Category: Esperienze

“IO.liberoooo”: laboratorio esperenziale tra training-autogeno e teatro playback

IO.liberoooo è una combinazione tra il training -autogeno e le tecniche del teatro playback; è rivolto a coloro che intendono creare relazioni più consapevoli, libere e flessibili con se stessi e gli altri ed a chi ritiene questa integrazione una possibilità per esplorare le capacità del corpo e della mente in modo diverso. Tutti possono partecipare, non necessita di alcun tipo di esperienza.IL Training Autogeno oltre ad essere una “tecnica di rilassamento” rappresenta ” un tuffo in se stessi” mente-corpo(Schultz).

Utile a tutti coloro che desiderano armonizzare la propria persona, conoscere se stessi, prendersi cura di se globalmente da un punto di vista psico-fisico e per coloro che soffrono di disturbi psicosomatici.

Il Teatro Playback è una forma di teatro spontaneo che lavora con l’improvvisazione attraverso il corpo, i suoni, la musica, la poesia e la metafora. Intende tradurre sentimenti, esperienze in forme e colori visibili e riconoscibili con lo scopo di dare dignità alle storie, ai sentimenti e alle emozioni di ogni persona. Diventando un potente strumento di trasformazione.

Obiettivi

• Creare uno stato di benessere psico-fisico.
• Dedicare alla propria persona uno spazio e un tempo unico.(ludico, ricretativo,rigenerante, divertente)

Gli incontri si svolgeranno il mercoledì (prossimo appuntamento il 15 marzo) e avranno la durata di circa un’ora e mezza, esercizi fisici, giochi, momenti di rilassamento e spazi di creazione individuali e collettivi caratterizzeranno l’intero ciclo di incontri. 

E’ consigliato prenotare telefonicamente la partecipazione in quanto l’incontro sarà rivolto ad un massimo di 20 partecipanti.
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nformazioni: Dott.ssa M.Beatrice Spina, psicologa-psicoterapeuta 347/5712074. Milagros Pardo, conduttrice e performer di Teatro Playback 320/6938942

PROVA GRATUITA
Nota: Abiti e scarpe comodi

Teatro Playback, sai cos’è? Fai un esperienza con Milagros Teresa Pardo Espinosa

Milagros Teresa Pardo Espinosa

“Il Teatro Playback, fondato da Jonathan Fox, nasce come una delle forme sperimentali delle esplorazioni teatrali degli anni settanta che cercavano di coinvolgere il pubblico e di portare il teatro più vicino alla realtà quotidiana; e’ una forma di teatro che lavora con l’improvvisazione attraverso il corpo, i suoni, la musica, la poesia e la metafora;
Intende tradurre sentimenti ed esperienze in forme e colori visibili e riconoscibili per chi condivide la sua storia personale. Lo scopo del Playback è dare dignità alle storie, ai sentimenti, ai sogni e desideri di ogni persona. È usato sia per connettere le persone in contesti di grande gruppo, organizzativi e istituzionali (teatri, convegni, meeting, convention), sia come strumento formativo in azienda, in ambito sanitario, in campo psico- sociale”.

Il laboratorio, condotto da Milagros Teresa Pardo Espinosa che si occupa del teatro Playback dal 2004, ha l’obiettivo di:
– Sviluppare le proprie risorse, le proprie possibilità, come creatività e spontaneità;
– Scoprire le motivazioni e gli schemi con i quali interagiamo nella vita quotidiana;
esplorare le capacità del corpo e della mente in un modo diverso;
– Avviare la trasformazione individuale, di gruppo e sociale.

Rivolto a giovani ed adulti che vogliono utilizzare questa pratica come una possibilità di crescita personale e/o professionale, prevede a fine percorso la realizzazione di una performance rivolta ad amici e famigliari dei partecipanti.

Durata: 5 incontri di circa 1 ora e 30 minuti cd, una volta alla settimana Presentazione: domenica 19 marzo alle ore 16,00. E’ richiesto cortesemente di contattare privatamente l’insegnante per prenotare la partecipazione. L’incontro è riservato ad un numero max di 20 partecipanti (la partecipazione al primo incontro è gratuita)

Milagros Teresa Pardo Espinosa è stata allieva di Jonathan Fox, fondatore del Playback, ha realizzato più di 120 rappresentazioni, inclusi interventi e performance, numerose partecipazioni a eventi nazionali ed internazionali, festival di teatro di strada e musica elettroacustica. Ha condotto 12 laboratori, di cui 3 a livello internazionale, ha avuto una formazione con prestigiosi professori di diversi paesi, direttori, attori e membri della rete internazionale di Teatro Playback. Direttrice generale della Giornata Internazionale di Teatro Playback “A la Luz del Fuego”, tenutasi nell’Habana (Cuba) nel 2010 e 2011.
Fondatrice e coordinatrice generale della Compagnia “Teatro Cuerpo Adentro” nell’arco di 5 anni. Fondatrice della compagnia “Cobalamina” a Civitanova Marche. “Co-fondatrice con la regista italiana Roberta Fonsato di Wuwei Prodution – Centro di Ricerca Teatrale”
Partecipa al Futura Festival e Rive Festival nel 2014 rispettivamente come performer ed insegnante di laboratorio playback.

