un giornale in Uganda aveva pubblicato i nomi di circa 200 presunti omosessuali” spiega Serasini “poi come troppo spesso avviene, così come era venuta, la notizia è scomparsa dalle cronache, ma mi è sempre rimasta in testa. Ho cercato questa pagina, trovata, ricomposta e stampata e ci ho disegnato sopra e col mio compare Nico Malvaldi abbiamo pensato di estendere l’iniziativa ad altri artisti”. L’invito a ridisegnare la pagina del giornale, emblema di “ogni campagna ignobile contro l’omosessualità” è esteso a tutti. Ad oggi sono 66 le opere che vi hanno aderito. (slup)

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Fonte: Redattore sociale

“Agli occhi dei futuri migranti” l’arte ricorda le stragi del Mediterraneo

524724Per le vittime di Lampedusa nel 2014 l’associazione Cantiere Nuovo, progetto culturale ed artistico di Nico Malvaldi e Luca Serasini  realizza e pubblica la breve graphic novel “Con queste mani” di  Serasini e Walid Mokni, in poche tavole, attraverso il linguaggio immediato dell’arte, lo sguardo poetico e amaro della vicenda. L’auspicio  degli autori? Che il breve racconto “arrivi agli occhi dei futuri migranti”. Alcune di queste vignette sono state usate dal regista Dagmawi Yimer per il video “Ascmat -Nomi: Lampedusa 3 ottobre 2013” presentato in anteprima a Verona il 2 novembre 2014. Cantiere Nuovo, mira a costituire un supporto pratico e logistico per chi vuole “fare”, è uno spazio creativo dove l’arte diviene punto d’incontro per condividere ed ispirare “per imparare ad essere ispirati”. Obiettivo del gruppo è quello di “incidere in maniera significativa nel tessuto culturale attraverso la realizzazione di eventi espositivi e performativi, corsi e workshop” e “avvicinare la comunità al mondo delle arti contemporanee, della cultura e dei valori sociali”.  

Benvenuti in “Viamediterraneo366”, condominio di esperienze diverse. In occasione del 2° anniversario della strage di Lampedusa, l’associazione lancia la sua nuova sfida pubblicando oggi il blog Viamediterraneo366. “Vi porterà a leggere le ingiustizie dovute alle guerre e alle migrazioni, in modo diverso dalle fotografie e dalle notizie di cronaca, attraverso il punto di vista di chi, con l’arte, le esprime con l’emozione, la rabbia e la speranza. Magari, dico, magari, scrive Luca Serasini, a quelle persone che non hanno molto chiaro tutto questo mondo, che non hanno ancora un’idea ben chiara di cosa succede intorno a noi tutti e solo perché queste tragedie non accadono dietro il nostro quartiere non vuol dire che non siano comunque vicine. I sentimenti di dolore e di vicinanza non sono certo inversamente proporzionali alla distanza, per chi li ha, per chi ha umanità e comprensione dell’altro…”. Immagino il blog come un condominio di esperienze diverse, non poteva quindi non abitare in “via Mediterraneo”. Il civico, il “366”, vuole ricordare il numero delle vittime del naufragio. Mi è, questo evento, molto caro, perché come ‘artista’, diciamo così, mi ha risuonato nell’animo”. (slup)

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Fonte: Redattore sociale

Arte, gioco e condivisione. Torna la Giornata nazionale delle famiglie al museo

MUSMA_Famu2015_Gocce d'arteIl 4 ottobre 2015 torna al MUSMA il F@Mu, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, con l’attività ludica per famiglie “Gocce d’arte “.  Musei, fondazioni ed altri luoghi espositivi si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione. L’arte, il gioco e la condivisione saranno gli strumenti per permettere alle famiglie di avvicinarsi alla conoscenza dei beni culturali.

