L’APPETITO E’ UNA SIRENA. Bando per partecipare alla collettiva di Parigi “Mon appétit”

L’ESPACE BEAUREPAIRE

“L’appetito è una sirena. Una parte di mondo ha scordato il suo assillo carnale, l’ha trasformato in un orpello pencolante tra tentazione e rinuncia, estetismo e ascesi. Il cibo, mangiato ma anche assimilato dalla mente, concreto e spirituale perde nel tempo e all’apparenza la sua funzione di necessità, la sua urgenza di condizione vitale. Se le prodezze alimentari non hanno mai smesso di essere simbolo di uno stato né di esercitare il loro fascino, oggi più di sempre certi contrasti si esprimono nella tensione tra la lusinga della privazione e l’orgia bulimica”.

E’ questo l’incipit dell’invito per partecipare al bando per la selezione della collettiva “Mon appétit” curata dall’Adam Accademia di Macerata, che si terrà dal 18 al 26 ottobre presso l’Espace Beaurepaire di Parigi, a cui possono aderire soltanto artisti nati o residenti nelle Marche, oppure che abbiano già esposto in collettive curate o organizzate da Adam Accademia. Ogni artista può aderire con un massimo di 2 opere le quali potranno essere scelte entrambe, oppure una soltanto.

 

IL BASTONE DEI MIRACOLI, in scena il valore di un lascito umano

tendone

“Licurgo padre di 8 figli è in punto di morte, chiama a raccolta tutti i figli (che hanno i nomi dei personaggi dell’Iliade e l’Odissea) e prima di spirare lascia “la sua eredità”. L’eredità invece di consistere in soldi e averi è un libro sotto forma di racconti, uno per ogni figli e ogni racconto verterà su morali differenti che richiamano gli archetipi omerici, quali il coraggio, l’amore, la giustizia….”

 

P1060054 - Copia_800x600Lo spettacolo “Il Bastone dei miracoli”, messo in scena al Teatro delle Api di Porto S. Elpidio dagli ospiti ed operatori dei Centri socio educativi – riabilitativi CSER “La Serra” di Sant’Elpidio a Mare (FM) e CSER e COSER “La Cittadella del Sole” di Porto S.Elpidio (FM) , per la regia di Roberta Fonsato, è il frutto di un laboratorio teatrale durato sei mesi. E’ uno spettacolo articolato, che vede nell’alternarsi di ambientazione tra il mondo classico e quello contemporaneo il ripercorrere ciclico degli archetipi della vita, che sempre ritornano. Sulla base di un canovaccio tratto dall’omonimo testo di Salvatore Niffoi, gli attori hanno costruito la loro storia, dove i testi sono i loro vissuti, il loro esprimersi sui temi “alti” della vita: l’amore, il coraggio, l’amicizia, la giustizia, la curiosità, la bellezza.

P1060055_600x800Temi cari al mondo antico, un po’ in disuso nel mondo contemporaneo. In parte la provocazione è stata anche questa: appropriarsi di temi apparentemente semplici, a tal punto da diventare quasi “fuori moda”, per restituirgli un valore naturale, quello della vita di tutti i giorni, della storia di ognuno di noi. L’effetto sul palcoscenico è stato sorprendente, la presenza costante dei 28 attori, che a mo’ di coro intervenivano nelle scene centrali, ha contribuito a dare un valore aulico allo spettacolo.

Di forte impatto sono state anche le inserzioni delle danze: dalla danza sacra, eseguita con geometrica coordinazione, all’assolo disco dalle tinte psichedeliche, passando attraverso la danza tutta al femminile delle tessitrici in onore di una Penelope che attende il suo Ulisse. Il gruppo si mostra preciso e consapevole nei cambi di scena en plein air, dove non essendoci l’uso delle quinte per il cambio scena, esegue tutto visibile al pubblico. Questo mostra sicuramente la preparazione teatrale consolidata del gruppo medesimo, che è alla sua quarta produzione scenica. Interessante a livello registico è stata la scelta del “ribaltamento” attore-pubblico: infatti con la presenza del coro in scena, gli attori che occupavano la scena centrale, di tanto in tanto girati di spalle al pubblico, diventavano gli attori del coro stesso, in un ribaltamento scenico che ha provocato un certo disorientamento al pubblico.

P1060085_800x600Il disorientamento recato al pubblico del resto ha connotato un po’ tutto lo spettacolo, che si apre con la musica della colonna sonora di Star Trek, che pare annunciare l’arrivo di una navicella spaziale ed invece anticipa una scena dove gli attori leggono in greco antico. Il finale si chiude con lo stesso spirito disorientante dell’inizio, nel ribaltamento attore-pubblico, la doppia battuta di omerico richiamo: “chi sei?” “nessuno”, prima tra il coro e un attore e poi tra lo stesso attore e una voce sconosciuta tra il pubblico, che in quel “nessuno” nomina tutti i presenti in sala, come non riconoscersi? Una Standing ovation per un gruppo di attori, che nulla invidia a professionisti della scena, chiude la serata sulle note di Celia Cruz...la vida es un carnaval…

 

 

ARTE E CULTURA gratuiti ….


