Category: TEATRO SOCIALE e TEATROTERAPIA

PAROLE A SEGNO: un’emozionante primo incontro…

10Il  21 aprile 2013 presso la Galleria L’Angolo di Civitanova Marche all’interno della Rassegna Arte da Passeggi

si è svolto il primo evento degli incontri Pa

role a Segno – Raccolti di vite di Sabrina Lupacchini e Roberta Fonsato (RoSaVIda Produzioni).

Questa volta i testi che hanno preso vita dalla voce recitante di Roberta e dai segni di Sabrina sono state le poesie di Angela Martini Tessitore, poetessa di raffinata e sottile trama. Il clima sempre intimo, che si respira in questi incontri domenicali alla Galleria, hanno accompagnato l’emozione dei presenti. Parole che segnano la riflessione, il fermarsi di fronte alla velocità consueta delle macchine e dei passanti che s’intravedono aldilà delle vetrine. La magia e la profondità dei pensieri di Angela ci hanno quasi svegliato come da un torpore, la sua presenza è stata percepibile in ogni silenzio, in ogni respiro. L’iniziativa continuerà con prossimi scritti inediti di altre Vite.

Un grazie a tutti i presenti, a Natalia che ci ha aperto le porte, ad Angela che ci ha ispirato…e ai prossimi che verranno. (RoSaVida Produzioni)

“Scrivo dunque sono”. Reading poetico letterario (29 marzo 2013)

1-c5b25adf73Affermare la propria esistenza, in un mondo dove le persone che vivono ai margini si muovono invisibili tra le strade della nostra città. Questo è lo spirito che ha dato impulso a  “Scrivo dunque sono” il reading poetico letterario realizzato al Centro Polifunzionale “Train de Vie” di Pescara che avrà luogo per la prima volta nelle Marche, venerdi 29 marzo alle ore 18,00, presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno. L’iniziativa si svolge in collaborazione con l’associazione On The Road Onlus e la fondazione Carisap di Ascoli Piceno nell’ambito del progetto PartecipAttivi.

L’evento è l’occasione per proporre a tutta la cittadinanza gli elaborati più significativi frutto dei laboratori di scrittura creativa promossi nell’ambito del progetto “Violence in Transit” e realizzati al Centro Polifunzionale “Train de Vie” di Pescara. Da diversi anni “Train de Vie” presente nella zona circostante alla stazione ferroviaria di Pescara si occupa di marginalità e nello specifico di persone senza dimora, donne vittime di tratta e in particolare giovani coinvolti in fenomeni di violenza legati a spaccio di droga, prostituzione, devianza urbana.

I testi sono stati scritti da un gruppo eterogeno di utenti del Centro, grazie ai contatti presi e al lavoro di strada svolto dagli operatori del progetto “Violence in Transit”, i ragazzi sono stati avvicinati ed è stato loro proposto di partecipare ad attività di animazione e aggregazione del Centro “Train de Vie”. Il tratto, lo scrivere, è la prova che essi non hanno abbandonato la vita, i legami, la loro storia. È una prova tangibile della loro voglia di esperire nuove relazioni, di comunicare, di sentirsi vivi. Un modo per  sensibilizzare e testimoniare, e per esprimere e portare alla luce risorse e competenze.

Nello specifico l’evento prevede la lettura e la drammatizzazione di alcuni scritti dei partecipanti ai laboratori da parte del regista e attore Lorenzo Marvelli in collaborazione con l’attrice Ida D’Andrea della compagnia Errori di Trasmissione e con l’accompagnamento musicale al piano di Massimiliano Elia.

Scrivo dunque sono
Reading poetico letterario

29 marzo 2013 ore 18:00
presso Libreria Rinascita di Ascoli Piceno
– Ingresso gratuito –

Fonte: On the Road onlus

Parole a Segno: in giro per l’Italia a raccogliere storie. Una ‘spremitura’ di vite

PAROLE A SEGNO-Raccolti di vite

Insieme al blog RoSaVida (rosavida.altervista.org) promuoviamo e diffondiamo il progetto “Parole a Segno. Raccolti di vite”

Senza titolo-1Che cos’è?

