Category: Luoghi ‘comuni’

ARtGlass gli occhiali speciali per viaggi virtuali nell’arte e nei musei

La quarta dimensione del museo

Vista del particolare della scena di cacciaA San Gimignano (Siena) al via una sperimentazione, in anteprima assoluta, che vede l’uso delle tecnologie “indossabili” per la valorizzazione dei beni culturali.

Il museo come un film in 3D? No, è molto di più. Si chiamano ARtGlass e sono occhiali speciali che permettono di scoprire in maniera assolutamente inedita l’opera d’arte, grazie alla fusione di reale e virtuale.Parte da San Gimignano (Siena) un progetto sperimentale, in anteprima assoluta, che consente di attivare un’esperienza di “realtà aumentata” tramite tecnologia “indossabile” all’interno del percorso “Palazzo Comunale, Pinacoteca, Torre Grossa”.

Grazie a un peculiare mix di video-storytelling e animazioni tridimensionali, applicate a tre cicli di affreschi conservati nel Museo Civico di San Gimignano, sarà possibile compiere un viaggio virtuale nel Medioevo, navigando nei racconti dipinti da Lippo Memmi nella Sua Maestà, Azzo di Masetto, nel celebre ciclo cavalleresco e Memmo di Filippuccio, nelle scene dedicate agli inganni dell’amore della Camera del Podestà.

Indossando gli ARtGlass, come un normale paio di occhiali, gli affreschi acquisiranno tridimensionalità e mostreranno particolari inediti, grazie al racconto di due guide speciali.

Sono, infatti, Marco Valenti, professore associato di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università degli Studi di Siena e Dario Ceppatelli, archeologo, collaboratore del Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale dell’Università di Siena, a interpretare in costumi d’epoca e a far rivivere il pittore Lippo Memmi e l’armigero di palazzo. Grazie alla loro “presenza”, visibile da chi indosserà gli ARtGlass, il visitatore entrerà in una macchina del tempo in cui divertimento e rispetto per i contenuti scientifici permetteranno un’esperienza davvero inedita. Il progetto ARtGlass a San Gimignano è stato realizzato da Comune di San Gimignano, Fondazione Musei Senesi, Opera – Gruppo Civita  in collaborazione con ARtGlass, Capitale Cultura ed è a cura di Luigi Di Corato, Direttore Generale di Fondazione Musei Senesi.

Nagoro, la “valle delle bambole” abitata dalle opere di Ayano Tsukimi

nagoro_cover“Valley of the Dolls” è così che viene chiamato Nagoro un villaggio di soli 37 abitanti, abbandonato e ripopolato grazie alle bambole dell’‘artista giapponese Ayano Tsukimi (64 anni) che nel giro di 10 anni ha realizzato 350 bambole a grandezza quasi umana, ognuna rappresenta uno dei precedenti abitanti del villaggio, naturalmente a partire da quelle che hanno una stretta somiglianza con i suoi genitori.

L’artista ha piazzato le opere ovunque, per strada, nelle scuole, nei campi “a lavorare”, nelle panchine “a parlare”… Si entra in un luogo abitato da personaggi silenti.  Ayano, originaria di Nagaro è rientrata nel paese per assistere il padre 83enne e piano piano ha avuto l’idea di far rivivere il borgo attraverso le sue bambole.

La storia del villaggio della ‘valle delle bambole’ è raccontata anche in un documentario realizzato da Fritz Schumann (giornalista e fotografo). Nel momento in cui Ayano ha deciso di dare vita alla prima bambola, non immaginava che grazie a questo gesto, il villaggio riprendesse vita, grazie anche all’interesse e alla curiosità che sta suscitando a livello mondiale. Entrate e camminate virtualmente a Nagoro.

Fonte: GreenMe.it

 

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Eco graffiti fatti con il muschio

Fonte: Redattore sociale

A volte sono vere e proprie opere d’arte, più spesso semplici atti vandalici. Stiamo parlando dei graffiti: scritte, disegni, dipinti che adornano o imbrattano i muri delle nostre città. Ora, alcuni artisti di strada stanno sperimentando una nuova via, quella dei graffiti “ecologici”. A sostituire l’impiego di bombolette e vernici un elemento completamente naturale, vivo: il muschio.

Ne parla un articolo di Romina Muccio su Architetturaecosostenibile.it. Questa forma di street art è conosciuta come MOSS graffiti. Sono veri e propri murales che hanno il vantaggio di non essere nocivi per l’ambiente, di essere facilmente removibili ed avere una vita limitata nel tempo. “Tale novità – si legge nell’articolo, – ha fatto in modo che il comune graffito vandalico fosse riconvertito in segno creativo diventando, con il tempo, parte integrante del paesaggio urbano”.
Una delle specialiste in MOSS Graffiti è Edina Tokodi, in arte Mosstika, artista ungherese che ha creato una sorta di green guerrilla urbana. “L’artista, – si legge nell’articolo, – rifacendosi alla tecnica dello stencil applicato su diverse superfici, siano esse in legno o cemento, è stata in grado di creare le figure più disparate che attirano i passanti, colpiti e presi dall’accarezzare le soffici superfici verdi” .

