Category: Esperienze

“SENTIRE LA DANZA”. Crowdfunding per rendere accessibile a persone cieche e ipovedenti la sua ultima produzione coreografica BRAVE

Nel mese di settembre Città di Ebla ha attivato una campagna di crowdfunding dal titolo (audio)BRAVE: sentire la danza sulla piattaforma Ideaginger.it. L’obiettivo è quello di rendere accessibile a persone cieche e ipovedenti la sua ultima produzione coreografica BRAVEdi e con Paola Bianchi e Valentina Bravetti, attraverso la creazione dell’audiodescrizione poetica dello spettacolo interpretata dal vivo dall’attrice Carolina Cangini.

La campagna ha coinvolto più di 170 sostenitori e ha raggiunto il suo primo e importante traguardo: la realizzazione della prima replica audiodescritta di BRAVE a Roma in dicembre, all’interno della programmazione di Teatri di Vetro – Festival delle arti sceniche contemporanee. Il calore delle tante persone che hanno sostenuto e accolto il progetto in questo mese, dona alla compagnia l’entusiasmo per un nuovo obiettivo: raccogliere altri 5.000 euro portare l’audiodescrizione nelle altre città d’Italia in cui BRAVE farà tappa nel 2024!

Oggi avrà inizio il countdown, ovvero gli ultimi giorni fino al 15 ottobre per sostenere questo innovativo progetto che rappresenta un’azione concreta verso una maggiore accessibilità alla danza dal vivo, per una comunità sempre più ampia.

Il desiderio di portare un contributo concreto in questo ambito nasce da un’esperienza e una pratica dirette. Lo spettacolo BRAVE, prodotto da Città di Ebla / Festival Ipercorpo in coproduzione con PinDoc, vede infatti in scena Paola Bianchicoreografa e danzatrice, e Valentina Bravettidanzatrice disabile dal 2014, anno in cui ha contratto una rara sindrome neurologica paraneoplastica che da allora l’ha tenuta lontano dalla scena. Valentina è una danzatrice e performer professionista e nel 2007 fu interprete di alcune performance di Paola – la loro conoscenza risale infatti a circa venti anni fa. Valentina ora non cammina più e anche i piccoli gesti quotidiani sono una montagna da scalare ogni volta, eppure il suo corpo in scena è potente e limpido.

In questi quattro anni di lavoro che hanno preceduto il debutto di BRAVE, la compagnia si è inevitabilmente scontrata con le difficoltà riguardanti l’accessibilità alle attività di spettacolo di artiste e artisti con disabilità, così come si è interrogata sull’accessibilità agli spettacoli di danza da parte di spettatrici e spettatori con disabilità. La ricerca coreografica di Paola Bianchi, che indaga la relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture, ha tracciato la linea d’azione, e sarà proprio Paola in concerto con Carolina Cangini a creare l’audiodescrizione.

Il 29 giugno BRAVE ha debuttato in prima nazionale a Castiglioncello, all’interno di Inequilibrio Festival, ed è ora in tournée in varie città d’Italia. Dopo la prima replica audiodescritta a Roma in dicembre, oggi la campagna si pone dunque come obiettivo quello di portare questo innovativo progetto di accessibilità in più città possibili nel 2024!

Per donare è sufficiente andare sulla piattaforma Ideaginger.it, cercare la campagna (audio)BRAVE: sentire la danza e sostenere il progetto scegliendo tra molteplici ricompense pensate per approfondire il processo produttivo dello spettacolo e della sua audiodescrizione.

