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A Napoli apre il Museo della Pace, una “Casa per accogliere e proteggere”

Sala PAESI_MON ONU.00_15_50_11.Immagine001_bApre le porte a Napoli il Museo della Pace-MAMT (Mediterraneo, Arte, Architettura, Archeologia, Ambiente, Musica, Migrazioni, Tradizioni, Turismo), uno spazio creato dalla Fondazione Mediterraneo da oltre 25 anni impegnata per il dialogo e la pace nel Mediterraneo e nel Mondo. Il Museo, ideato e diretto da Michele Capasso ha sede nello storico edificio dell’ex “Grand Hotel de Londres” di Piazza Municipio, nel cuore di Napoli, a due passi dalla stazione metropolitana disegnata da Alvaro Siza e dal porto crocieristico.

A ingresso gratuito, è una “Casa” per accogliere e proteggere, così come si percepisce dalla parola “MAMT”, che in napoletano significa “Tua Madre”, colei “che accoglie”. Nei 5 piani su cui è dislocato il Museo si racconta quello che ha unito e che unisce i popoli del Mediterraneo e del Mondo: la Musica, la Scienza, l’Arte, la Creatività, l’Artigianato, la Solidarietà, le Tradizioni, i Costumi, il Cibo, il Destino…

È possibile visitare dodici percorsi emozionali, basati su importanti temi quali Migrazioni, Dialogo interreligioso, Musica, Storie di Pace, Legalità, il tutto guidato da oltre 5.000 video in alta definizione (4k) e da oggetti, reperti e testimonianze uniche al mondo che hanno contribuito a definire il Museo “patrimonio emozionale dell’umanità” e a conferirgli il titolo di “Museo delle Emozioni”.

Questi i dodici percorsi emozionali all’interno del Museo della Pace – MAMT:  Il Mediterraneo delle emozioni; Un mare, tre fedi; Il Mediterraneo della luce; Storie di pace; Il Mediterraneo della creatività; Paesi ed istituzioni; Il Mediterraneo dei mestieri; Testimonianze e visite; Il canto che viene dal mare; Molinari scultore del colore; Voci dei migranti; Pino Daniele Alive.

Il progetto del Museo della Pace nasce nel 1997, quando il presidente Michele Capasso fa appello agli oltre 2000 rappresentanti di 36 Paesi riuniti a Napoli dalla Fondazione Mediterraneo sulla necessità di dare alla pace un simbolo: venne scelto allora il “Totem della PAce” dello scultore Mario Molinari e richiesto uno spazio dove raccontare una storia diversa da quella che ci viene proposta quotidianamente dai media (terrorismo, migranti che muoiono, corruzione, povertà, guerre) fatta di ciò che ci unisce nel bello, nel vero, nel buono: l’ambiente, l’architettura, l’arte, le tradizioni, la cultura, l’artigianato, i mestieri, l’archeologia, la  musica, la danza, ecc.

 

Ai Musei Capitolini: visite tattili, visite per non udenti e lezioni spettacolo

image001Dal 28 aprile al 19 giugno ai Musei Capitolini in programma laboratori creativi in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma, visite tattili, visite per non udenti e lezioni spettacolo. Un ricco programma di visite guidate, laboratori creativi e lezioni spettacolo aiuterà i visitatori ad approfondire la conoscenza dei rari documenti d’archivio, dipinti, incisioni, sculture e inediti reperti archeologici della mostra Campidoglio. Mito, memoria, archeologia.

L’esposizione, promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, racconta le trasformazioni del tessuto urbano del Colle a partire dall’opera Modern Rome. Campo vaccino di J. M. W. Turner insieme ad altre opere precedenti e contemporanee, tre plastici del Campidoglio e un ricco apparato scientifico-documentario.

Gli appuntamenti didattici, a cura della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, comprendono: visite tattili per il pubblico con disabilità visive a cura dell’Associazione Museum onlus (11 e 25 maggio, 8 giugno ore 16.30 – 18.30); visite per non udenti con interprete della lingua LIS italiana (7, 21 maggio e 11 giugno ore 16.30 – 18.30); laboratori creativi frutto della collaborazione tra Musei Capitolini e Accademia di Belle Arti di Roma che prevedono la creazione di alcuni piccoli oggetti in argilla policroma (28 aprile e 12 maggio ore 17.00 – 19.00) e la lezione-spettacolo C’erano un italiano, un tedesco e… una capra!” ovvero: piccola storia del Campidoglio con la partecipazione della giovane e affermata attrice Antonietta Bello e il coinvolgimento attivo degli spettatori (30 aprile e 14 maggio ore 17.00 -19.00; 5 giugno ore 10.30 – 12.30).