I Moss graffiti non sono da intendersi solo ed esclusivamente come gesti creativi, ma sono in grado diriqualificare facciate e rivitalizzare quartieri del tutto edificati, nei quali non trova spazio il verde. E’ quello che fa lo spagnolo  Spy. Con la sua opera Grow (la crescita) è intervenuto sulla parete della biblioteca del Campus de la Bouloie di Besançon, in Francia. Grow è una vite americana intagliata in una forma circolare che cambia colore a seconda della stagione, passando dal verde di primavera al rosso e giallo autunnale fino a perdere le proprie sembianze cromatiche in inverno.

C’è poi chi unisce il muschio alla parola, come Anna Garforth, ideatrice del progetto MOSSenger: scritte, versi poetici, frasi ad effetto intagliate nel muschio ed attaccata con colle naturali sulla superficie dei punti più degradati di Londra.

“La strategia dell’ecograffito è una vera e propria esternazione di una cultura fuori dal comune, che unisce il rispetto per l’ambiente e la volontà di divulgare il proprio estro in forme e messaggi più che legali. Lo scopo preponderante è quello di voler condividere creativamente messaggi che diventano particolarmente efficaci sia perché alla portata di tutti, sia perché in grado di far riflettere e indirizzare a comportamenti più consoni e rispettosi dell’ambiente” – conclude l’articolo.

ARTISTI uniti per una vita “Senzatomica”

Dal  25 aprile all’11 maggio, la Chiesa di Sant’Agostino in corso Baccio, Sant’Elpidio a Mare (Fm), ospita la mostra “SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”, in versione “compact”. Organizzata e promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, la mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30, sabato e domenica dalle 15,00 alle 20,00. All’interno dell’edificio verrà riservato anche dello spazio per l’esposizione di lavori di un concorso artistico, indetto appositamente per Senzatomica, con le riflessioni dei partecipanti sul tema del disarmo.

“Senzatomica” è stata insignita di una medaglia quale speciale premio di rappresentanza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel febbraio 2011Scopo dell’esposizione, che prosegue nel cammino di sensibilizzazione al disarmo nucleare intrapreso dal presidente della Soka Gakkai Internazionale, Daisaku Ikeda, è diffondere una concreta cultura di pace attraverso un percorso di immagini, documenti e testimonianze di uomini e donne che vissero il dramma di Hiroshima e Nagasaki. Aperta a tutti, con ingresso gratuito, la mostra è pensata in particolare per le giovani generazioni, destinate a raccogliere il testimone del futuro del nostro pianeta e renderlo un luogo in cui alle armi ed ai conflitti  si sostituiscano il dialogo e la pace. Così i curatori hanno pensato ad un vero percorso, attraverso il quale il visitatore viene messo in grado di comprendere quale rischio rappresentino per l’intera comunità umana gli armamenti nucleari, e come sia possibile, partendo dalle azioni di un singolo individuo attuare delle politiche attive di pace e rispetto verso il pianeta ed ogni essere vivente.

“Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari”  permette di affrontare e riflettere su temi quali: garantire il diritto alla vita di tutti i popoli; passare dalla sicurezza basata sulle armi alla sicurezza basata sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali degli esseri umani; cambiare la visione del mondo: da una cultura della paura a una cultura della fiducia reciproca; l’empowerment cioè il potere che ciascuna persona ha per contribuire ad un mondo libero dalle armi nucleari. Gli insegnanti potranno fissare un appuntamento per una visita guidata e scaricare gratuitamente il materiale didattico sul sito: www.senzatomica.it. 

Per informazioni: santelpidioamare@senzatomica.it

Senzatomica ha ottenuto i patrocini dalla Regione Toscana, ed è sostenuta da ICAN (Campagna Internazionale per la messa al bando delle Armi Nucleari), dall’Associazione dei Parlamentari per la Non Proliferazione Nucleare e per il disarmo, da IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War – associazione già insignita del Premio Nobel per la Pace), dall’Istituto di Ricerca Internazionale Archivio Disarmo, dal World Summit of Nobel Peace Laureates, Pugwash (Conferences on Science and World Affairs – associazione già insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1995), da USPID (Unione Scienziati per il disarmo) e da Mayors for Peace.

SIPARIO BIS. La biblioteca internazionale dello spettacolo

Una biblioteca internazionale di opere teatrali disponibile a tutti dove poter individuare e scaricare l’opera da leggere o utilizzare per eventuali messe in scena dei testi di loro gradimento. E’ Sipario/BIS (Biblioteca internazionale dello spettacolo) una pubblicazione permanente del portale www.sipario.it, indirizzata principalmente a chi produce spettacolo a carattere professionale e amatoriale che consente una maggiore visibilità alle creazioni drammaturgiche di autori di diversi paesi con testi in lingua originale, sinossi in inglese, francese, spagnolo e altre lingue.

Il lettore di Sipario/BIS potrà accedervi senza alcuna spesa se iscritto a ‘Sipario Theatre Club’. Le opere pubblicate in lingua originale verranno promosse dalla Federazione internazionale delle riviste di teatro (Firt) e saranno  scaricabili previa autorizzazione degli autori aderenti al progetto. Il lettore interessato, in caso necessiti di una traduzione dell’opera scelta in una particolare lingua, può avvalersi dell’associazione “Officina Lingue” (officinalingue.roma@gmail.com) che in convenzione con Sipario, praticherà prezzi assolutamente concorrenziali, avvalendosi di traduttori professionisti di madre lingua. Per la messa in scena delle opere occorrerà avere l’autorizzazione scritta di Sipario/BIS, garante della tutela di tutti gli autori.

Per informazioni: Sipario/BIS