“Cosa significa portare la danza là dove per suo statuto non può arrivare? Dove l’atto del guardare non è possibile? Sentire (dal greco antico akouō, ἀκούωὀσφραίνομαι) significa percepire attraverso la pelle. Come molti studiosi e studiose ripetono da anni e come è stato dimostrato da alcuni studi ed esperimenti di neuroscienza, la danza non viene capita ma compresa, ovvero presa con sé, portata dentro il proprio corpo. Il movimento di chi danza entra nel corpo di chi guarda portandolo a sentire le tensioni del corpo danzante, la sua fatica, la sua fluidità. Emozioni corporee, muscolari. Nella creazione dell’audiodescrizione, lavoreremo dunque su una “traduzione” che generi emozioni corporee e che conduca chi ascolta a un’incorporazione del movimento”. Paola Bianchi e Carolina Cangini

Nocentre con “Random Lands” di Adriano La Licata per la Giornata mondiale del sordo

Il 23 settembre, in occasione della Giornata mondiale del sordo, ripartono a Palermo le attività di Nocentre con Random Lands di Adriano La Licata. Il tema scelto dall’ENS è “Un mondo dove le persone sorde possano usare la propria lingua dei segni ovunque” e Nocentre ripensa alla cultura e all’arte contemporanea in una chiave più accessibile invitando a partecipare gratuitamente all’evento presentato in LIS (lingua dei segni). Protagonista di ‘Random Lands’ sarà l’artista e fotografo siciliano Adriano La Licata insieme al pubblico che, attraverso un gioco di ruolo, prenderà parte in prima persona al processo creativo. Random Lands prende vita tra strade e angoli suggestivi di Palermo coinvolgendo il pubblico attivamente con l’obiettivo di rielaborare insieme ai partecipanti il concetto di mostra d’arte.

Come un vero e proprio percorso all’interno del processo creativo, il pubblico incontrerà l’artista nello studio di Via Chiavettieri 29, dove verranno spiegati e definiti tutti i ruoli che i partecipanti saranno tenuti a scegliere di volta in volta tra quelli previsti: l’artista, il curatore, l’allestitore, il fotografo, il pubblico. L’artista condurrà quindi i partecipanti per le strade di Palermo, lungo un percorso in più tappe, nel corso del quale ciascuno dovrà svolgere il suo ruolo contribuendo a mettere a punto un’esposizione artistica temporanea in ciascuno dei luoghi in cui si farà tappa.

Partecipazione: gratuita e fino a un massimo di 15 persone previa iscrizione con modulo; per info e prenotazioni contattare palermo@ens.it.
L’attività sarà online su www.nocentre.org

Prosa, musica, danza e teatro.  Le Stagioni 2023/2024 dei Teatri di Pistoia

Venerdì 15 settembre, dalle ore 18.00, al Funaro i Teatri di Pistoia invitano i cittadini e il pubblico a una speciale presentazione delle Stagioni 2023/2024: il gioco collettivo forse più famoso che ci sia (che resterà una sorpresa fino all’ultimo) sarà la cornice dentro cui il direttore artistico Saverio Barsanti (prosa) e i responsabili artistici Lisa Cantini (danza, “La Via del Funaro”), Daniele Giorgi (direttore musicale), Francesca Giaconi (teatro ragazzi), introdurranno le Stagioni e Massimiliano Barbini e Massimo Caselli la proposta formativa, con i laboratori al Funaro e i corsi della Scuola di Musica e Danza Mabellini. Un gioco accessibile a tutti (e con in palio biglietti e carnet per gli spettacoli), che si aprirà con i saluti di Gianfranco Gagliardi (Direttore Generale ATP Teatri di Pistoia), Anna Maria Celesti (Vicesindaco di Pistoia), Matteo Carradori (Direttore generale Fondazione Caript) e si chiuderà con un brindisi collettivo (l’ingresso è gratuito e possibile fino a esaurimento posti). La giornata segna anche l’apertura della vendita dei nuovi abbonamenti e dei biglietti per lo spettacolo di anteprima “Blu infinito” e per gli eventi speciali, “La Milonga del Fútbol”, “Qualche estate fa”.

Si apre subito con un gioco questa nuova Stagione Teatrale pistoiese, che ruoterà attorno anche alle parole gioiacomunità e cura così come dichiara l’immagine che accompagnerà l’anno, creata dall’artista Francesco Chiacchio, convinti che l’atto stesso di concentrarsi sul significato di parole costruttive e ricche determini destini altrettanto ricchi e costruttivi e un presente più appagante. Un viaggio inclusivo per adulti, ragazzi, bambini, come a dire che la comunità non è la somma dei singoli ma un organismo di elementi interconnessi e che un teatro, se vuole svolgere correttamente la sua funzione di servizio pubblico, non deve lasciare indietro nessuno.