“Noi crediamo che il coinvolgimento culturale dei piccoli di oggi sia un investimento intelligente per il futuro del nostro paese. 
Troppo spesso, nei periodi di forte crisi, a farne le spese sono la cultura, lo svago e l’istruzione” è questo il messaggio che accompagna l’iniziativa “Musica in Castello 2014”, che per tutta l’estate (da domenica 1 giugno, fino al 31 agosto 2014), proporrà presso il circuito dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza, 25 spettacoli di musica e cabaret ad ingresso gratuito per animare 22 luoghi d’arte delle province emiliane. L’iniziativa culturale contro la crisi, rivolta ad un pubblico ampio, si avvale di un ricco cartellone, dalla grande musica classica, alla danza, fino folk e diventa doppiamente solidale grazie alla raccolta fondi promossa durante tutti gli eventi in programma per sostenere “Regala cultura alla scuola progetto che consentirà ai bambini delle scuole d’Italia di effettuare gratuitamente visite ai musei della zona.

Le gite scolastiche in tempo di crisi. Secondo una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati l’ Osservatorio sul turismo scolastico del Touring Club “più di sei classi su dieci non  hanno programmato quest’anno gite scolastiche che sono iniziate con la primavera perché devono scontrarsi con la crisi economica, la spending review e le preoccupazioni di  professori e famiglie” l’analisi evidenzia che anche nelle classi in partenza a rinunciare alla gita è quasi uno studente su quattro. L’indagine stima un calo di “oltre il 10 per cento con meno di 1,4 milioni di studenti in viaggio per effetto un trend di riduzione in atto dall’inizio della crisi”. Spesso sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extrascolastiche durante l’anno “per contenere le spese ma anche per evitare discriminazioni tra i ragazzi che non possono più permettersi di partecipare”. Per prendere parte alla gita scolastica nonostante la crisi, i bambini si improvvisano anche venditori, è il caso riportato a fine maggio dal quotidiano l’Adige.it dove ventisei piccoli della terza A della scuola elementare Raffaello Sanzio, hanno venduto (dietro offerta) alcuni dolci per finanziare la gita a Cesenatico, viaggio di tre giorni che per molti genitori era “economicamente insostenibile”.

Appuntamenti con la solidarietà e la cultura per tutti
. Ad aprire il programma delle serate estive di “Misica in Castello 2014” è stata, domenica 1 giugno a Busseto (PR) presso la Corte Rocca Municipale, la cantante Tosca con lo spettacolo “Esperanto. Viaggio nell’anima del mondo”. La rassegna patrocinata grazie al contributo della regione Emilia-Romagna, dell’Unione Terre Verdiane, delle province di Reggio Emilia, Piacenza, Parma e Cremona, vedrà tra gli altri protagonisti: Irene Grandi, Ornella Vanoni, Danilo Sacco, Giobbe Covatta, Dario Vergassola e Jerry Calà. Il prossimo evento in calendario è previsto per venerdì 6 Giugno (ore 20,45) a Fontanellato (PR), Cortile Centro Cardinal Ferrari con l’Orchestra sinfonica Esagramma, composta da ragazzi con sindrome autistica, ritardi cognitivi, difficoltà di comunicazione e relazionale. (slup)

Fonte Redattore sociale

VOLTI E GESTI delle bambine “invisibili” nelle foto di Sheila McKinnon

bornMilioni di bambine continuano ad essere invisibili, vivono in condizioni di estrema povertà, sono vittime di discriminazione di genere e disuguaglianza, subiscono abusi sessuali, sfruttate e costrette al lavoro forzato e alla prostituzione, vendute come mogli e schiavizzate. Adolescenti emarginate fin dalla nascita per il solo fatto di essere donne,  giovani a cui non è permesso di scegliere il proprio destino. A loro e ad una condizione che oggi non può e non deve essere accettata è rivolto il progetto artistico e umanitario “Born invisible” ideato dalla fotografa canadese Sheila McKinnon e curato da Victoria Ericks che sarà ospitato da oggi (inaugurazione dalle ore 18), fino al 28 settembre 2014, presso il Museo di Roma in Trastevere, con una selezione di cinquanta scatti e un video di presentazione. L’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla cultura, creatività e promozione artistica – Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali. Lunedì 12 giugno alle ore 17 presso Gangemi Editore (via Giulia 142) verrà inoltre presentato il libro/catalogo correlato alla mostra, con testi di Maria Giovanna Musso e Victoria Ericks. 