Si tratta di una raccolta di scritti editi e inediti di gente poco conosciuta. Di donne e uomini che, in viaggio, in cucina, nella camera da letto o in una panchina ecc… hanno raccolto pensieri, scritto lettere e messaggi d’amore, lasciato testamenti di sogni. Obiettivo principale: condividere in giro per il mondo, la voce di tante piccole e poco conosciute storie, che fanno anche loro  come ognuno di noi  parte della Storia

L’idea è di portale in scena in piccoli teatri, case accoglienti, piazze di paesi e aperte terrazze. Praticamente, in tutti quei luoghi aperti a un pubblico desideroso di ascoltare parole, veri e propri teatri sociali…  Compatibilmente alle possibilità, si cercherà di portare in scena nei paesi di origine, gli scritti raccolti…perché spesso non si conosce i moti d’animo del proprio vicino di casa e a volte neanche della persona con cui si è condivisa la ‘stessa vita’….

Una volta raccolti gli scritti cosa succederà?
L’idea è semplice: dopo aver selezionato alcuni testi, si cercheranno situazioni adatte per la performance teatrale che avrà per tutti lo stesso format: un’attrice leggerà gli scritti e  una illustratrice eseguirà  un’estemporanea di schizzi. Le lettere, le poesie, le storie, saranno pertanto recitate e al contempo disegnate, le tavole in bianco e nero, originali e uniche, nate nel tempo reale della parola evocata, svelata e condivisa, rimarranno come testimonianza dell’avvenuto incontro. Si ipotizza anche la raccolta dell’intero viaggio in un e-book o in un blog specifico.

Volete partecipare?
Mandate i vostri scritti, qualsiasi essi siano..commenti su un tovagliolo, sms raccolti nel tempo, lettere su carta di qualche parente o vostre….a: redazione@artesociale.it o alle mail delle curatrici del progetto sa.lupacchini@gmail.com; robertafonsato@asia.com

“Parole a Segno-Raccolti di vite”: di voce in voce, per tornare a parlare e ad ascoltar racconti di nonni, zii, fratelli o nostri. Una vera e propria spremitura di vite… (s.lup)

Vi aspettiamo….

©sasette

ATELIER ARTISTICI SOCIALI: attivi dal 4 agosto 2012

“Produciamo UMANITA'”

L’arte per l’incontro….

Dal 4 agosto si attivano gli Stage di Arte e Teatro Sociale al VALTARO SUMMER MUSIC – Tarsogno (PARMA) 4 Agosto 2012.

Piano delle attività
Esperienze di arte visiva e teatro per un percorso di ricerca personale e sociale. L’intento è quello di
attivare attraverso “creatività” e “fare insieme” situazioni di incontro “umano” che facciano comprendere alcuni fenomeni sociali. Attraverso la visione delle video-animazioni Strisce a Tratti, integrate da proposte artistiche, affronteremo temi quali: la perdita (materiale e affettiva), il disagio interiore, la solitudine, l’abbandono.

Strisce a Tratti
“Matilde e il tempo” Temi: Alzheimer, ricordo, famiglia
“Costantino e il senza” Temi: senza dimora, perdita materiale, abbandono
“Caterina” Temi: solitudine, psichiatria, perdita autonomia
“Rosa e il dove” Temi: immigrazione, radici, appartenenza
“Annetta la cartonera” Tema: ricerca dei sogni, senso del dovere, lavoro

Proveremo ad ascoltare, raccontare, comunicare, conoscere. Produrremo storie, desideri, condivideremo
delusioni, valorizzeremo sogni.