Da settembre a maggio 385 giornate di apertura a pubblico e artisti (per prove e residenze), di cui 152 giornate di recite, tra prosa, musica, danza, teatro ragazzi, su 4 palcoscenici a Pistoia: il Teatro Manzoni, il Funaro, il Piccolo Teatro Mauro Bolognini, il Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi. Un’attività che non si esaurisce in città ma si estende alla provincia includendo 4 Comuni soci di Associazione Teatrale Pistoiese e altrettante sale: il Teatro Pacini di Pescia, il Teatro Comunale di Lamporecchio, il Teatro Francini di Casalguidi, il Teatro Mascagni di Popiglio. A questi si aggiungono, per le programmazioni estive, a Pistoia Fortezza Santa Barbara e Villa Stonorov – Fondazione Vivarelli e, a Serravalle Pistoiese, la Rocca di Castruccio Castracani. Un sistema teatrale territoriale, che sposa la prospettiva del decentramento culturale a favore della valorizzazione delle singole comunità.

La prossima Stagione, vede insieme la programmazione, la produzione di spettacoli, la formazione, le residenze artistiche, i progetti e i “servizi” per il territorio, tra cui la Biblioteca del Funaro. 20 saranno gli spettacoli prodotti o coprodotti, che porteranno Pistoia nei teatri di tutta Italia.

74 corsi e laboratori di teatro, musica, danza al Funaro e alla Scuola Mabellini saranno a disposizione di chi, tra 0 e 99 anni avrà voglia di studiare, ponendo magari le basi per una professione futura o semplicemente di imparare e sviluppare la propria creatività, divertendosi. Per i professionisti o aspiranti tali riprenderanno la loro programmazione i workshop al Funaro.

Verranno accolte come sempre compagnie per offrire residenze artistiche, che negli anni hanno contribuito a sviluppare percorsi di grande rilievo, come quello di Sotterraneo, che nel 2023 compie 10 anni di legame con la città (con una serie di iniziative di festeggiamento che verranno annunciate prossimamente) e che, lungo la via, ha visto un successo crescente, portando la compagnia, nel 2022, a vincere il Premio Ubu, come Migliore spettacolo dell’anno per L’Angelo della Storia

Parte anche il focus sui giovani tra i 18 e i 30 anni, che Teatri di Pistoia ha deciso di realizzare inventando “Dream and drama – Teatri di Pistoia under 30”, un progetto a tappe, di cui verranno annunciati i dettagli prossimamente su www.teatridipistoia.it, dove si potranno trovare informazioni anche sulla Carta dello Studente della Toscana e sulla Giovani Card-Teatri di Pistoia, realizzata in collaborazione con UNICOOP Firenze (che garantisce ai giovani sotto i 30 anni l’ingresso a € 8 agli spettacoli e ai concerti). La novità è occasione di rilancio sul mondo giovanile, naturale prosecuzione e in stretto dialogo con il fortunato “A Scuola di Teatro”, il progetto dedicato ai ragazzi in età scolare, che da oltre 20 anni propone spettacoli e laboratori in piena sinergia con docenti e istituti.

Con la prossima Stagione inizierà la partnership con Trenitalia che prevede riduzioni per l’ingresso agli spettacoli per gli abbonati regionali e i possessori di biglietto (nella stessa giornata dello spettacolo) o di badge aziendale per dipendenti e familiari.

Teatri di Pistoia, di cui dallo scorso anno fa parte il Funaro, è un progetto orchestrato da ATP Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, nata nel1984oggi presieduta da Giuseppe Gherpelli e diretta da Gianfranco Gagliardi, di cui sono soci fondatori il Comune di Pistoia e la Fondazione Caript ea cui aderiscono la Provincia di Pistoia e otto ComuniAbetone Cutigliano, Lamporecchio, Montale, Pescia, Pieve a Nievole, Sambuca Pistoiese, San Marcello Piteglio, Serravalle Pistoiese.

