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Viaggio “tra il coraggio e la paura“: 5 laboratori artistico-creativi

semiTra febbraio e marzo 2016 a Motta di Livenza (provincia di Treviso) partirà un nuovo ciclo di laboratori-creativi per giovani e adulti dal titolo “5 semi tra il Coraggio e la Paura”, percorso “strutturato sui piani dell’arte sociale e dell’apprendimento esperienziale, che promette di rispecchiare i valori fondanti la generatività sociale e di promuovere il dialogo individuale e collettivo facilitato dalla creatività”. Il progetto è stato curato dal “Team creativo Zona Franca“, con il contributo dello psicologo Dott. Franco Tramarin, l’aspetto grafico della presentazione è merito di Chiara Moro.

Gli appuntamenti si terranno  nella prestigiosa sede di Palazzo Giacomini, ospiti della Fondazione omonima “si porterà l’attenzione dei partecipanti sul proprio senso di coraggio e di paura, per passare da qui si attraverserà il vissuto, volgendoci poi alle aspettative. Alla ricerca di risposte, di possibili risorse e di nuove proposte”.

Cinque incontri:
– Il 1° incontro, La paura è bianca, il coraggio è rosso, partirà da un’affermazione grafica didascalica che chiede di reagire ad essa. L’utilizzo della forza creativa sarà la chiave di volta. Si useranno pastelli a olio e tempere.

– Nel 2° appuntamento, Tra-Me, a fare colore e a dare forma saranno materiali naturali, comuni e di riciclo. Fili, scampoli, piccole cose a fare da tappe e da toppe su un telaio che è la vita con le sue strade, i suoi incroci e le sue combinazioni. Dove volontà, impegno e fiducia tengono accesa la speranza.

– Col 3° incontro, Il ponte, ci sarà un passaggio virtuale tra un desiderio, un bisogno, un progetto e il suo immaginario svolgimento ed epilogo. Tentare la traversata e vedere al di là sarà un rischio espresso con l’uso di pastelli a olio.

– La volta dopo con Alla scoperta del silenzio, a tracce criptate di paura e di coraggio si darà luce. A fare da tramite sarà usato un modo di lasciare tracce tanto misterioso quanto naturale. Sarà una sorpresa, proprio da bambini… che proprio come le sensazioni più antiche richiede maniera per essere visualizzata.

– La fine, nello spirito di Zona Franca, sarà più un inizio, 1 – 2 – 3… Via, piani e progetti sì, ma dando spazio agli imprevisti serviranno prontezza, velocità, coraggio e un pizzico di lucida follia per creare il nuovo da una traccia abbozzata, di tempera.

Per partecipare alle attività proposte da Zona Franca non bisogna avere di competenze specifiche. Mantenendo la linea di valori base dei cicli proposti negli anni passati anche questo avrà come fine ultimo la solidarietà I partecipanti infatti avranno l’occasione di destinare i propri elaborati artistici all’evento solidal-culturale ZonaFest2016, i cui proventi da offerte libere saranno devoluti in beneficenza.

L’evento finale sarà ospitato nel mese di ottobre 2016 presso la suddetta Fondazione Giacomini, ma di questo ti riparlerò più diffusamente nei prossimi mesi.

Possono essere tutto o niente. “Negativi di attore”, ritratti di artisti in sala

negativiIl brigante o il partigiano, la madre o la figlia, il lottatore o il pacifista, l’assassino o la vittima, l’amato che ama o che viene amato….Possono essere tutto o niente i personaggi ritratti nel progetto “Negativi di Attore” nato da un’idea di Veronica Croccia fotografa della provincia di Pisa che collabora da quattro anni con la scuola Fotografando con sede in Montopoli in Val d’Arno ed è parte dell’associazione culturale Musicastrada. Veronica Croccia, nel suo percorso, presenta una forte passione per i temi sociali e per l’arte.

In collaborazione con i ragazzi della compagnia teatrale “No, Grazie!”  ha realizzato 13 ritratti di artisti in sala (12 attori e 1 regista) sul tema delle “molteplici possibilità e delle versatili personalità che qualsiasi soggetto umano, a maggior ragione se si tratta di attori teatrali, potenzialmente racchiude in sé”.  Il progetto si completerà con una mostra “dinamica” a ingresso gratuito che verrà presentata per la prima volta presso la torre di San Matteo a Montopoli in Val d’Arno il 7 Maggio 2016 e resterà visitabile fino al 15 di Maggio, sarà un incontro tra l’Arte della fotografia e l’Arte del teatro, dove l’una sconfinerà nell’altra e sarà dall’altra .

Il progetto “Negativi di Attore” ha bisogno di un budget per finanziarsi (spese di stampa, allestimento della mostra, materiali…ecc.) per questo è stata avviata una raccolta fondi sul sito Eppela. Gli organizzatori del progetto, la fotografa, gli attori e la truccatrice non saranno remunerati offriranno le loro competenze a livello gratuito in nome dell’Arte,

Ogni immagine sarà un negativo fotografico che “appeso a un filo attende di essere interpretato”. In occasione del vernissage della mostra saranno presenti anche i soggetti ritratti per interagire con i presenti. (sabrina lupacchini/slup)

 

Arte, gioco e condivisione. Torna la Giornata nazionale delle famiglie al museo

MUSMA_Famu2015_Gocce d'arteIl 4 ottobre 2015 torna al MUSMA il F@Mu, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, con l’attività ludica per famiglie “Gocce d’arte “.  Musei, fondazioni ed altri luoghi espositivi si apriranno alle famiglie con visite didattiche, giochi a tema, iniziative speciali e attività pensate apposta per l’occasione. L’arte, il gioco e la condivisione saranno gli strumenti per permettere alle famiglie di avvicinarsi alla conoscenza dei beni culturali.