475133Il rumore dei senza voce. Sheila McKinnon ha viaggiato in diversi paesi in via di sviluppo, dal Sud America (Bolivia, Messico, Perù, Argentina), all’Asia (India, Yemen, Vietnam, Nepal, Thailandia) fino all’Africa (Sierra Leone, Zanzibar, Mozambico, Etiopia) per mostrare attraverso il suo obiettivo la realtà vissuta da molte donne, attraverso immagini che “rapiscono emotivamente e ci riportano al dibattito in corso in tutte le società del mondo moderno sui diritti delle ragazze e sul ruolo delle donne, sulla sessualità e sulla parità di genere”.
“Born Invisible” tratta “dell’eredità del silenzio, dell’inaudibile presenza di ragazze e donne senza una voce; anime ed esseri trascurati, i cui destini sono gestiti senza il loro consenso”. La fotografa, utilizzando una tecnica unica nel linguaggio artistico “ha sviluppato il suo lavoro elaborando un processo creativo per cui ogni immagine può essere trasformata per diventare rappresentazione significativa di migliaia di vite”. Un lavoro che oltre a rappresentare per la McKinnon una nuova sfida è soprattutto il suo personale contributo alla causa umanitaria di tante donne perché anche un’immagine “può cambiare le coscienze”. (slup)

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Fonte Redattore sociale 

MUSEO GUATELLI: nuovo appuntamento con “Svolte” un progetto per la comunità

casa 06Proseguono gli appuntamenti al Museo Guatelli nell’ambito del progetto “Svolte”: un progetto per la comunità promosso da Comune di Collecchio, assessorato alla cultura, Coop Consumatori Nordest e Fondazione Museo Ettore Guatelli con la collaborazione dell’Associazione Mamma Trovalavoro.

Un progetto che vuole proporsi come un messaggio positivo, specie in un momento critico come quello attuale,  e  che parte dalle suggestioni lanciate dai racconti di vita raccolti dall’Associazione Mamma Trovalavoro di Collecchio e recentemente pubblicati nel volume “Svolte” (edizione GiveMeAchance),

Domenica 8 giugno a partire dalle ore 15.00, il volume “Svolte” verrà presentato al pubblico presso il Museo Guatelli, nel corso di un pomeriggio  che vuole proporsi come un’occasione di incontro con i protagonisti delle storie raccontate, ma altresì di sostegno al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma grazie alla collaborazione dell’Associazione Onlus “ColoriAmo” e Associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo.

A partire dalle ore 15.00, gli spazi esterni del Museo ospiteranno un laboratorio per bambini e adulti di vetrofanie colorate: addobbi colorati per vetri e superfici lisce. Le volontarie di ColoriAmo insegnano a realizzare ai bambini del reparto di oncoematologia pediatrica del Maggiore le vetrofanie con le quali addobbano le superfici del reparto, proponendo così un’attività creativa che aiuta a mantenere attive la fantasia, la creatività e la manualità.

La partecipazione al laboratorio è libera e aperta a tutti. Le offerte ricavate dall’attività di laboratorio e dalla vendita delle vetrofanie, verranno interamente devolute al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale maggiore di Parma.

Alle ore 15.30,  Carola Goglio della casa editrice GiveMeAChance di Milano e l’Associazione Mamma Trovalavoro di Collecchio, presenteranno al pubblico il volume “Svolte”, Un libro nato dall’incontro tra Alice Pallesi, fondatrice di “Mamma Trovalavoro” e Carola Goglio della Casa Editrice GiveMeAChance. Svolte è una raccolta di testimonianze che narrano di genitorialità, di lavoro, di crisi e difficoltà ma anche di creatività, decisione e desiderio di emergere in questo periodo difficile. Ad accompagnare la presentazione condotta da Anna Gribaudo, saranno le musiche di Agatha Bocedi, giovane arpista di Parma, mentre le letture di brani del volume saranno a cura di Marco Musso.  Al termine dell’incontro, la dott.ssa Emanuela Manara, psicologa, introdurrà il tema del coraggio delle “Svolte”  da intraprendere nella vita.

Presso il bookshop del Museo Guatelli, sarà inoltre possibile acquistare copia del volume “Svolte” di cui parte del ricavato sarà devoluto anch’esso al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale maggiore di Parma. Durante tutto il pomeriggio, il Museo sarà aperto al pubblico per visite guidate condotte dall’Associazione Amici di Ettore Guatelli e il Museo. Lo spazio ristoro “La cantina del Museo” , gestita dal Circolo Rondine di Ozzano T., sarà inoltre aperta per tutto il pomeriggio con una proposta di merende dolci e salate per tutta la famiglia.