Associazione Teatrale Pistoiese è sostenuta da Ministero della CulturaRegione Toscana e vede il contributo di Far.com e Unicoop Firenze.

MARAVEE CIRCUS 2022. Corpi ginnici e gesta teatrali: l’arte inscena luoghi e genti

Un tendone circense per rinascere! Così si annuncia l’ultimo appuntamento del Festival MARAVEE CIRCUS, con lo spettacolo “CONTORSIONISMI. Arlecchino al Circo per Fame e per Amore”, in prima giovedì 29 settembre alle ore 21.00, e in replica venerdì 30 settembre alle 17.30, sempre nel tendone del Circo Armando Orfei a Pordenone (Viale Treviso, parcheggio Fiera). Dopo gli esplosivi e rocamboleschi spettacoli estivi nei tre splendidi castelli di Susans, Gemona e Colloredo, il Festival riporta il circo al Circo con un’iniezione drammaturgica e attoriale diretta e interpretata dall’autrice regista e attrice Claudia Contin Arlecchino. Per inscenare in Maravee Circus un’altra nuova fiaba, che nella gioiosa convivenza delle diversità si fa foriera di un messaggio sociale ora più che mai necessario, ossia lo stimolo a gestire l’imprevisto e a reinventarsi il quotidiano. 
L’intero Festival – ideato e diretto da Sabrina Zannier, prodotto dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il contributo e la collaborazione del Comune di Gemona e del Castello di Susans, con il partenariato della Comunità Collinare del Friuli e di diverse realtà artistiche – ha lanciato una sfida in nome della concreta ripartenza culturale, con il cuore rivolto alla gente. “Sfida accolta e cavalcata con entusiasmo dal numerosissimo pubblico – afferma Zannier – che in questa edizione si è allargato alle famiglie, ai bambini e a molti giovani. Speriamo di rivederli tutti anche a Pordenone, perché la fiaba inscenata da Contin Arlecchino con gli artisti del Circo Armando Orfei promette nuovo divertimento e riflessione!” Concepito per il tendone del circo, usufruendo di attrezzature e atmosfera rese disponibili da Armando Orfei, lo spettacolo inscena l’intreccio fra il “mondo delle meraviglie” circensi e il “mondo alla rovescia” di Arlecchino, portando al circo il sapore della Commedia dell’arte. Proponendo un mondo a testa in giù, vede in scena l’autrice-attrice Claudia Contin Arlecchino in una drammaturgia per “numeri” con artisti del mondo coreutico-attoriale-circense, che inscenano danze acrobatiche di personaggi felliniani e chapliniani tra ironia e grottesco. Uno spettacolo che riunisce sotto la stessa tenda (ovvero “tendone”) le memorie e il fascino del circo, del teatro e del cinema muto: discipline affratellate dallo stesso intramontabile immaginario artistico e artigianale che ha contribuito a creare la sensibilità contemporanea verso le meraviglie delle diversità umane.Come si srotola la fiaba di Maravee al Circo Orfei? La drammaturgia di Contin Arlecchino nasce dall’intreccio narrativo dei numeri circensi, per inscenare una nuova esilarante incursione arlecchinesca. In un’atmosfera nostalgica, dall’antico sapore felliniano, la fiaba inizia con un passaggio di ruoli che eleva il clown del circo, Claudio Giannuzzi, ad artista tout court, perché i lavori più pesanti e umili ora sono affidati ad Arlecchino. Tra gag, danze, canti e buffi travestimenti di entrambi, numeri circensi di giocoleria, hula hop, verticalismo, funambolismo, antipodismo…il curioso personaggio della Commedia dell’Arte ne combina di tutti i colori. Munito di fame e di amore, che riversa su tutte le donne del circo, Arlecchino duetta con il clown, ma si fa vivo anche Charlot, per inscenare tra passato e presente un’unica grande famiglia di Maschere del Circo unendo i figli circensi ai figli di Arlecchino.
ph. Renato Patat

“FITTING” la performance di Nicholas Baffoni nell’ambito del Festival di danza urbana e d’autore

Sabato 17 settembre 2022 alle ore 16 (con replica alle ore 18), la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna ospita la performance FITTING di Nicholas Baffoni, nell’ambito di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore, realizzato dal 1999 dall’Associazione Cantieri Danza. 