“Gocce d’Arte” è l’attività pensata dal MUSMA per questa importante iniziativa, partendo dal tema proposto quest’anno, in linea con Expo 2015, “Nutriamoci di cultura per crescere”. Il nutrimento protagonista del laboratorio del Museo di scultura contemporanea di Matera sarà l’acqua, risorsa indispensabile per la sopravvivenza ed elemento essenziale per la storia e la conformazione dei Sassi di Matera. L’acqua come risorsa fondamentale, come bene prezioso da tutelare, come origine di vita e anche come elemento in grado di modellare e trasformare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e, quindi, paesaggistico. In linea dunque con il tema proposto e nel rispetto dell’identità degli spazi ipogei di Palazzo Pomarici, sede del MUSMA, durante l’attività didattica del F@mu 2015, ogni famiglia parteciperà alla creazione di un’ istallazione in grado di restituire l’idea di Matera come città “galleggiante”, fluttuante sull’acqua.
Il laboratorio si svolgerà dalle 17 alle 19.30. In una prima fase le famiglie saranno accompagnate a conoscere la struttura e la funzione degli ambienti ipogei, per poi approfondire la loro interazione con le opere di scultura contemporanea allestite in questi spazi e imparare come spesso gli artisti si siano lasciati ispirare proprio dall’architettura del palazzo per creare le loro sculture.
Nella seconda fase dell’attività ad ogni famiglia verrà consegnato un ombrello che insieme agli altri materiali forniti dalle operatrici del MUSMA andrà a costituire la base per l’installazione che sarà infine allestita in una delle numerose cisterne di Palazzo Pomarici.
Il costo del biglietto è di 10 euro a famiglia e comprende l’ingresso, la visita guidata agli spazi e la partecipazione al laboratorio.

“Ho visto la pace allo specchio”, viaggio attraverso i paesi dell’ex-Jugoslavia

locandina_Ritorni_3ott2015Debutterà sabato 3 ottobre alle ore 21, negli spazi Bomben di Treviso “Ritorni, ho visto la pace allo specchio”, spettacolo ideato e interpretato da Filippo Tognazzo, autore e attore legato ai temi e alla ricerca nel teatro sociale e di impegno civile.

“Ritorni”, prodotto dalla compagnia Zelda e dalla Fondazione Benetton è il racconto autobiografico di un viaggio attraverso i paesi dell’ex-Jugoslavia. Una terra lontana popolata di fantasmi per uno studente poco più che diciottenne negli anni Novanta, che parte per capire cosa sia successo in quei luoghi a vent’anni dalla fine della guerra. L’itinerario, fisico e umano, parte dal Veneto e attraversa Lubiana, Vukovar, Tuzla, Srebrenica e Sarajevo, scandito da incontri, riflessioni, silenzi, intense testimonianze e accompagna, tappa dopo tappa, a scoprire l’origine e l’evolversi di una piccola grande rivoluzione, personale e collettiva.

Il museo del non detto. Formazione di Teatro dell’oppresso sugli abusi

tdoCome nascono gli abusi di potere?  Cosa li rende possibili? Come intervenire e prevenire? Può il teatro permetterci di uscire allegramente dall’immobilità del museo? Dietro quale statua si è nascosta la vitalità che ci farà correre via ridendo? Attraverso il Tdo (Teatro dell’oppresso),  Parteciparte  propone una due giorni (10 e 11 ottobre 2015) di formazione sugli abusi che mira a fare conoscere un metodo efficace e a mostrare come si applica a situazioni delicate. Il corso prevede giochi divertenti e tecniche teatrali che mettono in scena conflitti, abusi di potere e rapporti di forza “si tratta di lavorare sulla cultura della colpa, che vittimizza invece di sostenere chi viene abusato. Il museo del non detto non è una visita guidata nel mondo dei traumi.Vogliamo creare trasformazioni, dinamismo, solidarietà e una rete di persone non più complici del silenzio”.  La formazione è rivolta a chi lavora nell’educazione, la sanità, i servizi sociali o semplicemente chi pensa che sia urgente rompere il silenzio.

Le tecniche del Teatro dell’oppresso stimolano l’infinita creatività  umana in modo che ciascuno possa, se lo desidera, condividere gioiosamente storie normalmente considerate pesanti. Queste storie vengono poi collegate al sistema che rende possibile il fenomeno degli abusi. il pubblico può allora intervenire per provare cambiamenti. Si sperimentano le trasformazioni e le loro conseguenze. Si lavora collettivamente in modo che il peso del cambiamento non sia portato individualmente ma in comune.

 

Per iscrizioni, mandare 5 righe di presentazione a parteciparte@gmail.comMax 20 partecipanti, 10 posti disponibili. Costo della formazione: 70 euro (+5 per l’assicurazione). Luogo: il Grande Cocomero, San Lorenzo, Roma (orari 10-13.30 – 15-19)