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ERRIADH: il villaggio trasformato in museo a cielo aperto

ELSEED-04-01-site-djerbahoodDjerbahood  è un progetto che ha coinvolto 150 artisti provenienti da trenta diverse nazionalità, insieme per trasformare i muri di Er-Riadh, villaggio sull’isola di Djerba, in Tunisia in un museo a cielo aperto, uno dei più grandi allestimenti di street art al mondo. Il villaggio è diventato uno spazio di espressione culturale grazie ad una idea di Mehdi Ben Cheikh, professionista della street art, che ha già in attivo grandi mostre in spazi destinati alla demolizione o luoghi da rivalorizzare.

 

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Una scuola di arti plastiche diretta da uno scultore non vedente

Digital StillCameraChiesa dell’Arte” è la prima scuola di arti plastiche al mondo diretta da uno scultore non vedente.Il maestro Felice Tagliaferri guida i corsisti alla scoperta di un modo alternativo di percepire la realtà nelle sue più diverse sfaccettature. La scuola è ospitata presso un ex edificio ecclesiastico completamente ristrutturato e adattato allo scopo, una chiesa sconsacrata collocata all’interno di Villa Terracini a Sala Bolognese (BO), messa a disposizione dall’amministrazione comunale. I corsi sono indirizzati a chiunque voglia approcciarsi in modo diverso all’arte scultorea: appassionati d’arte, disabili, alunni delle scuole di ogni grado, associazioni e aziende. Diversamente da una scuola tradizionale, la Chiesa dell’Arte non è sede stabile di corsi fissi ma è itinerante, viaggia insieme al suo conduttore. Bambini della scuola primaria e secondaria, adulti e persone anziane, persone con disabilità, aziende, operatori sociali, tutti possono parteciparvi. La “Chiesa dell’Arte” è anche il luogo dove sono esposte le sculture dell’artista. (slup)

 

A Cesena il Festival dell’Arte vista con gli “Occhi dell’Anima”

animarteIl Museo Tattile Statale Omero ha dato il patrocinio all’iniziativa ANIM’ARTE, un ciclo di appuntamenti volti a riscoprire la bellezza e le abilità nascoste fuori e dentro di noi attraverso un’arte ed esperienze trasversali, accessibili a tutti, che accolgono e valorizzano le diversità. La cecità e la disabilità diventano una metafora per “guardare oltre” e per cercare altre modalità per vivere e percepire ciò che abbiamo di fronte.

Inaugurazione e incontro di presentazione sabato 31 gennaio ore 16.30 a Cesena (Biblioteca Malatestiana Aula Magna – Piazza M. Bufalini, 1). Proiezione del film documentario “Un albero indiano”, di Silvio Soldini e Giorgio Garini , con Felice Tagliaferri, realizzato da CBM Italia Onlus. Incontro con i protagonisti del Festival. Inaugurazione di “Felice in Arte e nella Vita” presso la Biblioteca Malatestiana, mostra tattile e percorso sensoriale attraverso le opere dello scultore non vedente Felice Tagliaferri, che raccontano un mondo possibile, visto con sguardo profondo, con gli occhi dell’anima, guidati dallo scultore e dai membri del Centro Reg. Ipovisione di Cesena. Vietato non toccare!

Altri appuntamenti

– Mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio (dalle ore 15.30 alle 18.30) [Non] Museo – Centro di arte e cultura contemporanea dall’infanzia (via Aldini, 50) “Il cont-tatt0 felice” laboratorio per insegnanti, operatori socio-sanitari e genitori, condotto da Felice Tagliaferri. Utilizzare l’arte nella pratica educativa significa comunicare emozioni, affinare una sensibilità nella relazione con i ragazzi, sviluppare la consapevolezza di possibilità percettive poco valorizzate, aumentare le proprie potenzialità inespresse,  cambiare le modalità di interazione verso persone con difficoltà, facilitare il lavoro di gruppo e superare i pregiudizi.

– Dal 2 al 7 febbraio “Guarda chi si vede” incontri riservati alle scuole aderenti, con gli studenti delle medie e superiori: una mattinata dedicata all’abbattimento del pregiudizio e della diffidenza verso coloro che, nell’immaginario collettivo, vengono percepiti come “diversi”. Sfatiamo i luoghi comuni, lavoriamo sulla percezione, dialoghiamo sui temi della “disabilità nella normalità e normalità nella disabilità”. L’incontro sarà preceduto dalla visione del film “Per Altri Occhi – Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi” di Silvio Soldini e Giorgio Garini.

– Venerdì 6 febbraio “Cena al buio” (ore 20.30 presso la Casa Celincordia – Via Celincordia, 2240).
Una serata dedicata all’esaltazione dei sensi del gusto, dell’olfatto, del tatto e delludito, senza lasciarsi influenzare dagli stimoli visivi, in cui dialogare al buio col vicino senza i condizionamenti dell’immagine. Nel buio non conta l’apparenza, contano le persone. Vivere l’esperienza della Cena al Buio significa immedesimarsi in un mondo non noto, anche solo per poche ore, imparare a gestire gesti ed emozioni apparentemente scontati in un contesto assolutamente inusuale. I vini di della Cantina Celincordia accompagneranno le pietanze realizzate dallo chef Gessica Gentili.
Prenotazione obbligatoria.

– Sabato 7 febbraio (ore 16.30) Cinema San Biagio, proiezione del film di Silvio Soldini e Giorgio Garini. “Per altri occhi” – Avventure quotidiane di un manipolo di ciechi. Al termine incontro/colloquio con il regista Soldini, il documentarista Garini ed alcuni dei protagonisti del film.