Riparte il concorso artistico Di.segno in.forma: opere per “Ridere sul serio”

unnamed-4Fino al 30 giugno 2017 sono aperte le iscrizioni online al concorso artistico “RIDERE SUL SERIO – Di.segno In.forma – 2^ Edizione”, a cura dell’Associazione Zona Franca. L’iniziativa a premi è rivolta a bambini e ragazzi 5-17 anni (dal 18° anno c’è la categoria “fuori concorso” con segnalazioni per merito).

È un’esperienza di comunicazione grafico-artistica, il cui obiettivo principale è far ridere veramente, a promozione degli aspetti positivi del ridere e per la comprensione del linguaggio e il mondo giovanile. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti: es. studenti, genitori, educatori, ricercatori, istituzioni ed enti pubblici e privati, associazioni, imprenditori ecc.. Alla chiusura del concorso tutti gli elaborati pervenuti saranno pubblicati nel nostro Magazine Artesociale.it.

“È andata bene!” – La prima edizione incentrata sul tema “Il coraggio è dentro di noi” a giochi fermi ha raggiunto la presenza di circa 250 opere, i partecipanti avevano fra i 3 e i 69 anni di età. All’iniziativa dell’anno scorso, oltre ai numerosi bravissimi bambini e ragazzi che hanno risposto alla chiamata, hanno preso parte da Milano, anagraficamente tra i fuori concorso, anche alcune delle donne detenute nella Casa circondariale di San Vittore. Si tratta di coloro che già frequentavano settimanalmente il laboratorio d’arte Saint Victor Academy curato dall’artista Antonella Prota Giurleo.

Tutti i disegni pervenuti nel 2016 i sono visibili nella pagina apposita pubblicata su ARTeSOCIALEPartecipate numerosi!

 

 

sabrina lupacchini/slup

Convegno Artisticamente: il punto sull’arteterapia in Italia

artisticamente_16apr2016_volterra1Riceviamo e con piacere diffondiamo il resoconto del Convegno Artisticamente, tenutosi il 16 aprile a Palazzo dei Priori, sede del Comune di Volterra, che ha trattato lo stato dell’arte in Italia dell’arteterapia e l’origine dei suoi linguaggi espressivi, soffermandosi in particolare sugli aspetti innovativi che questa disciplina di lunga tradizione nei paesi anglosassoni è in grado di apportare nella cultura, formazione e società, grazie ad un nuovo modo di fruire l’arte attraverso un coinvolgimento attivo delle persone nel processo creativo. I lavori della giornata sono stati aperti da Alessia Dei, assessore alla cultura del comune di Volterra, seguita dagli interventi di Lucia Provvedi, presidente dell’associazione Muse Artiterapie, e di Giancarlo Santoni, direttore scientifico della Società italiana di psicologia, educazione e artiterapie (Sipea) che ha sede a Roma.

Giancarlo Santoni ha tracciato un profilo sui più importanti aspetti scientifici che sono alla base dello sviluppo di questa disciplina, nata negli anni ’40 e sviluppatasi presto in Italia grazie ai lungimiranti cambiamenti nelle terapie psichiatriche, che coniuga la ricerca negli ambiti psicologici e pedagogici alla funzione propria dell’arte di favorire il benessere psico-fisico delle persone che sperimentano l’espressione creativa. Vito Altobello e Fabio Campanile, co-fondatori di Muse Artiterapie, hanno sottolineato inoltre come la mediazione artistica, recuperando il patrimonio della tradizione, abbia la funzione di innovare la fruizione degli spazi museali, dell’ambiente, l’offerta didattica della scuola, e possa contribuire a sviluppare progetti sociali intergenerazionali.