Esplorazione tattile, l’appuntamento nei musei da toccare

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L’accessibilità museale come superamento delle barriere architettoniche e sensoriali

Mercoledì 20 gennaio dalle ore 11.00 alle 13.00 presso la Galleria d’Arte Moderna – via Francesco Crispi, 24, primo appuntamento di gennaio con “Musei da toccare. Visite tattili e comunicazione sensoriale”  

Dal 25 novembre 2015 in quattro Musei d’Arte Moderna e Contemporanea della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali – Macro, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico – è attivo un servizio di visite guidate gratuite su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalle collezioni permanenti di ciascun Museo. Per ogni opera sono state elaborate schede storico- descrittive che potranno essere consultate e scaricate online.

Tra le opere che si potranno esplorare, si spazierà dalla portantina Braschi in legno, seta damascata e cuoio impresso a piccoli ferri, conservata al Museo di Roma alla scultura in bronzo che rappresenta una Bambina sulla sedia di Giacomo Manzù, alla Galleria d’Arte Moderna di via Francesco Crispi. Anche l’olio su tela di Joseph Chabord Napoleone durante la battaglia di Wagram sarà una delle opere selezionate e il bronzo di Joseph-Charles Marin in cui è rappresentato Luciano Bonaparte, entrambi al Museo Napoleonico. Al Macro infine, tra le altre opere si potrà esplorare il mosaico di Nicola De Maria Universo senza bombe, regno dei fiori, sette angeli rossi del 2002.

Per vivere meglio serve più arte… parola di ricerca

imageContemplando un capolavoro rilasciamo dopamina, un neurotrasmettitore che regola l’umore. Lo ha confermato anche una ricerca italiana condotta dall’Istituto clinico Humanitas di Milano: il bello provoca emozioni capaci di agire sulla mente anche più dei farmaci… come sostengono Alain De Botton e Jhon Armstrong l’arte ci permette di risolvere i problemi della vita.

Su l’Huffingtonpost i:”5 motivi per cui ci vuole più arte nella nostra vita”

Arte, gioco e condivisione. Torna la Giornata nazionale delle famiglie al museo

MUSMA_Famu2015_Gocce d'arteIl 4 ottobre 2015 torna al MUSMA il F@Mu, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, con l’attività ludica per famiglie “Gocce d’arte “.  Musei, fondazioni ed altri luoghi espositivi si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione. L’arte, il gioco e la condivisione saranno gli strumenti per permettere alle famiglie di avvicinarsi alla conoscenza dei beni culturali.

“Gocce d’Arte” è l’attività pensata dal MUSMA per questa importante iniziativa, partendo dal tema proposto quest’anno, in linea con Expo 2015, “Nutriamoci di cultura per crescere”. Il nutrimento protagonista del laboratorio del Museo di scultura contemporanea di Matera sarà l’acqua, risorsa indispensabile per la sopravvivenza ed elemento essenziale per la storia e la conformazione dei Sassi di Matera. L’acqua come risorsa fondamentale, come bene prezioso da tutelare, come origine di vita e anche come elemento in grado di modellare e trasformare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e, quindi, paesaggistico. In linea dunque con il tema proposto e nel rispetto dell’identità degli spazi ipogei di Palazzo Pomarici, sede del MUSMA, durante l’attività didattica del F@mu 2015, ogni famiglia parteciperà alla creazione di un’ istallazione in grado di restituire l’idea di Matera come città “galleggiante”, fluttuante sull’acqua.
Il laboratorio si svolgerà dalle 17 alle 19.30. In una prima fase le famiglie saranno accompagnate a conoscere la struttura e la funzione degli ambienti ipogei, per poi approfondire la loro interazione con le opere di scultura contemporanea allestite in questi spazi e imparare come spesso gli artisti si siano lasciati ispirare proprio dall’architettura del palazzo per creare le loro sculture.
Nella seconda fase dell’attività ad ogni famiglia verrà consegnato un ombrello che insieme agli altri materiali forniti dalle operatrici del MUSMA andrà a costituire la base per l’installazione che sarà infine allestita in una delle numerose cisterne di Palazzo Pomarici.
Il costo del biglietto è di 10 euro a famiglia e comprende l’ingresso, la visita guidata agli spazi e la partecipazione al laboratorio.