“Gocce d’Arte” è l’attività pensata dal MUSMA per questa importante iniziativa, partendo dal tema proposto quest’anno, in linea con Expo 2015, “Nutriamoci di cultura per crescere”. Il nutrimento protagonista del laboratorio del Museo di scultura contemporanea di Matera sarà l’acqua, risorsa indispensabile per la sopravvivenza ed elemento essenziale per la storia e la conformazione dei Sassi di Matera. L’acqua come risorsa fondamentale, come bene prezioso da tutelare, come origine di vita e anche come elemento in grado di modellare e trasformare il nostro pianeta dal punto di vista geologico e, quindi, paesaggistico. In linea dunque con il tema proposto e nel rispetto dell’identità degli spazi ipogei di Palazzo Pomarici, sede del MUSMA, durante l’attività didattica del F@mu 2015, ogni famiglia parteciperà alla creazione di un’ istallazione in grado di restituire l’idea di Matera come città “galleggiante”, fluttuante sull’acqua.
Il laboratorio si svolgerà dalle 17 alle 19.30. In una prima fase le famiglie saranno accompagnate a conoscere la struttura e la funzione degli ambienti ipogei, per poi approfondire la loro interazione con le opere di scultura contemporanea allestite in questi spazi e imparare come spesso gli artisti si siano lasciati ispirare proprio dall’architettura del palazzo per creare le loro sculture.
Nella seconda fase dell’attività ad ogni famiglia verrà consegnato un ombrello che insieme agli altri materiali forniti dalle operatrici del MUSMA andrà a costituire la base per l’installazione che sarà infine allestita in una delle numerose cisterne di Palazzo Pomarici.
Il costo del biglietto è di 10 euro a famiglia e comprende l’ingresso, la visita guidata agli spazi e la partecipazione al laboratorio.

Il museo del non detto. Formazione di Teatro dell’oppresso sugli abusi

tdoCome nascono gli abusi di potere?  Cosa li rende possibili? Come intervenire e prevenire? Può il teatro permetterci di uscire allegramente dall’immobilità del museo? Dietro quale statua si è nascosta la vitalità che ci farà correre via ridendo? Attraverso il Tdo (Teatro dell’oppresso),  Parteciparte  propone una due giorni (10 e 11 ottobre 2015) di formazione sugli abusi che mira a fare conoscere un metodo efficace e a mostrare come si applica a situazioni delicate. Il corso prevede giochi divertenti e tecniche teatrali che mettono in scena conflitti, abusi di potere e rapporti di forza “si tratta di lavorare sulla cultura della colpa, che vittimizza invece di sostenere chi viene abusato. Il museo del non detto non è una visita guidata nel mondo dei traumi.Vogliamo creare trasformazioni, dinamismo, solidarietà e una rete di persone non più complici del silenzio”.  La formazione è rivolta a chi lavora nell’educazione, la sanità, i servizi sociali o semplicemente chi pensa che sia urgente rompere il silenzio.

Le tecniche del Teatro dell’oppresso stimolano l’infinita creatività  umana in modo che ciascuno possa, se lo desidera, condividere gioiosamente storie normalmente considerate pesanti. Queste storie vengono poi collegate al sistema che rende possibile il fenomeno degli abusi. il pubblico può allora intervenire per provare cambiamenti. Si sperimentano le trasformazioni e le loro conseguenze. Si lavora collettivamente in modo che il peso del cambiamento non sia portato individualmente ma in comune.

 

Per iscrizioni, mandare 5 righe di presentazione a parteciparte@gmail.comMax 20 partecipanti, 10 posti disponibili. Costo della formazione: 70 euro (+5 per l’assicurazione). Luogo: il Grande Cocomero, San Lorenzo, Roma (orari 10-13.30 – 15-19)

L’Arte stimola lo spirito creativo. Un incontro su corpo, mente ed esperienza estetica

Sabato 28 e domenica 29 novembre 2015 al centro Congressi Cavour di Roma si terrà l’incontro a cura della Società italiana di psicologica educazionunnamede e artiterapie (Sipea), dal titolo “Una lettura alla luce delle recenti ricerche delle neuroscienze e delle teorie psicodiamiche”.

Il convegno propone studi e ricerche condotti nell’ambito della relazione tra  corpo, mente ed esperienza estetica, confrontando i contributi più significativi ed attuali delle teorie psicodinamiche e delle neuroscienze che adottano un approccio neurobiologico centrato sui comportamenti interattivi ecologicamente plausibili.

“L’arte come esperienza stimola lo spirito creativo, l’incontro con ciò che è inatteso e mutevole favorendo e stimolando stili di apprendimento e di pensiero particolari. L’arte, ogni arte, ciascuna con i suoi specifici canoni linguistici e strumenti, è una forma simbolica dell’esperienza umana: è al tempo stesso una forma di educazione estetica ed una modalità di conoscenza, di esperienza, di elaborazione e interpretazione di noi stessi, del mondo che ci circonda, del nostro rapporto con gli altri, ma anche un’incomparabile fonte di ispirazione e confronto per l’attività clinica, come testimoniato dagli interessi e dal lavoro di tutti i più importanti studiosi della mente umana”.

Il convegno darà spazio 4 workshop paralleli che consentiranno ai partecipanti di sperimentare in fase laboratoriale la ricchezza della proposta costituita dalla mediazione artistica nel lavoro terapeutico, riabilitativo, formativo ed educativo. (slup)