Fitting, interpretata da Nicholas Baffoni e Camilla Perugini, racconta di relazioni, un sistema complesso enigmatico che troppo spesso resta sotto traccia, abita incontri concreti, trascorsi impalpabili, convivenze simbiotiche; diventa un dialogo fra gli interpreti che si prepara, si struttura, si formalizza, si snocciola, si frantuma site-specific sotto gli occhi dello spettatore. Un lavoro dal linguaggio naturale si nutre e si rinnova continuamente attraverso la gente, i gesti, i suoni, gli accadimenti del luogo dove nasce e si sviluppa l’azione. Appunti di racconti passano letteralmente per le scarpe indossate. Un andare reiterato che può condurre però a un percorso preciso. Indossare delle scarpe significa, quindi, attraversare i propri sentimenti e quelli dell’altro. Le scarpe, nella loro forma, funzione ed estetica, ci parlano del mondo, degli spostamenti, delle intenzioni, delle migrazioni, del cammino. Un gioco d’empatia, che si muove spazialmente in punti precisi della scena e di cui non si conosce chiaramente il finale. 
Forse perché nelle relazioni i contorni della parola “fine” non sono mai nitidi? 

A seguire, lo stesso giorno alle ore 18.30, si potrà assistere alla presentazione di Anticorpi per la danza – Quattro anni di azioni per la promozione della giovane danza d’autore | 2018-2021, volume che racchiude i dati e l’analisi del monitoraggio sottoposto agli artisti e alle artiste che hanno attraversato le progettualità del Network Anticorpi XL nell’ultimo quadriennio di attività e che mette in risalto valori e bisogni della giovane danza d’autore. La pubblicazione si arricchisce inoltre delle testimonianze, sguardi e riflessioni di studiosi e studiose della danza contemporanea, operatori e operatrici partner dei nostri progetti di rete e di alcuni degli artisti e delle artiste che in questi ultimi anni sono stati selezionati per le azioni delle reti coordinate dall’Ass. Cantieri Danza.

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria scrivendo a info@festivalammutinamenti.org | Tel. +39 320 9552632
Nell’ambito di Ammutinamenti – Festival di danza urbana e d’autore 2022

Informazioni: info@sabeperlarte.org | www.sabeperlarte.org

FITTING
Coreografia
 Nicholas Baffoni
Interpreti Nicholas Baffoni, Camilla Perugini
Assistenza alla drammaturgia Marco Lattuchelli
Musiche Händel
Sostegno Ass. Culturale Hunt CDC
Vincitore con la versione short del II Premio al Concorso Internazionale di Coreografia Premio Roma Danza 2022
Durata 18 minuti

Fondazione Sabe per l’arte nasce nel 2021 con l’obiettivo di promuovere e diffondere l’arte contemporanea – con particolare attenzione alla scultura – nella città di Ravenna attraverso mostre, incontri, proiezioni e altre attività culturali. Presieduta da Norberto Bezzi e da Mirella Saluzzo, si avvale della consulenza di un comitato scientifico coordinato da Francesco Tedeschi, docente di storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e composto dai professori dell’Università di Bologna Claudio Marra, Federica Muzzarelli, Gian Luca Tusini e Claudio Spadoni, già direttore del Museo d’Arte della città di Ravenna. La direzione artistica è affidata a Pasquale Fameli, critico d’arte e studioso dell’ateneo bolognese. La Fondazione si dedica inoltre alla catalogazione delle opere di Mirella Saluzzo e alla costituzione di una biblioteca specializzata sulla scultura contemporanea.

Esterno della Fondazione Sabe per l’arte. Foto di Daniele Casadio, Ravenna