Metodologia e tecniche. Nel laboratorio ci saranno materiali di ogni tipo per essere usati e sperimentati in tutta libertà. Si realizzeranno lavori da soli, in coppia e/o in gruppo. Nessun commento ai prodotti creati, né valutazione, solo racconto e condivisione di quel che l’esperienza ha messo in moto. L’espressione grafico plastica e corporea, verrà usata per evidenziare, svelare intuire, accennare, sottoindendere… Le tecniche utilizzate saranno legate all’ambito delle Artiterapie e del Counseling espressivo. Per l’ambito teatrale si utilizzeranno esercizi di carattere psicofisico che permetteranno ai partecipanti di entrare in comunicazione con “gli altri” del gruppo. Inoltre giochi collettivi e di fiducia, esercizi di espressione corporea, improvvisazioni individuali e collettive, giochi di ruolo.

…l’opera d’arte…sei tu…

 

Per  informazioni ARTI E SUONI 

Scarica il Depliant

 

GLI STAGE PROSEGUIRANNO DURANTE TUTTO L’ANNO….

L’UOMO CHE CAMMINA: il debutto al Teatro delle Api

IL 26 giugno 2012 debutta al Teatro delle Api di Porto S. Elpidio , il nuovo spettacolo teatrale “L’uomo che cammina”, risultato del progetto di laboratorio teatrale presso tre centri socio-riabilitativi della provincia di Fermo, “La Serra” di Sant’Elpidio a Mare, “Il dopo di noi”  e “La Cittadella del Sole” di Porto S.Elpidio,  per la regia di Roberta Fonsato.

APPUNTI DI REGIA
di Roberta Fonsato 

Il copione è il risultato di un laboratorio durato 7 mesi, nel quale gli attori durante le improvvisazioni, partendo da una traccia molto libera, hanno creato le battute. Affrontare un tema spirituale  mi ha messo in una posizione alquanto articolata e controversa, sia da un punto di vista umano che professionale. Da un punto di vista artistico il rischio era cadere in stereotipi  ormai già visti, sentiti e soprattutto abusati. La scelta quindi è stata quella di affrontare il tema in modo sperimentale: data una traccia ho deciso di non comunicare al gruppo di lavoro “il personaggio” che andavamo a trattare, per lasciare libera espressione al processo creativo, per non condizionare con il conosciuto un tema che in fondo appartiene a tutti noi: la spiritualità.

La storia racconta la vita di un uomo, un uomo comune, attualizzato, con i suoi dubbi, le sue cadute, i suoi sogni, le sue vittorie. Un uomo che cammina appunto e che nel suo cammino lascia, raccoglie, condivide. Questo è stato il leit motiv di tutto il percorso; il gruppo si è adattato alla scelta registica e nonostante alcune allusioni sottese, la rivelazione pubblica “del personaggio” non è stata mai dichiarata, se non alla fine di tutto il percorso.

Ho pensato che in questo modo ognuno potesse viversi la storia come meglio credesse e sentisse. Il risultato è stato molto interessante, ognuno ha scoperto il suo personaggio, nella misura e nella forma  che ha sentito. Come filo conduttore scenico abbiamo usato le stoffe; stoffe per avere, per togliere, per spogliarsi, per condividere. E così sono diventate un tramite, un transfert sul quale riversare il percorso del processo creativo stesso. Altro “personaggio scenico” permanente è stato l’angolo del cucito, per tutto il laboratorio abbiamo tenuto attivo costantemente un cesto di stoffe, che a turno spontaneamente ognuno ha contribuito a tenere attivo; la consegna era: tagliare, cucire ed un unire pezzi di stoffa per fare un unico pezzo. 

Tutti hanno partecipato, anche chi non sapeva cucire o non aveva “l’abilita” a farlo. Una doppia realtà all’interno del laboratorio teatrale stesso. Anche in questo caso gli attori non sapevano cosa stessero facendo, ma in realtà stavano realizzando una parte della scenografia. E così è nato il nostro personaggio “ L’uomo che cammina”

Concludo con le parole di Eric –Emmanuel Schmitt :
“vado dove mi portano i miei passi. Spero che i miei piedi siano più intelligenti di me”