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A prova degli effetti benefici che derivano dall’utilizzo delle pratiche di mediazione artistica attraverso la danza e le immagini, le docenti della Sipea, Emanuela Canton e Maria Jacomini hanno illustrato casi concreti tratti dai laboratori di arteterapia svolti in vent’anni di esperienza formativa e progettuale della scuola di formazione. Lo spazio simbolico della danza e il linguaggio visivo nell’epoca delle immagini consentono infatti di utilizzare pienamente il corpo e l’espressione grafico-pittorica come mezzi per comprendere l’interiorità della persona e la relazione con la comunità in un’epoca caratterizzata da nuovi paradigmi immaginativi e relazionali. A seguito del Convegno, un gruppo nutrito di giovani artisti e non, ha sperimentato un laboratorio esperienziale di arteterapia nella residenza d’artista della Volterra International Residential College. Il workshop, condotto dalle docenti Sipea in collaborazione con i mediatori di Muse Artiterapie, ha permesso così ai partecipanti di toccare con mano e con l’emozione i benefici e le potenzialità dell’espressione creativa.

Nell’ambito dell’incontro Giancarlo Santoni, Presidente Sipea, ha dichiarato: “Ringrazio la amministrazione comunale di avere accolto questa iniziativa, l’arteterapia è ancora poco conosciuta ma affonda le sue radici nel teatro greco, nella musica, nella danza e nell’espressione grafico-pittorica e plastica”. Lucia Provvedi, Presidente di Muse Artiterapie: “Sono sicura che Volterra sia pronta ad accogliere la mediazione artistica per attivare nuove iniziative in campo culturale, didattico e sociale. Muse Artiterapie, con il sostegno della Sipea, vuole essere un partner di riferimento per tutti gli Enti interessati a introdurre laboratori di arteterapia nella propria offerta”. Alessia Dei, assessore alla cultura del comune di Volterra, ha concluso: “E’ un’opportunità per il nostro territorio che per primo si mette a disposizione per la diffusione di questa disciplina”. (Fonte: Muse Artiterapie)

InvenARIA 2016, torna la Festa del Teatro Off – @dovecomequando

unnamedSi avvicina a grandi passi verso la sua VI edizione INVENTARIA 2016 la Festa del Teatro Off. DoveComeQuando, la compagnia romana che organizza la kermesse, ha infatti reso noto l’elenco delle 18 compagnie e degli artisti che parteciperanno alle tre sezioni in concorso, scelti dalla direzione artistica del Festival tra le oltre 300 candidature pervenute da tutta Italia e dall’estero. Una scelta non facile, vista l’elevata qualità complessiva delle proposte, premiata dall’ampliamento del numero di spettacoli in concorso da 16 a 18

Una vetrina creata da artisti per artisti
Tutti numeri, questi, che confermano il successo di una vetrina creata da artisti per artisti senza finanziamenti pubblici, ma con la missione di offrire un palcoscenico di rilievo nella Capitale ad alcune delle compagnie indipendenti delle penisola in un’atmosfera accogliente e festosa – che è soltanto arricchita dall’elemento della competizione (in palio, quest’anno, fino a 7 repliche in tre piazze diverse per ciascun vincitore).

Il focus: la drammaturgia contemporanea
Da cinque anni ospitato in pianta stabile nella Sala Moretti e nella sala Gassman del Teatro dell’Orologio, il più prestigioso e accreditato teatro off della Capitale, INVENTARIA ha il suo focus nella drammaturgia contemporanea senza tralasciare i nuovi linguaggi scenici emergenti.

18 piccoli, imperdibili gioielli, tra prime nazionali, prime romane e giovani rivelazioni
Quest’anno, 18 piccoli, imperdibili gioielli, diversi l’uno dall’altro per argomenti e linguaggi scenici (da quello più tradizionale alla narrazione, dal teatro danza alla sperimentazione, dalla personalissima riscrittura di classici alla riscoperta di autori negletti), si avvicenderanno dal 9 al 22 maggio nelle due sale del Teatro dell’Orologio tra prime nazionali e romane, incuriosendo e affascinando con la loro eterogeneità, che rappresenta la vera forza attrattiva del Festival.

Helter Skelter, dal testo vincitore del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio
Come di consueto, INVENTARIA è anche l’occasione per la presentazione, in prima nazionale, della nuova produzione di DoveComeQuando tratta dal testo vincitore della precedente edizione del Premio di drammaturgia DCQ-Giuliano Gennaio. Quest’anno sarà la volta di Helter Skelter – Geometrie d’amore di Paola Moretti.

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I progetti finalisti di Scene da una fotografia in mostra al Teatro dell’Orologio
Al Festival  è infine abbinato anche il più longevo concorso per fotografie di scena in Italia, Scene da una fotografia, i cui progetti finalisti saranno esposti nel foyer del teatro per tutta la durata della manifestazione. Ricordiamo che è possibile partecipare inviando i propri progetti fino al 23 marzo.

Contatti: inventaria@dovecomequando.net – 320-08.29.337 – www.dovecomequando