– Domenica 8 febbraio (ore 16.30) presentazione del libro “L’Arte è utile” di Adina Pugliese  (Meta edizioni), artista abruzzese, operatrice culturale esperta di arte sociale.

AISTHESIS la nuova rivista online del Museo tattile Omero

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Discobolo-Museo Omero

AISTHESIS – Scoprire l’arte con tutti i sensi quadrimestrale a carattere scientifico è la nuova rivista online del Museo tattile statale Omero che nasce  per promuovere e diffondere gli studi e le ricerche sulla percezione sensoriale e l’accessibilità ai beni culturali. Al via  la fase sperimentale con il primo numero vocale, consultabile e scaricabile online da alcuni giorni in , e inviato su cd con braille e vocale a non vedenti e ipovedenti e sempre disponibile.

Il progetto prevede la realizzazione di una pubblicazione quadrimestrale plurilingue a carattere scientifico, che  raccolga parte del lavoro fin qui svolto e favorisca  il dialogo e  il confronto  tra persone, istituzioni culturali, università, ricercatori e professionisti che operano nell’ambito della percezione sensoriale con  i più differenti approcci culturali: dalle neuroscienze alle più avanzate tecnologie informatiche. Lo scopo è recuperare e diffondere, quanto concretamente esiste già  in materia di accessibilità all’arte e ai beni culturali e quanto si sta sviluppando a livello internazionale,  in particolare nella lettura tattile delle opere d’arte, per cui il Museo Omero è un punto di riferimento avendo maturato da più di 15 anni specifiche metodiche e buone prassi  sia teoriche  che pratiche.

Pietà di Michelangelo - Museo Omero

Pietà di Michelangelo – Museo Omero

Nell’articolo di apertura titolato “Perché AISTHESIS”, il presidente del Museo, Aldo Grassini,  spiega la filosofia del progetto, soffermandosi sul valore estetico della tattilità -“Le sensazioni  tattili sono diverse dalle sensazioni visive, ma ciò che conta è che le une e le altre sono capaci di stimolare l’intelletto ad individuare forme, a scoprire significati, ad evocare esperienze, a produrre emozioni. Tutte le sensazioni sanno produrre un piacere peculiare alla loro natura ed il tatto non fa eccezione… L’arte contemporanea sta scoprendo questa ulteriore dimensione e la multisensorialità rappresenta una nuova sfida che trova cultori sempre più numerosi”. Seguono gli articoli: “La rivoluzione dei sensi nell’era dei media elettronici” di Andrea Socrati; “Percepire, ascoltare ed emozionarsi” di Gabriella Papini. In chiusura: “Le mani modellano il sentimento” di Loreno Sguanci (tra i primi artisti italiani ad aderire al Museo).

STORIE MILANESI, per raccontare la città attraverso i luoghi dell’abitare

Attraversiamo Milano con i personaggi che l’hanno vissuta…

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“Diventare un punto di riferimento per chi vive e vuole lasciarsi sorprendere da Milano, per poter scoprire e conoscere chi ha contribuito alla storia culturale di una città oggi riconosciuta a livello internazionale” è questo l’obiettivo principale di Storie Milanesi. Online da settembre 2014, il progetto, promosso da Fondazione Adolfo Pini, con la collaborazione di comune di Milano e curato da Rosanna Pavoni, racconta Milano attraverso le residenze abitative e professionali di coloro che con la loro storia hanno inciso sulla fisionomia culturale della città. Un progetto innovativo che attraverso i luoghi dell’abitare accompagna il viaggiatore in un percorso urbano inedito guidato dai racconti di Gianni Biondillo e dalle letture di Laura Pasetti in italiano e in inglese.

Quattordici sono i personaggi scelti per essere i “padroni di casa” in questo percorso esclusivo, ciascuno legato a un’istituzione culturale della città. Partner del progetto sono infatti, oltre a Fondazione Adolfo Pini, Associazione ‘Per Mario Negri – Per la Scultura’, Casa del Manzoni, Centro Artistico Alik Cavaliere, FAI – Fondo Ambiente Italiano Villa Necchi Campiglio, Fondazione Achille Castiglioni, Casa Museo Boschi Di Stefano, Fondazione Franco Albini, Fondazione Corrente – Studio Treccani, Fondazione Studio Museo Vico Magistretti, Museo Bagatti Valsecchi, Museo Poldi Pezzoli, Spazio Tadini, Studio Museo Francesco Messina.

Nella navigazione del sito, è possibile scegliere chiavi di lettura diverse per scoprire Milano, attraverso i protagonisti e il loro ruolo culturale (collezionisti, scrittori, designer, architetti, artisti), attraverso i quartieri e i periodi storici a partire dalla prima metà del XIX secolo fino ai giorni nostri. Numerosi gli approfondimenti storici, culturali, urbanistici e architettonici, a cura di Chiara Continisio e viapiranesi.

Mai come in questo periodo, in cui Milano sta vivendo un nuovo rinascimento di creatività e di fermento artistico e culturale e si appresta a presentarsi al mondo durante il semestre di Expo 2015, è importante valorizzare il suo patrimonio di storia e di saperi raccontando ai milanesi, ai nuovi cittadini e ai visitatori l’esperienza di chi ha contribuito a renderla il punto di riferimento per la cultura europea – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Un progetto che unisce al valore della memoria il piacere della narrazione e la bellezza delle immagini realizzate ad hoc, che ‘raccontano’ di un passato importante e di un presente ricco di testimonianze”. Proprio per la vocazione cosmopolita di Milano e in vista di Expo2015, Storie Milanesi nasce anche in lingua inglese. (slup)